Titanium ha scritto:...
Il punto centrale della questione a mio avviso l'ha messo in evidenza Enzolino:
E siccome io provengo da una cultura mediterranea, in cui la regola si puo' anche violare, il disappunto e' quasi inevitabile ed in fondo fa parte del gioco ...
La nostra educazione "mediterranea" ci porta spesso a sostituire il "rispetto delle regole" con il "buon senso".
Per cui se mi trovo su un rettilineo deserto mi sento autorizzato a fare i 180 km all'ora, se lo faccio in centro-citta sono un delinquente.
Il nostro modo di rapportarci alla legge è purtroppo intriso di questo sentimento autarchico, sia per quanto riguarda il codice della strada, sia per il fisco, per la regolamentazione dell'edilizia, fino ad arrivare a cose grosse, come per esempio la conduzione di un'azienda (il nostro ex presidente del consiglio non è un fulgido esempio?).
Purtroppo il buon senso è cosa del tutto soggettiva, e quello che è sensato per me può non esserlo per gli altri, anzi può essere oggettivamente del tutto insensato!
Credo che una società che ignora il principio della legalità sia destinata ad andare incontro a grossi problemi...
Concludo che è del tutto inutile lamenatarsi del fatto che chi emana o fa rispettare le leggi lo fa in maniera vessatoria. La classe politica e le forze dell'ordine provengono dalla società a cui appartengono e non si può pretendere che agiscano in maniera diversa...
Prima cambia la società, poi forse potrà cambiare la classe dirigente.