Stento un po' a comprendere il tuo punto di vista. Per me è impossibile scegliere una sola fotografia. Come è impossibile scegliere un solo reportage, un solo libro, un solo film, un solo quadro, una sola poesia, una sola canzone o anche un solo disco.
Inoltre mi secca proprio non poter fare un adeguato sfoggio di cultura, ragione principe per la quale frequento il forum.
Però l'ideatore del 3d ha sempre ragione e le regole le detta lui, quindi "take it or leave it".
Le foto che mi sconquassano l'intestino sono sempre in foto di reportage. Sono foto dolorose, spesso drammatiche, a volte insopportabili.
L'allora giovane Ernst Haas, fece un reportage a Vienna nel 1947 al ritorno dei prigionieri austriaci dalla Russia, scattando questa foto:
Purtroppo l'unica foto che ho trovato è piccola e poco definita ma spero si percepisca il contrasto lacerante fra il sorriso felice del reduce e il volto angosciato della donna che mostra la foto del figlio.
(Un'altra immagine che letteralmente mi ossessiona è la foto della
"Civilian victim" di Philip Jones Griffiths in Vietnam del '67, come anche molte delle immagini di
James Nacthwey dalla Somalia del '92.)