Il muro del pianto (e delle speranze)

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Re: Il muro del pianto (e delle speranze)

Messaggioda aculnaig » gio apr 07, 2005 15:09 pm

Roberto ha scritto:
nevskij ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
nevskij ha scritto:Propongo che venga istituito un thread in cui i nostri amici forumisti di destra (troll esculsi) ci spieghino come stanno vivendo questo momento post-elettorale, quali sono le loro speranze, i loro sogni, i loro timori, se hanno qualcosa da recriminare e cosa.

Vedi, per me essere di destra significa parteggiare per l' intellettuale (figura dell' individuo libero di autodeterminarsi) contro l' uomo-massa (figura di una società che, in nome dell' eguaglianza, soffoca le spinte creative del genio individuale).
Non significa aderire ai colori di una squadra, come nel tifo calcistico.
A me interessa che le cose che contano e che mi premono vengano fatte, non importa un granché da chi.
Per me la politica non sta nelle elezioni, ma nelle leggi che vengono fatte e da come vengono applicate.
Quindi recriminazioni non ne ho e i miei timori e le mie speranze sono identici a quelli che avevo prima delle elezioni.

Ciao, Fokozzone


Ti ringrazio per l'approccio. Naturalmente non condivido la tua analisi su cosa vuol dire essere di destra o di sinistra. Potrei dire che è vero il contrario: se Berlusconi si identifica con la destra, è lui attraverso il tentativo di rimbambimento collettivo operato attraverso le sue tv a promuovere la figura dell'individuo massificato.

Credo però che B. non si identifichi con la destra, ma con i suoi interessi personali. Questo ha portato al naufragio della destra italiana. Oppure, da un altro punto di vista, alla mancata nascita di una destra rispettabile nel nuovo mondo bipolare italiano. O no?
E' proprio quà il concetto: in Italia una sinistra, se pur "sinistrata" (scusate il gioco di parole) c'è, mentre una destra "normale" (appunto che fa la destra e non gli interessi particolari di un padrone), no.
Quando questa anomalia sarà superata (ci stanno provando e, secondo me, questa sconfitta fa comodo a molti a destra), finalmente potremmo votare a secondo le nostre idee, sia di dx che di sx, oppure tornare a non votare o annullare la scheda, senza la costrizione di dover sceglire per forza.


Roberto, con tutta la mia buona volontà non vedo nessuna sinistra.
Ti ricordo che Berlusconi ha vinto perchè ha dato della certezze (anche tramite quella genialata del contratto, cacchio se firmo un contratto con gli italiani so quello che faccio) che certamente si sono tramutate in bugie come noi ritenevamo, ma che sono bastate agli italiani per colmare quelle incertezze che la sinistra ha sempre susciutato nelgli elettori.
E anche questa volta non ci sono meriti per la sinistra, è solo caduto il castello di Bugie di B.
Ma tu pensi veramente che questa sinistra sia capace di trovare posizioni concilianti per portare avanti un programma?
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Re: Il muro del pianto (e delle speranze)

Messaggioda dags1972 » gio apr 07, 2005 15:25 pm

aculnaig ha scritto:
Roberto ha scritto:
nevskij ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
nevskij ha scritto:Propongo che venga istituito un thread in cui i nostri amici forumisti di destra (troll esculsi) ci spieghino come stanno vivendo questo momento post-elettorale, quali sono le loro speranze, i loro sogni, i loro timori, se hanno qualcosa da recriminare e cosa.

Vedi, per me essere di destra significa parteggiare per l' intellettuale (figura dell' individuo libero di autodeterminarsi) contro l' uomo-massa (figura di una società che, in nome dell' eguaglianza, soffoca le spinte creative del genio individuale).
Non significa aderire ai colori di una squadra, come nel tifo calcistico.
A me interessa che le cose che contano e che mi premono vengano fatte, non importa un granché da chi.
Per me la politica non sta nelle elezioni, ma nelle leggi che vengono fatte e da come vengono applicate.
Quindi recriminazioni non ne ho e i miei timori e le mie speranze sono identici a quelli che avevo prima delle elezioni.

Ciao, Fokozzone


Ti ringrazio per l'approccio. Naturalmente non condivido la tua analisi su cosa vuol dire essere di destra o di sinistra. Potrei dire che è vero il contrario: se Berlusconi si identifica con la destra, è lui attraverso il tentativo di rimbambimento collettivo operato attraverso le sue tv a promuovere la figura dell'individuo massificato.

Credo però che B. non si identifichi con la destra, ma con i suoi interessi personali. Questo ha portato al naufragio della destra italiana. Oppure, da un altro punto di vista, alla mancata nascita di una destra rispettabile nel nuovo mondo bipolare italiano. O no?
E' proprio quà il concetto: in Italia una sinistra, se pur "sinistrata" (scusate il gioco di parole) c'è, mentre una destra "normale" (appunto che fa la destra e non gli interessi particolari di un padrone), no.
Quando questa anomalia sarà superata (ci stanno provando e, secondo me, questa sconfitta fa comodo a molti a destra), finalmente potremmo votare a secondo le nostre idee, sia di dx che di sx, oppure tornare a non votare o annullare la scheda, senza la costrizione di dover sceglire per forza.


Roberto, con tutta la mia buona volontà non vedo nessuna sinistra.
Ti ricordo che Berlusconi ha vinto perchè ha dato della certezze (anche tramite quella genialata del contratto, cacchio se firmo un contratto con gli italiani so quello che faccio) che certamente si sono tramutate in bugie come noi ritenevamo, ma che sono bastate agli italiani per colmare quelle incertezze che la sinistra ha sempre susciutato nelgli elettori.
E anche questa volta non ci sono meriti per la sinistra, è solo caduto il castello di Bugie di B.
Ma tu pensi veramente che questa sinistra sia capace di trovare posizioni concilianti per portare avanti un programma?


eureka
allora nn ero un predicatore nel deserto...

DATEMI UN PROGRAMMA E UN D'ALEMA...E VI VOTO ....
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
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Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
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Re: Il muro del pianto (e delle speranze)

Messaggioda Roberto » gio apr 07, 2005 15:59 pm

aculnaig ha scritto:
Roberto ha scritto:
nevskij ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
nevskij ha scritto:Propongo che venga istituito un thread in cui i nostri amici forumisti di destra (troll esculsi) ci spieghino come stanno vivendo questo momento post-elettorale, quali sono le loro speranze, i loro sogni, i loro timori, se hanno qualcosa da recriminare e cosa.

Vedi, per me essere di destra significa parteggiare per l' intellettuale (figura dell' individuo libero di autodeterminarsi) contro l' uomo-massa (figura di una società che, in nome dell' eguaglianza, soffoca le spinte creative del genio individuale).
Non significa aderire ai colori di una squadra, come nel tifo calcistico.
A me interessa che le cose che contano e che mi premono vengano fatte, non importa un granché da chi.
Per me la politica non sta nelle elezioni, ma nelle leggi che vengono fatte e da come vengono applicate.
Quindi recriminazioni non ne ho e i miei timori e le mie speranze sono identici a quelli che avevo prima delle elezioni.

Ciao, Fokozzone


Ti ringrazio per l'approccio. Naturalmente non condivido la tua analisi su cosa vuol dire essere di destra o di sinistra. Potrei dire che è vero il contrario: se Berlusconi si identifica con la destra, è lui attraverso il tentativo di rimbambimento collettivo operato attraverso le sue tv a promuovere la figura dell'individuo massificato.

Credo però che B. non si identifichi con la destra, ma con i suoi interessi personali. Questo ha portato al naufragio della destra italiana. Oppure, da un altro punto di vista, alla mancata nascita di una destra rispettabile nel nuovo mondo bipolare italiano. O no?
E' proprio quà il concetto: in Italia una sinistra, se pur "sinistrata" (scusate il gioco di parole) c'è, mentre una destra "normale" (appunto che fa la destra e non gli interessi particolari di un padrone), no.
Quando questa anomalia sarà superata (ci stanno provando e, secondo me, questa sconfitta fa comodo a molti a destra), finalmente potremmo votare a secondo le nostre idee, sia di dx che di sx, oppure tornare a non votare o annullare la scheda, senza la costrizione di dover sceglire per forza.


Roberto, con tutta la mia buona volontà non vedo nessuna sinistra.
Ti ricordo che Berlusconi ha vinto perchè ha dato della certezze (anche tramite quella genialata del contratto, cacchio se firmo un contratto con gli italiani so quello che faccio) che certamente si sono tramutate in bugie come noi ritenevamo, ma che sono bastate agli italiani per colmare quelle incertezze che la sinistra ha sempre susciutato nelgli elettori.
E anche questa volta non ci sono meriti per la sinistra, è solo caduto il castello di Bugie di B.
Ma tu pensi veramente che questa sinistra sia capace di trovare posizioni concilianti per portare avanti un programma?
Non mi sono spiegato :cry:
So benissimo che questa sinistra è mediocre, ma almeno è una sinistra, fatta dei "soliti" politici che fanno i politici.
Il problema è la destra, che si comporta non da classica destra (che fa una politica di destra, conservatrice, populista.... quello che vuoi), ma è inquinata dalla presenza di un padrone che detta legge, ma che è a sua volta ostaggio dei ricatti delle varie particolarità della sua coalizione. Insomma: in Italia non c'è un vero confronto tra ideologie, modi di intendere il sociale, la politica, ma uno scontro tra uno che fa esclusivamente i suoi interessi e una sinistra che lo osteggia.
Questa destra non fa la destra, ma gli interessi di berlusconi e sono loro i primi ad averne le palle piene, non vedono l'ora che si tolga dai coglioni, in modo che possano fare la loro benedetta politica di destra.
A quel punto, finalmente potro scegliere chi votare o non votare. Infatti credo che se non avessi l'impellenza di scacciare questo imbroglione mafioso, il voto a questa sinistra, io non glielo darei!
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Messaggioda aculnaig » gio apr 07, 2005 16:10 pm

Condivido Roby :wink:
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Messaggioda nevskij » gio apr 07, 2005 16:14 pm

Non dimentichiamo che l'esistenza di una destra seria farebbe bene anche alla sinistra, oltre che alla democrazia in generale. L'assenza di un B. farebbe venire meno il collante denunciato da molti, e costringerebbe la sinistra a misurarsi su un vero progetto.

Comunque bisogna riconoscere che il governo Prodi non è stato poi così male: di sicuro il migliore dall'invenzione del maggioritario. Ha avviato il paese sulla strada del risanamento economico e l'ha portato nell'euro. Se non ci fosse riuscito (B. non ci sarebbe riuscito, difatti si è avviato immediatamente nella direzione opposta) sarebbe stata una catastrofe incalcolabile.

Ecco, è questo che lamento: la mancanza di personalità di spessore nello schieramento di destra. Ma un Amato, un Ciampi quando era ministro dell'economia, un Prodi e simili dove sarebbero da quelle parti?
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Messaggioda MarcoS » gio apr 07, 2005 16:45 pm

per via di destra "seria"....

...seriamente incollata alla poltrona...

"Se non cede pronti a lasciare"
Questa volta il sub governo è pronto anche a far saltare
la devolution per costringere la Lega ad una ritorsione

ROMA - "Aspettiamo un po'. Poi, però, una decisione la dobbiamo prendere perché avanti così non si può andare". Nel pomeriggio di ieri, Gianfranco Fini e Marco Follini si risentono al telefono. E dopo il fallimentare vertice avuto in mattinata con Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini, concordano la linea. "Tenere duro". E mettere nel conto le estreme conseguenze: a cominciare dalle dimissioni dal governo per finire alla "guerriglia" parlamentare. Ossia alla bocciatura dei provvedimenti più importanti dell'esecutivo. Come la devolution.



(2005-04-07 16:17:44)

Fini: "Il governo
non è in crisi"


ROMA - "Il governo italiano non sta attraversando nessuna crisi; la maggioranza è reduce da una consultazione elettorale che ha messo in luce un dato allarmante, questo certamente si". Lo ha detto oggi alla Farnesina il vicepremier e ministro degli Esteri Gianfranco Fini in una conferenza stampa.[/quote][/quote]
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
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Messaggioda aculnaig » ven apr 08, 2005 9:53 am

L'ho sentito questa mattina alla radio:
Bertinotti "Sono sicuro che un patto politico all'interno dell'unione, ci permettera di governare"




....ma siamo ancora ai patti politici?
Lo sapete come andrà a finire vero?
Alla prima difficoltà penseranno a salvare la faccia con i propri elettori, e addio patto...addio governo.
(ovviamanete vale anche per Margherita & Co.)

Voglio proprio vedere cosa dirà Prodi, se è ancora disposto a governare con una pistola puntata alla testa...e poi deciderò cosa fare.
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