Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » mer nov 19, 2014 19:42 pm

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda funkazzista » ven nov 21, 2014 16:50 pm

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda MarcoS » ven nov 21, 2014 17:10 pm

su keinpfusch.net (non metto link sennò vi trovate cazziefighe a monitor, come da vezzo del blogger) un paio di interessanti articoli a titolo, rispettivamente, di
Furcht e Perché paura.

In caso avesse ragione la situazione complessiva è... beh, giudicate voi. 8O
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » ven nov 21, 2014 17:21 pm

MarcoS ha scritto:su keinpfusch.net (non metto link sennò vi trovate cazziefighe a monitor, come da vezzo del blogger) un paio di interessanti articoli a titolo, rispettivamente, di
Furcht e Perché paura.

In caso avesse ragione la situazione complessiva è... beh, giudicate voi. 8O


Così anche dicori modigliani
Scenari economici
E altri che ora non ricordo
Ma noi, si sa, siamo gomblottisti.


PS oramai lo sfascio totale previsto già tempo da quelli delle scie chimiche, rettiliani, è prossimo, lo dicono (quasi) tutti.
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda Sbob » lun nov 24, 2014 17:28 pm

Lo sfascio totale lo prevediamo in tanti ormai da un bel po'. Certo, se lo condisci con le scie chimiche fai parte del problema e non della soluzione.
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » mar nov 25, 2014 15:10 pm

di Sergio Di Cori Modigliani

E' lui, il grande trionfatore di queste elezioni regionali, in Emilia e in Calabria.
L'uomo per tutte le stagioni.
L'esponente italiano -dopo e insieme a Mario Draghi- più importante e rappresentativo del compatto fronte neoconservatore, neo-aristocratico e reazionario, che intende portare fino in fondo il piano strategico delle elite privilegiate della finanza, per il definitivo asservimento dei popoli, quello che i massoni progressisti definiscono "un controiniziato".
E' il suo sogno che comincia a realizzarsi.
Quello che si era lasciato sfuggire (vera e propria imperdonabile gaffe) nel febbraio del 2012, quando si sentiva (a ragione) fortissimo ed ebbe a dire "è il parlamento che inceppa la via delle riforme strutturali, bisognerebbe aggirarlo per evitare che frenino lo sviluppo".
Il nostro bravo Mario Monti, che in un convegno dell'alta finanza a Milwaukee, in Usa, nel settembre del 2013, spiegava che il "vero problema dell'Italia consiste nel fatto che si vota troppo spesso e sono ancora troppi ad andare a votare".
E' il sogno di ogni oligarca.
Riuscire a ridurre talmente tanto la percentuale dei votanti, da avere la possibilità di poter effettuare dei veri e propri colpi di stato senza sparare neppure un colpo e -ciò che più conta- senza che neppure la gente se ne renda conto. E quando lo capirà, sarà ormai troppo tardi.
Se l'obiettivo è riuscire ad arrivare al 65-70% di astensionismo alle politiche, su 14 milioni di voti validi, ne saranno sufficienti poco meno di 6 milioni per avere il potere assoluto, con il quale deliberare senza nessun ostacolo.
Il 63% di astenuti in Emilia, neppure sanno di aver votato per Mario Monti.
Così funziona il mondo nella società del Grande Fratello.
Così funziona la società che ha vissuto il più vasto e grande genocidio culturale mai perpetrato in una società colta, evoluta, ricca, com'era un tempo quella italiana.
Questa è la tesi -alla quale aderisco in pieno- della sinistra radicale statunitense e sudamericana.
Nel più grande laboratorio sociale d'Europa -l'Italia lo è sempre stato- la latitanza sul territorio della più grande forza d'opposizione radicale antisistema (il M5s) provoca e determina automaticamente l'autostrada preferenziale per l'avanzata della Grande Destra, l'autentico populismo di bassa lega che preannuncia e avverte quale sarà il prossimo e imminente scenario politico internazionale, di qui a pochi mesi, quando esploderà la più grande crisi finanziaria mai esistita in occidente e l'Italia verrà chiamata alle urne.
Travolta e stravolta da nuovi arresti e nuovi scandali; sgomenta e sconcertata dinanzi alle continue denunce di nuove ruberie, di eterni sprechi, di nessuna proposta pragmatica all'orizzonte, la gente si riverserà avvilita all'interno del proprio bozzolo esistenziale privato, nell'estremo tentativo di salvare il salvabile pur di sopravvivere in un qualche modo.
Non si fideranno più di nessuno, non crederanno più a nessuno, non avranno voglia di seguire più nulla, perché ne avranno tutti le palle strapiene: si saranno arresi dichiarando "fate come vi pare, tanto non cambia mai nulla".
Meno gente va a votare, meglio è per la pattuglia clientelare che gestisce i quotidiani brogli e imbrogli del sistema bancario italiano ormai giunto al collasso imminente.
Senza nessuna proposta pragmatica alternativa all'orizzonte, brinda la Destra festeggiando la definitiva dissoluzione della Sinistra italiana, suicidatasi con enfasi, travolta dalla propria perversione di autentico masochismo socio-politico.
E Renzi può incassare adesso in Europa una bella cambiale in bianco.
La fase finale della rivoluzione neo conservatrice sta iniziando, perché la gente oltre a non farcela più, davvero non ne può più.
Perché quelli di sinistra vanno ancora a sinistri convegni della nuova sinistra, tenuti da residui della vecchia sinistra che ha partecipato alla gestione del potere partitico pur di raccattare qualche briciola di sovvenzioni statali alle loro riviste, enti, case editrici, fondazioni benemerite, spesso roba inutile pagata con soldi pubblici. E li applaudono pure, e si esaltano e si commuovono quando si parla di Putin e della Russia, il quale -dal canto suo- da bravo pragmatico annuncia "l'alleanza strategica di ferro" con Marie Le Pen e Matteo Salvini, definendoli "le due autentiche garanzie per la democrazia dei popoli europei contro lo strapotere dell'imperialismo americano" mostrando la sua generosità con un contributo (definito "iniziale") di 9 milioni di euro per sostenere il Front National in Francia.
Il nuovo presidente della regione Emilia Romagna ha ottenuto il 16,9% dei voti dei residenti nella sua regione: in una realtà come questa, non c'è più bisogno neppure di fantasticare un colpo di stato.
E' il paradosso dell'Italia becera e analfabeta, innamorata della propria ignoranza, l'Italia che disprezza l'Arte e la Cultura, che ha sostituito l'apparenza alla sostanza, l'appartenenza alla competenza e la visibilità al merito.
Vince dovunque questa Italia.
E' la carne da cannone della neo-aristocrazia imperiale della società mediatica post-moderna.
Ma non lo sanno.
Neppure se ne accorgono.
Non possono saperlo perché hanno scelto di non dotarsi di potenti strumenti.
A questo serve il genocidio culturale.
Tutti gli altri dati numerici mi lasciano indifferente.
E' robetta da bar.
Il caro leader si lecca i baffi, e ha ragione a farlo.
Volevate quest'Italia, quest'Italia avete oggi.
E i tedeschi non c'entrano nulla.
Neppure gli americani.
Neanche i russi.
Nel 2013 l'indice di lettori in Italia è diminuito del 32% rispetto all'anno precedente.
E' il paese più ignorante d'Europa.
Perché mai dovrebbero andare a votare?

Così la penso io.


http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... taria.html
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda El Rojo » sab nov 29, 2014 19:17 pm

“Mi chiedo che cosa significhi questa ideologia europeista. Ne deduco che esista un valore denominato Europa. Ma allora vorrei capire se esiste anche un valore Asia o Africa. Perchè non dichiararsi asiatisti o africanisti, piuttosto che europeisti? E l'Australia, dove la mettiamo? Non si sente l'esigenza di uno spirito australianista?”
Luciano Canfora, noto filologo e appassionato studioso di storia antica, ha recentemente dato alle stampe la sua ultima fatica (“Intervista sul potere”, ed. Laterza), una lunga digressione sotto forma di intervista su una moltitudine di temi: dal senso della democrazia a Napoleone, da Mao ai rapporti tra Sparta ed Atene, da Tucidide all'Euro. E proprio sul senso politico e sociale di quest'ultimo dedica l'ultimo capitolo, intitolato significativamente “Elite e popolo”.

Messo sotto fuoco incrociato lo spirito internazionalista, ciò che le élites propongono in sua vece è una poco elegante riduzione linguistica del coacervo di interessi che ha spostato e sta spostando immense somme di denaro dalle tasche dei cittadini alle loro. Ciò avviene nel nome di quella dottrina europeista che riempie quotidianamente pagine di giornali e programmi televisivi. Dottrina che permette all'AD della Fiat di delocalizzare lasciando a casa migliaia di lavoratori. “Non bastano i vantaggi che mi offre l'Italia, dichiara Marchionne, perchè se vado in Serbia posso guadagnare di più…mi da un certo fastidio chi sostiene chi ci siano “dottrine” adatte a giustificare comportamenti del genere. Tutto dipende, ripeto, dai rapporti di forza.”
A tale riguardo la denuncia di Canfora è precisa: “l'equilibrio delle forze si è spostato nettamente a favore di questi ceti tecnocratici ristretti, che non intendono farsi governare dal potere politico. Al contrario, sono essi che non solo lo influenzano, lo rimbrottano e lo limitano, ma addirittura lo contrastano apertamente e lo soverchiano”.
Quindi lo scenario attuale vede un apparato politico (che dovrebbe regolamentare la vita sociale nel nome del massimo profitto per i cittadini) succube di quelle forze elitiste, e si ritrova ad assecondare ogni loro capriccio, semantica inclusa. Tutto ciò si traduce in una “perdita di sovranità degli Stati nazionali, in particolare dell'Italia, rispetto all'influenza dei mercati finanziari.”
Questo stato di cose, nel quale i cittadini sono destinati a perdere sempre più potere a favore delle élites, è determinato da un processo ben definito: “via via che si internazionalizza la produzione cresce enormemente il potere di ricatto della grande industria e delle banche.”
La globalizzazione è quindi quel processo che permette a grandi industrie e banche di entrare a pieno titolo nelle aule parlamentari per far valere i propri interessi a tutto svantaggio di quelli dei cittadini. Ma il profitto (di cui banche e corporation sono gli attuali maggiori difensori) non è anche fautore dello sviluppo? “Il problema è esattamente questo: se si debba ritenere che il profitto sia un valore assoluto, in quanto unico possibile motore dello sviluppo, o se lo sviluppo stesso possa essere un fatto sociale, che non si basa necessariamente sul tornaconto individuale. E' un dilemma con cui siamo alle prese da secoli. Io sono convinto che i capitalisti non siano benefattori dell'umanità e che la crescita economica non passi necessariamente per l'esaltazione di un egoismo esasperato, individuale o collettivo.”
Eppure ci dicono che le attuali politiche europee siano l'unico approdo sensato per evitare il disastro del ritorno alle monete locali. “Io contesto alla radice l'attuale retorica europeista. Ci viene fatto credere che questo tipo di costruzione, che notoriamente ci penalizza rispetto alla megapotenza tedesca, sia l'unica possibilità di realizzare delle aggregazioni significative a livello internazionale. Invece ne esistono altre.”
L'intervistatore a questo punto pone una domanda essenziale: “Lei giudica l'ingresso nell'euro una scelta fallimentare?” “Sì. Capisco il PD che la difende, ma è solo perchè non ha altro da dire. Se si toglie l'euro, che ci ha rovinati, tutta l'esperienza di governo del centrosinistra, con Romano Prodi e con Carlo Azeglio Ciampi, è finita. Che cosa hanno combinato gli eredi del PCI, da quando quel partito si è sciolto? Hanno procurato agli italiani un po' di miseria in più tramite la scelta di entrare nell'euro, compiuta per giunta in modo autocratico, senza alcun referendum. Mi sembra piuttosto che stiamo smantellando metodicamente lo Stato sociale proprio in nome dell'Europa…siamo di fronte a un'enorme ondata di disagio e di rifiuto da parte dei cittadini, ai quali è stato impedito di dire la loro quando dall'alto calavano decisioni pesantissime o, peggio ancora, presentate in maniera ingannevole. L'introduzione dell'euro venne esaltata come un grande passo in avanti e invece ha portato al dimezzamento dei salari. Facciamo una terapia di salasso dei contribuenti e di macelleria sociale senza limiti solo per poter dire che l'Europa, cioè la Germania con i suoi vassalli nordici, è una grande potenza? Non mi pare un valore per cui sacrificarsi. Non abbiamo un governo (se ce l'abbiamo, è quello tedesco), non abbiamo un esercito, non abbiamo una statualità di tipo elvetico o statunitense. Abbiamo solo una moneta, che serve alla Germania per imporre all'eurozona i suoi prodotti, peraltro validissimi, mentre noi italiani rinunciamo ad avere una forza espansiva sui mercati. Inoltre, per puntellare tutto ciò, bisogna bastonare la Grecia, mettere in ginocchio la Spagna, schiaffeggiare il Portogallo, stangolare Cipro….Ma neanche la Santa Alleanza arrivava a tanto. E non si intravede una prospettiva a questo calvario.”

Dall'analisi appena letta sembra che non esista attualmente alcuna alternativa, nessuna "exit strategy". E invece… “Secondo me i tedeschi terranno in piedi l'euro finchè farà comodo alla loro economia, ma hanno già pronta una via di uscita. Tutta l'Europa orientale è ai loro piedi. Polacchi, sloveni, slovacchi, romeni, bulgari sono in ginocchio con il piattino in mano e riconoscono la Germania come paese leader. In fondo così si realizza il grande sogno del Fuhrer, il primo vero “europeista”. L'unico suo errore fu pensare di raggiungere quel risultato con i carri armati.”
Bene, le Merkel ha raggiunto quegli scopi europeisti che Hitler non riuscì a portare a termine. Evidentemente l'euro è ben più potente dei carri armati. A parità di manipolazione mediatica e propaganda, s'intende. Ma esiste una qualche cura, un vaccino contro questo morbo che ha ormai infettato tutta l'Europa? “A mio parere, il luogo dove le tendenze oligarchiche dominanti possono e devono essere messe in discussione è il laboratorio immenso costituito dal mondo della formazione e della scuola..è lì che l'educazione antioligarchica, su base critica, può farsi strada.”


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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » dom nov 30, 2014 22:22 pm

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda coniglio » mar dic 02, 2014 17:33 pm

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda MarcoS » mer dic 03, 2014 14:31 pm

Non ritrovo il 3D sul TTIP, quindi riporto qua un interessante commento da Keinpfusch.net . Così, giusto per ribadire il concetto e compendere a cosa ci si troverà di fronte se dovesse venire firmato. E, vista l'importanza della cosa, credo sarà opportuno sostenere qualunque formazione politica nazionale che proponga di combatterlo, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione.

articolo intero a questo link. (fate copia incolla, che è meglio).

http://www.keinpfusch.net/2014/12/ttip-ttip.html

stralci

Ha senso firmare un trattato di cooperazione con un paese, gli USA, che ha mostrato piu' volte l'intenzione chiara di usare l'economia e la finanza per devastare l'economia europea? Vogliamo ricordare che la crisi dei debiti fu causata da veri e propri attacchi organizzati partiti da Wall Street e Londra, al preciso scopo di spezzare la UE?

Vogliamo ricordare che tra la crisi del debito e la crisi del subprime, entrambe partite per via delle simpatiche canaglie delle borse anglosassoni, abbiamo subito piu' danni della prima guerra mondiale?

Allora, la prima domanda che pongo e':

Dato che in USA esistono enti finanziari che cubano quanto interi stati europei, QUALI SONO LE GARANZIE che gli USA forniscono, garanzie che non ci saranno attacchi economicamente devastanti verso l'economia europea, il welfare europeo, i cittadini europei?

Non esistono clausole del genere. Il TTIP, permettendo la libera circolazione, consente agli stessi gangster che hanno causato la crisi dei subprime , e quella del debito, di muoversi liberamente in Europa, causando ogni danno possibile, portando miseria e devastazione, come hanno gia' fatto in passato.

E' un fatto che in USA la disuguaglianza stia aumentando, ed e' un fatto che dietro alle leggi e ai regolamenti che le consentono ci siano le stesse lobbies che vogliono il TTIP.

Sarebbe ora che qualcuno iniziasse a dire chiaramente che non vogliamo il TTIP perche' non ci fidiamo degli americani e della loro completa mancaza di qualsiasi etica sociale. Che e', innazitutto e per sempre, la ragione per dire di NO al TTIP.


Nel momento in cui un paese aderisce al TTIP, la sola ispezione dello stato per la verifica delle condizioni di lavoro sarebbe considerata un motivo di risarcimento per mancati guadagni. Mentre Amazon Germania e' nei guai seri perche' si e' scoperto che c'erano dei simpatizzanti nazisti a fare la security a danno dei lavoratori, che venivano vessati, una cosa del genere dopo il TTIP non sarebbe piu' possibile.


Poi aprono una clinica privata in Italia, e siccome il welfare dello stato mantiene gli ospedali e nessuno si ammazza per pagare cifre astronomiche delle "efficienti" cliniche private americane (1) scoprono che in termini di costo/prestazione non sanno proprio come si fa a competere ne' con gli ospedali dello stato ne' con quelli convenzionati.

E allora che fanno? Si appellano perche' la sanita' pubblica ostacola l'iniziativa privata.

E questo vale per tutto: pensioni, scuola, sanita', non c'e' parte del welfare europeo che non verra' accusato di essere "aiuti pubbici alla concorrenza"


Perche' riassumendo,


Il TTIP e' un attacco a qualsiasi idea di "SOCIALE", attacco condotto da persone di qualita' criminale , subdola, malvagia e , sul piano umano, culturalmente mostruosa. Il TTIP nasce in un contesto culturale orrendo, da una visione del mondo schiavista, da appetiti inconfessabili, mostruosi, osceni. E da una malvagia determinazione a distruggere tutto cio' che di buono si e' fatto fuori dai confini USA.

Per questo, il TTIP va osteggiato e combattuto.

Per non dover migrare in Russia alla ricerca di dignita' della persona.

Germania e Francia hanno gia' detto di no a quella merda, e sarebbe ora che si unisse anche l' Italia.

Sempre che non vogliate vendere i vostri figli a qualche vecchio pedofilo americano. In nome del libero mercato.
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda funkazzista » mer dic 03, 2014 15:41 pm

La magistratura penale persegue fatti illeciti, reati, e se un reato non sussiste secondo le norme vigenti non deve neanche iniziare le indagini o le deve concludere con l’archiviazione. Questo però non significa che tutto quello che non è reato sia legittimo o rispondente a criteri di buona amministrazione e, ancora meno, che sia eticamente apprezzabile. In questo senso non si può richiedere al giudice penale, come spesso è avvenuto e continua ad avvenire, di affrontare e risolvere tutti i problemi della nostra società addossandogli così una forma di supplenza che non gli compete e che non ha gli strumenti per soddisfare, rispetto ad altri organi e istituzioni

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda coniglio » mer dic 03, 2014 15:44 pm

funkazzista ha scritto:
La magistratura penale persegue fatti illeciti, reati, e se un reato non sussiste secondo le norme vigenti non deve neanche iniziare le indagini o le deve concludere con l’archiviazione. Questo però non significa che tutto quello che non è reato sia legittimo o rispondente a criteri di buona amministrazione e, ancora meno, che sia eticamente apprezzabile. In questo senso non si può richiedere al giudice penale, come spesso è avvenuto e continua ad avvenire, di affrontare e risolvere tutti i problemi della nostra società addossandogli così una forma di supplenza che non gli compete e che non ha gli strumenti per soddisfare, rispetto ad altri organi e istituzioni

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... a/1246545/
(e si parla di quella percepita!)
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda coniglio » mer dic 03, 2014 18:09 pm

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Messaggioda El Rojo » gio dic 04, 2014 16:15 pm

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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda coniglio » gio dic 04, 2014 19:06 pm

PIEDENERO ha scritto:"Il miglior schiavo è colui che non sa di essere uno schiavo"




...è colui che
non riesce più ad immaginarsi una sua libertà.
e così facendo finisce per fare il gioco del suo padrone...




LA LIBERTA' NON SI MENDICA
SI CONQUISTA








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...a volte esagero, lo so :D
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda MarcoS » ven dic 05, 2014 18:52 pm

http://ilsimplicissimus2.wordpress.com

[quote....]Il fatto è che tutto questo viene a turbare il senso che l’ex partito di centrosinistra, dopo aver umiliato il mondo del lavoro con job act e fatto cose che Berlusconi non avrebbe osato, vuole dare alla campagna elettorale in preparazione: quello di essere il meno peggio. L’idea accennata da Barenghi e sviluppata da Gilioli calibrandola sugli imprevisti sviluppi della vicenda Marino, salvato dalle combriccole piddine che lo volevano cacciare, proprio dallo scandalo, divenendo a sua volta il meno peggio, si applica all’insieme nazionale: vi abbiamo traditi e presi in giro, ma siamo meglio di Salvini, Grillo e Berlusconi. Quindi se non votate o votate più a sinistra (ammesso e non concesso che sia possibile) potreste ritrovarvi col peggio al governo.[/quote]

...In realtà vent’anni di declino dovrebbero averci ammaestrati sul fatto che il peggio del peggio è proprio il meno peggio, perché uccide l’idea del meglio e la relega fra le utopie.



Certo che se quella volta il M5S si fosse alleato con Bersani sarebbe tutto diverso, ora. No?
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » gio dic 11, 2014 12:47 pm

molto interessante


Ti Fregano con Le Parole: Come se Tornare alla Lira fosse Diverso da Bancarotta




Attenzione eh: se non torniamo alla lira entro il tal anno l’Italia andrà in Bancarotta.

Il che tradotto in Italiano comprensibile significa:

Attenzione eh: se non falliamo, allora falliremo.

Buoni ragazzi miei questo non è un post su Euro o Lira. Per come sono andate le cose, un “evento creditizio” è inevitabile, al limite si potrebbe scegliere quale. Il che implica in ultima analisi come bilanciare il peso di una bancarotta fra i vari soggetti debitori e i vari soggetti creditori.

Ma fatemi un favore, non illudetevi che non ci sia un durissimo prezzo da pagare. Comunque.

Dunque ragioniamo per scenari:

1.Rana Bollita: le cose continueranno ad andare come stano andando per ancora molti lunghi anni, l’Italia rimane nell’Euro, perde reddito e per mantenere il carrozzone pubblico inventa sempre nuove basi imponibili per confiscare patrimonio. E’ lo scenario auspicato dall’attuale classe politica, disegnato da S&P nel suo declassamento, e sotto sotto quello meno-peggio voluto da tanti italiani illusi che pensano di essere più furbi del vicino e scamparla. Vi dico già che questo scenario (fortunatamente? Sfortunatamente?) non reggerà a lungo, anzi usciremo dal 2015 con ben altre prospettive. La traiettoria di avvitamento e di caduta degli aggregati macro è troppo rapida, e ci sono troppe spinte anti Euro o anti Europee in tutto il continente.

2.Svolta Americana: per qualche miracolo politico che non saprei individuare, i paesi europei del Nord accettano di sussidiare pesantemente quelli del Sud (ottenendo leve di comando), e la BCE si mette a fare un furioso QE. Si crea una autentica unione fiscale, politica e in prospettiva giuridica, europea. In questo caso gli Italiani avrebbero tutto da guadagnare. Ma siamo nel campo della fantascienza.

3.Bancarotta Classica: Un evento politico traumatico, tipo elezioni anticipate con l’attuale sistema elettorale e impossibilità di formare un governo oppure la formazione di un governo deciso a non ottemperare ai patti presi con l’Europa, porta alla fuga di capitali dall’Italia con conseguente default. In questo caso, ci sarebbe un periodo molto duro specie per i pensionati e per i dipendenti pubblici, un blocco temporaneo dell’intera economia e un apertura di un tavolo di negoziazione internazionale sul debito italiano. Il peso della bancarotta sarebbe comunque distribuito fra creditori e debitori. Probabili fallimenti bancari con perdita dei risparmi da parte dei correntisti. Alla fine è anche possibile che all’Italia non resti che tornare alla Lira.

4.Ritorno alla Lira (ovvero bancarotta lo stesso): come ovvio in questo caso le obbligazioni dello Stato (e probabilmente anche quelle di diritto privato, non saprei) dovrebbero essere convertite in Lire perchè immediatamente impagabili a causa della svalutazione esplosiva della nuova unità di conto. Alla fine si tratta di un meccanismo che impone ai creditori una perdita secca in termini reali e ai debitori una perdita secca del potere di acquisto. La storia ci insegna che nei giorni prima del ritorno alla Lira, verrà istituito un controllo dei capitali che limiti a pochi Euro la possibilità di ritiro del contante o di fare bonifici esteri (o di comprare oro, per dire) in attesa della conversione dei conti correnti nella nuova valuta con rapporto 1 a 1. Non è detto che vada cosi’ ma fino ad oggi E’ andata cosi’.

Alla fine il ritorno alla sovranità monetaria è una scelta politica che deve essere ben studiata nei minimi dettagli sia sul come essa deve essere attuata sia sulle conseguenze e i rapporti con i nostri tradizionali partner commerciali.

In questo senso, Grillo ha fatto un errore gravissimo proponendo il clownesco referendum sull’Euro senza nessun piano anche nell’ipotesi irrealistica che esso sia mai celebrato e abbia un qualche valore. Salvini invece ha buon giuoco nel dire che la Lega invece ha un piano e una visione, quali non è dato sapere, ma la strategia mediatica è giusta.

p.s. sul serio quando sarà pronto il documento tecnico “Procedure per Tornare alla Lira” che sia edito da Casaleggio e Associati o Lega non ha importanza, sarà la mia lettura preferita.




http://www.rischiocalcolato.it/2014/12/ ... rotta.html
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Messaggioda coniglio » gio dic 11, 2014 15:25 pm

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Messaggioda scairanner » gio dic 11, 2014 16:07 pm

MarcoS ha scritto:Non ritrovo il 3D sul TTIP, quindi riporto qua un interessante commento da Keinpfusch.net .....



eccolo, adesso ho modificato il titolo, per quello prima non lo trovavi :D
Ultima modifica di scairanner il gio dic 11, 2014 16:08 pm, modificato 1 volta in totale.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Messaggioda PIEDENERO » gio dic 11, 2014 16:08 pm

coniglio ha scritto:Immagine


Spero che sia L' ultimo atto di questo presidente. Atto che tende a capovolgere la realtà, non pensavo arrivasse a tanto. Lui e la banda che ci governa non hanno mai avuto così tanta paura, sono terrorizzati dall idea di qualcuno onesto e non allineato che possa interferire con le loro logiche di spartizione e comando.
Neanche le BR e la mafia delle bombe gli ha fatto così paura.
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