Le grandi riforme promesse...dove sono? Ok, la patente a punti...ok via il fumo dai locali pubblici...ok alcune grandi opere sono state messe in cantiere (e anche li qualche dubbio sulla paternità dei progetti ce l'avrei...ma non è il caso di fare stupide pulci all'uovo).
La riforma radiotelevisiva è stata una grande riforma? La riforma universitaria? La riforma federalista???
Io posso sbagliarmi, non sono un accademico e sono ignorante, ma l'impressione è che abbiano perso un gran tempo e se vogliamo hanno perso un'occasione d'oro. L'occasione era quella di riformare veramente un paese da sempre in bilico grazie alla maggioranza che avevano nel 2001...ed è stata buttata al cesso dal berlusca in quanto capo, collaggine e disgrazia della coalizione.
Forse ricordi male ma la riforma sul lavoro è stata introdotto con l'accordo che i sindacati sottoscrissero nel '96 e che aprì le porte ai c.d. contratti atipici. La legge Biagi viene da molti citata erroneamente come riformatrice. La vera riforma fu fatta con un patto sociale diversi anni prima.
Prima la Biagi.
La riforma Biagi, oltre a introdurre una serie di fattispecie di contartto prima non presenti, ha dato una regolamentazione organica e sistematica.
In questo sta la portata riformatrice. Una cosa è creare un tipo di contratto, una cosa è inserirlo in un quadro coerente e sistematico in cui sono stati portati un bel pò di rapporti prima lasciati "in nero".
Per il resto:
fumo nei locali e patente a punti nn le ho citate apposta, non sono "grandi" riforme. Tu Paolo cmq leggi Italians di Severgnini.
Ribadisco: titolo V del codice civile, Testo Unico Imposte sui Redditi, riforma delle pensioni (vero che era stata già intrapresa dal governo Dini e poi dal csx ma l'Unione le aveva sempre reputate insufficienti, parere leggermente migliore sull'ultima)...sono grandi riforme, i csx non le ha fatte.
la riforma federalista non l'ho citata..perchè è qualcosa che avrebbe dovuto fare anche la sinistra volente o nolente.
la riforma dell'università non la conosco abbastanza per esprimere un giudizio. però l'università italiana non è che funzionasse molto bene con un tasso medio di abbandono del 70% (cifra a memoria, potrebbe essere sbagliata, ma anche fosse il 50% è lo stesso).
Scusa, se la metti sul piano ideologico (totale contrarietà all'ideologia) significa che anche tu rinunci in partenza a capire-comprendere quella metà del paese che non la pensa come te. [img]
Al contrario cerco di comprendere meglio che posso, solo che mi trovo a non condividerne nin toto tale dottrine (sto parlando ovviamente del comunismo).[/img]