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Spazio per messaggi e discussioni a tema libero.

Messaggioda Spider » lun dic 13, 2004 13:06 pm

Brano da "The promised Land", del mitico Boss (liberamente tradotto da me)



Ho fatto del mio meglio per vivere nel modo giusto
Mi alzo ogni mattina e vado al lavoro ogni giorno
Ma gli occhi non ci vedono più, e il sangue scorre freddo
A volte mi sento così debole che vorrei solo esplodere
Esplodere, e fare a pezzi questa città decrepita
Prendere un coltello e tagliarmi via questo dolore dall'anima
Trovar qualcuno che non veda l'ora di iniziare a far qualcosa


Una nuvola scura si alza dal deserto
Prendo le mie borse e mi tuffo dritto nella tempesta
Sarà una tromba d?aria a spazzare via
Tutto ciò che non ha la forza di resisterle
Spazza via i sogni che mi tormentano
Spazza via i sogni che mi spezzano il cuore
Spazza via le menzogne che non mi lasciano altro che perso e straziato.
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
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Messaggioda HappyFra » lun dic 13, 2004 13:15 pm

Ring the bells that still can ring
Forget your perfect offering
There is a crack, a crack in everything
That's how the light gets in
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


Siamo qui per scalare, mica per divertirci!
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Messaggioda .:eZy:. » lun dic 13, 2004 13:59 pm

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8O 8O :? ?anche se ho scoperto che dobbiamo ringraziare, per questo di Pollock e per molte altre opere della cultura alternativa americana, la CIA che, in piena guerra fredda culturale, sponsorizzava la popart in contrapposizione al cupo realismo socialista.
http://www.disinfo.com/archive/pages/dossier/id260/pg1/
http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ ... icazione=2
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Messaggioda dogon » lun dic 13, 2004 14:17 pm

Wassilj Kandinskij 13.12.1866

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Messaggioda dogon » mar dic 14, 2004 13:31 pm

ezyrider ha scritto:
8O 8O :? ?anche se ho scoperto che dobbiamo ringraziare, per questo di Pollock e per molte altre opere della cultura alternativa americana, la CIA che, in piena guerra fredda culturale, sponsorizzava la popart in contrapposizione al cupo realismo socialista.
http://www.disinfo.com/archive/pages/dossier/id260/pg1/
http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ ... icazione=2


8O 8O 8O ...mi sorprende ancora di più ritrovare il nome di Silone tra quanti menzionati (o forse ho un ricordo dello stesso un pò troppo adolescenziale)!
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Messaggioda ento » mar dic 14, 2004 14:55 pm

Carlo Rivolta

... E' che più che mai in un giorno così bisogna far parlare Socrate e basta. Questa non è l'apologia di Dell'Utri, come scrivono i giornali. Il pubblico è poi libero di fare le associazioni che crede, ma bisogna fare silenzio. Avere rispetto di Socrate e, se permettete, anche di me. ...

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Mi inchino
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Unberto Boccioni

Messaggioda Roberto » mar dic 14, 2004 15:53 pm

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Messaggioda dogon » mer dic 15, 2004 14:25 pm

Tatanka Lyotanka (Toro Seduto), 15.XII.1890

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"Era da poco giunto nella riserva di Standing Rock, quando Toro Seduto ebbe una visione.
Un'allodola, uccello che il grande capo riteneva amico e dispensatore di saggi consigli, gli annunciò che sarebbe stato ucciso da un uomo della sua gente.
Toro Seduto ne fu molto amareggiato, ma la profezia dell'allodola si rivelò esatta.
Durante i tafferugli, a seguito del tentativo di arrestarlo, il capo sioux fu colpito prima da Testa di Toro, e subito dopo Tomohawk Rosso gli sparò alla testa:
tutti e due erano poliziotti indiani che un tempo avevano lottato al suo fianco per la difesa della libertà dei Lakota. "

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Messaggioda dogon » ven dic 17, 2004 18:54 pm

Antonio Ligabue



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Messaggioda Roberto » ven dic 17, 2004 19:20 pm

Le Corbusier

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Messaggioda .:eZy:. » dom dic 19, 2004 11:02 am

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Messaggioda dogon » lun dic 20, 2004 9:14 am

grande!...sai quante volte ci avevo pensato di postare questo film e poi...eccolo qui! 8)
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Messaggioda ento » mar dic 21, 2004 9:58 am

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Dec 21 1940, F.Z. was born
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Messaggioda cuorpiccino » mar dic 21, 2004 10:11 am

Ho cercato con google "21 dicembre avvenne" ed è uscito sto sito
http://www.brianzapopolare.it/sezioni/politica/socialcom/20030305_stalin_cronologia.htm
che riporta lo scritto seguente (vecchio peraltro):

A cinquant'anni dalla morte di Stalin

21 dicembre 1879
A Gori, piccola città della Georgia nasceva Stalin

Breve cronologia

21 dicembre 1879

A Gori, piccola città semiorientale della Georgia vicina a Tbilisi, nasce Iosif Vissarionovic Dzugasvili. I genitori, Vissarion Dzugasvili ed Ekaterina Geladze, erano entrambi nati servi della gleba: l'emancipazione avvenne durante la loro infanzia. Prima di arrivare a Gori e diventare ciabattino, Vissarion aveva lavorato come contadino. Altre fonti biografiche attribuiscono però la vera paternità a un facoltoso mercante, di nome Egnatasvili, in casa del quale la madre di Stalin lavorava come domestica.

Settembre 1888

Stalin inizia a frequentare la scuola ecclesiastica di Gori. Manifesta una grande passione per la lettura. Legge soprattutto i classici georgiani, a partire da "Il patricida" di Kazbegi, la vicenda di un eroe fuorilegge e romantico di nome Koba, poi assunto da Stalin come nome di battaglia durante gli anni della rivoluzione. Discipline ecclesiastiche, storia, geografia, georgiano e calligrafia sono le materie in cui eccelle.

Luglio 1894

Stalin lascia la scuola di Gori, è il migliore della classe. Si iscrive, grazie a una borsa di studio, al seminario teologico ortodosso di Tbilisi. L'istituzione dava spazio a greco, latino e russo e i metodi di studio erano gli stessi che Stalin avrebbe reintrodotto nel futuro sistema scolastico sovietico. A sedici anni comincia ad assumere un atteggiamento di ribellione alle regole di disciplina. Per allargare l'ambito delle letture Stalin diventa autodidatta e si procura opere di Hugo, Darwin, Feuerbach, Spinoza, oltre che biografie su Copernico e Galileo. Un vago senso di ribellione contro le ingiustizie si forma in lui prima dell'incontro con i testi del marxismo.

Maggio 1899

Stalin abbandona il seminario ed entra in contatto con il movimento marxista georgiano. Legge i primi scritti di Lenin e si attribuisce lo pseudonimo politico di "Koba", il brigante vendicatore. L'anno prima, a Minsk, si era tenuto il primo congresso del Partito operaio socialdemocratico russo, la prima organizzazione politica cui possono fare riferimento i marxisti. Per Stalin inizia il periodo della lunga clandestinità. A Tiflis gli viene affidato il compito della propaganda politica negli ambienti degli operai ferrovieri.

1901

Si trasferisce a Batum, città industriale e portuale. Nel marzo dell'anno successivo Stalin è tra gli organizzatori di un corteo di duemila operai che chiedono il rilascio di compagni detenuti. Il 5 aprile viene arrestato e incarcerato per diciotto mesi. Nel luglio del 1903 è condannato a tre anni di esilio in Siberia ma fuggirà nel gennaio 1904.

Febbraio 1904

Torna a Tiflis. Nel movimento operaio intanto si discute. Lenin ha pubblicato il "Che fare? ", una risposta al revisionismo di Bernstein: la «classe operaia è in grado, esclusivamente con i propri sforzi, di sviluppare soltanto una coscienza sindacale». La coscienza di classe «può essere portata loro soltanto dall'esterno», sulla base di una «conoscenza scientifica» e attraverso l'organizzazione del partito. A Bruxelles e Londra si svolge il secondo congresso del Posdr in cui i bolscevichi ottengono la maggioranza contro la linea "economicista" dei menscevichi. Stalin, dopo qualche incertezza, si schiera con i bolscevichi.

1905

Scoppia la prima rivoluzione russa, in gran parte spontanea. Ma nel corso degli eventi i socialdemocratici guadagnano una certa influenza. Stalin parla in alcuni comizi di massa e scrive articoli e piccoli opuscoli. Soprattutto, tiene discorsi contro i dirigenti menscevichi, gli anarchici, i federalisti e i socialisti rivoluzionari. Nel frattempo si sposa con Ekaterina Svanidze che morirà appena due anni dopo. Dai due nasce Jakov. Alla fine dell'anno, in una importante riunione di partito in Finlandia, Stalin incontra per la prima volta Lenin.

Aprile 1906

Si tiene il IV congresso dei socialdemocratici che sancisce la "riappacificazione" tra menscevichi e bolscevichi. Al V congresso, nel maggio 1907, Lenin ottiene la maggioranza.

25 marzo 1908

Stalin viene arrestato di nuovo, poi condannato a due anni di esilio in Siberia. Evade ma viene nuovamente preso il 23 marzo 1910. Sono trascorsi dieci anni di attività clandestina, arresti, esilii, fughe e militanza politica contro i menscevichi.

1912

Lenin lo chiama a far parte del Comitato centrale del partito durante la conferenza di Praga. E' di nuovo arrestato e condannato all'esilio. Negli articoli comincia a firmarsi con lo pseudonimo di "Stalin", uomo d'acciaio. Sempre su richiesta di Lenin, redige uno scritto sulla questione nazionale in Russia. Nel gennaio del 1913 si reca a Vienna per raccogliere documentazione. Qui incontra per la prima volta Trockij. Al ritorno in Russia viene arrestato per l'ultima volta e condannato a quattro anni di esilio.

Febbraio 1917

Torna a Pietrogrado subito dopo l'abbattimento dell'assolutismo zarista. Stalin, insieme a Kamenev e a Murianov, assume la direzione della "Pravda", appoggiando il governo provvisorio per la sua azione rivoluzionaria contro i residui reazionari. Nelle decisive settimane di conquista del potere da parte dei bolscevichi, Stalin, membro del comitato militare, non appare in primo piano e solo il 9 novembre 1917 entra a far parte del nuovo governo provvisorio (il Consiglio dei commissari del popolo) con l'incarico di occuparsi degli affari delle minoranze etniche.

1922

Viene nominato segretario generale del Comitato centrale. Trasforma la carica, di scarso peso in origine, in una leva di potere all'interno del partito dopo la morte di Lenin (1924). Nei contrasti del gruppo dirigente sovietico, Stalin sostiene che la Russia deve mobilitare tutte le risorse per salvaguardare la rivoluzione visto il fallimento della prospettiva rivoluzionaria in Occidente. E' la tesi del "socialismo in un paese solo".

1927

Vincono le tesi di Stalin, il Comitato centrale si schiera sulle sue posizioni isolando Trockij, Kamenev e Zinovev.

1928

Inizia l'era di Stalin al governo sovietico. Mette bruscamente termine alla Nep e innesca dall'alto la collettivizzazione e meccanizzazione dell'agricoltura. Sopprime il commercio privato e i kulaki arricchiti vengono declassati a semplici contadini dei kolchoz o avviati a campi di lavoro. Si avvia il primo piano quinquennale (1928-32) che dà la precedenza all'industria pesante. Circa la metà del reddito nazionale è investito nella trasformazione di un Paese povero e arretrato in una grande potenza industriale. Si importano macchinari in quantità massiccia e vengono chiamate alcune decine di migliaia di tecnici stranieri. Alla natura prometeica dell'impresa fa da controaltare l'autoritarismo e l'intrasingenza. Ogni dissenso è stroncato come complotto.

Anni '30

Su gran parte della classe dirigente si abbattono le "purghe" (successive al misterioso assassinio di Kirov) che videro la condanna a morte o a lunghi anni di carcere di quasi tutta la vecchia guardia bolscevica, da Kamenev a Zinovev a Pjatakov a Rodek a Sokolnikov; da Bucharin e Rychov a Jagoda e a Tuchacevskij. Tra l'altro l'Armata Rossa è privata di oltre la metà dei suoi comandanti più prestigiosi.

1939

All'ambiguità delle potenze occidentali, Stalin risponde con il patto di non-aggressione con la Germania di Hitler (patto russo-tedesco del 23 agosto 1939). Scoppia la Seconda guerra mondiale, le truppe sovietiche occupano i territori finlandesi alle frontiere.

1941

La Germania rompe il patto e aggredisce l'Urss. Stalin chiama il popolo russo alla guerra patriottica contro gli invasori, fino alla vittoria sulle macerie fumanti di Berlino nel 1945. Nel dopoguerra non cambia il clima di accerchiamento, reso più pressante dall'arma atomica degli Usa. Stalin è indotto a irrigidire ancor più il potere monolitico e verticale. A livello internazionale proclama la tesi della coesistenza pacifica.

5 marzo 1953

Viene resa nota la morte di Stalin.
Redazione di Liberazione
Roma, 5 marzo 2003
da "Liberazione"
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Messaggioda .:eZy:. » mar dic 28, 2004 16:12 pm

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Messaggioda ento » gio dic 30, 2004 10:13 am

DOLCENERA

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei

nera che porta via che porta via la via
nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera
nera che picchia forte che butta giù le porte

nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá
imbaggiâ imbaggiâ

Non è l'acqua che fa sbadigliare (ma)
chiudere porte e finestre chiudere porte e finestre
nera di malasorte che ammazza e passa oltre
nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c'è luna luna
nera di falde amare che passano le bare

âtru da stramûâ
â nu n'á â nu n'á

Altro da traslocare
non ne ha non ne ha

ma la moglie di Anselmo non lo deve sapere
ché è venuta per me
è arrivata da un'ora
e l'amore ha l'amore come solo argomento
e il tumulto del cielo ha sbagliato momento
acqua che non si aspetta altro che benedetta
acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale
acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte

nu l'è l'aaegua de 'na rammâ
'n calabà 'n calabà

Non è l'acqua di un colpo di pioggia (ma)
un gran casino un gran casino

ma la moglie di Anselmo sta sognando del mare
quando ingorga gli anfratti si ritira e risale
e il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda
e la lotta si fa scivolosa e profonda

amiala cum'â l'aria amìa cum'â l'è cum'â l'è
amiala cum'â l'aria amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala come arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei

acqua di spilli fitti dal cielo e dai soffitti
acqua per fotografie per cercare i complici da maledire
acqua che stringe i fianchi tonnara di passanti

âtru da camallâ
â nu n'à â nu n'à

Altro da mettersi in spalla
non ne ha non ne ha

oltre il muro dei vetri si risveglia la vita
che si prende per mano
a battaglia finita
come fa questo amore che dall'ansia di perdersi
ha avuto in un giorno la certezza di aversi
acqua che ha fatto sera che adesso si ritira
bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente
fredda come un dolore Dolcenera senza cuore

atru de rebellâ
â nu n'à â nu n'à

Altro da trascinare
non ne ha non ne ha

e la moglie di Anselmo sente l'acqua che scende
dai vestiti incollati da ogni gelo di pelle
nel suo tram scollegato da ogni distanza
nel bel mezzo del tempo che adesso le avanza
così fu quell'amore dal mancato finale
così splendido e vero da potervi ingannare

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei


(Fabrizio De Andrè)
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Messaggioda dogon » ven dic 31, 2004 9:36 am

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...je suis le petit chevalier....


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Messaggioda cuorpiccino » lun gen 03, 2005 13:13 pm

Il 3 gennaio 1892 nasceva John Ronald Reuel Tolkien
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La Via prosegue senza fine
Lungi dall'uscio dal quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
Devo inseguirla ad ogni costo
Rincorrendola con piedi alati
Sin all'incrocio con una più larga
Dove si uniscono piste e sentieri.
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.

La Via prosegue senza fine
Lungi dall'uscio dal quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
Presto, la segua colui che parte!
Cominci pure un nuovo viaggio,
Ma io che sono assonnato e stanco
Mi recherò all'osteria del villaggio
E dormirò un sonno lungo e franco

Voltato l'angolo forse si trova
Un ignoto portale o una strada nuova;
Spesso ho tirato oltre, ma chissà,
Finalmente il giorno giungerà,
E sarò condotto dalla fortuna
A est del Sole, ad ovest della Luna


"Tre anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende."
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda Roberto » lun gen 03, 2005 13:55 pm

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Messaggioda dogon » mar gen 04, 2005 14:36 pm

Carlo Levi 4.1.1975
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ImmagineAlbert Camus 4.1.1960
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