Le contraddizioni e i meriti del M5S

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Messaggioda uli » mer ott 16, 2013 16:10 pm

cinetica ha scritto:se andava su al colle Marini le larghe intese le avrebbero fatte assai certamente, se andava su Prodi probabilmente anche ma con qualche problema in piu


quando si e' votato per il PdR era tardi... e da mo'... il dado era ovviamente gia' stato tratto

il bluff di grillo "votate rodota' che sosteniamo poi qualunque governo" non e' stato purtroppo visto ma, visto tutte le premesse non poteva che essere un bluff
Noi siamo la pietra di paragone che fa sentire fichi gli altri. Come non esserne orgoglioni? (tacchinosfavillantdgloria)
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Messaggioda coniglio » mer ott 16, 2013 16:17 pm

uli ha scritto:
cinetica ha scritto:se andava su al colle Marini le larghe intese le avrebbero fatte assai certamente, se andava su Prodi probabilmente anche ma con qualche problema in piu


quando si e' votato per il PdR era tardi... e da mo'... il dado era ovviamente gia' stato tratto

il bluff di grillo "votate rodota' che sosteniamo poi qualunque governo" non e' stato purtroppo visto ma, visto tutte le premesse non poteva che essere un bluff


se si vuo fare dietrologia (disciplina principe della pippa mentale pd - salvo non riguardi i suoi eletti)
il dado era tratto sin da prima dello streaming BersaniLetta/CrimiLombardi
a fronte della mancata rinuncia ai rimborsi elettorali e dimezzamento degli stipendi da parte del PD.è tutto documentato.basta cercare.
poi venne lo streaming
poi venne rodotà

tesallunga!
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Messaggioda nuvolarossa » mer ott 16, 2013 20:14 pm

Sbob ha scritto:
coniglio ha scritto:il paradosso è che nessuno ha chiesto:
voi che avete votato M5S, siete soddisfatti? no? spiegateci perchè?
rimarreste stupiti dalle risposte di NON-adulazione nei confronti del
messia del web (che ultimamente ha preso delle cantonate apocalittiche)...

Vedi coniglio, il problema e' che questa frase stride alquanto con quest'altra di nuvolarossa:
Poi però io ci provo a cambiare, dando la possibilità a chi è pulito di provarci




Ma va a ciapà i rat, stride solo ed esclusivamente nel tuo cervello. E meno male che lo fa, chè il giorno che sarai d'accordo con qualcosa che affermo comincerò a preoccuparmi.
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Messaggioda Odin Eidolon » mer ott 16, 2013 20:30 pm

cinetica ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
cinetica ha scritto:secondo me l'inciucio l'avebbre fatto pure un Bersani qualunque

E secondo te perche' l'han silurato?
E' stato rcentemente pubblicato un libro che racconta dei retroscena della mancata elezione di Prodi eccetera. Purtroppo non trovo piu' l'articolo a riguardo. Comunque da quanto era li' riportato Bersani fu silurato proprio perche' ha rifiutato nettamente un governo a maggioranza allargata. Piu' tardi se riesco cerco meglio il link.


wikipedia ha scritto:Il 19 aprile 2013, dopo l'esito fallimentare delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, sentitosi tradito da un quarto della sua coalizione, annuncia l'intenzione di dimettersi da segretario del Partito Democratico, immediatamente dopo l'elezione avvenuta del Capo dello Stato[25]. Il 20 aprile 2013, dopo la rielezione a Presidente della Repubblica Italiana in secondo mandato di Giorgio Napolitano, si dimette[26].


se te mi trovi na citazione del Gargamella che dice in modo sufficientemente chiaro di essersi dimesso perche contro le larghe intese son ben felice di recepirla e mutare il mio parere
:roll:

se andava su al colle Marini le larghe intese le avrebbero fatte assai certamente, se andava su Prodi probabilmente anche ma con qualche problema in piu


Trovato!
www.huffingtonpost.it/2013/09/28/le-con ... gi-bersani
Potete crederci o no, comunque è un punto di vista interessante.
Non troverai una dichiarazione pubblica del Grgamella in proposito, perché farebbe male al suo partito. Se c'è una cosa che non si può negare, è che lui nel PD ci creda (o ci avesse creduto).
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Messaggioda Sbob » mer ott 16, 2013 22:04 pm

cinetica ha scritto:le larghe intese le han fatte perchè le han volute fare e basta !

Sulla base di cosa fai questa affermazione?

Guardiamo i fatti - suppongo che su quelli potremo trovare un accordo.

- Per svariati mesi il PD ha cercato una soluzione (appoggi esterni, uscite d'aula e altri arzigogoli) alternativa all'accordo PD-PdL
- Bersani è stato silurato per lo scarso risultato elettorale e ciò che ne è conseguito
- Il PdL ha proposto fin dall'inizio l'accordo
- Il 5* ha rifiutato un accordo col PD. Le ragioni che hanno dato per questa scelta sono state
1) Avevano detto in campagna elettorale che avrebbero corso da soli e volevano essere coerenti
2) Non si potevano fidare del PD per la sua storia passata
3) Il PD ha rifiutato tagli di stipendi e rimborsi.

Qua aggiungo un mio parere: le ragioni 1 e 2 sono dominanti rispetto alla 3. Non è un caso che nel famoso incontro Crimi-Bersani il 5* non si è presentato per trattare (non avevano alcun tipo di richiesta o proposta).

Questo lo scenario fino all'elezione del PdR. Dopo è successo il delirio che ha dato il colpo definitivo a Bersani:

- Hanno proposto come presidente Marino. Proposta "morbida" nei confronti del PdL, che non chiudeva eventuali accordi futuri
- Dopo la bocciatura, hanno virato su Prodi, che invece voleva dire chiudere ogni ponte col PdL - parlare di Prodi con loro è come parlare di belzebù col papa.
- Hanno rifiutato la proposta di Rodotà, che avrebbe lasciato al PD come unica possibilità l'accordo col 5*.
- Quindi, sono tornati su Napolitano, scelta di nuovo morbida che ha sancito l'accordo col PdL.


E qui ritorno sulla mia interpretazione.
Sostenere che il PD da sempre volesse fare "l'inciucio" secondo me è senza fondamento. Non c'è alcun indizio che porti in quella direzione.
A parer mio tra un 5* che faceva il difficile e che ha lanciato delle proposte contraddittorie (es. dire che non ti puoi fidare, quindi dire che se si vota Rodotà "forse" puoi accordarti) e un PdL che invece si è presentato con una proposta chiara (governo insieme, basta che se magna), hanno scelto i secondi.


Aggiungo un'altra possibilità, che mi pare verosimile: Letta da buon volpone stile democristiano ha fatto l'accordo col PdL in modo da lasciare che i processi di Berlusconi facessero tranquillamente il loro corso senza che questi si potessero lamentare più di tanto. La scusa del "processo politico"? Non vale, quando sei al governo insieme. Ribaltare il tavolo e far dimettere i parlamentari? Poi spiegalo agli italiani che hai mandato in crisi il governo per i puri cacchi tuoi.
In fondo, il governo Letta è il primo sotto cui il Berlusca ha preso una condanna passata in giudicato.
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Messaggioda coniglio » gio ott 17, 2013 7:21 am

certo certo, è così.


[youtube]http://www.youtube.com/v/UMfZnHwRAQI[/youtube]

[youtube]http://www.youtube.com/v/-yGDPR96m9o[/youtube]


ps. si trattava proprio di alleanza e governo assieme.
Ultima modifica di coniglio il gio ott 17, 2013 8:16 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda coniglio » gio ott 17, 2013 8:13 am

[youtube]http://www.youtube.com/v/8sztOp3BmWQ[/youtube]


[youtube]http://www.youtube.com/v/UG7Aq4Sg9co[/youtube]
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Messaggioda PIEDENERO » gio ott 17, 2013 8:16 am

OdinEidolon ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:É mancanza di tempo. Non cé volontà.
Cmq ..pensioni, anziani, immigrati???? Dove hai letto o sentito sta roba?


Pensioni, pesnionati e lavoratori pubblici:
http://www.beppegrillo.it/2013/02/gli_i ... _caso.html
Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza.

Ora, a me sembra una cagata mostruosa. Abolire le pensioni! Rimuovere i dipendenti pubblici! E sostituirle con un fantomatico reddito di cittadinanza che e' sicuramente bello da dire, ma piuttosto difficile farci qualsiasi altra cosa. Se questa e' la soluzione proposta, e' terribile. Grillo cade nel facile cliche' che "i dipendenti pubblici scroccano e non fanno una mazza", e non e' la prima volta. Per qualcuno nella sua posizione, e' piuttosto grave, a mio modo di vedere. Io penso al mondo della scuola, perche' lo conosco bene: un mondo messo letteralmente in ginocchio negli ultimi anni, e che ciononostante riesce ancora a fare un lavoro se non buono, decente. Questo grazie alla professionalita' di tanta gente che ci sta dentro. Certo, poi i deficienti ci sono in ogni categoria.


Riguardo agli anziani, la mia e' un'impressione maturata leggendo gli articoli del blog e le dichiarazioni, impressione che mi dice che, per motivi che non conosco, Grillo abbia una particolare avversione verso gli anziani. E' una mia impressione ed e' per questo discutibile. Ma, per esempio, e' ricorso piu' volte al termine "badanti" (o, peggio!, badanti immigrate...) con un non velato disprezzo. Per me, che come molti ho avuto una storia familiare con i miei nonni piuttosto complicata, vuol dire qualcosa. Poi qualche uscita dei suoi seguaci, vedi l'ultima di quel Signore che e' Crimi, completano il quadro.
Ricordo anche quando ha chiamato la Montalcini (che donna!), che allora avra' avuto tipo 95 anni, "vecchia p*****a".

Riguardo agli immigrati, i post a riguardo sono molti. In particolare ricordo uno sullo ius soli, in cui diceva che fosse senza senso, solo una distrazione dai problemi reali. Non si rende conto che ci sono zone d'Italia dove a scuola ci sono classi elementari composte per meta' da immigrati o figli di immigrati.

L'impressione generale mia e' che, pur essendo paladino del popolo, ne sia alquanto distaccato.

Poi ci sono le volte in cui ha propagandato di quelle stron*ate solenni, tipo la pallina in ceramica che lava come il detersivo... ma dai. Insomma tante piccoli indizi che, personalmente, fanno una prova.

Comunque prova a rispondere alle mie domande invece che perdere tempo ad insultare e a farti insultare. Penso sia piu' interessante per entrambi.


la mancanza di tempo persiste
ma
Comunque prova a rispondere alle mie domande invece che perdere tempo ad insultare e a farti insultare. Penso sia piu' interessante per entrambi


...così aumenta anche la mancanza di voglia.


però ho riletto questo
http://www.beppegrillo.it/2013/02/gli_italiani_non_votano_mai_a_caso.html
e dove parla di reddito di cittadinanza è un po' ambiguo e demagogico.
il resto dell'articolo però non fa una grinza e dovrebbe far riflettere i giovani come te. il vostro futuro.
oltretutto è proprio quello che sta avvenendo e senza un'azione adeguata da parte di chi dovrebbe intervenire.

su anziani e immigrati mi pare che tu legga troppo repubblica.it
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Messaggioda cinetica » gio ott 17, 2013 8:30 am

Odin Eidolon ha scritto:
cinetica ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
cinetica ha scritto:secondo me l'inciucio l'avebbre fatto pure un Bersani qualunque

E secondo te perche' l'han silurato?
E' stato rcentemente pubblicato un libro che racconta dei retroscena della mancata elezione di Prodi eccetera. Purtroppo non trovo piu' l'articolo a riguardo. Comunque da quanto era li' riportato Bersani fu silurato proprio perche' ha rifiutato nettamente un governo a maggioranza allargata. Piu' tardi se riesco cerco meglio il link.


wikipedia ha scritto:Il 19 aprile 2013, dopo l'esito fallimentare delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, sentitosi tradito da un quarto della sua coalizione, annuncia l'intenzione di dimettersi da segretario del Partito Democratico, immediatamente dopo l'elezione avvenuta del Capo dello Stato[25]. Il 20 aprile 2013, dopo la rielezione a Presidente della Repubblica Italiana in secondo mandato di Giorgio Napolitano, si dimette[26].


se te mi trovi na citazione del Gargamella che dice in modo sufficientemente chiaro di essersi dimesso perche contro le larghe intese son ben felice di recepirla e mutare il mio parere
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Potete crederci o no, comunque è un punto di vista interessante.
Non troverai una dichiarazione pubblica del Grgamella in proposito, perché farebbe male al suo partito. Se c'è una cosa che non si può negare, è che lui nel PD ci creda (o ci avesse creduto).


Spezziamo una lancia in favore di Bersani, comunque mistero allora che il suo primo candidato al Quirinale fosse proprio un uomo "simpatico" al PdL.
Bersani meno peggio di Letta e Dalema, peccato non habbia la stoffa o la statura del leader. :roll:
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Messaggioda Sbob » gio ott 17, 2013 8:39 am

Quando si trattava di eleggere il presidente, ormai era logorato da mesi di trattative fallite, e' ragionevole che abbia scelto di non chiudere del tutto la strada col PdL.
A meno che la proposta Marino non sia arrivata per pressioni interne e si sia arreso, altrimenti non riesco a capire la scelta successiva di Prodi, che voleva evidentemente dire tagliare i ponti col PdL.
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Messaggioda cinetica » gio ott 17, 2013 9:06 am

Sbob ha scritto:
cinetica ha scritto:le larghe intese le han fatte perchè le han volute fare e basta !

Sulla base di cosa fai questa affermazione?

Guardiamo i fatti - suppongo che su quelli potremo trovare un accordo.

- Per svariati mesi il PD ha cercato una soluzione (appoggi esterni, uscite d'aula e altri arzigogoli) alternativa all'accordo PD-PdL
- Bersani è stato silurato per lo scarso risultato elettorale e ciò che ne è conseguito
- Il PdL ha proposto fin dall'inizio l'accordo
- Il 5* ha rifiutato un accordo col PD. Le ragioni che hanno dato per questa scelta sono state
1) Avevano detto in campagna elettorale che avrebbero corso da soli e volevano essere coerenti
2) Non si potevano fidare del PD per la sua storia passata
3) Il PD ha rifiutato tagli di stipendi e rimborsi.

Qua aggiungo un mio parere: le ragioni 1 e 2 sono dominanti rispetto alla 3. Non è un caso che nel famoso incontro Crimi-Bersani il 5* non si è presentato per trattare (non avevano alcun tipo di richiesta o proposta).

Questo lo scenario fino all'elezione del PdR. Dopo è successo il delirio che ha dato il colpo definitivo a Bersani:

- Hanno proposto come presidente Marino. Proposta "morbida" nei confronti del PdL, che non chiudeva eventuali accordi futuri
- Dopo la bocciatura, hanno virato su Prodi, che invece voleva dire chiudere ogni ponte col PdL - parlare di Prodi con loro è come parlare di belzebù col papa.
- Hanno rifiutato la proposta di Rodotà, che avrebbe lasciato al PD come unica possibilità l'accordo col 5*.
- Quindi, sono tornati su Napolitano, scelta di nuovo morbida che ha sancito l'accordo col PdL.


E qui ritorno sulla mia interpretazione.
Sostenere che il PD da sempre volesse fare "l'inciucio" secondo me è senza fondamento. Non c'è alcun indizio che porti in quella direzione.
A parer mio tra un 5* che faceva il difficile e che ha lanciato delle proposte contraddittorie (es. dire che non ti puoi fidare, quindi dire che se si vota Rodotà "forse" puoi accordarti) e un PdL che invece si è presentato con una proposta chiara (governo insieme, basta che se magna), hanno scelto i secondi.

Aggiungo un'altra possibilità, che mi pare verosimile: Letta da buon volpone stile democristiano ha fatto l'accordo col PdL in modo da lasciare che i processi di Berlusconi facessero tranquillamente il loro corso senza che questi si potessero lamentare più di tanto. La scusa del "processo politico"? Non vale, quando sei al governo insieme. Ribaltare il tavolo e far dimettere i parlamentari? Poi spiegalo agli italiani che hai mandato in crisi il governo per i puri cacchi tuoi.
In fondo, il governo Letta è il primo sotto cui il Berlusca ha preso una condanna passata in giudicato.


ok, ti do buono anche tutto quello che hai scritto.

Ciò non toglie che:

"le larghe intese le han fatte perchè le han volute fare e basta !"

perchè non solo in politica ma nella vita in generale e nell'universo conosciuto se qualcuno compie una azione presuppone la volontà di compiere quella determinata azione.
Voglio fare l'inciucio= faccio l'inciucio
Non voglio fare l'inciucio = non faccio l'inciucio
Al PD mica l'ha ordinato il dottore di fare l'inciucio col PdL. O no ?

Il giochetto scaricabarile di dire faccio questo per colpa di quell'altro sono palle palle e palle che raccontano i bambini. Faccio l'inciucio perche è colpa di grillo, perche grillo non ci sta, e grillo non grillo ma grillo....

Perchè il PD non ha voluto non fare l'inciucio?
In campagna elettorale ha detto l'inciucio no mai. Perchè ora invece si ?

(Un inciucio che comunque esisteva già di fatto dato che Monti governava con l'inciucio. )

Il PD se fosse stato coerente l'inciucio non doveva farlo. Doveva dire di no e basta. Andare al colle proporre il proprio governo, uno straccio di programma per le due tre riforme fondamentali e le proprie condizioni.
Se non avesse ottenuto i numeri: che muoia sansone e tutti i filistei e ci pensi Napolitano o chi per lui....

Perchè il PD non ha voluto non fare l'inciucio?
E i piddini ti diranno per lo spread, per salvare l'italia, e ce lo chiede l'europa......
Si vede l'italia quanto sta andando bene ora, vero ?
Ultima modifica di cinetica il gio ott 17, 2013 9:37 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda cinetica » gio ott 17, 2013 9:13 am

Sbob ha scritto:Quando si trattava di eleggere il presidente, ormai era logorato da mesi di trattative fallite, e' ragionevole che abbia scelto di non chiudere del tutto la strada col PdL.
A meno che la proposta Marino non sia arrivata per pressioni interne e si sia arreso, altrimenti non riesco a capire la scelta successiva di Prodi, che voleva evidentemente dire tagliare i ponti col PdL.


il potere logora chi non ce l'ha :smt003

l'inciucio l'avrebbe fatto pure Prodi, probabilmente un Monti bis ( per Monti intendo un secondo governo tecnico) comunque tutte congetture che lasciano il tempo che trovano, se qua, se la... chiacchere da bar
già si sa poco ed è difficile giudicare quello che sta sotto gli occhi di tutti, figurati supporre tutti gli intrallazzi e i giochi sotto banco con i se e con i ma....
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Messaggioda Sbob » gio ott 17, 2013 10:28 am

cinetica ha scritto:perchè non solo in politica ma nella vita in generale e nell'universo conosciuto se qualcuno compie una azione presuppone la volontà di compiere quella determinata azione.
Voglio fare l'inciucio= faccio l'inciucio
Non voglio fare l'inciucio = non faccio l'inciucio
Al PD mica l'ha ordinato il dottore di fare l'inciucio col PdL. O no ?

Insomma, piu' o meno.

Se a un condannato a morte fai scegliere tra fucilazione o impiccagione, non puoi poi dirgli "hai voluto tu essere impiccato!".

Dire che il PD ha fatto l'accordo perche' lo voleva e' una cosa, dire che ha scelto quello tra le scelte possibili e' ben altra cosa.


Il giochetto scaricabarile di dire faccio questo per colpa di quell'altro sono palle palle e palle che raccontano i bambini. Faccio l'inciucio perche è colpa di grillo, perche grillo non ci sta, e grillo non grillo ma grillo....

Nessuno dice che l'hanno fatto "per colpa di Grillo".

Le scelte possibili erano:
1) Andare al governo col PdL
2) Tornare a elezioni
3) Tentare un governo col 5* nonostante i rifiuti
4) Sostenere un governo 5*

Ritieni ci fossero altre scelte possibili?

Grillo ha una sua responsabilita' perche' ha contribuito attivamente a escludere la 3. La 4 era poco accettabile per il PD, avrebbero forse potuto accettarla ma voleva dire la morte del partito (e nessuno vuole morire).

Rimangono la 1 e la 2.

La 2 si puo' riformulare secondo me in modo piu' semplice: "mandare al governo il PdL da solo". Era al momento il partito piu' in ascesa.


Certo, se riformuli cosi' il problema, il PD ha scelto tra:
1) Governo PD+PdL
2) Governo PdL

Messa in questi termini, preferisco la 1. Al momento la 1 ha evitato nuove leggine ad personam per disinnescare i processi a Berlusconi.
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 17, 2013 10:35 am

cinetica ha scritto:Ciò non toglie che:

"le larghe intese le han fatte perchè le han volute fare e basta !"

perchè non solo in politica ma nella vita in generale e nell'universo conosciuto se qualcuno compie una azione presuppone la volontà di compiere quella determinata azione.
Voglio fare l'inciucio= faccio l'inciucio
Non voglio fare l'inciucio = non faccio l'inciucio
Al PD mica l'ha ordinato il dottore di fare l'inciucio col PdL. O no ?

Il giochetto scaricabarile di dire faccio questo per colpa di quell'altro sono palle palle e palle che raccontano i bambini. Faccio l'inciucio perche è colpa di grillo, perche grillo non ci sta, e grillo non grillo ma grillo....



....solare.

E le chiacchere stanno proprio a ZERO.

Cambierei solo una lettera in quello che hai scritto:

Il giochetto scaricabarile di dire faccio questo per colpa di quell'altro sono palle palle e palle che raccontano ai bambini.


E chi sono i bambini? Quelli che continueranno a credere alle palle raccontate, ad obbedire al comandamento di rivotarli e a combattere chiunque tenti di svegliarli.
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Messaggioda Sbob » gio ott 17, 2013 10:36 am

cinetica ha scritto:Perchè il PD non ha voluto non fare l'inciucio?

Una buona ragione?

Per cuocere a fuoco lento il Berlusca invece di dargli scuse per ribaltare il tavolo.

Una un po' meno buona?
Per lasciare che il 5* si sgonfiasse e che il PdL si frammentasse.

Un'altra ancora meno buona?
Per prendere comunque un po' di cadreghe che e' meglio che niente.

Riforme e tutto il resto, non ci crede nessuno. Quelle sono possibili solo se un partito raggiunge il 50% da solo (non mi pare una possibilita' credibile ormai), oppure se due partiti fanno un accordo serio (non un semplice armistizio).
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Messaggioda coniglio » gio ott 17, 2013 10:39 am

meravigliose queste tattiche politco-elettorali da mezza tacca.

ancor più meravigliosamente inspiegabile che gente se ne appassioni al punto da comprenderle e farle diventare IL problema attuale - in un momento di dramma sociale come questo.
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Messaggioda Sbob » gio ott 17, 2013 11:24 am

Io non mi ci appassiono...
Purtroppo da questa situazione non vedo molte vie d'uscita.

Una potrebbe essere che il PD cambi i vertici, il 5* siluri Grillo e abbandoni i toni e le scelte piu' populiste e un futuro goveno insieme.
L'altra potrebbe essere la scomparsa di uno dei tre partiti per permettere ad uno solo di governare senza scuse.
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Messaggioda coniglio » gio ott 17, 2013 11:40 am

La fine della politica giunge insieme alla fine del racconto della politica. La progettualità svanisce, i media annotano e provano a dare senso a un flusso continuo di contraddizioni in cui il lettore si smarrisce. E anzi, finisce a sua volta: vinto dal cinismo, sopraffatto dal senso profondo di inutilità dello sforzo di seguirne lo sviluppo, abbandona.

Il dubbio è che abbia ragione. Che sia giusto arrendersi, lasciare classe dirigente e quarto potere a parlarsi addosso. Abbracciare una più o meno sofferta indifferenza oppure i proclami radicalmente rivoluzionari di chi vuole una «nuova politica», che la «vecchia» chiama antipolitica.

È una sensazione che causa disagio (dopotutto, ignorare significa dare carta bianca), rende palpabile l?abisso che si è spalancato tra le preoccupazioni quotidiane della politica, la sua narrazione e l?interesse dei cittadini per le une e l?altra. Ed è una sensazione che conosciamo bene: l?abbiamo vissuta non più tardi del 2 ottobre, nell?esperienza di una crisi di governo fatta rientrare, dopo mille giravolte, da chi l?aveva causata.

Cercando di capire come un cronista possa essere utile in un frangente tanto caotico e intriso di rassegnazione, mi ero chiesto ? su Valigia Blu ? come fare informazione in uno scenario in cui la contraddizione è, di fatto, indistinguibile dalla coerenza. Problema, concludevo, a cui non ho risposta.

Poi un amico mi ha consigliato di recuperare ?Forza, Simba?, il reportage per Rolling Stone in cui David Foster Wallace racconta la sua esperienza al cuore della campagna per la candidatura alle presidenziali di John McCain del 2000 (in ?Considera l?aragosta?, Einaudi, pp. 169-262). E ci ho trovato una strana, inquietante consonanza. Pagine che aiutano ad andare più a fondo nella questione, ampliarne il raggio, contestualizzarla. Fin dalla premessa. Se oggi come allora,

«Non ci limitiamo più a non credere alla fuffa: ormai nemmeno la sentiamo. La releghiamo allo stesso livello intrinseco, sotto la soglia dell?attenzione, in cui isoliamo i cartelloni pubblicitari e le musichette di sottofondo».

e se il racconto quotidiano della politica si occupa, appunto, della «fuffa», cosa accade al lettore e all?elettore? Foster Wallace se lo chiede subito, mentre stabilisce la regola aurea del suo reportage. Al contempo di metodo (giornalistico) e di merito (civile), perché si propone

«di capire se al giorno d?oggi una qualunque persona che si candidi a una qualunque carica possa essere ?reale?, e se ciò che noi davvero vogliamo sia qualcosa di reale, oppure qualcos?altro».

Insomma, e se volessimo invece la finzione, il prodotto, lo slogan confezionato dagli strateghi della comunicazione? Del resto, siamo in

«Un?era in cui le affermazioni di principio o di visione dei politici vengono recepite come slogan pubblicitari interessati, e giudicati non in base alla loro autenticità o capacità di ispirare, ma alla scaltrezza, alla commerciabilità».

Non è tanto questione di vero e falso, scrive Foster Wallace. È che vogliamo credere in qualcuno, oltre che a qualcuno. E se non riusciamo a credere in nessuno, non resta che affidarsi a chi si unisce al coro dei delusi, e si propone di farsene interprete.

Per questo colpisce, fa notizia e ottiene consenso l?anticandidato. McCain, nel racconto dello scrittore. Ma anche qualunque leader politico si definisca come il fustigatore dello status quo, colui il quale rigetta interamente il vecchio modo di fare politica e vi sostituisce la sua genuinità e, naturalmente, il popolo a cui ridona infine il potere.

L?Italia che ha visto il movimento di Beppe Grillo ottenere il 25,5% ne costituisce un perfetto esempio. Pur non essendo egli stesso un candidato, tra le pagine di Foster Wallace a tratti sembra aleggiarne lo spirito: «A volte dice cose che sono anche palesemente vere, ma che nessun altro grande candidato dice mai», scrive Foster Wallace di McCain, ed è altrettanto vero per Grillo. Anche in Grillo poi c?è un vissuto, una percepibile motivazione umana che pone perfino gli scettici di fronte alla «sorta di dissidio interiore» di cui si legge tra abbandonare il disfattismo e affidarsi all?anticandidato e «la convinzione profonda che il bisogno di credere sia una stronzata, che in giro non sia rimasto altro che vendite e piazzisti».

Dalle macerie di una politica che non fa politica e di un giornalismo che non fa giornalismo, sorge così un fenomeno che porta con sé le domande che da sempre si associano all?ascesa dei cosiddetti populismi, ma che si legano in maniera specifica ai mezzi e alle dinamiche di comunicazione che ne trasmettono il credo ai fedeli. Foster Wallace è quasi profetico quando ragiona sulla prima vittima di un?epoca in cui

«è pressocché impossibile parlare delle questioni politiche davvero importanti senza fare ricorso a termini divenuti ormai luoghi comuni talmente orribili che provocano un istantaneo sguardo vitreo e sono difficili persino da percepire».

e scrive che quella vittima è la nostra comprensione del leader, la desiderabilità stessa della nozione (e di quale nozione) di leadership:

«Ormai è difficile provare a riflettere su quale sia il vero significato di ?leader? e chiedersi se veramente quello che i giovani elettori di oggi vogliono sia un leader».

Oggi sappiamo della retorica della non-leadership, del «potere orizzontale», delle organizzazioni «a rete» costruite sul modello della «Rete». Ma la spinta, il motore è lo stesso: non il nuovo strumento (per esempio, Internet), ma il disgusto nei confronti della politica tradizionale, tale che fare l?anticandidato «diventa una qualità straordinariamente attraente e smerciabile ed eleggibile».

Cercando di abbandonare i paradossi della vecchia politica, ecco che ne troviamo di nuovi. Cercando di abbandonare gli slogan, reperiamo un nuovo vecchio modo di sottomettersi al marketing politico: trasformare il rifiuto in contenuto, la protesta in alternativa. Annota Foster Wallace:

«[È] un momento in cui un anticandidato può trasformarsi in un candidato vero. Però, certo, se si trasforma in un candidato vero poi continua a essere un anticandidato? È possibile vendere il rifiuto di mettersi in vendita?»

Anche qui, nessuna risposta. Tanto che il resoconto si chiude con i dubbi dello scrittore su McCain: quanto sta vendendo il rifiuto di mettersi in vendita e quanto, invece, è più semplicemente se stesso? Non ci interessa qui risolvere il dilemma: e del resto, sarebbe una folle immodestia. Interessa invece sottolineare che la strada del rifiuto, nella politica come nel racconto della politica, non è meno impervia di quella dell?accettazione. Entrambe le vie partono da paradossi e conducono a paradossi. Forse, sembra suggerire Foster Wallace con la sua testimonianza, l?unica possibilità è metterli a nudo man mano che si presentano.

Questo potrebbero significare le ultime righe, la contraddizione centrale nel personaggio McCain:

«Piazzista o leader o tutte e due le cose o nessuna che sia, il paradosso finale [...] è che il fatto che lui sia davvero ?reale? dipende meno da ciò che c?è nel suo cuore che da ciò che c?è nel vostro. Cercate di rimanere svegli».


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Messaggioda OdinEidolon » gio ott 17, 2013 11:50 am

PIEDENERO ha scritto:però ho riletto questo
http://www.beppegrillo.it/2013/02/gli_italiani_non_votano_mai_a_caso.html
e dove parla di reddito di cittadinanza è un po' ambiguo e demagogico.
il resto dell'articolo però non fa una grinza e dovrebbe far riflettere i giovani come te. il vostro futuro.
oltretutto è proprio quello che sta avvenendo e senza un'azione adeguata da parte di chi dovrebbe intervenire.

Mah guarda, personalmente se il leader di una grande e importante forza politica propone una volta una ca++ata, passi. Ma con ca++ata intendo qualcosa di palesemente sbagliato non solo dal punto di vista morale, non solo pratico, ma qualcosa che dimostri che non comprende lo stato del paese e la fattiblita' del suo programma. Due volte, mi rompe. Tre volte in breve tempo e senza redenzione, anzi: quando voto tengo la matita ben lontana dal simboletto in questione.

Tutti i politici fanno e dicono cose con cui non siamo d'accordo. Anche voi ammettete che Grillo ne ha fatte e dette tante, eppure all'interno del 5S c'e' ancora chi lo difende a spada tratta qualsiasi cosa dica. Per fortuna a volte ci sono anche persone che sanno pensare con la propria testa e hanno le palle per dirlo. Ma sono poche, specie in parlamento. Da tutti i lati, ma la differenza e' che il 5S si professa un Movimento, non un Partito, per cui non ci dovrebbero essere le logiche di partito a legare la lingua a chi la pensa diversamente. Invece ci sono, eccome.
su anziani e immigrati mi pare che tu legga troppo repubblica.it

Leggo sempre i post di Grillo. Parlo di impressioni ricavate da li'. Per quello che riguarda l'informazione online, visito giornalmente Repubblica, Corriere, Unita', Fatto e Giornale (be' quest'ultimo solo per farmi due risate). [/quote]
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Messaggioda coniglio » gio ott 17, 2013 12:27 pm

@cinetica: inciucio? pensa solo allo scudo fiscale del 2009.

:lol: :lol: :lol:
carino


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