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Certe cose sono importanti perchè uno le scrive. 'che così si costringe ad una riflessione.
Per chi legge, tutto sommato, non sono così rilevanti.
Però, Morgana, se tu le leggessi ...mi farebbe piacere [ /size]
Principessa,
mi serve un po? dello spazio che hai creato liberandolo dal consueto caos del forum.
Voglio prenderlo per provare a raccontarti l?emozione che il racconto della scalata all'Aguille Dibona mi ha suscitato.
Sono le otto, sono alla fine del turno in ufficio. Mi prendo 10 minuti prima di uscire per dare la solita scorsa alle novità sul forum. ?Toh, c?è un nuovo topic aperto da Morgana: andiamo a vedere. Magari c?è un collegamento col suo intervento precedente. Mi interessa?
Inizio a leggere ma smetto subito. ?me lo leggo a casa, dopo cena, con calma. Me lo gusto di più!?
Infatti, dopo, con calma, ricomincio a leggere.
?Ehi! È andata davvero.. Durante la conferenza ne aveva parlato. Un appuntamento ormai vicino, per riannodare le corde con una vecchia compagna di scalate?.
?L?aveva detto ed è partita. Ma ?dove è andata??
Aguille. Io non so dov?è questa aguille.
Non ho una cultura della montagna tanto solida da poter pensare ad una montagna in particolare. Però, per pura assonanza della parola con altre ?aguile? di cui ho letto, penso al Bianco. Immagino una piramide con la punta aguzza. Penso al granito.
Non so se questo scenario che mi costruisco nella mente per mero meccanismo di prossimazione sia corretto o almeno verosimile.
Però so che è ancora maggio e deve essere lontano.
Per me è un posto lontano. Perché diverso dal Gran Sasso che un po? conosco, perché non c?entra niente con i monti su cui da bambino seguivo i paesani che radunavano il gregge. Diverso dalle dolomiti, monti addomesticati per noialtri turisti estivi o per i frequentatori dei luna park della neve.
Non vado molto avanti.
La lettura del tuo racconto si interrompe di nuovo. Mi trovo a cercare superficialità andando a piluccare tra i commenti pervenuti.
??fate molta attenzione. Non è banale?.
Ora, un giorno dopo, mentre scrivo queste righe, capisco perché mi sono fermato saltando il prosieguo del racconto. È stata l?emozione. Un?emozione forte. Ma perché?
?Stai attento, non farlo? e invece andare.
È la scelta di ignorare il buon senso e soprattutto i buoni consigli.
Perché è proprio quel passo, quello lì che hai deciso comunque di compiere, è il passo che squarcia il ?buon senso? quello che ti serve per ritrovare il tuo senso.
Questo è capitato anche a me di farlo.
Qualche volta. Poche volte. In contesti assolutamente diversi. Però ?quel rischio necessario. Così necessario che poi, se ci pensi, non lo puoi neanche più chiamare rischio. E tuttavia ?emozionante.
Ti impressiona l?anima. Un graffietto, piccolo e magari ai margini, ma durevole. Tanto resistente che ti basta una suggestione,(adesso è stato il racconto di Morgana) affinché la tua ?chimica interna? ricomponga, vivida, quella vecchia emozione.
Credo di aver ieri interrotto la lettura perché quell?emozione è stata forte tanto da farmi incosapevolmente percepire che non avrei trovato parole per riverberarla.
È per questo che, lì per lì, me la sono cavata con due ?faccine?: non avevo parole.
E a riguardarle adesso, col distacco creato da una ordinaria giornata di vita, quello faccine mi appaiono comunque giuste.
Sbigottimento (

) e simpatia (

).
E mi sembra, cara Loretta, di essere ancora lì, ad ascoltarti, al seminario, mentre dipani racconti e ragionamenti sul pensiero viandante.
Questo tuo ?racconto di montagna? ha creato comunicazione. Per quanto mi riguarda l?ha creata tra l?emozione che io immagino (sento)tu abbia provato mentre lasciavate il dormitoir e un?emozione che io e chissà quanti altri, abbiamo provato quella volta che abbiamo chiuso dietro di noi la porta del ?rifugio? per vivere un rischio necessario ?per vivere.
E in più ora, grazie alle parole che hai detto con la tua relazione, quello sporadico impulso a mettermi in gioco mi pare di saperlo comprendere: sono il lago che ha bisogno, ogni tanto, di ri-conoscersi negli occhi di Narciso.
Sarà tanto, sarà poco ma?
grazie Principessa!
(*) sprime (anziché 'scrive'): è un errore di battitura ma ...mi è sembrato fortuitamente appropriato come errore, ripensando a cosa ha detto Hernan sullo ex-primere!! 