Assalto al consolato italiano: 11 morti

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Messaggioda Siloga66 » sab feb 18, 2006 15:39 pm

Comunque nel mio intervento precedente NON ho appunto difeso Calderoli. Se io fossi al posto di Berlusconi a questo punto lo farei dimettere. Se io nel mio lavoro faccio una cazzata e provoco un morto mi licenziano. Lui che rappresenta l'Italia dopo una cazzata del genere non merita piu la posizione che ha. Secondo me a destituirlo il Polo farebbe una bella figura di sè. Io lo farei.
Per Luca a: il Cimon della Pala lo vedo quasi tutti i giorni. Ci sono stato su 3 volte ed è proprio una delle piu belle montagne delle Dolomiti. Mai salito?
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Messaggioda Silvio » sab feb 18, 2006 16:56 pm

Calderoli si è dimesso !!!
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Messaggioda KAZAN1975 » sab feb 18, 2006 17:01 pm

Silvio ha scritto:Calderoli si è dimesso !!!


una presa di posizione da parte della lega ce ne sono state?
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Messaggioda Siloga66 » sab feb 18, 2006 17:05 pm

Ma chettefrega della presa di posizione della Lega? Calderoli si è dimesso. La posizione della Lega è evidente. E questo basta. O pur di tirar m...a ora che si è dimesso non va bene perchè manca la posizione della Lega? Va bene che siamo in campagna elettorale, ma se è vero che si è dimesso, vuol dire che la Lega GLI HA DETTO di dimettersi, stanne certo.
Un Veltroni, un Fassino, un Prodi, avrebbero fatto altrettanto? Forse si, forse no.
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Messaggioda KAZAN1975 » sab feb 18, 2006 17:11 pm

Siloga66 ha scritto:Ma chettefrega della presa di posizione della Lega? Calderoli si è dimesso. La posizione della Lega è evidente. E questo basta. O pur di tirar m...a ora che si è dimesso non va bene perchè manca la posizione della Lega? Va bene che siamo in campagna elettorale, ma se è vero che si è dimesso, vuol dire che la Lega GLI HA DETTO di dimettersi, stanne certo.
Un Veltroni, un Fassino, un Prodi, avrebbero fatto altrettanto? Forse si, forse no.

la mia Siloga era solo una domanda...e mi pareva pure lecita.... :?
tanto evidente non mi sembra la posizione della lega....io almenno non l'ho sentita da nessuna parte....infatti stavo chiedendo qui se qualcuno l'aveva sentita...niente piu :)
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Messaggioda Siloga66 » sab feb 18, 2006 17:13 pm

Domani mattina vai in edicola e compra la Padania, vedrai che spiegano come è andata. NB: è un giornale che il partito si autofinanzia.
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Messaggioda Siloga66 » sab feb 18, 2006 17:16 pm

Kazan, scusa non volevo essere scorbutico con te. E' solo che ormai sono un pò prevenuto su questo forum quando si parla della Lega. Mi piacerebbe non parlare piu di politica ma è piu forte di me. :wink:
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Messaggioda BBB » sab feb 18, 2006 17:31 pm

MarcoS ha scritto:leghista.
non occorre dire altro.



Parzialmente d'accordo. Anche Tremonti è leghista però, un pazzo si, ma relativamente più moderato.

Occorre dire altro invece: trattasi di Calderoli.



Cancellato il finale su consiglio di Silvio. Erano giustissimi insulti a quel sub-umano di Calderoli.
Ultima modifica di BBB il sab feb 18, 2006 17:45 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda BBB » sab feb 18, 2006 17:38 pm

Siloga66 ha scritto:Un Veltroni, un Fassino, un Prodi, avrebbero fatto altrettanto? Forse si, forse no.



VOI quando vi sentite le accuse giustamente addosso vi difendete spostando il mirino sull'opposizione.

Alla tua domanda rispondo che nessuno di loro avrebbe un comportamento come quello di Calderoli, o Castelli, sulle altre razze, sugli altri popoli.

I leghisti sono per definizione dei razzisti, spaventati dal diverso: xenofobi.

Dì quel che vuoi, è così.

Leghista=razzista sempre e comunque.

Poche balle.
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Messaggioda Silvio » sab feb 18, 2006 17:44 pm

vogliamo provare tutti quanti ad abbassare il tono della conversazione ???

ci si guadagna tutti.


:wink: :wink: :wink:
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Messaggioda Luca A. » sab feb 18, 2006 18:01 pm

Siloga66 ha scritto:Per Luca a: il Cimon della Pala lo vedo quasi tutti i giorni. Ci sono stato su 3 volte ed è proprio una delle piu belle montagne delle Dolomiti. Mai salito?


Che fortuna hai! Io quello che vedo tutti i giorni è solo asfalto e cemento armato. Fettine di cielo solo guardando su, oltre i cornicioni...
In vetta al Cimon una sola volta (nel 1982, ero un bambino! con il vecchio Edo Zagonel, lo conosci? Capo del soccorso alpino di S.Martino per una vita...). Sull'anticima (lungo la Bolver Lugli), un'enormità di volte. Purtroppo la vita è complicata e non torno in zona dal 1994 :cry:
Forse ci sono al mondo montagne più belle delle Pale, ma per me sono state il primo amore...

Ciao e buona domenica. :wink:
Luca
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
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Messaggioda Silvio » sab feb 18, 2006 18:08 pm

la via ferrata bolver lugli :

la prima ferrata della mia vita, agosto 1.9.9.1


la seconda : la tridentina.


poi solo arrampicata, ma conservo un buon ricordo.


:wink: :wink: :wink:
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Messaggioda Roberto » sab feb 18, 2006 18:43 pm

La Lega dovrebbe prendere le distanze dalla bravata di Calderoli e spero lo faccia, se non lo fa, dimostra che è vero che i leghisti hanno qualche probleme cognitivo (scusa Siloga, ma l' azione di Calderoli è talmente idiota che nessun partito potrebbe accettarla).

Per quel che riguarda la destra di berlusconi, hanno aspettato troppo, dovevano dimmeterlo subito, e non aspettare l' assalto (e speriamo sia l' ultimo) e 11 morti, la provocazione era tale che bisognava correre ai ripari e non sperare che anche gli altri pololi siano come gli italiani, che se lo fanno mettere in quel posto e credono di essere furbi!.
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Messaggioda Siloga66 » sab feb 18, 2006 19:00 pm

Va bòn và. Tenterò di non parlare piu di politica, almeno finchè ne sarò capace.
Riguardo alla Bolver Lugli: nel giugno 1985 avevo fatto le mie prime due o tre arrampiacate in Dolomiti. Mi arrivò la cartolina della naja: 23° btg fanteria di Como. Io avevo appena fatto i 18 anni, ho preso mio fratello e due suoi coetanei (tutti di 16 anni) e ho detto loro: "dopodomani devo partire, ma prima voglio andare in montagna." Il giorno dopo siamo partiti ognuno con la sua moto per S.Martino di Castrozza. Siamo saliti per la Bolver Lugli e arrivati al bivacco fiamme gialle ha cominciato a nevicare. Siamo stati un bel pò nel bivacco ma dopo 2 ore nevicava ancora. Allora ci siamo incamminati per la discesa sotto la neve. Ne aveva già fatta 30 cm. Arrivati a S. Martino ci siamo bevuti dei brulè per scaldarci. Partiamo con le moto, io avevo un Fantic Raider 125 cc. da enduro. Tra il paese e il Passo Rolle, piegando molto su un tornante in salita mi và giu la catena della moto e questa inchioda la ruota posteriore, e non vi dico che schiaffa per terra. Sull'asfalto c'era una striscia rossa e non capivo se erano i miei pantaloni (rossi) o il colore del serbatoio (rosso) o sangue. Era un pò di tutti e tre. Il giorno dopo ero a Bolzano a prendere il treno per Como ma dentro di me avevo il Cimon della Pala.
Tanto per smorzare un pò i toni politici che alla fine mi stanno sulle balle. Ciao.
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Messaggioda Jocondor » dom feb 19, 2006 13:44 pm

Siloga66 ha scritto:Va bòn và. Tenterò di non parlare piu di politica, almeno finchè ne sarò capace.
Riguardo alla Bolver Lugli: nel giugno 1985 avevo fatto le mie prime due o tre arrampiacate in Dolomiti. Mi arrivò la cartolina della naja: 23° btg fanteria di Como. Io avevo appena fatto i 18 anni, ho preso mio fratello e due suoi coetanei (tutti di 16 anni) e ho detto loro: "dopodomani devo partire, ma prima voglio andare in montagna." Il giorno dopo siamo partiti ognuno con la sua moto per S.Martino di Castrozza. Siamo saliti per la Bolver Lugli e arrivati al bivacco fiamme gialle ha cominciato a nevicare. Siamo stati un bel pò nel bivacco ma dopo 2 ore nevicava ancora. Allora ci siamo incamminati per la discesa sotto la neve. Ne aveva già fatta 30 cm. Arrivati a S. Martino ci siamo bevuti dei brulè per scaldarci. Partiamo con le moto, io avevo un Fantic Raider 125 cc. da enduro. Tra il paese e il Passo Rolle, piegando molto su un tornante in salita mi và giu la catena della moto e questa inchioda la ruota posteriore, e non vi dico che schiaffa per terra. Sull'asfalto c'era una striscia rossa e non capivo se erano i miei pantaloni (rossi) o il colore del serbatoio (rosso) o sangue. Era un pò di tutti e tre. Il giorno dopo ero a Bolzano a prendere il treno per Como ma dentro di me avevo il Cimon della Pala.
Tanto per smorzare un pò i toni politici che alla fine mi stanno sulle balle. Ciao.


Siloga, mi sembra che sulla bravata di Calderoli tu ti sia chiaramente pronunciato, no? Perciò ti chiedo il piacere di continuare a scrivere di poltica comae hai sempre fatto, e cioè (te l'ho già detto) senza fanatismi.

Altrimenti, noi della "sinistra" con chi ci contraddiciamo?
:roll: :roll:


Poi nel merito della questione: oggi ho comprato il Manifesto, avevo voglia di leggere qualcosa di intelligente.

Beh, non ce n'era!
Anche il Manifesto dedica tutto lo spazio al commento di Calderoli; a Bengasi; ad Hamas; a.....insomma alle solite questioni che dominano sulle prime pagine dei nostri giornali, in questo tutti eguali.

Ma esiste solo la contrapposizione cattolici-islamici-ebrei a 'sto mondo?

Si parla solo di religione?

A me non sembra che sia l'unico tema meritevole.

E l'aria, l'acqua, la terra, le infrastutture, l'energia, il lavoro, il salario, la spesa, la cultura, dove sono andate a finire?

Perchè ci facciamo dettare gli argomenti da Calderoli o da Al Zarkawi? (e la giustapposizione dei due nomi non è casuale, ma ha per me un senso che spero sai chiaro a tutti....
...devi imparare a leggere, oppure il tuo cervello è bruciato......
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Messaggioda Siloga66 » dom feb 19, 2006 14:07 pm

Jocondor, vedemo che se pò fà.
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Messaggioda dogon » lun feb 20, 2006 9:17 am

KAZAN1975 ha scritto:
Silvio ha scritto:Calderoli si è dimesso !!!


una presa di posizione da parte della lega ce ne sono state?


...la presa di posizione della lega sinceramente non mi interessa poi molto (e poi non poteva essere diversa di quella che è stata)...è la posizione della lega che, dovunque sia , è sbagliata.
In un paese spesso citato come campione di libertà, ovvero la Francia, sono certo che un movimento come quello leghista sarebbe nato all'alba e difficilmente sarebbe giunto al crepuscolo dello stesso giorno.
Le cazzate che ha fatto (a cominciare dai cappi portati in parlamento) sono troppe, e purtroppo non si tratta solo di trovate volgari...
ormai è troppo tardi per intervenire, e dobbiamo tenerci questa vergogna nazionale, un cancro dagli effetti imprevedibili.
Onestamente non vorrei essere un tecnico italiano costretto a lavorare in un paese islamico. Poco importa che i disordini più gravi siano finora avvenuti in paesi governati da dittature o pseudodemocrazie appoggiate dall'occidente (Iran a parte) e probabilmente siano tollerati dagli stessi governi per distogliere l'attenzione dei cittadini da probremi reali e più concreti.
Ultima modifica di dogon il lun feb 20, 2006 14:06 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Roberto » lun feb 20, 2006 10:35 am

Oggi si riunisce il direttivo del partito e la Lega decide che fare, ma non se ne parla di prendere le distanze da Calderoli, anzi, c'é la possibilita (per la verità remota), che esca dal govero o che vada alle elezioni da sola.
Insomma, tutto questo casino non è altro che una bieca manovra eletterole, alla ricerca dei voti dei più intolleranti, visto che le previsioni per le prossime elezioni non sono poi tanto rosee per la Lega.
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Messaggioda dags1972 » lun feb 20, 2006 10:53 am

Roberto ha scritto:Oggi si riunisce il direttivo del partito e la Lega decide che fare, ma non se ne parla di prendere le distanze da Calderoli, anzi, c'é la possibilita (per la verità remota), che esca dal govero o che vada alle elezioni da sola.
Insomma, tutto questo casino non è altro che una bieca manovra eletterole, alla ricerca dei voti dei più intolleranti, visto che le previsioni per le prossime elezioni non sono poi tanto rosee per la Lega.


uomo bianco tu avere vista lunga
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
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Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
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Messaggioda Fokozzone » mar feb 21, 2006 9:07 am

Un bell' articolo che analizza la manipolabilità delle folle islamiche. Scritto da uno che se ne intende.

INTERVISTA
«Nei Paesi musulmani le folle sono facilmente condizionabili
perché educate a obbedire, non a interpretare» L'analisi di
Samir Khalil

Islam, sonno della ragione


Di Giorgio Paolucci


Le manifestazioni contro le vignette satiriche su Maometto e
le violenze che le accompagnano dimostrano quanto sia facile
infiammare le piazze islamiche e mobilitare le folle. C'è di
mezzo certamente la strumentalizzazione operata dai gruppi
fondamentalisti e da alcuni governi - con Siria e Iran in
prima fila -, ma al fondo della questione c'è un problema di
natura educativa. «Se non si metterà mano a una profonda
revisione dell'educazione che viene impartita nelle scuole,
nelle università e nelle famiglie, il mondo musulmano
continuerà a vivere in maniera autoreferenziale e ad
affrontare in maniera conflittuale il rapporto con tutto ciò
che sta fuori da esso». Ne è convinto Samir Khalil Samir,
gesuita, docente alla Saint Joseph University di Beirut e al
Pontificio Istituto Orientale di Roma e profondo conoscitore
di ciò che si muove nella umma islamica.

Cosa c'entra l'educazione con le proteste di piazza?

«Nei Paesi islamici la gente è facilmente condizionabile
dalle parole d'ordine dei radicali. I quali si stracciano le
vesti per l'oltraggio consumato nei confronti di Maometto (a
cinque mesi dalla pubblicazione), strumentalizzano il
sentimento religioso per finalità politiche e additano
l'Occidente come il grande Satana. Ma tutto questo è il
frutto avvelenato di dinamiche mentali che vengono da molto
lontano».

E da dove vengono?

«Dal modo malato con cui si guarda alla realtà. Per esempio,
attribuendo al gruppo responsabilità che sono anzitutto
individuali. Chi in questi giorni protesta non se la prende
solo con gli autori delle vignette ma con i governi dei
Paesi in cui sono state pubblicate, e addirittura con
l'Occidente o con i cristiani, con le tragiche conseguenze a
cui abbiamo assistito, come l'omicidio di don Santoro. E
questo è tipico di una mentalità che dimentica il valore
della persona annegandola nel gruppo. Bisogna esercitare la
ragione, non farsi determinare dall'emozione. Purtroppo nei
Paesi islamici si sta vivendo il sonno della ragione».

Ma perché è così facile trascinare le folle e
strumentalizzare l'opinione pubblica?

«Le faccio alcuni esempi che aiutano a capire. A scuola i
metodi d'insegnamento sono basati sulla ripetizione e sulla
memorizzazione piuttosto che sull'argomentazione logica. In
famiglia l'obbedienza che i genitori esigono dai figli non è
accompagnata quasi mai dall'offerta di motivazioni ma
piuttosto da imposizioni, anche violente. E sotto il profilo
strettamente religioso, il Corano viene imparato a memoria e
applicato in maniera meccanicistica e letterale, con una
convinzione: visto che il testo sarebbe stato trasmesso
direttamente da Dio a Maometto, esso contiene già tutto
quanto serve per vivere e non è ammesso l'utilizzo di alcuna
categoria interpretativa. E se qualcuno fa notare che -
rispetto ai principi contenuti nel libro sacro e agli hadith
(i detti attribuiti al Profeta, l'altra grande fonte della
tradizione islamica) - bisogna sforzarsi di cercare
l'applicazione più adeguata alla realtà attuale, viene
accusato di essere un traditore dello spirito più autentico
dell'islam e additato alla pubblica riprovazione, fino
all'accusa di apostasia. Il risultato è un mondo statico,
autoreferenziale, timoroso di confrontarsi con la modernità.
La quale viene vissuta come qualcosa che mette in pericolo
la conservazione della "vera religione"».

Non le sembra che il problema di fondo risieda nel fatto che
nel Corano si può trovare tutto e il contrario di tutto?
Alcune sure esortano alla preghiera, alla concordia con le
altre religioni monoteiste e alla pacificazione, altre
invitano a combattere gli infedeli con ogni mezzo. Il
risultato è che c'è chi presenta l'islam come religione di
pace e chi brandisce il Corano per giustificare le gesta dei
kamikaze.

«Proprio perché nel Corano si leggono frasi che vanno in
direzioni molto diverse, è necessario che non si faccia un
uso letterale e de-contestualizzato di quanto vi è scritto.
Nella penisola araba del VII secolo la guerra era un evento
diffuso, faceva parte dei costumi e della mentalità del
tempo. Maometto ne ha combattute 19 in dieci anni, e si deve
riconoscere che la velocità con la quale l'islam si è
diffuso in Medio Oriente, in Asia e in Nordafrica è
largamente debitrice alle conquiste militari sue e dei suoi
successori. Perciò risulta poco credibile chi continua a
ripetere che l'islam è una religione di pace dimenticando
l'altra faccia della medaglia. Bisogna avere l'onestà
intellettuale di riconoscere che le esortazioni alla pace si
mescolano con la legittimazione dell'uso della forza, e fare
in modo che le parti più violente non prevalgano nella
vulgata che viene diffusa nelle moschee e tra la gente. Ma
per fare questo è per l'appunto necessario superare un
approccio letteralista del testo, anziché considerare il
Corano una specie di "surgelato religioso"».

Ammetterà però che questa posizione, che pure esiste nel
mondo islamico, rimane largamente minoritaria. Come se ne
esce?

«Purtroppo da vari decenni (anche con l'aiuto di certi
governanti) si stanno diffondendo le posizioni più chiuse e
antimoderne, mentre i liberali che vorrebbero "aprire"
l'islam alla modernità sono in difficoltà. Credo che un
Occidente illuminato e lungimirante dovrebbe aiutarli a fare
sentire la loro voce nell'opinione pubblica di quei Paesi,
oltre che contribuire alla diffusione delle loro idee. Come?
Ad esempio favorendo la circolazione e la traduzione delle
loro opere, o invitandoli a parlare in Europa, anche per
farli conoscere ai connazionali che vivono in emigrazione e
vengono ammaliati dalle parole d'ordine di imam
fondamentalisti. Ma soprattutto c'è un gigantesco lavoro da
fare a livello educativo, nelle scuole e nelle università,
agendo sui testi e sulla formazione degli insegnanti. Un
lavoro che richiederà generazioni, perché possa lentamente
cambiare una mentalità che ha paura della realtà invece che
misurarsi con essa. Come ci insegna il cristianesimo, la
ragione non è nemica, ma alleata della fede».

(C) Avvenire, 17-2-06
Fokozzone
 
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