te corco!!![/quote]
non fare il simpatico!!!! me l'avevi messa apposta quella tacchetta insignificante e TRADITRICE

quando mi rifunziona la mano TE CORCO IO!!!!!
da morgana » sab gen 28, 2006 19:37 pm
da SCOTT » sab gen 28, 2006 19:50 pm
morgana ha scritto:
non fare il simpatico!!!! me l'avevi messa apposta quella tacchetta insignificante e TRADITRICEperchè lo sapevi che l'avrei sfidata e sapevi pure che non ci sarei riuscita: un ottimo piano per togliermi di mezzo!!!
quando mi rifunziona la mano TE CORCO IO!!!!!
da morgana » sab gen 28, 2006 19:54 pm
da SCOTT » sab gen 28, 2006 20:00 pm
morgana ha scritto:Yes è ancora così buia ma fortunatamente sono ancora autosufficiente anche se passo per matta e prima o poi mi caricheranno su una croce verde visto che vado in giro sbattendo la mano a destra e sinistra per non farmela addormentare...
morgana ha scritto:...forse dovrei attaccarmi un cartello con scritto "NON SONO PERICOLOSA è SOLO UNA CRISI DA TUNNEL CARPALE
da Buzz » sab gen 28, 2006 20:12 pm
morgana ha scritto:Yes è ancora così buia ma fortunatamente sono ancora autosufficiente anche se passo per matta e prima o poi mi caricheranno su una croce verde visto che vado in giro sbattendo la mano a destra e sinistra per non farmela addormentare... forse dovrei attaccarmi un cartello con scritto "NON SONO PERICOLOSA è SOLO UNA CRISI DA TUNNEL CARPALE
da Silvio » dom gen 29, 2006 3:13 am
da morgana » dom gen 29, 2006 20:30 pm
da tclimb_2 » lun gen 30, 2006 10:25 am
morgana ha scritto:
non fare il simpatico!!!! me l'avevi messa apposta quella tacchetta insignificante e TRADITRICEperchè lo sapevi che l'avrei sfidata e sapevi pure che non ci sarei riuscita: un ottimo piano per togliermi di mezzo!!!
quando mi rifunziona la mano TE CORCO IO!!!!!
da SCOTT » lun gen 30, 2006 19:13 pm
morgana ha scritto:Non potendo fare altro sono andata a farmi un giro sulle mie montagne sfogliando immagini e parole delle mie scalate passate. Spolverando ricordi ecco che mi trovo davanti alle immagini del Camicia: ?La? montagna per antonomasia, il ?mio? Monte Analogo. L?ho corteggiato a lungo, ancor prima di iniziare a scalare me ne andavo lungo il lungo sentiero che conduce in cima. Era ed è il mio pellegrinaggio. Quest?anno ci sono tornata due volte, senza poter toccare la vetta. Parto a giugno. Sono persa e navigo allo sbaraglio nella mia vita trasformata in mare in tempesta. Per gravi motivi di salute sono stata rimossa dalle mie mansioni. Non sono più un?educatrice. Non entrerò più nel mio reparto, i ragazzi che ho aiutato a crescere non mi daranno più il buon giorno, né la loro bava, né le loro lacrime incomprensibili perché senza parole, ma vere, preziose. Sono finita in un ufficio. Ho bisogno del Camicia. Per puro caso ho con me gli scarponi e meno male, perché è tutto pieno di neve. Inizio a camminare e la neve aumenta. Le immagini che raccolgo da questo paesaggio sono inaspettate. Ghiaccioli levigati dal vento hanno sfruttato ogni minimo accenno di strapiombo per fermarsi a dondolare come pipistrelli addormentati. Arrivo in cresta insieme ad una bufera che si scatena improvvisa. Provo a continuare perché ?voglio? la cima, ma lei non vuole me ed il cielo sputa neve a più non posso soffiandola turbinosa con un forte vento gelido. Ho capito scendo. È nebbia fitta non vedo neppure le orme che ho lasciato qualche minuto fa. Imperativo è perdere quota perché iniziano ad arrivare fulmini e decisamente non ho voglia di incontrarli. Non si vede niente mi butto a casaccio giù per un canalone e maledico la mia fissazione di portarmi sempre poco peso, con questa scusa ho lasciato le piccozze e il sottile strato di ghiaccio che ricopre le rocce spazzate dal vento non mi fa sbrigare. Scendo arrivo verso la sella e smette di tuonare, smette di nevicare. Insomma era solo per me quel piccolo pandemonio, solo per farmi capire che non era aria?.sto peggio di quando sono partita.
Due settimane dopo Massimo decide che quel regalo me lo farà lui. ?stai attenta? dice, mentre iniziamo a scendere dalla Forchetta di Penne per raggiungere l?attacco della Marcheggiani-Ade sulla parete nord del camicia. Sto attenta, inutile dirlo. Qui si muove tutto. Chi si azzarda a dire che i minerali non sono esseri viventi non è mai venuto tra queste rocce stupende. Respirano, si muovono, vivono. Devo capire bene che non hanno intenzione di essere passive in questa scalate, mi dovrò muovere in perfetta sintonia con il loro movimento. Sono rocce antiche come antico è il mondo che mi circonda, qui in questo pezzo di Terra del 2000, ho girato l?angolo, scavalcato una cresta e sono piombata nella preistoria. Neanche Morgana quella vera avrebbe saputo fare un incantesimo del genere. Aspetto solo che da dietro qualche rialzo spunti un dinosauro, perché è letteralmente impossibile che non ci sia. Massimo mi guida lungo la via, un tiro dietro l?altro fino ad uscire. Dobbiamo chiedere scusa più volte a qualche roccia che disturbata dal nostro passaggio decide di cambiare posto rotolando in basso. All?uscita ci accoglie la nebbia che arriva un istante dopo di noi, giusto il tempo per farci vedere dall?alto lo spettacolo che avevamo appena attraversato. Nebbia fitta, pioggia, tuoni in lontananza: la conosco questa storia, niente cima, neanche oggi. ?Sbrigati? mi fa Massimo, e poi ?fai attenzione?. Nella mia breve vita di scalatrice inesperta queste due cose ancora non hanno trovato il modo di coniugarsi: o mi sbrigo o sto attenta, ma comunque scendo abbastanza in fretta. Raggiungiamo il canalone pieno di neve e ci buttiamo giù, non si vede niente ma tanto porta dove dobbiamo andare e quindi non c?è bisogno di vedere. Arriviamo a fonte vetica e la nebbia se ne va. E vediamo la cima, bellissima, si apre un varco tra le nuvole e poi, subito, scompare un?altra volta. Va bene, c?è. Sta là. Prima o poi sarà la volta buona.
................................ La morale della storia?????........................
Spolverando ricordi si impara ad assaporare il futuro
da matto » lun gen 30, 2006 19:49 pm
da morgana » lun gen 30, 2006 22:02 pm
da matto » mar gen 31, 2006 15:23 pm
morgana ha scritto:io credo che molti di noi sappiano sentire e vivere la montagna con passione ed emozioni, solo che a volte magari ci "dimentichiamo" di comunicarlo. Di Grizzly, Holzer, Silvio, Siloga, Scott
ho avuto la fortuna di conoscere piccoli squarci d'anima e mi sono ricordata delle mie, di emozioni, che si erano nascoste dietro ai contrattempi della vita... e quindi quello che ho scritto è un gioco a ventinove mani (la dispari è la mia!!!) e un grazie per tutti noi, lontani, dai volti semisconosciuti ma in fondo in fondo amici!
P.S. in toscana guarda che ci vengo davvero!!!!
:w
ink:
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