Ciao Siloga,
leggere tutto il tuo complesso intervento rechiede del tempo e di certo tra le molte cose che riporti alcuni sono dei fatti reali, altre sono opinioni, altre sono pure e semplici speculazioni giornalistiche da "tg5"...
Proverò ad articolare un minimo di risposta per quelle che sono le mie scarse conoscenze sull'argomento, non essendo proprio il mio campo le malattie infettive, ma avendo oramai una certa conoscenza sulla metologia (seria e non) della ricerca medica.
TEST diagnostici: ogni test è caratterizzato da un certo grado di sensibilità e di specificità. Non esiste alcun test dotato di sensibilità e specificità pari al 100% (questo vuol dire, banalmente, che ogni test può sbagliare).
Il test di routine diagnostico per HIV è molto sensibile ma non molto specifico; questo vuol dire che becca più o meno tutti i veri positivi (che hanno il virus) ma anche qualche falso positivo (cioè non ha il virus ma il test è venuto positivo lo stesso).
Per questo esiste il "confirmatory test", molto più specifico, da fare solo in caso il primo sia positivo. Non mi soffermo sulle differenti tecniche (ELISA, PCR, ecc), basti sapere che l'associazione deli 2 test è molto prossima al 100% di sensibilità e specificità.
Che non passi in mente a qualcuno, per carità, che fare i test tanto è inutile che non ci azzeccano, questa è una discreta cazzata.
I test non sono attendibili come abbiamo già visto. Inoltre i test sono in sè stessi difficili e necessitano di condizioni igieniche, di temperatura, di manualità altamente specializzata non sempre reperibile in tanti paesi africani, e come già detto molte malattie diffuse nell'Africa danno positività per l'HIV (tubercolosi,malaria,morbillo,lehismania,amebiasi,ecc) SENZA CHE PER QUESTO CI SIA L'AIDS
I test sono attendibili (se vuoi ti invio un po' di letteratura medica a riguardo), necessitano solamente di un laboratorio attrezzato, e la manualità la impara anche una scimmia (chiedo scusa ai tecnici di laboratorio

)
Le malattie che tu hai elencato, soprattutto in Africa ed in condizioni igieniche precarie, sono spesso ASSOCIATE all'HIV: questo è ben diverso dal dire che il test (cioè l'associazione dei 2 test) ti dice che hai l'HIV se hai la TBC. Il primo potrà venire facilmente positivo, ma non il test di conferma.
Tra l'altro tu dici "SENZA CHE PER QUESTO CI SIA L'AIDS"... ma questo è ovvio, non tutti gli HIV divengono AIDS, normalmente ci vogliono alcuni anni e non sempre avviene (oppure si muore prima per qualcos'altro.)
Quanto all'associazione HIV-->AIDS è vero che non c'è ancora una vera e propria dimostrazione scientifica
Su una cosa sono abbastanza d'accordo con quello che hai scritto:
l'AIDS NON E' la peste del terzo millennio. Si muore molto di più di malaria (3° mondo) ma anche di linfomi, leucemie, sepsi, cancro ai polmoni, alla mammella e chi più ne ha più ne metta.
Purtroppo, in medicina come dappertutto, sono gli interessi economici che muovono la ricerca, ecco perchè di AIDS se ne è parlato e straparlato e si sono investiti capitali.
Quanto alle cause di morte dei pazienti con HIV, questa, permettimi è una baggianata mondiale come solo il giornalismo senza scrupoli e sensazionalistico sa produrre. Letteralmente capovolta al contr,la verità. Mi spiego: l'AIDS (aquired immuno deficiency syndrome) consiste, come dice il nome, nell'abbassamento drastico e drammatico delle difese immunitarie (non serve parlare di T4, rapporto T4/T8 ecc). Quindi il malato non muore "per il virus che uccide" direttamente, come potrebbe essere, che ne so, l'Ebola, ma per le infezioni cosiddette opportunistiche che subisce. Quindi è facile che la mortalità sia piuttosto SOTTOSTIMATA se un africano muore di una polmonite fungina senza sapere di avere l'AIDS, non vedo proprio come possa essere sovrastimata.
Anche se il tasso di infezioni da HIV sembra essere in diminuzione, quest'anno più di 3 milioni di persone (570.000 bambini) sono morti per patologie AIDS-correlate (British Medical Journal nov. 2005).
Sembra un numero enorme, in realtà è minore di molte altre piaghe al mondo.
In Italia, secondo me il problema è al momento abbastanza marginale, seppure qualche morto nel mio piccolo l'ho visto anch'io.
Quanto alla terapia, è SCIENTIFICAMENTE dimostrato che riduce la mortalità e allunga il tempo di comparsa dell'AIDS conclamato.
Cerchiamo, per carità, di non far montare un altro scandalo Di Bella, una terapia per essere approvata deve seguire un item ben preciso e tutt'altro che rapido o approssimativo, senz'altro può avere degli effetti collaterali pesanti ma è il rapporto costo/beneficio che va valutato (come per la chemio...).
Adesso devo lavorare un minimo, poi magari si continua a discutere..
Ciao
Max
PS: Comunque a me fa piacere che qualcuno si interessi anche di questi problemi e di dove vanno a finire le risorse per la nostra salute.