Max Grivel ha scritto:E' prova lampante del fiasco del melting-pot senza nessuna regola, di questo multiculturalismo selvaggio sbandierato da molti (in primis i francesi) che sta esplodendo adesso con i suoi buoni frutti.
Non fare un fascio di ogni erba!
Giusto per precisare: Se una nazione e' contro il multiculturalismo lo sono i francesi. Riconoscono solo il francese e non sono neanche in grado di elevare a livello costituzionale il corso come lingua, per dare un esempio.
Il che non dice che sono automaticamente razzisti. Anzi', la costituzione francese conosce solo individui e i loro diritti di che coloro chessiano. Un francese ha i diritti costituzionale non in quanto appartenente ad un gruppo etnico, culturale o qualcos' altro. Ma come individuo.
Multiculturalisti invece, ma in maniera fra di loro differente, sono gli inglesi ed i tedeschi.
Quindi, il carattere dei problemi e differente.
Le rivolte delle banlieu hanno molto di una rivolta sociale, di gente che il vecchio Marx forse avrebbe chiamato sottoproletariato. Che questa classe sociale coincide con certi gruppi etnici e di immigranti e' lampante. E significa che la societa' francese in generale nel passato si e' strafregato dei problemi nei ghetti.
In Germania e in Inghilterra a causa del loro multiculturalismo, invece si son formati effettivamente delle isole etniche che hanno poco (o niente) a che fare con la societa' di maggioranza. Il che, a lungo andare sta minando certi consensi di base ... (ma e' un altro problema).
Fatto sta che cio' che succede in Francia non ha niente a che vedere con qualsivoglia multiculturalismo.
Saluti,
Uli