Renzi kaputt, #ciaone e adesso?

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Messaggioda funkazzista » lun feb 24, 2014 14:35 pm

Su, mettiti il cuore in pace... è inutile che continui a farti il sangue cattivo: il conflitto di interessi non esiste.
Basta, fattene una ragione.
E comunque c'è di peggio.
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Messaggioda Schmerz » lun feb 24, 2014 14:43 pm

e aggiungerei: c'è ben altro...

diosss...
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Messaggioda Sbob » lun feb 24, 2014 14:55 pm

Schmerz ha scritto:ridi ridi, casso te ne frega, no? una manica di bugiardi, ma l'importante è far notare 'che se lo avesse fatto da un altra parte...'
non concentrarti sul fatto che nella buona maggioranza dei casi, fanno il contrario di quello che vi raccontano.

eeehhhh ma gli altri

Grillo e' un megalomane e l'unica regola che vige nel suo partito e' che non bisogna critiarlo? Eh, ma gli altri....
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Messaggioda coniglio » lun feb 24, 2014 15:38 pm

nel discorso di insediamento parla di grillo!

la follia dell'assenza di contenuti.
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Messaggioda uli » lun feb 24, 2014 15:40 pm

coniglio ha scritto:la follia dell'assenza di contenuti.


coerente con se stesso
Noi siamo la pietra di paragone che fa sentire fichi gli altri. Come non esserne orgoglioni? (tacchinosfavillantdgloria)
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Messaggioda Mork » lun feb 24, 2014 16:28 pm

coniglio ha scritto:nel discorso di insediamento parla di grillo!

la follia dell'assenza di contenuti.


eccerto, una volta eliminato l'arcinemico Berlusconi (*) c'è bisogno di un nuovo nemico


(*) eliminato come nemico. Se non li puoi sconfiggere, unisciti a loro :lol:
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Messaggioda coniglio » lun feb 24, 2014 16:40 pm

Mork ha scritto:
coniglio ha scritto:nel discorso di insediamento parla di grillo!

la follia dell'assenza di contenuti.


eccerto, una volta eliminato l'arcinemico Berlusconi (*) c'è bisogno di un nuovo nemico


(*) eliminato come nemico. Se non li puoi sconfiggere, unisciti a loro :lol:


la compagine di governo è a sua immagine e somiglianza...e volere...
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Messaggioda PIEDENERO » lun feb 24, 2014 22:14 pm

http://www.contropiano.org/politica/ite ... -dura-poco

E' finito il tempo delle "lune di miele"... Al terzo governo in due anni e quattro mesi, al terzo premier senza legittimazione elettorale, non  c'è più margine per "attendere i risultati". Devo esser immediati.

Parliamo delle attese dei cosiddetti "poteri forti" - capitale multinazionale, in primo luogo finanziario, Unione Europea e Troika, in fondo alla clasifica anche Confindustria - visto che quelle delle classi sfruttate (o come volete chiamare il 90% della popolazione italiana) non si può davvero attendere nulla di "positivo".

Però, anche comprendendo la fretta di questi poteri, ci sembra di poter dire che la "luna di miele" di cui potrà godere Renzi prima di essere  bersagliato dalle critiche è già finita- Non si era mai visto un premier così "allertato" prima ancora di giurare nelle mani del presidente della Repubblica.

Mettiamo in fila alcuni titoli di ieri, 22 febbraio (il giuramento è avvenuto in tarda mattinata, al Quirinale):

"Esuberante debolezza" (Antonio Polito, Corriere della sera)

"Il dilemma della leggerezza" (Mario Calabresi, La Stampa)

"Da De Gasperi a Beautiful, la speranza di essere clamorosamente smentiti" (editoriale non firmato, ossia del direttore Napoletano, IlSole24Ore)

Non male, vero? I tre giornali principali della grande borghesia italiana - tralasciamo Repubblica, il cui proprietario sembra aver operato la scelta di portare questo giovane paninaro a Palazzo Chigi) - sono "scettici", per usare un eufemismo, sulla possibilità che Matteo Renzi possa realizzare quel che loro pretendono.

Le ragioni di essere diffdenti, anche dal loro punto di vista, non mancano. Sono opposte alle nostre, ma hanno un loro fondamento. A cominciare dalle modalità "antiche" con cui il massoncello di Rignano è arrivato sulla poltrona di premier: la più classica delle congiure di palazzo (all'interno del Pd, oggi, come un tempo avveniva nella Dc).

Si pone cioè un problema di "consenso", o legittimazione popolare, che nemmeno 'oscenasceneggiata delle "primarie" può surrogare in modo credibile. I sondaggi, notoriamente, risentono soprattutto del grado di esposizione mediatica; e qui Renzi ha da mesi fatto il pieno a scapito di tutti gli altri. Ma l'esposizione mediatica è un'arma a doppio taglio: se ne può morire con altrettanta rapidità, se le cose cominciano ad andare storte.

E Renzi ha dmostrato da subito di non essere - diciamo così - un genio. La formazione della sua "squadra di governo" è un piccolo capolavoro di "accrocco" senza capo né coda. Tre ministri "vecchi" per accontentare gli indispensabili "alfaniani" (lo stesso Alfano e gli impresentabili Lupi e Lorenzin), accettando perciò un "danno di immagine" subito pesante. Un ministro di Forza Italia (la perennemente "giovane imprenditrice" Federica Guidi), con una sfilza di "conflitti di interesse" che metà bastano. Un "civatiano" alla giustizia al posto del suo candidato, il giudice Gratteri (depennato da Napoitano, ormai terrorizzato dai giudici antimafia). Il presidente della Lega Coop al "lavoro", per realizzare il "jobs act", ovvero una contrattualizzazione "modello coop" che ci riporterà ai tempi delle mondine e dei caporali...

E poi una sfilza di sconosciuti/e che ieri nei corridoi del Quirinale sorridevano come vincitori della lotteria, mediamente divisi tra persone con competenze certe (un altro rettore, donna, al ministero della pubblica istruzione, per esempio) e altre che sembrano essere state  selezionate dal casting Mediaset (Maria Elena  Boschi e Marianna Madia, sul cui "merito" si può leggere qui) per dare "un'immagine giovane" a una macchinetta mal in arnese.

Il giudizio negativo del grande capitale italiano è momentaneamente sospeso solo perché  al ministero dell'economia è stato chiamato Pier Carlo Padoan, l'uomo che spinse l'Agentina nel baratro, capo economista dellìOcse, ex membro autorevole del Fondo Monetario Internazionale (nonché memebro della Fondazione Italianieuropei di D'Alema e Giuliano Amato). Uno che aveva appena scritto, nel rapporto Going for Growth, quel che l'Italia avrebbe dovuto fare in tema di "riforme strutturali". Una garanzia di eterodirezione del ministero di via XX Settembre, nel senso voluto dalla Bce e dall'Unione Europea (quindi "dai mercati"); non diverso da Fabrizio Saccomanni, dallo stesso Mario Monti o altri estratti dalla stessa sacca.

Lo schema renziano sembra al dunque ridotto a ben poca cosa:  Padoan fa la politica economica (l'unica cosa che interessa alla Troika) e io intrattengo il pubblico con la mia faccetta da Fonzie, qualche cazzata giovanilistica, facendomi aiutare dalle "segreterine" di cui mi sono circondato apposta. Per temere insiem unamaggioranza decisamente composita e senza alcun legame, mi affido al vecchio Cencelli democristiano, per cui un ministro non si nega a nessuno, fin quando mi fa stare in sella.

Questo è "il nuovo". "Beautiful" in salsa democristiana, come in una pessima fiction da tv locali. Tutto qui, maledettamente soltanto questo.

Naturalmente Padoan e gli altri tecnocrati degli organismi internazionali sperano di avere il tempo sufficiente a rottamare la Costituzione materiale e formale italiana, come programmato da tempo. Ma anche a loro deve essere venuto in mente, all'improvviso, un dubbio: e se questo "ganzo" non fosse stata la scelta giusta? Beh, sapremo presto la risposta. A maggio le elezioni europee serviranno soltanto a misurare il livello di "gradimento" che Renzi avrà presso il grande pubblico. Poi, per sei mesi, non accadrà nulla di irreparabile perché inizia il "semestre europeo" (l'Italia è di turno per assumere la presidenza dell'Unione). Poi, da gennaio 2015, tutto torna in ballo. Basterà vedere quale "nuovo personaggio" verrà proiettato al centro della scena mediatica...

E' la maledizione di una clsse politica inesistente: girare in tondo, da un brocco all'altro. La nostra maledizione è che questo avviene  mentre dai cieli della Troika piovono ordini che ci cambiano le prospettive di vita. Per questo,anche, va preparata una svolta nel conflitto sociale e politico di questo paese. A cominciare dal 12 aprile.
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Messaggioda coniglio » mar feb 25, 2014 10:45 am

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Messaggioda coniglio » mar feb 25, 2014 10:47 am

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Messaggioda coniglio » mar feb 25, 2014 10:54 am

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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 25, 2014 11:07 am

La cosa più preoccupante, che fa capire a chi vuol capire quanto questi siano degli ipocriti burattini, é che non c'è stato nel discorso di renzi e forse pure in quello di letta, un cenno alla questione più importante di tutte. L'Europa!
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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 25, 2014 13:45 pm

"Figli di troika!!"

:lol: :lol: :lol:
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Messaggioda coniglio » mar feb 25, 2014 13:59 pm

Il Mastrota della politica (cit.)
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Messaggioda Schmerz » mar feb 25, 2014 14:05 pm

il ministro dell'ambiente casiniano a favore di nucleare e acqua privata, lo abbiamo già aggiunto all'elenco di novità portate dal pd di renzi?


l'italia che cambia:

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Messaggioda coniglio » mar feb 25, 2014 15:57 pm

Gratteri NO (indovina chi l'ha detto?)
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Messaggioda paolomn » mar feb 25, 2014 21:03 pm

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Messaggioda PIEDENERO » mar feb 25, 2014 21:23 pm

paolomn ha scritto:[youtube]http://www.youtube.com/v/MavQ3Eoeo98[/youtube]


VOI CHE INVECE DI SMACCHIARE IL GIAGUARO AVETE RIDIPINTO IL GATTOPARDO


Questa é da oscar :smt043
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Messaggioda coniglio » mer feb 26, 2014 16:16 pm

un saluto agli amici di Treviso

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Messaggioda El Rojo » ven feb 28, 2014 23:24 pm

Governo, Renzi ora lasci la società di famiglia e il trucco per la doppia pensione


Matteo Renzi, ora che ha ottenuto la fiducia, dovrebbe fare un gesto fondamentale per la sua credibilità: dimettersi dalla società di famiglia. Come il Fatto ha già scritto, Renzi ha ottenuto il diritto alla pensione grazie a un trucco: nel 2003, quando l?Ulivo decise di candidarlo alla Provincia di Firenze (elezione sicura nel giugno 2004) Renzi si fece assumere dalla società di famiglia nella quale era un semplice collaboratore. La Chil Srl si occupava di marketing e vendita dei giornali ai semafori con gli strilloni. Il padre e la madre l?avevano fondata nel 1993 e avevano ceduto nel 1997 le quote ai figli Matteo (40 per cento) e Benedetta (60 per cento). Quando matura la candidatura alla Provincia, Matteo è solo un co.co.co. Se fosse rimasto un collaboratore non avrebbe maturato i 10 anni di contributi pensionistici da dirigente né avrebbe avuto diritto alle cure mediche gratuite e al Tfr.

Per regalare questo vantaggio al figliolo, babbo Tiziano e mamma Laura lo assumono e lo pagano come dirigente per pochi mesi, per poi metterlo in aspettativa. Così i contributi sono a carico della Provincia, e del Comune dal 2009, che nel 2013 pagava 3mila e 200 euro al mese per il suo sindaco. Così, grazie a una somma stimabile in circa 350mila euro versata dagli enti locali per lui in dieci anni, Renzi oggi è un trentenne fortunato dal punto di vista assistenziale e pensionistico.

Se non può essere definita una truffa allo Stato, quella realizzata da Renzi, è una truffa alla ratio, allo scopo alto dello Statuto dei lavoratori del 1970. Il dubbio che sorge leggendo la cronologia di quelle giornate è che nel 2003 abbia usato la norma nata per garantire la partecipazione alle elezioni ai lavoratori per ottenere una pensione e un Tfr ai quali ? fino a pochi giorni prima della sua candidatura ? non aveva diritto.

Il 17 ottobre 2003 Matteo Renzi e la sorella vendono le quote della Chil alla mamma e al papà. Il 27 ottobre mamma Laura assume in Chil l?ex socio Matteo. Il co.co.co. diventa dirigente un giorno prima che l?Ansa batta la notizia: ?Il coordinatore provinciale della Margherita Matteo Renzi per la presidenza della Provincia di Firenze e Leonardo Domenici per la poltrona di sindaco della città sono le candidature proposte alla coalizione dalla Margherita?. Il 30 ottobre, tre giorno dopo l?assunzione, l?Ansa racconta ?la positiva accoglienza degli alleati della candidatura a presidente della Provincia del giovane Renzi?. Il 4 novembre, 8 giorni dopo l?assunzione, arriva l?ufficializzazione. Quello stesso anno anche il sindaco di Tortona, Francesco Marguati, viene eletto e assunto nella società di famiglia. Però nel 2008 Marguati e la figlia Michela sono stati condannati in primo grado a 16 mesi e 8 mesi per concorso in truffa aggravata ai danni del Comune. Il sindaco si era fatto assumere dalla figlia 22 giorni prima di assumere la carica. Per il pm, un rapporto di lavoro fittizio che ?costava? al Comune 23 mila euro all?anno di contributi. Ogni storia fa caso a sé e comunque nel 2010, la Corte d?Appello di Torino ha assolto l?ex sindaco di Tortona. Intanto, nell?ottobre 2010 quando la Chil Srl viene ceduta, il ramo d?azienda con dentro il sindaco in aspettativa resta in famiglia: Matteo viene ceduto con il ramo marketing alla Eventi 6 della mamma e delle sorelle. Così il Tfr pagato dai contribuenti fino al 2010, pari a 28.300 euro, resta in famiglia.

Renzi non è l?unico furbetto: Josefa Idem è stata assunta dall?associazione del marito 15 giorni prima della sua candidatura nel 2006, Nicola Zingaretti è stato assunto dal comitato del Pd alla vigilia della sua candidatura ed entrambi sono usciti indenni dalle denunce. L?ex assessore provinciale di Vicenza, Marcello Spigolon, è stato rinviato a giudizio per truffa. Le vicende e le interpretazioni dei magistrati sono diverse ma la questione non è giudiziaria bensì politica. Renzi deve dimettersi dalla Eventi 6 perché la storia della sua pensione a sbafo da martedì non è più un peccato di gioventù.

Oggi Renzi è il presidente del Consiglio, ha diritto a una retribuzione (tra indennità e diaria) di circa 12mila euro lordi con un trattamento pensionistico simile a quello dei parlamentari. Entro il 2018 sarà quasi certamente parlamentare e alla fine della carriera avrà diritto al vitalizio. In qualità di dirigente in aspettativa della Eventi 6 potrebbe perseverare nella sua furbata anche a Palazzo Chigi. L?unica differenza è che da oggi la quota di contributi del dipendente (pari al 9 per cento) non sarà versata dal datore di lavoro pubblico, come accadeva con Provincia e Comune, ma da Renzi stesso. Se deciderà di restare dirigente in aspettativa della società di famiglia fino alla fine della sua carriera Renzi si ritroverà una doppia pensione e un doppio Tfr. La scelta sta a lui. Da oggi può chiedere sacrifici ai pensionati d?oro, agli esodati o ai giovani che non avranno mai una sola pensione. Con quale faccia potrà farlo se continua a costruirsi una doppia pensione con un trucchetto?

Da Il Fatto Quotidiano del 25 febbraio 2014
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