da arteriolupin » dom mar 08, 2009 22:40 pm
Adoro 'sto topic...
Dall'8 marzo alle arti marziali, passando per l'aborto...
Avete inserito tutti interessanti spunti di riflessione... O di approfondimento...
Peccato siano spesso solo accenni (per quanto si veda che gli stessi sono decisamente meditati e motivati).
Non entro nel campo delle arti marziali (un qualcosa di estremamente più complesso e coinvolgente di una semplice - per quanto avvincente - disciplina sportiva): mi limito a sottolineare con piacere l'accostamente fatto dalla Burbetta, ovvero la similitufine Arti Marziali - Sport ? Alpinismo - Arrampicata.
Per l'8 Marzo, sarà l'età, ma, per quanto regali fiori alla mia compagna, faccio in modo di far sì che l'8 marzo sia ogni giorno.
Aspetti negativi, se tali vogliamo considerarli, sono la commercializzazione della festa e una piccola consderazione: se continuiamo a festeggiare l'8 marzo come un momento di "evasione", una "una tantum", sembra quasi che sia una sorta di salvacondotto lasciato alle donne una volta all'anno.. Salvo poi rientrare e tornare a non rompere i coglioni...
Siamo passati dagli eccessi delle "femministe" che, esacerbando il tutto, erano arrivate all'odio verso il genere maschile, ad una sorta di riflusso per il quale, alla giusta ricerca del "ruolo", ad una quantità non insignificante di donne piaceva l'idea id tornare ad essere una sorta di "angelo del focolare".
La società italiana è ancora profondamente patriarcale e misogina. La donna viene vista, se non come oggetto, come un qualcuno di cui non fidarsi troppo e da "sottomettere", quasi fosse una puledra da ammaestrare. Questo vale nei rapporti umani e anche in quelli lavorativi.
Piaccia o no, ma siamo nel 1009 e la parità di opportunità è ancora lontana dall'essere realtà.
Una piccolissima considerazione, su un tema estremamente intimo e serio come quello dell'aborto...
E' chiaro che a portare un figlio in grembo sia la donna... Io un figlio ce l'ho e ho seguito dall'A alla Z il tutto... Per cui so cosa deve patire una donna, per quanto possa parlarne solo da esterno, essendo "masculo".
Meno chiaro è l'atteggiamento tardo-extrafemminista che vuole lasciare alla sola donna il potere decisionale. Io inserirei alcune postille etiche... Di riflessione.
Non intendo togliere alla donna il potere di decidere se abortire o meno (l'ultima parola, ovviamente, le DEVE spettare). Faccio solo presente che, all'interno di una coppia assodata, tale decisione andrebbe presa di comune accordo tra i partner.
A fare un figlio è sicuramente una donna... A crescerlo non è detto che sia solo una donna...
Per cui, per una materia così delicata e personale, auspicherei solo una sana introspezione ed una sana analisi interiore da parte di chi è coinvolto...
Lo Stato si dovrebbe solo limitare a garantire l'assistenza medica per chi si trova nella condizione di dover rinunciare alla gravidanza e chi è contrario per motivazioni religiose è libero di esprimere la propria opinione ma senza pretendere di esercitare potere o costrizione nei confronti di chi la pensa differentemente.
Anche in questo caso, comunque, è ora di passare oltre la contrapposizione uomo-donna tradizionale, maschilista, patriarcale e, allo stesso tempo, passare oltre l'odio verso il maschio istigato dalle estremiste femministe nelgi anni '70. I diritti delle donne devono essere dati per oggettivi ed acquisiti (con buona pace del Vaticano), ma le donne devono tornare a discutere col partner e non a tenerlo in disparte quando si tratta di prendere decisioni che riguardano anche lui. Perché, cara Burbetta, se è vero che noi facciamo poca fatica a dare il nostro contributo al concepimento (cosa molto piacevole), non è vero che un compagno non possa condividere gioie, ansie e dolori e della maternità, e della crescita del(dei figlio/i.
Ci sono stereotipi fermi da una cultuta plurisecolare che permangono.. Ma ic sono anche altri stereotipi, più recenti, che possono fare altrettanto male.
Il mio augurio per l'8 marzo è che tali stereotipi divengano presto solo argomenti di studio per sociologi che si occupano di storia recente... E penso che migliore augurip per le donne, ora come ora, non saprei trovare.
Una mimosa vituale a tutte e buone montagne a tutte e tutti.
Arterio
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!
Canto popolare veneto