il.bruno ha scritto:HappyFra ha scritto:il.bruno ha scritto:MarcoS ha scritto:Fokozzone ha scritto:Vedo che il tuo (scarso, in questo hai ragione) prof di religione non ti ha spiegato cos' è una "religione universale" ovvero un credo condivisibile e sperimentabile da chiunque, indipendentemente dal luogo geografico, cultura, razza e tempo. Queste caratteristiche le hanno solo quattro (4) religioni, ovvero quella ebraica, il cristianesimo, l' islam e il buddismo. Una religione come quella braminica, riservata a induisti figli di induisti, non sarà mai universale, dunque non può riguardare l' uomo a 360 gradi.
Che sia auspicabile offrire una breve illustrazione di tutte e quattro è ovvio. Che sia opportuno approfondire di più quella cristiana, a cui siamo legati storicamente è altrettanto ovvio.
Ma soprattutto sarebbe opportuno insegnare la materia e pretenderne uno studio, quanto si vuole limitato, ma serio, affinché non si trasformi l' ora di religione in una ridicola perdita di tempo.
Fokozzone
Cosa vuoi, tutti quelli che insegnavano religione che ho conosciuto erano per forza di cose scarsetti, preti ignoranti (in senso sia di cultura generale che teologico), cosa che accomuna del resto (e necessariamente a mio vedere) la stragrande maggioranza dei "pastori del GREGGE del Siniore"
Volendo cavillare anche l'ebraismo sarebbe riservato agli ebrei...
quanto al resto, ovvero la presunta superiorità di una "religione universale" nel senso in cui la intendi ho notevoli riserve. meno ne ho invece intendendo questo concetto come unità trascendente dei fondamenti, simbolici e metafisici, di tutte le forme di spiritualità articolata. senza distinzione di tempo e luogo. discorso lunghetto e discretamente articolato. alle pecorelle UN libro basta e avanza.
Comunque il problema dell'efficacia dell'insegnamento non è
certamente dovuto alla competenza degli insegnanti: casomai è dovuto al fatto che da sempre si tratta di una materia che "non fa media", facoltativa, per la quale non puoi essere rimandato (oggi non so come sia, probabilmente ti darà pochi "crediti") ecc. ecc..
Se manca la verifica dell'apprendimento, è ovvio che la maggioranza non studia né sta attenta a lezione.
Perché "certamente"? Solo perché i professori di religione sono scelti dalla CEI, di conseguenza non bolscevichi come tutti gli altri e di conseguenza buoni, bravi e belli per definizione?
Già, perchè quando c'era la prof di matematica in malattia ed arrivava la supplente al primo incarico per una settimana, il clima in classe era identico a quando avevi la prof di ruolo, eh!?!
Ma ragiona invece di inventare giustificazioni caprine alle tue ideologie.
Se tu avessi un minimo di voglia di leggere o/e di competenza sul significato delle parole, capiresti che io non ho messo minimamente in dubbio il fatto che insegnare senza il potere di ricatto del voto sia molto più difficile. Poi, cosa c'entrano le mie supposte ideologie (sulle quali, tra l'altro, sono pronto a scommettere tu non hai nemmeno una vaga idea) nella mia domanda, non riesco proprio a capirlo.
Nella mia limitatissima esperienza personale, al liceo ho avuto per due anni come professore di religione un prete in gambissima che, voto o non voto, faceva lezioni che tutti seguivamo. Poi è arrivato un laico di cl stupido come pochi altri ne ho conosciuto e nei tre anni successivi quando entrava lui in classe uscivano tutti gli altri.
Ribadisco: la tua affermazione che il problema non è "certamente" quello della competenza degli insegnanti è una palese cazzata. Il problema non è solo quello, ma di sicuro anche quello.
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.
Siamo qui per scalare, mica per divertirci!