Jean-Rene ha scritto:HappyFra, Bummi, Buzz, Freespitir, nevskij, etc
scrivo tali cretinate da non risponderci ?
Caro Jean-Rene, scusa per la risposta lenta, ma proprio perché quelle che hai scritto non sono cretinate non volevo darti una risposta affrettata. Ho aperto io il topic, dando un chiaro giudizio di valore sul voto francese che vorrei ora spiegare.
Premetto che conosco la costituzione in modo sommario, non l'ho letta articolo per articolo come probabilmente altri qui hanno fatto, ma spero di averne capito i concetti generali. La mia opinione è che in generale quello che potremmo chiamare il "progetto europeo" (o, per dirla con Jeremy Rifkin, "il sogno europeo") è uno dei pochi, forse l'unico esperimento politico e sociale di grande speranza che oggi esista al mondo. La democrazia americana si sta rapidamente corrompendo e trasformando in una specie di plutocrazia a mano armata, l'India, la più grande democrazia del mondo, è apparentemente entrata nel tunnel del nazionalismo, del giappone capisco poco, ma quel poco non mi entusiasma, le democrazie asiatiche sembrano tese solo a concedere il monimo di libertà ai propri cittadini tale da non rischiare di compromettere lo sviluppo economico, la Cina è un mostro, una bomba sociale in attesa di esplodere, la Russia e le repubbliche ex-sovietiche un grande punto interrogativo dal quale difficilmente uscirà qualcosa di buono. Le aree di speranza? Il sud america, dove timidamente sembra emergere qualche spunto di rinascita, il solito vecchio Canada, e, appunto, l'Europa.
Mi è chiaro che la costituzione rappresenta un insieme di troppi compromessi, già la dimensione abnorme che ha assunto ne è un chiaro segno. C'è dentro un po' di liberismo, un po' di protezione sociale e un pizzico di social democrazia. Grande attenzione allo sviluppo della competitività del sistema economico e molta prudenza riguardo alla protezione del welfare (non parliamo di svilupparlo, ovviamente!). Ovvero: rappresenta la fotografia esatta del panorama europeo attuale, dove ci sono grandi stati che riescono a collaborare anche se guidati da governi di estrazione politica opposta (in primis Germania e Francia) perché condividono una serie di idee di fondo sul ruolo che l'Europa dovrebbe avere nel mondo e, mi sembra, anche la tensione a cercare una "terza via" che non sia né socialista (che sarebbe rifiutata da una larga parte degli stati e delle stesse popolazioni), ma nemmeno biecamente schiava del feticcio del libero mercato.
La costituzione è un grande compromesso, brutto, poco elegante, con poco slancio ideale? Forse è tutto vero, ma a me sembra che sia la fotografia di quello che siamo e di ciò che in molti (ma evidentemente non abbastanza) condividiamo di quello che vogliamo essere, perfino un po' imbellita.
Questo per me è la costituzione europea, e per questo sono molto triste dell'esito del voto francese.
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.
Siamo qui per scalare, mica per divertirci!