HappyFra ha scritto:l'affermazione di per sé è ovviamente ultraesaregata.
Ciao Herr Happi. Ultraesagerata no (vabbè che sono un pippaiolo non cresciuto, ma non è necessario bastonare sempre come un kapò

). Leggermente esagerata sì. I numeri li saprai meglio di me, ma se vuoi, tiro fuori...
Ma quello che seriamente preoccupa a me, vedo lascia più ottimista te, ovvero la tipologia di società e struttura politico-economica cinese.
Io non sono affatto convinto che è di tipologia debole, anzi. Nè sono convinto del parallelo che fai con il Giap: l'economia del mondo è leggermente cambiata e differente, rispetto a quel tempo.
Sono in un numero che si fa fatica a mettere in relazione biunivoca con l'insieme dei reali, e su questo non bisogna essere dei genii per capirne la portata. In più la loro cultura sociale e struttura politica è molto ma molto più solida di quanto non si possa immaginare. Un sostantivo sopra tutti: compattezza. La storia mostra.
Negli anni ottanta stava appena iniziando il processo di estroflessione della produzione di beni materiali da parte USA. Ora che è ad ottimo punto, le carte in tavola converrai che sono ampiamente differenti da illo tempore. I cinesi hanno i dollari amerikani. I cinesi hanno la mano d'opera e producono tutto, e ci hanno comprato tecnologia per farlo. Noi gli vendiamo la peggiore, loro producono 10 volte tanto. I cinesi, e non è opinione solamente mia, se decidono di scureggiare più forte, spazzano via quello che vogliono, zio Sam compreso. In tutti i campi di loro gradimento. Tutti.
Le fabbriche della Cina fanno impressione. Il cinese è impressionante, dal punto di vista antropologico. Il cinese è così da millenni. E non vive in condizione di povertà come dici tu. Quella è una condizione tipicamente occidentale. Il cinese non conosce povertà, almeno non la stragrande maggioranza dei cinesi. Il cinese è così da sempre.
La Cina non ha contratto grossi prestiti, in questo ventennio, ed i pochi che ha contratto sono a scadenza breve, molto breve, al contrario degli altri colossi economici. La politica economica cinese inoltre è fortemente centralizzata e politicizzata, a senso unico, ed in questi casi è un enorme vantaggio. Credo tu convenga.
Vero anche che l'enorme espansione che ha avuto nel quinquennio ultimo mostra già segni di rallentamento (settori consumer, auto, etc, etc ), ma, ad esempio, non avendo nessun problema di carattere ambientale (leggi "fanno quel c***o che vogliono), hanno ampi margini ancora di ulteriore espansione.
So che potrebbero sembrare i soliti discorsoni del bar sport, e sono certo in una tua ennesima replica-filippica, ma temo che in questo caso solo il numero degli abitanti della Cina faccia impressione.
L'unica possibilità per lo zio Sam, ampiamente in atto, è tentare di portare la pace anche in Cina, la stessa dell'Iraq, tanto per intenderci, in maniera un poco più subdola e gentile. Dovessi dirla come Silvio, ti direi che stanno tentanto di
infrocire un poco i cinesi che contano. Questa è l'unica scians.
Ma nel piccolo, ti chiedo, nel piccolo, Herr Happi: mi spieghi come funzionano in Lombardia, a Milano, i ristoranti cinesi, ed, in genere, la microeconomia dei loro negozi?
Copriti la pancina, neh, che stasera viene freddo...vuria mai ti pigliasse lo squaraus...
Byez.