Ho finalmente letto il liink che mi avevi mandato e anche qualcosa d'altro.
Finchè si limita alle osservazioni nulla da dire.
La temperatura si alza (in 200 anni circa 0.6°C), diminuisce di 0.1°C la differenza tra minime e massime, anche tenendo conto delle sole stazioni meteo extraurbane, mi pare che la piovosità aumenti (tranne in Piemonte...), insomma il clima cambia.
Poi i "gas serra": la concentrazione di CO2 aumenta, quella di metano CH4 anche, i vari NO2, O3 ecc. ecc., con il favorevole effetto degli oceani e della vegetazione che pare si siano mangiati metà del surplus di CO2 degli ultimi decenni.
Poi partono i confronti con il passato e i modelli per il futuro, con i risultati che sappiamo.
Qui le mie prime osservazioni:
1. se si progettasse un edificio o un'autovettura con le incertezze nelle ipotesi di base, nelle condizioni iniziali e nella correttezza dei modelli riscontrabili dal link, si sarebbe certamente degli incoscenti; con questo intendo dire che i risultati scientifici possono anche essere corretti e coerenti con le ipotesi, ma come in tutto prima di essere tradotti in provedimenti legislativi o tecnici, ci vuole una solidità che al momento ci scordiamo, per mancanza di certezza nelle ipotesi di base e nella corrispondenza tra modello e comportamento reale del sistema;
2. spesso ci dicono che il 99% della comuntià scientifica è +o- d'accordo con le tesi dell'IPCC.
Quindi c'è anche qualcuno che non è d'accordo, e che magari prova ad investigare sull'effetto delle macchie solari (tanto per fare un esempio), giusto per capire le proporzioni della variabilità naturale su quella indotta dai gas serra, sulla quale ci sono molte incertezze, come giustamente rileva IPCC stesso ed anche la National Academy of Science. Non è mica detto che questo 1% sia composto solo di incompetenti.
Ma a parte quello non c'è il rischio di un "pensiero unico scientifico", con autoselezione degli scienziati che sono già d'accordo con una tesi, e magari nemmeno troppo indipendenti?
Una specie di "caso Galileo" moderno?
Rimando per questo al paragrafo:
The IPCC process demands a significant time commitment by members of the scientific community. As a result, many climate scientists in the United States and elsewhere choose not to participate at the level of a lead author even after being invited. Some take on less time-consuming roles as contributing authors or reviewers. Others choose not to participate. This may present a potential problem for the future. As the commitment to the assessment process continues to grow, this could create a form of self-selection for the participants. In such a case, the community of world climate scientists may develop cadres with particularly strong feelings about the outcome: some as favorable to the IPCC and its procedures and others negative about the use of the IPCC as a policy instrument. Alternative procedures are needed to ensure that participation in the work of the IPCC does not come at the expense of an individual's scientific career.
In addition, the preparation of the SPM involves both scientists and governmental representatives. Governmental representatives are more likely to be tied to specific government postures with regard to treaties, emission controls and other policy instruments. If scientific participation in the future becomes less representative and governmental representatives are tied to specific postures, then there is a risk that future IPCC efforts will not be viewed as independent processes.
reperito al link
http://newton.nap.edu/html/climatechange/7.html, segnalato nella pagina che hai indicato tu.
Ipotizziamo poi che invece sia tutto vero e sia proprio così come dice IPCC, che questo GW sia indotto esclusivamente dall'uomo (magari sull'entità teniamoci qualche riserva).
Allora ci attende un destino di catastrofi immani?
Ma scusa, centinaia di migliaia di anni fa i ghiacciai arrivavano a Lecco.
Al tempo dei romani i boschi lambivano le falde del Cervino, al punto che il suo nome pare derivi da "monte delle selve". I leoni popolavano le coste meridionali del Mediterraneo. Annibale attraversava le Alpi con gli elefanti.
Intorno al 400 le invasioni barbariche furono scatenate da un irrigidimento del clima che rese inospitali le steppe russe.
Dopo il 1000 per qualche secolo numerosi colli oggi glaciali erano comode vie di comunicazione tra i due versanti delle Alpi (uno fra tutti il Teodulo attraversato dai Walser).
Poi c'è stata la PEG e i ghiacciai sono nuovamente avanzati, ed ora nuovamente arretrano.
Il tutto in modo naturale, visto che il petrolio non si sapeva nemmeno cosa fosse, spesso scatenato da catastrofi naturali (esplosioni di vulcani o cose simili, come gli anni senza estate intorno al 1817) dagli effetti ben maggiori di quelli prospettati da IPCC tra 100 anni.
Ed in tutto questo andirivieni del clima l'umanità si è sviluppata e ha progredito fino ad oggi (a ben vedere i momenti più difficili sono stati i periodi più freddi, vedi carestie degli anni "senza estate" di cui sopra).
Oggi poi le "armi" che abbiamo per superare i disagi ed i cambiamenti sono ben più evolute di quelle di un tempo.
Ed allora perchè dovremmo cedere al catastrofismo per cui ogni cambiamento, fosse anche indotto dall'uomo, è per forza di cose una catastrofe? Questo è un pregiudizio ideologico.
Invece l'uomo c'è e in una misura o in un'altra ha influenza sul mondo in cui vive. Questo è un fatto, non è una cosa da evitare (anche perchè è impossibile). E non mi pare nemmeno che IPCC ceda al catastrofismo. Sono i media fomentati da qualche parte politica (dico io) che diffonde un catastrofismo che non fa bene nè alla coscienza scientifica della popolazione, nè all'affronto razionale dei problemi.
Quindi sono d'accordo con Grosso quando commenta ed interpreta i risultati delle analisi scientifiche, e questo lo può fare anche senza essere uno scienziato (anzi, magari riesce a farlo con un po' più di distacco).
Poi sul decalogo di Grillo (che nella pratica nemmeno Grosso rifiuta, anzi), alla parsimonia sono stato educato fin da piccolo (vado in giro a spegnere le luci anche in ufficio) e se ci si rende indipendenti dai petrolieri arabi sono solo contento (tanto con quei soldi ci fanno solo le rubinetterie in oro massiccio, da quelle parti).