PIEDENERO ha scritto:Persephone84 ha scritto:PIEDENERO ha scritto:"Ricordo ancora questo cantiere cupo dove uomini terrificanti andavano e venivano con grandi coltelli, indossando grembiuli schizzati di sangue. Appesa sotto un portico un'enorme carcassa sembrava occupare una straordinaria quantità di spazio. Dalla sua carne bianca un liquido rossastro scorreva nei canali". Travolto dalla vista del macello, Reclus, a quanto pare, svenne.
Reclus ha scritto acutamente circa il processo che permette agli esseri umani di commettere tale violenza, un processo che potremmo chiamare di socializzazione specista. La reazione inorridita di un bambino di fronte allo sfruttamento degli animali "svanisce nel tempo, cedendo davanti alla perniciosa influenza dell'educazione quotidiana", ha dichiarato Reclus. "I genitori, gli insegnanti, in modo ufficiale o amichevole, i medici, per non parlare del singolo potente che noi chiamiamo 'tutti', lavorano tutti quanti insieme per 'indurire' il carattere del bambino rispetto a questo alimento a quattro zampe, che, tuttavia, ama come facciamo noi, (e) sente come noi".
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=13348
il bambino che inorridisce davanti allo sfruttamento degli animali è anche quello che si diverte a prendere a sassate il gatto dei vicini ...
certo ma ...
I genitori, gli insegnanti, in modo ufficiale o amichevole, i medici, per non parlare del singolo potente che noi chiamiamo 'tutti', lavorano tutti quanti insieme....
e questo è un punto
fondamentale.
mah... su questo non riesco ad essere d'accordo ...
per l'esperienza (molto limitata) che ho io, posso dire che i bambini sono come dei piccoli animaletti, privi di qualsiasi coscenza etica, in generale e non solo nei confronti degli animali. non per niente riescono ad essere estremamente crudeli anche nei confronti degli adulti e, soprattutto, dei loro coetanei.
fanno quello che fanno perchè a) gli piace b) si divertono.
il bambino NON HA COSCENZA DELLO SFRUTTAMENTO ANIMALE. non può, non ha le basi etiche, economiche, ecc... per averlo. il discorso da te citato non sta in piedi perchè se qualcosa non la si ha, non la si può perdere a causa di altri.
piccola esperienza personale: sia i miei nonni paterni che i miei nonni materni avevano orto e pollaio. quasi ogni giorno andavo con loro a raccogliere le uova, a dare cibo a galline, oche, ecc... coccolavo i coniglietti, tanto teneri e carini. poi li mangiavo... e sapevo benissimo da dove arrivavano...