Quando scegliemmo di metterci in politica, promettemmo a noi stessi di non rinunciare mai ai nostri principi etici e morali, pochi o tanti che fossero. Samo felici di essere nella Margherita perché questo partito permette ai suoi simpatizzanti, tutti e senza esclusioni, di poter sostenere i propri principi in libertà.
Ecco perché ci sentiamo di fornire anche il nostro modesto parere a margine della tormentata questione della prossima consultazione referendaria per l?abrogazione della legge 40/2004 sulla Procreazione Assistita, promossa dai Radicali e sostenuta anche da partiti del Centrosinistra.
Vorremmo iniziare questa nostra riflessione partendo da un fatto storico.
Non ci piacque quando Craxi invitò gli italiani ad andare al mare, anziché partecipare ad un referendum dello Stato Italiano; per coerenza, non ci piace oggi chiedere agli stessi cittadini di non partecipare ad un altro referendum, per quanto così lontano dal nostro modo di pensare e vivere.
I referendum hanno spesso chiesto ai cittadini di esprimersi su temi di carattere non strettamente politico, come per l?aborto ed il divorzio.
In questi casi prevalse la libertà di coscienza, e per moltissimi fu una scelta difficile, ma molto partecipata.
Ci hanno aiutato in questi giorni alcuni ragionamenti fatti con amici di tutti gli schieramenti partitici, molti dei quali sostengono che l?astensione dal voto sia l?unico modo per vincere.
Questa, non ci sono dubbi, è una lettura politica, non morale.
La vittoria dei principi e della moralità non è e non può essere solo ?ai punti?, originandosi dal fatto di cooptare un voto di astensione che naturalmente c?è in abbondanza in ogni consultazione referendaria, attribuendolo poi alla propria parte politica, basandosi sul mancato raggiungimento del quorum per sostenere la validità delle proprie tesi.
Noi dobbiamo percorrere un sentiero più difficile, che deve essere anche educativo e di approfondimento culturale, non solo di speculazione politica.
Lasciamo ad altri praticare la facile strada della vittoria senza consenso.
Noi preferisco quella più faticosa della costruzione del consenso motivato.
Preferiamo batterci per le nostre idee. Se dobbiamo perdere, preferiamo farlo a viso aperto.
Per questo voteremo NO al quesito referendario.
Vi è il rischio di far vincere il sì facendo raggiungere il quorum?
Non lo sappiamo, non ci fidiamo dei sondaggi, ma confidiamo nella capacità delle persone di comprendere valori, motivazioni e ragioni.
Il sogno della vita che nasce dall?amore è accoglienza, ma è anche sublimazione verso l?Assoluto che è in noi, anche se non vogliamo ammetterlo. Quando dimentichiamo l?amore, guardiamo solo dentro il nostro egoismo.
Accettare un dono di vita anche non biologicamente generata da noi significa accettare un amore più grande del nostro e scoprire di essere un po? più vicini all?infinito.
Che differenza fa limitare lo scempio della vita a uno, tre o cento embrioni, se poi comunque cancelliamo quelle vite ?in esubero??
La legge sulla procreazione assistita ha messo ordine in un caos; si dovrà certo fare di meglio, salvaguardando la figura della madre e le famiglie più deboli, ma noi dobbiamo difendere questa legge con la forza delle nostre idee, delle nostre convinzioni, dicendo democraticamente come la pensiamo, avendo il coraggio di farlo e di confrontarci con gli altri.
Il Gruppo Consiliare della Margherita di Busto Arsizio
Rutelli ha detto !
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ciao Happyrimbambìt scusa non ti avevo visto 
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