trivi ha scritto:paolo, già che ci sei approfitto delle tue conoscenze
come c***o giunge nice al dionsiaco e apollineo??? nel libro sono buttatì li sti due concetti, scrivendo che sono relativi alla nascita della tragedia, però non ho capito sostanzialmente un c***o!
domani mi interroga e prima di oggi non sapevo manco come facesse di nome Nietzsche

Prima dovresti aver capito cosa indicano Dionisiaco e Apollineo.
Nietzsche vede in Dionisaco e Apollineo i due elementi caratterizzanti la nascita dell'arte greca, da una parte l'esaltazione sfrenata delle passioni, dall'altra la razionalità e l'ordine.
I due valori trovano una perfetta sublimazione nella tragedia di Sofocle ed Eschilo, dove convivono, rappresentati il Dionisiaco dalla musica e l'Apollineo dalla compiutezza delle vicende dell'eroe. L'apollineo è in sostanza il tentativo di mettere ordine nella vicenda tragica, di ricondurre la rappresentazione ad un senso superiore, dove invece il dionisiaco è l'accettazione della vita in tutti i suoi aspetti, anche quelli più contaddittori.
L'equilibrio si spezza con Euripide, dove l'eroe tragico diventa uomo comune, dve l'intento morale fa prevalere l'ordine dell'Apollineo sul caos creativo e passionale del dionisiaco.
Se non hai mai studiato la tragedia greca è meglio che lasci perdere, e ti concentri semplicemente sul significato di Apllineo e Dionisaco.
Semplificando.
Se arriva qualcune che ne sa veramente mi fa un culo come una capanna.
