climbalone ha scritto:climbalone ha scritto:PIEDENERO ha scritto:Sbob ha scritto:PIEDENERO ha scritto:Siamo quasi al 90% di inoculati.
Ma, più aumentano i vaccinati e più aumentano i contagi?
Merito del pin grass?
E' già stato spiegato più volte il perché, ma non c'è sordo peggiore di chi non vuol sentire.
Ci sento benissimo, anzi fin troppo, vallo a spiegare a chi ci governa e che propaga dati e notizie farlocche nonché pericolose!
Leggi quello che ha scritto Scai poco fa e che condivido.
Ascolta l'ultima di Report, ne ho appena ascoltati 17' minuti su 49 (intervista a Crisanti) mi sono bastati per prendere l'omeprazolo.
Parentesi democratica per chi scende in piazza per difendere i diritti che vanno "di moda" oggi e contro il grande pericolo fascista:
-interrogazione parlamentare contro Report
- daspo/divieto contro Stefano Puzzer per essersi seduto in piazza a Roma e aver messo un tavolino con qualche cartello.
-divieto di manifestare a Trieste.
Nulla da dire da parte dei paladini dei diritti e difensori della costituzione?
Mi dispiace, oggi sarò meno educato del solito.
Sbob ha ragione e tu hai torto marcio.
Certi ragionamenti mi sembrano quelli che fanno i no-tax.
Intanto ci sono i si-tax che tengono in piedi la baracca.
Se uno vuole giustificare il proprio comportamento, trova tutti i ragionamenti che vuole.
Ma alla fine le chiacchiere stanno a zero, c'è chi fa la cosa giusta, e chi si ostina a non farla.
Ma diversamente dalle tasse, rifiutare il vaccino è lecito, e i no-vax dovrebbero essere grati.
Invece sbraitano, e insistono a propagandare i loro ragionamenti dellaminchia.
Io avevo una persona fragile in famiglia, ora ne ho due.
Loro faranno la terza dose, quando sarà previsto, e io pure, per contribuire a proteggerle.
I ragionamenti come i tuoi per me sono un pugno in un occhio.
Evidentemente voi in famiglia siete tutti giovani e sani, oppure i tuoi vecchi non vedi l'ora che crepino.
E nel caso, a grande consolazione, non moriranno DI covid ma CON covid.
Oggi sono più rilassato, esprimerei gli stessi identici concetti con parole più pacate, ma comunque tenendo il punto.
Non era mia intenzione offendere, e spero di non averlo fatto, ma di chiarire con fermezza la mia posizione.
Non hai capito bene quello che ho scritto e quello che penso
Stiamo parlando del Green pass, della sua reale efficacia dal punto di vista sanitario, dei suoi effetti sul piano sociale e di violazione dei diritti.
Non ho voglia e tempo di postare dati e considerazioni varie, non te lo meriti. Fidati di quello che ti raccontano che vivrai meglio.
Per me sei l'esempio vivente degli effetti della campagna propagandistica di questo "regime".
Qui da noi: rinnovo perenne dell'emergenza nazionale, campagna orwelliana di odio contro i no vax e contro chi manifesta , odio sociale in aumento, mascherine, distanziamenti, divieti e limiti di manifestare, fra poco green pass per terza dose, fra poco Green pass per i bambini, parlamento annichilito, mito dell'uomo forte al comando e tanto altro
In Inghilterra, non nel burkina fasu, ti giro solo quello che ho letto poco fa sul corriere della serva, se ti va leggilo, fai un paragone e fatti due domande:
(Luigi Ippolito – il Corriere della Sera) – La Gran Bretagna finisce sul banco degli imputati. L’atto d’accusa più duro lo ha scagliato – dalle colonne di Repubblica – Walter Ricciardi, l’igienista consulente del nostro ministero della Salute: gli inglesi «hanno sbagliato tutto fin dall’inizio», «si sono illusi che la campagna vaccinale avesse risolto tutto», ora «facendo circolare il virus in modo incontrollato, agevolano la formazione di nuove varianti».
Cosa ne pensano a Londra? Sostanzialmente, nulla. Perché qui da mesi, tranne qualche sprazzo, il Covid è praticamente scomparso dalla conversazione pubblica. Sui giornali si fa fatica a trovare qualche articolo dedicato alla pandemia (e il fenomeno italiano dei virologi che pontificano a tutte le ore non esiste e non è mai esistito).
Il dibattito politico si occupa di altro: la corruzione dei conservatori, la battaglia della pesca con la Francia, la Cop26 a Glasgow: non certo del coronavirus. Vista da qui, l’Italia sembra davvero vivere in un universo parallelo.
Cose come il green pass e le mascherine in Inghilterra sono sconosciute: a luglio sono state abolite tutte le restrizioni e la popolazione, dopo qualche esitazione, ha abbracciato con slancio la libertà ritrovata. Da due mesi la vita è tornata alla normalità: club, feste, palestre, tutto funziona a pieno regime.
E i contagi? A metà ottobre c’è stata una fiammata, con i casi arrivati a 50 mila al giorno. È stato in quel momento che sono sembrati preoccuparsi: da più parti – soprattutto dall’opposizione laburista – si è invocata l’immediata introduzione del piano B, ossia il ritorno alle mascherine al chiuso, al lavoro da casa e una blanda forma di green pass (che qui incontra forti resistenze ideologiche in tutto lo spettro politico, in un Paese con un Dna liberale).
Ma Boris Johnson ha tenuto duro: e da allora i casi hanno cominciato a calare in maniera costante (adesso sono scesi a 30 mila al giorno). Gli esperti britannici ritengono che il picco sia ormai passato e la questione è stata di nuovo derubricata.
Certo, con numeri del genere da noi sarebbe comunque allarme rosso. Ma sembra evidente che in Gran Bretagna hanno un approccio filosoficamente diverso: in Europa di fatto pare che si punti al «Covid zero», una strategia che a Londra è considerata palesemente assurda; i britannici hanno accettato che il Covid è ormai una malattia «endemica», con la quale bisogna convivere.
D’altra parte, non è di gran lunga la prima causa di morte: ben avanti vengono i tumori, gli ictus, gli infarti, le altre malattie respiratorie… E allora, l’importante per loro è che non ci sia una pressione insostenibile sul sistema sanitario nazionale: finché ci sono letti liberi negli ospedali e non muore troppa gente, il resto conta poco.
Forse c’entra anche il tradizionale stoicismo britannico, keep calm and carry on, state calmi e andate avanti; o il fatto che grazie all’approccio ultra-liberale l’economia corre come nessun’altra in Europa, con una crescita annua stimata al 6,5 per cento. Come che sia, a Londra il dibattito sul Covid fa tanto 2020…
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