Marco83 ha scritto:Buzz ha scritto:Marco83 ha scritto:La sofferenza fa parte della vita, voler intorrompere la vita appena si hanno dolori e si sta male è solo un discorso di comodo!!!
forse desidera formulare meglio tale concetto?
Ma certo caro Buzz!
Fin dall'inizio della nostra vita non conviviamo con la sofferenza, chi più chi meno, in modi diversi e con sofferenze diverse (fisiche, psicologiche ecc) ma finchè il resto "è bello", finchè abbiamo altri interessi, finchè vogliamo restare in vita, queste sofferenze riusciamo a superarle, o comunque a conviverci. Quando poi le sofferenze diventano "più grandi di noi", quando non riusciamo a far loro fronte, a metabolizzarle, a conviverci, allora in molti credono che la cosa migliore sia farla finita con la vita così le sofferenze finiscono.
Beh questo credo sia un sacrosanto diritto di ognuno, quello di porre fine alla propria vita, sofferente o meno che sia.
Perchè come la dici tu, sopra, la fai passare come scelta soggettiva e individuale,
ma poi, sotto, diventa invece scelta di altri e questo "salto logico" non lo capisco...
Marco83 ha scritto: E questo a me sembra proprio un discorso di comodo. Noi non possiamo decidere di interrompere le vite solo perchè questa persone soffrono, o perchè i familiari preferiscono che muoia così la loro (loro!) sofferenza finisca (vedi caso di Terry, il marito perchè voleva venisse interrotta l'alimentazione?).
Una persona ha il diritto di vivere fino a quando è possibile tenerla in vita (e sottolineo vivere, non confondiamo con accanimento terapeutico con le persone che non hanno alcuna possibilità di miglioramento della loro sitazione critica), e questo lo dobbiamo fare mettendo le persone nella miglior condizione possibile, nel caso di aculnaig, con la morfina per alleviare il dolore.
Spero di aver chiarito il concetto, altrimenti richiedi spiegazioni!
su questo non entro, perchè ogni situazione ha la sua precipuità,
e non è un discorso facile
non sono contrario all'eutanasia, anzi come diritto individuale lo ribadisco come diritto assoluto;
ma come diritto di terzi la cosa si fa complessa e molto molto delicata.