parigi

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Messaggioda dags1972 » gio nov 10, 2005 17:35 pm

Jocondor ha scritto:Vedo che il topic è già defunto....
Allora provo a rilanciare:

Ile de France (la regione di Parigi) è di circa 13.000 Kmq; un po' più della Campania (12.000); ma "contiene" 11 milioni di abitanti contro i 5 milioni della Campania; certamente è una regione sovrappolata, come pure lo è la Campania (o la Lombardia, non è questione di nord o di Sud).

Forse allora ci sarebbe da "rottamare le città": riqualificare le periferie aprendovi spazi verdi, servizi, cinema, e diradando gli edifici.

E' un compito immenso, ma è la sola possibilità di evitare il degrado che avanza, e che è inevitabilmente "criminogeno".

E questo vale anche a Roma, a Milano, e forse anche a Bologna....


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Messaggioda Jocondor » gio nov 10, 2005 17:59 pm

dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:Vedo che il topic è già defunto....
Allora provo a rilanciare:

Ile de France (la regione di Parigi) è di circa 13.000 Kmq; un po' più della Campania (12.000); ma "contiene" 11 milioni di abitanti contro i 5 milioni della Campania; certamente è una regione sovrappolata, come pure lo è la Campania (o la Lombardia, non è questione di nord o di Sud).

Forse allora ci sarebbe da "rottamare le città": riqualificare le periferie aprendovi spazi verdi, servizi, cinema, e diradando gli edifici.

E' un compito immenso, ma è la sola possibilità di evitare il degrado che avanza, e che è inevitabilmente "criminogeno".

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Messaggioda dags1972 » gio nov 10, 2005 18:03 pm

Jocondor ha scritto:
dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:Vedo che il topic è già defunto....
Allora provo a rilanciare:

Ile de France (la regione di Parigi) è di circa 13.000 Kmq; un po' più della Campania (12.000); ma "contiene" 11 milioni di abitanti contro i 5 milioni della Campania; certamente è una regione sovrappolata, come pure lo è la Campania (o la Lombardia, non è questione di nord o di Sud).

Forse allora ci sarebbe da "rottamare le città": riqualificare le periferie aprendovi spazi verdi, servizi, cinema, e diradando gli edifici.

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Messaggioda Jocondor » gio nov 10, 2005 18:18 pm

dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:
dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:Vedo che il topic è già defunto....
Allora provo a rilanciare:

Ile de France (la regione di Parigi) è di circa 13.000 Kmq; un po' più della Campania (12.000); ma "contiene" 11 milioni di abitanti contro i 5 milioni della Campania; certamente è una regione sovrappolata, come pure lo è la Campania (o la Lombardia, non è questione di nord o di Sud).

Forse allora ci sarebbe da "rottamare le città": riqualificare le periferie aprendovi spazi verdi, servizi, cinema, e diradando gli edifici.

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Messaggioda dags1972 » gio nov 10, 2005 18:29 pm

dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:
dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:Vedo che il topic è già defunto....
Allora provo a rilanciare:

Ile de France (la regione di Parigi) è di circa 13.000 Kmq; un po' più della Campania (12.000); ma "contiene" 11 milioni di abitanti contro i 5 milioni della Campania; certamente è una regione sovrappolata, come pure lo è la Campania (o la Lombardia, non è questione di nord o di Sud).

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Fatto sta che la distinzione tra destra e sinistra, seppure non univoca, è molto chiara.
Infatti io non vado mai dccordo con quelli di questo forum che sono di destra; su niente. E viceversa.
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Messaggioda dags1972 » gio nov 10, 2005 18:31 pm

Jocondor ha scritto:
dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:
dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:Vedo che il topic è già defunto....
Allora provo a rilanciare:

Ile de France (la regione di Parigi) è di circa 13.000 Kmq; un po' più della Campania (12.000); ma "contiene" 11 milioni di abitanti contro i 5 milioni della Campania; certamente è una regione sovrappolata, come pure lo è la Campania (o la Lombardia, non è questione di nord o di Sud).

Forse allora ci sarebbe da "rottamare le città": riqualificare le periferie aprendovi spazi verdi, servizi, cinema, e diradando gli edifici.

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Messaggioda dogon » ven nov 11, 2005 9:29 am

Jocondor ha scritto:...

Forse allora ci sarebbe da "rottamare le città": riqualificare le periferie aprendovi spazi verdi, servizi, cinema, e diradando gli edifici.

E' un compito immenso, ma è la sola possibilità di evitare il degrado che avanza, e che è inevitabilmente "criminogeno".

E questo vale anche a Roma, a Milano, e forse anche a Bologna....


...è la tesi che sta andando per la maggiore, tra chi sta cercando di capire cosa sta succedendo, ne parlano giornalisti, sociologi ma anche potitici e architetti, che avrebbero pure di che guadagnare ricostruendo le città.
E' un concetto già sentito parecchio tempo fa...uno degli slogan della cosiddetta ala creativa del movimento '77 (qualcuno l'ha definita neo-dadaista!) era 'Riprendiamoco la città'...inteso come possibilità di vivere la socialità.
Se quanto sta succedendo a Parigi fosse riconducibile ad uno slogan, potrebbe essere 'Distuggiamo la città'...non lo so, ma secondo me quello urbanistico è solo uno degli aspetti e nemmeno il più grave. Il malcontento nasce da situazioni di degrado economico e sociale, e di mancata, impossibile, integrazione. Non dimentichiamo che per il momento il fenomeno parigino investe soprattutto giovani immigrati, completamente alla deriva. Se ci sono i sono soldi da spendere secondo me vanno impiegati in una seria politica di sostegno sociale...e non sarà un compito facile per i politici, nè per quelli di destra obesamente ciechi, nè per quelli di sinistra, forse in grado di individuare i problemi, ma incapaci di risolverli...e in fondo si sa che governa lo fa da molto lontano, quasi invisibile,dettando clausole e parametri.
E forse sarebbe il caso di rivedere una redistribuzione della ricchezza, non solo tra nord-sud ma anche diciamo tra est e ovest...ma si sa che le utopie non si realizzano.
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Messaggioda Jocondor » ven nov 11, 2005 12:02 pm

dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:
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Jocondor ha scritto:
dags1972 ha scritto:
Jocondor ha scritto:Vedo che il topic è già defunto....
Allora provo a rilanciare:

Ile de France (la regione di Parigi) è di circa 13.000 Kmq; un po' più della Campania (12.000); ma "contiene" 11 milioni di abitanti contro i 5 milioni della Campania; certamente è una regione sovrappolata, come pure lo è la Campania (o la Lombardia, non è questione di nord o di Sud).

Forse allora ci sarebbe da "rottamare le città": riqualificare le periferie aprendovi spazi verdi, servizi, cinema, e diradando gli edifici.

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Cioè?


BELIN....non ti ricordi Oggi quello che hai scritto ieri....

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vabbeh per stavolta te l'ho trovato


Mi stai dicendo che ti trovi daccordo con me?
Non può che farmi piacere.

Per Dogon:
Certo che il degrado urbano è una delle cause e non la sola.
Ma chi vive in periferia, in genere, è incazzato già solo per questo.

Aggiungi poi la diso/sottoccupazione e le scarse o nulle prospettive di riscatto sociale tramite la via classica: studio/lavoro/impegno personale, (che queste scarse prospettive siano vere o presunte tali non fa alcuna differenza, dal punto di vista di chi si rivolta), e la miscela esplosiva è pronta.

Vita di merda oggi, e nessuna chance per il futuro: chi non si incazzerebbe?
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Messaggioda dogon » ven nov 11, 2005 14:02 pm

Jocondor ha scritto:
Per Dogon:
Certo che il degrado urbano è una delle cause e non la sola.
Ma chi vive in periferia, in genere, è incazzato già solo per questo.

Aggiungi poi la diso/sottoccupazione e le scarse o nulle prospettive di riscatto sociale tramite la via classica: studio/lavoro/impegno personale, (che queste scarse prospettive siano vere o presunte tali non fa alcuna differenza, dal punto di vista di chi si rivolta), e la miscela esplosiva è pronta.

Vita di merda oggi, e nessuna chance per il futuro: chi non si incazzerebbe?

Non metto minimanente in dubbio quanto dici.
Il mio timore è che si perda del tempo ascoltando i discorsi di quegli amministratori, gruppi di architetti, etc, che prima si erano autocelebrati presentando le città del futuro e oggi ammettono di avere sbagliato tutto o quasi tutto.
Certamente servono grossi inteventi sulle periferie, ma la bonifica richiede tempi non immediati, e poco cambierebbe avere un teatro sotto casa e non poterci entrare senza saltare la cena e forse anche la colazione.
Il rischio è che, sedate le rivolte, e il modo di sedarle lo troveranno, tutto rimanga come prima, tranne qualche bel progetto di architetturapubblicato da qualche rivista specializzata.
OT: mi delude molto constatare che la Francia, paese che non mi ha mai lasciato indifferente...cinema, letteratura, pensiero ...si trovi sempre così impreparata ad affrontare le tensioni sociali ( e qualche volta pronta ad accenderne la miccia - ad esempio non penso che quanto sta succedendo sia esploso così improvvisamente, ma si poteva prevedere, e solo un anno fa come forma di prevenzione...i decreti anti-chador, da manuale).
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Messaggioda Jocondor » ven nov 11, 2005 18:15 pm

dogon ha scritto:
Jocondor ha scritto:
Per Dogon:
Certo che il degrado urbano è una delle cause e non la sola.
Ma chi vive in periferia, in genere, è incazzato già solo per questo.

Aggiungi poi la diso/sottoccupazione e le scarse o nulle prospettive di riscatto sociale tramite la via classica: studio/lavoro/impegno personale, (che queste scarse prospettive siano vere o presunte tali non fa alcuna differenza, dal punto di vista di chi si rivolta), e la miscela esplosiva è pronta.

Vita di merda oggi, e nessuna chance per il futuro: chi non si incazzerebbe?

Non metto minimanente in dubbio quanto dici.
Il mio timore è che si perda del tempo ascoltando i discorsi di quegli amministratori, gruppi di architetti, etc, che prima si erano autocelebrati presentando le città del futuro e oggi ammettono di avere sbagliato tutto o quasi tutto.
Certamente servono grossi inteventi sulle periferie, ma la bonifica richiede tempi non immediati, e poco cambierebbe avere un teatro sotto casa e non poterci entrare senza saltare la cena e forse anche la colazione.
Il rischio è che, sedate le rivolte, e il modo di sedarle lo troveranno, tutto rimanga come prima, tranne qualche bel progetto di architetturapubblicato da qualche rivista specializzata.
OT: mi delude molto constatare che la Francia, paese che non mi ha mai lasciato indifferente...cinema, letteratura, pensiero ...si trovi sempre così impreparata ad affrontare le tensioni sociali ( e qualche volta pronta ad accenderne la miccia - ad esempio non penso che quanto sta succedendo sia esploso così improvvisamente, ma si poteva prevedere, e solo un anno fa come forma di prevenzione...i decreti anti-chador, da manuale).


No Dogon, stavolta ti sbagli: qui il chador non c'entra nulla.
E' una rivolta di emarginati, una jacquerie, una insurrezione spontanea e non ideologizzata.
Come ho detto, è stato così anche in ALgeria nel 1992. Prima.
Poi la repressione che ne è seguita ha innescato e fatto crescere la solidarietà "islamica" contro lo stato "laico" rappresentato dal partito unico "socialista".
Ma questo è avvenuto dopo, in una lampante mancanza di alternative politiche; che speriamo invece in questo caso ci siano.
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Messaggioda dogon » ven nov 11, 2005 18:52 pm

Jocondor ha scritto:Ma questo è avvenuto dopo, in una lampante mancanza di alternative politiche; che speriamo invece in questo caso ci siano.

...lo spero anch'io! (...pur sapendo quant'è scivoloso questo verbo!)
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Messaggioda rugge » gio nov 17, 2005 22:29 pm

Bologna. Martedì 8 novembre alla libreria, Feltrinelli di piazza di Porta Ravegnana, Marc Augé, uno dei più grandi e celebrati antropologi viventi, ha presentato il suo primo romanzo e commentato la rivolta delle banlieu francesi.
Alla fine dell?incontro, in risposta ad alcune domande dei presenti, Augè si è fermato a parlare delle rivolte che nelle ultime settimane ha visto protagonisti i giovani delle periferie francesi.
L?antropologo francese ha parlato di libertà rinchiusa che si esprime nella violenza ed ha potuto diffondersi così rapidamente per l?effetto di coscienza che ha suscitato nei giovani immigrati. ?Il fatto che si sentano francesi, perché sono francesi (molti di loro hanno la cittadinanza), rafforza l?ingiustizia della loro condizione.? Secondo lui si tratta di una manifestazione di rivolta e non di una rivoluzione perché non ha un progetto alla base. ?E? una rivolta non nuova, non diversa dalle altre. Negli ultimi 30 anni l?azione di governo è stata insufficiente e contraddittoria, mi sorprende non sia successo prima..? Augé sostiene, dunque, che sia una violenza contro i politici perché facciano qualcosa: ?ciò che chiedono i giovani con queste manifestazioni di violenza è di contare qualcosa nella società.?

Marc Augé conclude così le sue riflessioni, nella convinzione che bisogna interpretare le rivolte come una strategia di progredire attraverso la crisi : ?vedo in questa crisi, almeno a medio termine, una fonte di speranza, perché il grido delle periferie non è solo un grido d?odio ma una protesta, una volontà di esserci, di contare qualcosa nella società. Non sono pessimista, credo che queste proteste vogliano dire diamoci una mossa, è ora che ci muoviamo!
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Messaggioda Fokozzone » ven nov 18, 2005 13:57 pm

Il sig Augè pensi quel che vuole, ma tra quella gente ci sono francesi da tre generazioni, muniti di cittadinanza, che non ti dicono "io sono francese" ma ti dicono "io sono musulmano".

Buzz sbaglia grossolanamente a farne un problema meramente economico, (sarà ANCHE economico) non so cosa farebbe lui per i soldi, ma per quanto riguarda me e molta di quella gente, ci sono un sacco di cose che non sono in vendita.

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Messaggioda clod » lun nov 06, 2006 13:22 pm

Immagine

E? stato un vero e proprio ?assalto alla diligenza? quello che si è prodotto martedì 31 ottobre nella metro di Parigi, più precisamente sulle linee 4 e 12 nelle stazioni di Marcadet-Poissonniers e Château Rouge.
Alcune CENTINAIA di ?giovani delle periferie?, all?uscita di uno spettacolo di Halloween, hanno attaccato i convogli delle metropolitane salendo e minacciando i passeggeri facendosi consegnare il bottino completo: borse, cellulari, portafogli, orologi e quanto di valore è stato ?ripulito? dai ladri.

La polizia è intervenuta evitando che il furto incredibile continuasse in tutte le stazioni successive, evacuando completamente le stazioni colpite.
Per ora solo otto persone sono state identificate ed incriminate, tra i vandali autori dell?aggressione: trattasi di 5 persone di età compresa tra i 18 ed i 22 anni, e di 3 minori che dovranno comparire davanti ad un giudice minorile.
Questa notizia allarmante non è stata nemmeno presa in considerazione dal quotidiano ?Le Parisien?. Un black-out mediatico inspiegabile?
Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.



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Messaggioda _Uli » lun nov 06, 2006 14:54 pm

Max Grivel ha scritto:E' prova lampante del fiasco del melting-pot senza nessuna regola, di questo multiculturalismo selvaggio sbandierato da molti (in primis i francesi) che sta esplodendo adesso con i suoi buoni frutti.


Non fare un fascio di ogni erba!

Giusto per precisare: Se una nazione e' contro il multiculturalismo lo sono i francesi. Riconoscono solo il francese e non sono neanche in grado di elevare a livello costituzionale il corso come lingua, per dare un esempio.

Il che non dice che sono automaticamente razzisti. Anzi', la costituzione francese conosce solo individui e i loro diritti di che coloro chessiano. Un francese ha i diritti costituzionale non in quanto appartenente ad un gruppo etnico, culturale o qualcos' altro. Ma come individuo.

Multiculturalisti invece, ma in maniera fra di loro differente, sono gli inglesi ed i tedeschi.

Quindi, il carattere dei problemi e differente.

Le rivolte delle banlieu hanno molto di una rivolta sociale, di gente che il vecchio Marx forse avrebbe chiamato sottoproletariato. Che questa classe sociale coincide con certi gruppi etnici e di immigranti e' lampante. E significa che la societa' francese in generale nel passato si e' strafregato dei problemi nei ghetti.

In Germania e in Inghilterra a causa del loro multiculturalismo, invece si son formati effettivamente delle isole etniche che hanno poco (o niente) a che fare con la societa' di maggioranza. Il che, a lungo andare sta minando certi consensi di base ... (ma e' un altro problema).

Fatto sta che cio' che succede in Francia non ha niente a che vedere con qualsivoglia multiculturalismo.

Saluti,

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Messaggioda Ricard » lun nov 06, 2006 21:08 pm

Buzz ha scritto:Io continuo ad essere d'accordo con la politica francese.

Questo tipo di problemi sono inevitabili.
Non sono determinati dalle politiche d'integrazione. Ma dalla soglia di povertà.
Ed è un problema economico, non politico.

Ovvio che poi nel problema economico funge da collante l'identità culturale e, in uno stato di malessere, il detonatore può essere dato da piccoli episodi che altrimenti avrebbero poca rilevanza.

Con il.bruno non sono d'accordo perchè il "laicismo di stato" non ha alcuna alternativa.

Ma la politica giusta è quella francese.
Accoglienza ma anche rispetto delle regole del luogo e difesa della propria identità.

Tutto il resto è UTOPIA e quindi DEMAGOGIA.

Non viviamo in un mondo perfetto, ma possiamo cercare di vivere nel migliore dei mondi possibile, con leggi a volte ingiuste per molti, ma necessarie per mantenere in un equilibrio precario situazioni che di equilibrato, per loro natura, non hanno nulla.


Quoto in pieno.
Il multiculturalismo è un'utopia, i paesi che lo sbandierano o non lo applicano (U.S.A.) o sono destinati a fratture insanabili e derive pericolose (Inghilterra, Germania, in parte Italia).
Il problema attuale è solo economico.
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