A quando la prossima infanticida ?

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Messaggioda Silvio » mar mag 31, 2005 18:27 pm

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Messaggioda Davide62 » mar mag 31, 2005 19:21 pm

Mi spiace dirlo, ma gli infanticidi ci sono da sempre, ancor più una volta che oggi e un tempo i media non c'erano.
Sicuramente sono nauseato che per l'audience si propongano argomenti tanto efferati è una sorta di mercimonio avvilente, però non credo che vinca lo spirito d'emulazione, anzi mi sembra piuttosto improbabile.
Il dramma è che oggi si vive con sempre meno certezze e sempre più disordinatamente.
Le famiglie si sgretolano e così pure i valori e i sentimenti vengono spesso sostituiti in pari forza da livori e depressioni che, espremizzandone le conseguenze, giungono a sfociare nei tristi fatti di cronaca che troppo spesso riempiono le pagine dei giornali.
Un tempo abbandonavano i bambini presso le "ruote" dei conventi, adesso vengono gettati nei cassonetti oppure annegati nella vasca da bagno.
Chiunque può perdere la ragione, oggi come cent'anni fa, e i risultati li conosciamo.
C'è chi si deprime, chi s'innamora e chi impazzisce, in ogni caso paga chi sta vicino a queste persone, pagano come sempre i più deboli e gli indifesi, o coloro i quali si pensa siano la causa delle nostre disgrazie.
Per quanto vi possa sembrare strano e retorico, spesso si ammazza per aver perso la misura di un amore talmente grande da non aver la forza di viverlo a metà.
Ho imparato, e non voglio peccare di una saggezza che non mi appartiene, che purtroppo (o per fortuna) in questa esistenza non bisogna mai dire mai.
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Messaggioda nevskij » mar mag 31, 2005 21:16 pm

Fokozzone ha scritto:
HappyFra ha scritto:
Essere berlusconiano equivale a votare forza italia? In generale sì, ma nella fattispecie non ho mai parlato delle tue preferenze elettorali. Il fatto che tu sia un deciso supporter del berlusca è facilmente deducibile da un numero assai rilevante di post che hai scritto al riguardo. Non è forse vero?

Ad esempio: a me Romano Prodi piace molto, ma non ho mai votato e probabilmente non voterò mai Margherita che è il suo partito di riferimento. Ciò nonostante non mi offendo mica se mi dicono che sono prodiano. Lo difendo in pubblico e sul Forum, credo che sia una persona intelligente e per bene e mica me ne vergogno!

Per conoscersi e senza polemica: a me berlusconi non piace un granché per tutti i motivi che sono già stati largamente espressi sul forum, anche se non ne condivido l' estremizzazione. Ma non mi sembrava di averlo mai difeso a spada tratta. Politicamente, più che altro, sono deluso da lui per quanto poco ha realizzato il suo programma (peraltro talmente spropositatamente ambizioso che realizzarne la metà sarebbe già stato un miracolo). Tuttavia, essendo la scelta bipolare, appoggio la sua parte perché opera delle scelte meno apertamente in contrasto coi miei principii. Ma se ci fosse un altro leader sarei ben contento, purché non fosse un politico professionista.
L' unico esempio europeo che mi sia piaciuto davvero negli ultimi lustri è stato il cecoslovacco Havel: un perseguitato del precedente regime che non ha perpetrato la vendetta, ma ha cercato di cancellare le brutture del passato impegnandosi a servire la bellezza (è un poeta).

Fokozzone


Fokozzone, di cui rispetto e apprezzo le posizioni (al contrario di voi sporchi comunisti che popolate questo forum), ha ben sintetizzato le posizioni di tutti gli elettori di centro destra rispettabili. L'unica scelta che gli rimarrebbe, non potendo votare per Havel, sarebbe quella di astenersi: ma la cosa è discutibile, e va contro i suoi principi etici. Quindi sceglie il meno peggio, e io lo comprendo.

Voglio solo commentare che, sfortunatamente, abbiamo ampia evidenza del fatto che nel centro destra, al contrario dello schieramento di centro sinistra al quale io mi rifererisco, non esiste un meno peggio. Perché se è vero che nel mio schieramento ci sono De Mita e altre schifezze (guarda caso prevalentemente concentrate nella Margherita), è anche vero che io ho sempre la possibilità di votare per Fassino, Bersani e un buon numero di altri galantuomini. Nel suo caso, invece, non c'è scampo: si tratta di una situazione di vera emergenza morale, che dovrebbe indurlo a riconsiderare una posizione astensionista anche se contraria al suo senso civico.

Per tornare alla tragedia di "Mery", ribadisco la mia tesi. Mirko lo ha affogato Berlusconi in persona, dopo aver convinto la poveretta che era il bambino l'ostacolo alle aspirazioni da velina della poveretta. Come l'ha convinta? E' stato un lavoro progressivo e sistematico, un bombardamento psicologico continuo fatto di quotidiani messaggi subliminali (si fa per dire...) televisivi. Questo non c'entra con il fatto che lui è presidente del consiglio: Mirko sarebbe morto ugualmente, perché nessuno (per la verità, neppure i galantuomini di cui sopra) ha mai fatto nulla per impedirlo.

E' vero che gli infanticidi esistono da sempre. Cambiano le motivazioni, ma è l'analisi di queste motivazioni che fa paura.

Comunque Fokozzone dovrebbe meditare sull'ipotesi astensionista. Questa destra non fa per lui (non fa per nessuno).
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Messaggioda Buzz » mar mag 31, 2005 21:33 pm

Io ci andrei assolutamente piano ad affibbiare interpretazioni di qualsiasi tipo ad eventi altamente insondabili quale questo.

Dire che il consumismo, nell'accezione più ampia del termine, sia il mostro che genera questo tipo di avvenimenti (o i pietro maso ...e non c'era ancora berlusconi..) ci può stare... perchè viviamo in una società in cui tutti pensano ferocemente di aver diritto a tutto e che ogni ostacolo debba essere rimosso.

Dire che berlusconi sia insieme il prodotto e il massimo interprete di questo tipo di mentalità è addirittura banale.

Ma far derivare in linea diretta l'infanticidio (e la politica dell'audience) da berlusconi...sia pure come provocazione... lascia veramente il tempo che trova. O dire che la televisione provochi emulazione... la trovo un'idea... balzana. In questo caso.
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Messaggioda nevskij » mar mag 31, 2005 21:57 pm

Buzz ha scritto: eventi altamente insondabili


Insondabili un par di balle.

Se una famiglia è composta da Mery, Mirko e Christian, abita a Casatenovo (mai stato a Casatenovo?), lei lavora in una panetteria (capisci, non fa la bagnina a Baywatch) e passa il tempo libero davanti alla tv o a scrivere domande di assunzione come velina, c'è poco da sondare.

Ma io, se facessi quella vita, avrei già fatto una strage, e anche tu. Altro che affogare Mirko. E tutti a dire: ma come, era così gentile, educato. Perché bisogna essere sempre gentili e educati. Se hai qualche frustrazione, puoi sempre piazzarti davanti alla tv per dimenticare.
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Messaggioda Buzz » mar mag 31, 2005 22:30 pm

nevskij ha scritto:
Buzz ha scritto: eventi altamente insondabili


Insondabili un par di balle.

Se una famiglia è composta da Mery, Mirko e Christian, abita a Casatenovo (mai stato a Casatenovo?), lei lavora in una panetteria (capisci, non fa la bagnina a Baywatch) e passa il tempo libero davanti alla tv o a scrivere domande di assunzione come velina, c'è poco da sondare.

Ma io, se facessi quella vita, avrei già fatto una strage, e anche tu. Altro che affogare Mirko. E tutti a dire: ma come, era così gentile, educato. Perché bisogna essere sempre gentili e educati. Se hai qualche frustrazione, puoi sempre piazzarti davanti alla tv per dimenticare.


se fosse come dici tu, tenendo conto dello share di certi programmi, della qualità media delle nostre città, dei tanti mery mirko e(o compagnia cantante che vanno in giro... l'infanticidio sarebbe depenalizzato da tempo... perchè sarebbe una pratica costante...

:-D

ma non lo è

il che ti dovrebbe dire che non basta la catena di eventi squallidi da te citati a fare di una madre l'assassina di suo figlio... magari ne fanno una donna non felice .... ma non un infanticida.

e allora, se questo è il substrato innegabile, è pur vero che qualcosa "in più" deve esserci... e quel qualcosa in più rimane "altamente insondabile"... specie da lontano.
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Messaggioda dags1972 » mar mag 31, 2005 23:06 pm

Buzz ha scritto:
nevskij ha scritto:
Buzz ha scritto: eventi altamente insondabili


Insondabili un par di balle.

Se una famiglia è composta da Mery, Mirko e Christian, abita a Casatenovo (mai stato a Casatenovo?), lei lavora in una panetteria (capisci, non fa la bagnina a Baywatch) e passa il tempo libero davanti alla tv o a scrivere domande di assunzione come velina, c'è poco da sondare.

Ma io, se facessi quella vita, avrei già fatto una strage, e anche tu. Altro che affogare Mirko. E tutti a dire: ma come, era così gentile, educato. Perché bisogna essere sempre gentili e educati. Se hai qualche frustrazione, puoi sempre piazzarti davanti alla tv per dimenticare.


se fosse come dici tu, tenendo conto dello share di certi programmi, della qualità media delle nostre città, dei tanti mery mirko e(o compagnia cantante che vanno in giro... l'infanticidio sarebbe depenalizzato da tempo... perchè sarebbe una pratica costante...

:-D

ma non lo è

il che ti dovrebbe dire che non basta la catena di eventi squallidi da te citati a fare di una madre l'assassina di suo figlio... magari ne fanno una donna non felice .... ma non un infanticida.

e allora, se questo è il substrato innegabile, è pur vero che qualcosa "in più" deve esserci... e quel qualcosa in più rimane "altamente insondabile"... specie da lontano.


buzz come al solito ti quoto
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
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Messaggioda Herman » mar mag 31, 2005 23:13 pm

Buzz ha scritto:Dire che il consumismo, nell'accezione più ampia del termine, sia il mostro che genera questo tipo di avvenimenti (o i pietro maso ...e non c'era ancora berlusconi..) ci può stare... perchè viviamo in una società in cui tutti pensano ferocemente di aver diritto a tutto e che ogni ostacolo debba essere rimosso.


concordo, diciamo che se riteniamo in nano corresponsabile di quando propugnano le sue tv (ma non solo le sue) allora la tesi nevskij regge, ma con tanti altri corresponsabili che prima propongono il nulla e poi programmi di approfondimento e uno contro tutti con i responsabili di queste tragedie......
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Messaggioda nevskij » mer giu 01, 2005 0:09 am

Buzz ha scritto:
nevskij ha scritto:
Buzz ha scritto: eventi altamente insondabili


Insondabili un par di balle.

Se una famiglia è composta da Mery, Mirko e Christian, abita a Casatenovo (mai stato a Casatenovo?), lei lavora in una panetteria (capisci, non fa la bagnina a Baywatch) e passa il tempo libero davanti alla tv o a scrivere domande di assunzione come velina, c'è poco da sondare.

Ma io, se facessi quella vita, avrei già fatto una strage, e anche tu. Altro che affogare Mirko. E tutti a dire: ma come, era così gentile, educato. Perché bisogna essere sempre gentili e educati. Se hai qualche frustrazione, puoi sempre piazzarti davanti alla tv per dimenticare.


se fosse come dici tu, tenendo conto dello share di certi programmi, della qualità media delle nostre città, dei tanti mery mirko e(o compagnia cantante che vanno in giro... l'infanticidio sarebbe depenalizzato da tempo... perchè sarebbe una pratica costante...

:-D

ma non lo è

il che ti dovrebbe dire che non basta la catena di eventi squallidi da te citati a fare di una madre l'assassina di suo figlio... magari ne fanno una donna non felice .... ma non un infanticida.

e allora, se questo è il substrato innegabile, è pur vero che qualcosa "in più" deve esserci... e quel qualcosa in più rimane "altamente insondabile"... specie da lontano.


Mi scuso per il ritardo, ma mi sono attardato con le tesi degli impiantatori selvaggi di embrioni esposte a Ballarò da personalità del calibro del mammasantissima La Loggia.

In questo infanticidio non c?è nulla che possa essere definito ?in più?, in compenso c?è un lungo elenco di cose ?in meno?. In meno c?è il senso della realtà di chi vorrebbe emulare modelli di successo fasulli perché basati sulle apparenze invece che sulla sostanza. Poi c?è la mancanza di sensibilità di tutti quelli che circondavano la poveretta e che non si sono accorti, o hanno fatto finta di non accorgersi del suo malessere. Poi c?erano le speranze da avvoltoio dei vari brunovespi (per nostra fortuna immediatamente delusi) che denunciava il Fok.

Su questo squallido sfondo ha prevalso la volontà di rimozione del presunto ostacolo alla realizzazione delle proprie aspirazioni fasulle. Poteva essere una fuga, un divorzio, un abbandono di un qualsiasi tipo. Se è finita così, non è certo per quell?insondabile ?in più?, che conferirebbe quasi una specie di tragica grandezza al gesto, ma per un drammatico deficit di coscienza: l?ennesima cosa ?in meno?. Non sapeva cosa stava facendo, non se lo ricorda più e non ci ha ragionato sopra. Voleva tutto e subito, solo dopo si è accorta della cazzata che aveva fatto. Ha inventato la prima fregnaccia che le è venuta in mente, persino peggio delle idiozie che si vedono nelle varie ?serie? tv: manco quelle è riuscita ad assimilare. Poveretta.
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Messaggioda aculnaig » mer giu 01, 2005 8:37 am

Buzz ha scritto:se fosse come dici tu, tenendo conto dello share di certi programmi, della qualità media delle nostre città, dei tanti mery mirko e(o compagnia cantante che vanno in giro... l'infanticidio sarebbe depenalizzato da tempo... perchè sarebbe una pratica costante...

:-D

ma non lo è

il che ti dovrebbe dire che non basta la catena di eventi squallidi da te citati a fare di una madre l'assassina di suo figlio... magari ne fanno una donna non felice .... ma non un infanticida.

e allora, se questo è il substrato innegabile, è pur vero che qualcosa "in più" deve esserci... e quel qualcosa in più rimane "altamente insondabile"... specie da lontano.


Facendo così però analizzi solamente il risultato finale: cerchi numeri, statistiche.
Effettivamente quante donne infelici ci sono, quante famiglie?
Quanti potenziali assassini ci sono dentro le case? E quali equilibri tengono queste menti a un passo dalla follia?
L'insondabile secondo me è il soggetto, che quotidianamente reagisce diversamente alle frustrazioni rimanendo sul ciglio del baratro.
Di certo c'è quello che neniskj ha detto sulla tristezza e bruttura di alcune famiglie e della società in genere.

Come diceva Davide tali orrende azioni ci sono sempre state.
Però erano diversi i contesti sociali ed economici.
Ma oggi, orgogliosi del nostro benessere, non riusciamo a essere felici.
C'è ben poco di insondabile secondo me, e la televisione come dice fokozzone è una delle cause
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Messaggioda Buzz » mer giu 01, 2005 9:24 am

i comportamenti generali degli individui possono essere inquadrati in teorie sociologiche;
il comportamento del singolo individuo assume sempre connotati specifici che non possono essere semplificati nella teoria generale.

questo errore ENORME è alla base del fallimento delle teorie di derivazione marxista nelle varie applicazioni nel tempo e nel luogo.

l'individuo, il singolo individuo, ha sempre possibilità di scegliere,
anche all'interno di un quadro sociologicamente rappresentabile in cui apparentemente i suoi comportamenti sono statisticamente prevedibili.
La forbice delle sue possibilità è magari ristretta rispetto ad altri individui, ma c'è sempre enorme possibilità di scelta.

E' proprio nella possibilità di scegliere che sta la grandezza, anche nella scelleratezza, dell'individuo.
Questa libertà non è un concetto metafisico. Ogni scelta è informata dalla storia personale, dalla cultura, dalle relazioni, dall'ambiente... in una sequenza di esperienze innate e acquisite comunque "fissate" chimicamente nel nostro cervello, e influenzate anche in maniera radicale dala chimica del corpo.
Siamo sostanzialmente "macchine", è vero, insieme deterministiche (se avessimo a disposizione i miliardi di dati che formano la coscienza di un singolo individuo e riuscissimo ad inserirli in una macchina sufficientemente complessa da elaborarli avremmo probabilmente reazioni e scelte simili a quelle dell'individuo in questione) ma anche casuali (nel senso che in un albero di scelte successive con migliaia di biforcazioni e rami possibili piccole casualità possono influenzare grandemente il risultato finale).

Ridurre questa complessità a una teoria sociologica d'accatto è francamente ridicolo.

E ha implicazioni sulla libertà individuale tali che.. i risultati si sono visti.
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Messaggioda Buzz » mer giu 01, 2005 9:39 am

aculnaig ha scritto:
Buzz ha scritto:se fosse come dici tu, tenendo conto dello share di certi programmi, della qualità media delle nostre città, dei tanti mery mirko e(o compagnia cantante che vanno in giro... l'infanticidio sarebbe depenalizzato da tempo... perchè sarebbe una pratica costante...

:-D

ma non lo è

il che ti dovrebbe dire che non basta la catena di eventi squallidi da te citati a fare di una madre l'assassina di suo figlio... magari ne fanno una donna non felice .... ma non un infanticida.

e allora, se questo è il substrato innegabile, è pur vero che qualcosa "in più" deve esserci... e quel qualcosa in più rimane "altamente insondabile"... specie da lontano.


Facendo così però analizzi solamente il risultato finale: cerchi numeri, statistiche.
Effettivamente quante donne infelici ci sono, quante famiglie?
Quanti potenziali assassini ci sono dentro le case? E quali equilibri tengono queste menti a un passo dalla follia?
L'insondabile secondo me è il soggetto, che quotidianamente reagisce diversamente alle frustrazioni rimanendo sul ciglio del baratro.
Di certo c'è quello che neniskj ha detto sulla tristezza e bruttura di alcune famiglie e della società in genere.

Come diceva Davide tali orrende azioni ci sono sempre state.
Però erano diversi i contesti sociali ed economici.
Ma oggi, orgogliosi del nostro benessere, non riusciamo a essere felici.
C'è ben poco di insondabile secondo me, e la televisione come dice fokozzone è una delle cause


Io non nego il quadro delineato da nevskij, nel generale. Ci mancherebbe altro.
Nego che il comportamento individuale possa essere "spiegato" con una teoria generale.

Questa può essere lo sfondo in cui il soggetto si muove. Ma, sempre più vicino ad esso, esistono altri "sfondi"... sempre più specifici e che, per farsi un quadro sufficientemente chiaro occorre conoscere e prendere in considerazione.

La questione è talmente complessa da essere appunto insondabile, da qui. E forse... alla fine fine anche da vicino e anche da parte di chi ha gli strumenti idonei per farlo.

Un portato della teoria di nevskij è che i matti non esistono. Sono un prodotto della società.
Mica è tanto "strana" come teoria eh... ce n'è di letteratura "pesante" in giro, ad affermare questa panzana.

E infatti, con lo stesso presupposto che sia la società a determinare le scelte degli individui... si è ben pensato di educarne qualche milione in vari modi. E per sbrigarsi ... che l'uomo nuovo andava di fretta... magari ammazzando quelli particolarmente restii a "capire"... :-D

La felicità. Oggi?
E perchè... ti risultano epoche in cui gli uomini erano felici?
Con o senza televisione.

L'infelicità è talmente insita nella natura umana che ogni metafora religiosa ha dovuto inventarsi un "paradiso perduto"...

La questione meriterebbe approfondimenti ben più attenti in ogni piccola implicazione ma ...

la risposta è dentro di te. ed è sbagliata.


:wink:
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Messaggioda aculnaig » mer giu 01, 2005 10:01 am

Buzz ha scritto:
aculnaig ha scritto:
Buzz ha scritto:se fosse come dici tu, tenendo conto dello share di certi programmi, della qualità media delle nostre città, dei tanti mery mirko e(o compagnia cantante che vanno in giro... l'infanticidio sarebbe depenalizzato da tempo... perchè sarebbe una pratica costante...

:-D

ma non lo è

il che ti dovrebbe dire che non basta la catena di eventi squallidi da te citati a fare di una madre l'assassina di suo figlio... magari ne fanno una donna non felice .... ma non un infanticida.

e allora, se questo è il substrato innegabile, è pur vero che qualcosa "in più" deve esserci... e quel qualcosa in più rimane "altamente insondabile"... specie da lontano.


Facendo così però analizzi solamente il risultato finale: cerchi numeri, statistiche.
Effettivamente quante donne infelici ci sono, quante famiglie?
Quanti potenziali assassini ci sono dentro le case? E quali equilibri tengono queste menti a un passo dalla follia?
L'insondabile secondo me è il soggetto, che quotidianamente reagisce diversamente alle frustrazioni rimanendo sul ciglio del baratro.
Di certo c'è quello che neniskj ha detto sulla tristezza e bruttura di alcune famiglie e della società in genere.

Come diceva Davide tali orrende azioni ci sono sempre state.
Però erano diversi i contesti sociali ed economici.
Ma oggi, orgogliosi del nostro benessere, non riusciamo a essere felici.
C'è ben poco di insondabile secondo me, e la televisione come dice fokozzone è una delle cause


Io non nego il quadro delineato da nevskij, nel generale. Ci mancherebbe altro.
Nego che il comportamento individuale possa essere "spiegato" con una teoria generale.

Questa può essere lo sfondo in cui il soggetto si muove. Ma, sempre più vicino ad esso, esistono altri "sfondi"... sempre più specifici e che, per farsi un quadro sufficientemente chiaro occorre conoscere e prendere in considerazione.

La questione è talmente complessa da essere appunto insondabile, da qui. E forse... alla fine fine anche da vicino e anche da parte di chi ha gli strumenti idonei per farlo.

Un portato della teoria di nevskij è che i matti non esistono. Sono un prodotto della società.
Mica è tanto "strana" come teoria eh... ce n'è di letteratura "pesante" in giro, ad affermare questa panzana.

E infatti, con lo stesso presupposto che sia la società a determinare le scelte degli individui... si è ben pensato di educarne qualche milione in vari modi. E per sbrigarsi ... che l'uomo nuovo andava di fretta... magari ammazzando quelli particolarmente restii a "capire"... :-D

La felicità. Oggi?
E perchè... ti risultano epoche in cui gli uomini erano felici?
Con o senza televisione.

L'infelicità è talmente insita nella natura umana che ogni metafora religiosa ha dovuto inventarsi un "paradiso perduto"...

La questione meriterebbe approfondimenti ben più attenti in ogni piccola implicazione ma ...

la risposta è dentro di te. ed è sbagliata.


:wink:


Quelo? :lol: La bambina ti ha vomitato anche questa mattina?

Ma la felicità non voleva essere una misura per calcolare la distanza che separa certe menti dalla follia.
Intendevo come la meta irraggiungibile che porta oggi alla frustrazione.
Tant'è che mio nonno e mia nonna non parlavano di felicità, ma di tirare avanti e poco importava se erano o meno felici.
Ora con questo non voglio tirare fuori le solite banalità "si stava meglio quando si stava peggio" ma la società in cui vivevano non mostrava loro modelli di felicità.
Oggi invece ovunque ne trovi, e come tu hai ben detto non esiste, non è quantificabile e quindi non è possibile riprodurla a comando.
Secondo me la frustrazione è generale, e il senso di impotenza opprime le persone e ne condiziona le scelte (ecco quindi la spiegazione generale).
A volte quindi una donna o un uomo fanno un bambino e si aspettano di vivere nel mulino bianco.
Magari comprano + di quello che possono spendere, perchè forse oltre alla famiglia dei biscotti voglio assomigliare anche a quella che il fine settimana va in giro con la bella e spaziosa macchina (benchè abbiano un figlio solo), e sempre di più si avvicinano alla realtà.

E in tutto questo vedo anche la donna che oramai spinta sull'orlo della follia vede in chi l'ha preceduta, star al negativo della televisione certo, ma anche accentratrice di attenzioni e soggetto di dibattiti e talk show che le rendono un alone di mistero e incomprensione, dicevo vede la soluzione nell'attimo più buio che precede la follia.
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Messaggioda aculnaig » mer giu 01, 2005 10:26 am

Buzz ha scritto:i comportamenti generali degli individui possono essere inquadrati in teorie sociologiche;
il comportamento del singolo individuo assume sempre connotati specifici che non possono essere semplificati nella teoria generale.

questo errore ENORME è alla base del fallimento delle teorie di derivazione marxista nelle varie applicazioni nel tempo e nel luogo.

l'individuo, il singolo individuo, ha sempre possibilità di scegliere,
anche all'interno di un quadro sociologicamente rappresentabile in cui apparentemente i suoi comportamenti sono statisticamente prevedibili.
La forbice delle sue possibilità è magari ristretta rispetto ad altri individui, ma c'è sempre enorme possibilità di scelta.

E' proprio nella possibilità di scegliere che sta la grandezza, anche nella scelleratezza, dell'individuo.
Questa libertà non è un concetto metafisico. Ogni scelta è informata dalla storia personale, dalla cultura, dalle relazioni, dall'ambiente... in una sequenza di esperienze innate e acquisite comunque "fissate" chimicamente nel nostro cervello, e influenzate anche in maniera radicale dala chimica del corpo.
Siamo sostanzialmente "macchine", è vero, insieme deterministiche (se avessimo a disposizione i miliardi di dati che formano la coscienza di un singolo individuo e riuscissimo ad inserirli in una macchina sufficientemente complessa da elaborarli avremmo probabilmente reazioni e scelte simili a quelle dell'individuo in questione) ma anche casuali (nel senso che in un albero di scelte successive con migliaia di biforcazioni e rami possibili piccole casualità possono influenzare grandemente il risultato finale).

Ridurre questa complessità a una teoria sociologica d'accatto è francamente ridicolo.

E ha implicazioni sulla libertà individuale tali che.. i risultati si sono visti.


Tutta questa possibilità di scegliere non la vedo sinceramente.
Guarda ad esempio una guerra, un esercito formato da singoli esseri umani che procedono come automi verso la battaglia.
Tutti odiano la guerra ma nessuno abbandona le file.
Legati da concetti d'onore e di patria che appartengo solo alla società, che li ha creati la società.
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Messaggioda Buzz » mer giu 01, 2005 10:35 am

non lo so.

l'uomo, come specie, ha sempre anelato a "qualcosa in più"

questa molla è quella che ci ha permesso di differenziarci dagli altri animali costruendo una società altamente complessa e di essere la specie dominante nel pianeta

non chiedermi lo scopo di ciò... non lo so...

ora, che i modelli verso cui tendere siano per la maggior parte della gente quelli proposti dalla TV e sicuramente vero,
ma la frustrazione che ne deriva dal non poter essere uguali a questi modelli non sarà maggiore di quella che in taluni esisteva qualche generazione addietro, verso altri modelli territorialmente molto più limitati...
i nobili ... i signori...
ovvero chi viene avvertito come occupante un gradino più in alto di noi nella scala sociale ...

le dinamiche di protezione erano diverse, le famiglie erano strutture ampie in cui ci si sorreggeva a vicenda, ma la vita era comunque molto più dura e anche se divisi equamente, lavoro e conforto, erano comunque tanto il primo e poco il secondo...

oggi per un verso siamo tutti più soli, ma abbiamo anche tanto tanto più benessere... solo che per nostra natura ... guardiamo avanti...

guardiamo solo quei pochi che stanno meglio di noi, e non i tantissimi che stanno peggio

basta relativizzare
basta pensare alla fortuna che abbiamo avuto di nascere una generazione senza guerre in casa e a tutto il resto... quando nella maggior parte del mondo si vive in condizioni in cui nulla è garantito

la televisione ci porta nelle case non solo la pubblicità del mulino bianco,
ma anche i drammi più insopportabili...
anche chi muore di fame, anche chi muore di aids a 10 anni, anche i bambini soldato, anche ....

PERCHE' PENSIAMO SOLO AL MULINO BIANCO????

la tv è solo il capro espiatorio,
anzi, non solo,
è la rappresentazione di ciò che siamo, ma lo saremmo a prescindere dalla tv, e siamo così ipocriti che guardandola, (guardandoci allo specchio) diamo ad essa la responsabilità, quando è solo e semplicemnte lo specchio di ciò che siamo.
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Messaggioda aculnaig » mer giu 01, 2005 11:01 am

Tutto giusto, ma fammi dire una cosa ancora, un po' cinica.

buzz ha scritto:l'uomo, come specie, ha sempre anelato a "qualcosa in più"


buzz ha scritto: basta relativizzare
basta pensare alla fortuna che abbiamo avuto di nascere una generazione senza guerre in casa e a tutto il resto... quando nella maggior parte del mondo si vive in condizioni in cui nulla è garantito


Non tutti.
Se parliamo di individuo non tutti anelano a "qualcosa di più" diciamolo pure.
Non tutti sanno relativizzare, non ne sono capaci e forse la rete in cui si trovano non permette loro di farlo.
Le persone sono stupide, molte persone lo sono.
Tu più di tutti dovresti capirmi :lol: , tu che hai ben pochi peli sulla lingua :lol: diciamolo dai.
Estremizzando ti dico che accanto a me c'è un collega che tiene sulla scrivania men healt e for men, che pensa le donne siano tutte troie e Fede sia l'unico sincero.
Che la macchina serve a rimorchiare e il leasing risolve i problemi con i soldi.
Che i bambini non muoiono in africa, ma che è tutta una scusa per arricchire le associazioni.
Una specie di quilodico... insomma :lol:
Cosa vuoi che relativizzi quello! :lol:
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Messaggioda andreag » mer giu 01, 2005 11:41 am

aculnaig ha scritto:Tutto giusto, ma fammi dire una cosa ancora, un po' cinica.

buzz ha scritto:l'uomo, come specie, ha sempre anelato a "qualcosa in più"


buzz ha scritto: basta relativizzare
basta pensare alla fortuna che abbiamo avuto di nascere una generazione senza guerre in casa e a tutto il resto... quando nella maggior parte del mondo si vive in condizioni in cui nulla è garantito


Non tutti.
Se parliamo di individuo non tutti anelano a "qualcosa di più" diciamolo pure.
Non tutti sanno relativizzare, non ne sono capaci e forse la rete in cui si trovano non permette loro di farlo.
Le persone sono stupide, molte persone lo sono.
Tu più di tutti dovresti capirmi :lol: , tu che hai ben pochi peli sulla lingua :lol: diciamolo dai.
Estremizzando ti dico che accanto a me c'è un collega che tiene sulla scrivania men healt e for men, che pensa le donne siano tutte troie e Fede sia l'unico sincero.
Che la macchina serve a rimorchiare e il leasing risolve i problemi con i soldi.
Che i bambini non muoiono in africa, ma che è tutta una scusa per arricchire le associazioni.
Una specie di quilodico... insomma :lol:
Cosa vuoi che relativizzi quello! :lol:


E' lui che ti passa le gif animate che usi nelle tue firme??
:lol: :lol: :lol:

Andrea
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Messaggioda MarcoS » mer giu 01, 2005 12:11 pm

aculnaig ha scritto:Tutto giusto, ma fammi dire una cosa ancora, un po' cinica.

buzz ha scritto:l'uomo, come specie, ha sempre anelato a "qualcosa in più"


buzz ha scritto: basta relativizzare
basta pensare alla fortuna che abbiamo avuto di nascere una generazione senza guerre in casa e a tutto il resto... quando nella maggior parte del mondo si vive in condizioni in cui nulla è garantito


Non tutti.
Se parliamo di individuo non tutti anelano a "qualcosa di più" diciamolo pure.
Non tutti sanno relativizzare, non ne sono capaci e forse la rete in cui si trovano non permette loro di farlo.
Le persone sono stupide, molte persone lo sono.
Tu più di tutti dovresti capirmi :lol: , tu che hai ben pochi peli sulla lingua :lol: diciamolo dai.
Estremizzando ti dico che accanto a me c'è un collega che tiene sulla scrivania men healt e for men, che pensa le donne siano tutte troie e Fede sia l'unico sincero.
Che la macchina serve a rimorchiare e il leasing risolve i problemi con i soldi.
Che i bambini non muoiono in africa, ma che è tutta una scusa per arricchire le associazioni.
Una specie di quilodico... insomma :lol:
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il classico "anello mancante" :D

Se la tesi di Fine del Tempo, che i poteri dell?uomo civilizzato fossero da attribuirsi alla risata, non colpiva Switters come eccessivamente bizzarra, dipendeva probabilmente dal fatto che non era così lontana da una delle idee preferite di Maestra: la teoria dell?anello mancante.
« Che cos?è», aveva domandato in modo del tutto retorico Maestra, «che separa gli esseri umani dai cosiddetti animali inferiori? Bene, da come la vedo io, una mezza dozzina di cose significative: Senso dell?umorismo, Immaginazione, Erotismo ? in quanto opposto all?incurante, istintivo accoppiarsi di lucciole o di procioni ? Spiritualità, Insubordinazione e Senso estetico, la capacità di apprezzare la bellezza per se stessa.
« Ora», aveva continuato col dire, «dato che queste sono le caratteristiche che definiscono un essere umano, ne consegue che il grado al quale qualcuno è mancante di queste qualità è il grado al quale, lui o lei che sia, è meno che umano. Mi spiego? E in quei casi in cui le qualità che definiscono sono praticamente inesistenti, bene, quello che abbiamo sono entità che restano a nord del regno animale ma a sud dell?umanità, che cadono in qualche punto intermedio: e sono i nostri anelli mancanti.»
Secondo l?opinione di sua nonna, l?anello mancante del pensiero scientifico non era né estinto né raro. «Sono di più, anzi, di quanti siamo noi e, dato che in realtà sembra che si moltiplichino, è evidente che la teoria dell?evoluzione di Darwin è sbagliata.» Il punto di vista di Maestra era che agli occhi della legge gli anelli mancanti andassero trattati come gli esseri umani completi, che non dovessero subire discriminazioni di alcun genere, ma che i loro scritti e le loro affermazioni dovessero essere generalmente ignorati e che mai e poi mai dovessero essere collocati in posizioni di autorità.
« Questo potrebbe essere problematico», aveva osservato Switters, sforzandosi, a vent?anni, di assorbire quella teoria, «perché a quanto pare, e lo sai, soltanto le persone che mancano di quelle qualità concorrono per ogni sorta di carica.»
Maestra era pienamente d?accordo, benché non sapesse decidere se dipendesse semplicemente dal fatto che gli umani a pieno titolo avevano cose più interessanti cui dedicare la loro vita che non marinarla nelle torpide acque del trogolo pubblico, o invece dal fatto che soltanto gli anelli mancanti, nella rassicurante mitezza della loro banalità, potessero aspettarsi di attrarre i voti di una maggioranza di anelli mancanti. In ogni caso, riguardo alle sei qualità che distinguevano gli umani dai subumani, nonna e nipote concordavano che Immaginazione e Humor fossero probabilmente quelle decisive.
Le argomentazioni più sottili del loro ragionamento gli erano vaghe, ora. C?era qualcosa di sicuro riguardo al fatto che soltanto coloro che erano dotati di immaginazione potessero prevedere miglioramenti e soltanto quelli che avevano il senso dell?umorismo sapessero farsi una bella risata quando quei miglioramenti fallivano o si risolvevano in un guaio. Ma l?idea di concentrarsi sulla risata stessa ? basandosi sul fatto che di tutte le diverse espressioni del nostro essere soltanto la risata era abbastanza pura, abbastanza complessa, abbastanza libera, dotata di sufficiente mistero nel significato, per riflettere con precisione l?anima ?non era certo passata per la loro mente.....


da "feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi" di tom robbins.
super.
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Messaggioda Buzz » mer giu 01, 2005 12:28 pm

aculnaig ha scritto:
Non tutti.
Se parliamo di individuo non tutti anelano a "qualcosa di più" diciamolo pure.
Non tutti sanno relativizzare, non ne sono capaci e forse la rete in cui si trovano non permette loro di farlo.
Le persone sono stupide, molte persone lo sono.
Tu più di tutti dovresti capirmi :lol: , tu che hai ben pochi peli sulla lingua :lol: diciamolo dai.
Estremizzando ti dico che accanto a me c'è un collega che tiene sulla scrivania men healt e for men, che pensa le donne siano tutte troie e Fede sia l'unico sincero.
Che la macchina serve a rimorchiare e il leasing risolve i problemi con i soldi.
Che i bambini non muoiono in africa, ma che è tutta una scusa per arricchire le associazioni.
Una specie di quilodico... insomma :lol:
Cosa vuoi che relativizzi quello! :lol:


A parte che evocarlo non è una cosa intelligente... ora se inizia a intervenire a sproposito manda in vacca il topic...

Più seriamente...
lo sappiamo bene che non la si pensa tutti uguale, ma, per ritornare in topic... proprio questo dovrebbe essere la dimostrazione del fatto che ognuno di noi è diverso, anche proveniendo da ambienti simili e avendo a disposizione gli stessi strumenti o input culturali...

Basta guardarsi attorno...
Senza estremizzare con la madre che uccide suo figlio... perchè ognuno di noi è diverso da persone che pure hanno storia ed educazione comune?

Come si fa a spiegare comportamenti di questo tipo con una teoria sociologica tagliata con l'accetta?

Siamo seri... non siamo affatto un esercito di automi.
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Messaggioda nevskij » mer giu 01, 2005 19:21 pm

Non voglio trovare teorie sociologiche generali per spiegare l'episodio. Voglio fare una denuncia. Se questa è l'epoca in cui è disponibile il maggior numero di informazioni e di strumenti culturali, è anche vero che questa è l'epoca in cui sono assenti gli strumenti educativi e formativi. La poveretta è chiaramente una persona non formata, un bersaglio di un bombardamento continuo, un oggetto e non un soggetto. Ma è mai possibile che gli odierni modelli di riferimento non siano le due Simone e Clementina Cantoni ma i rincoglioniti dell'isola dei comecazzosichiamano o del grande fratello?

Non mi interessa indagare sui meccanismi che scatenano la follia, è pura perdita di tempo per un non specialista delle malattie mentali. Voglio denunciare il brutto in cui siamo costretti a muoverci e il tentativo continuo di privarci degli strumenti analitici e del senso critico, la cui mancanza ci trasforma appunto in zimbelli. Questa continua manipolazione delle coscienze a scopo puramente mercantile a me fa profondamente schifo. Temo per me stesso, ma soprattutto per i miei figli e i giovani in generale. Io sono più fortunato, perché alla mia età sono già "formato", ma loro ci crescono in mezzo a questa immondizia. E questa non è neppure una teoria sociologica, ma una banale fotografia della realtà.

Ribadisco: sul meccanismo scatenante la follia non so dire nulla, ma il quadro di riferimento è sufficientemente chiaro.
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