paolo75 ha scritto: Secondo me c'è da restare allibiti, a leggere quello che scrive Fokozzone.
Parli di prospettiva, confrontando un impero di due millenni fa, e più, e un avvenimento che viene registrato dalla storiografia come CONTEMPORANEO.
Secondo te bastano due generazioni, per assimilare, digerire e scaricare una aberrazione come il nazismmo, come il tentativo, perseguito con chirurgica precisione, di sterminare un popolo? passiamo sopra a forni, campi e sei milioni di sventurati e guardiamo avanti, verso un futuro roseo e inconsapevole?
Non ti viene in mente che proprio quando la memoria viene meno, si diffondono fenomeni come quelli a cui si assiste ancora oggi, in Germania e Francia poco tempo fa, nasce il negazionismo storico, la revisione e rivalutazione di determinati periodi e ideologie, e infine si arriva a commettere di nuovo gli stessi errori, spinti dall'ignoranza e dalla non consapevolezza?
La memoria e la critica storiche dovrebbero aiutare a preservarci da tutto questo, credo, e non ammaestrarci.
Ma se ti dico che il ricordo non ha mai preservato nessuno! Comincia da te stesso: sicuramente hai fatto parecchie di quelle cazzate che tuo padre ti ha raccomandato di non fare e che, a suo tempo, aveva fatto lui. E te lo dico perché tutti ci comportiamo così: vogliamo sbattere la testa! E' pura illusione che la memoria preservi dal ripetersi degli errori, soprattutto quando alla memoria si sostituisce (come in questo caso) una riproposizione minuziosa degli avvenimenti, con ricostruzioni morbose, quasi voyeristiche.
Poi, scrivendo quello che scrivi dimostri tu stesso di essere caduto nella trappola: ti dimostri preoccupato perché quattro ritardati mentali in francia e germania hanno lordato delle tombe o mettevano delle svastiche sui vestiti neri (i naziskin, un fenomeno di moda e abbigliamento già passato, oggi la tendenza è concentrata sui pantaloni a vita bassa etc) quando altri (e talvolta perfino gli ebrei stessi) hanno tenuto comportamenti molto più simili a quelli dei nazisti, ma con simboli e giustificazioni diverse.
paolo75 ha scritto:L'argomento più debole, poi, è quello sugli altri massacri, avvenuti in Europa e altrove, e di cui non si parla a sufficienza.
Innanzitutto, la differenza tra questi e l'olocausto, è che i primi riguardano o hanno riguardato sempre conflitti regionali, circoscritti, e mai la grande maggioranza della nazioni europee; mai nessun altro olocausto ha riguardato così da vicino la nostra storia, nostra di noi europei. Anche i conflitti balcanici sono stati conflitti etnici e religiosi, e per questo distanti da noi e dalla nostra cultura, per quanto vicini geograficamente.
Mi sembra che questo sia sufficiente a spiegare, anche se mai a giustificare, il perchè di un'enfasi differente.
Ma la cosa che secondo me non sta in piedi, è quella di voler sminuire una tragedia, perchè ad un'altra non è stata data abbastanza importanza. Ci sarebbe semmai da batersi, perchè tutte quelle che non vengono riconosciute lo siano, e non perchè vengano dimenticate anche le poche, di cui ora si conserva memoria!
Infatti io non voglio sminuire una tragedia perché un' altra è stata dimenticata, voglio che non si parli troppo di una tragedia, qualsivoglia essa sia, perché non fa bene alla salute mentale.
E io penso che su questo argomento al "troppo" ci siamo già arrivati. Oltretutto quando di altre non siamo arrivati al sufficiente, dove per sufficiente intendo avere nozione che sia avvenuta e, vagamente, in che termini.
paolo75 ha scritto:Si potrebbe smettere di ricordare, forse, quando non si sentirà più parlare di Massoneria ebraica che controlla le banche (pochi giorni fa), quando i cimiteri ebraici non verranno più profanati, nè bruciati gli ostelli degli immigrati, nè nessuno correrà più il rischio di vedersi incidere una svastica in volto; quando nessuno oserà negare che l'olocausto sia mai esistito, forse allora non ci sarà più il bisogno di parlarne.
Ma fino ad allor, meglio stare in guardia.
Sulla massoneria ebraica che controlla le banche e non solo (ha una predilezione per l' editoria e i mezzi di informazione) è pura verità, ma non centra nulla con l' argomento di cui sopra. Sembri dimenticare infatti che gli ebrei più potenti del mondo non sono israeliani: sono tutti americani. E questo è un altro dei punti dolenti della situazione: se qualche occidentale rinfaccia qualcosa (magari con piena ragione) alle lobby ebraiche, viene subito accusato di antisemitismo, razzismo etc, e poiché le accuse provenienti dall' islam non sono attendibili, in quanto provenienti da parte in causa ed ovviamente gonfiate e non equilibrate, di fatto la memoria della persecuzione hitleriana diventa un passaporto per sdoganare le prevaricazioni sioniste in tutto l' occidente.
Io dico che bisogna stare in guardia contro qualunque ingiustizia, qualunque violenza, senza fissarsi troppo sui "vestiti" che l' ingiustizia e la violenza hanno indossato in passato.
Fokozzone