brookite ha scritto:Per fortuna, purtroppo per me, non tutte le scuole statali fanno schifo.
Nel mio circondario ci sono due scuole statali (una è un liceo classico) letteralmente in mano a elementi di CL, motivo per cui manderò mia figlia a scuola a Rapallo anzichè Chiavari dove abitiamo.
Vi posso garantire che c'è più tolleranza dalle suore. (sempre pecunia non olet...).
Perchè lo stato mantiene le private ? Semplice, gli conviene. Le scuole elementeri paritarie ricevono dallo stato circa 2500 euro/annui per tutta la classe, l'attuale contributo per le medie parificate è di 279 uero all'anno per allievo. Il costo medio dell'allivo per lo stato è di 4000 euro all'anno. Ve lo immaginate cosa succederebbe se metà degli istituti privati chiudessero bottega ?
Senti senti, che nella stessa provincia mi scrivono che la musica è un' altra:
14 luglio 2005.
Siamo un gruppo di genitori ed alcune insegnanti elementari.
Ci riuniamo per costituire un comitato, perchè davvero non ne
possiamo più.
Il nostro Comitato si chiama "Meno stress ai bambini".
Vogliamo che i nostri bambini frequentino una scuola fatta per loro,
nel loro interesse, per il loro bene.
Vogliamo che vi trovino amore per la conoscenza, rispetto, buoni
esempi.
Vogliamo che imparino la grammatica italiana e la matematica, che la
loro sete di conoscenza venga nutrita con generosità e senza
ideologie.
Vogliamo che non perdano tempo prezioso in inutili `progetti' ad
unico vantaggio di chi li confeziona e ne riceve finanziamenti.
Vogliamo che non siano più strumento di pusillanimi lotte di potere
nel complicatissimo universo scolastico, ma le loro persone vengano
aiutate a crescere gradualmente e con attenzione.
Vogliamo che le loro schiene non si pieghino più sotto zaini
pesantissimi e pieni di quadernoni tappezzati di fotocopie.
Vogliamo, insomma, che possano essere bambini, bambini desiderosi di
conoscere ed aiutati a scoprire i tesori della conoscenza.
Nella nostra zona, l'estrema provincia di Genova, tentare di
dialogare con le realtà scolastiche è diventato impossibile,
impegnate come sono a difendere la bandiera antigovernativa.
Chi di noi è dentro la scuola, perchè insegnante, è sconcertato ed
indignato: in ogni decisione scolastica l'elemento che conta meno
sono i bambini. L'importante è `contrastare l'odiato tiranno', il governo e le sue
riforme.
Tutti i mezzi sono leciti.
Primo mezzo ampiamente utilizzato è la disinformazione.
La maggior parte dei genitori ha accettato lo scorso anno le 30 ore
scolastiche settimanali perchè gli è stato fatto credere dai
dirigenti scolastici e dagli insegnanti che fosse l'orario minimo di
legge.
L'orario minimo di legge è, invece, 27 ore e tutte le ore eccedenti
sono a tutti gli effetti ore opzionali, che la famiglia ha diritto,
e non dovere, di scegliere.
Per rendere praticamente impossibile ai pochi genitori informati
godere del tempo scolastico minimo di 27 ore, le ore opzionali sono
state spesso collocate nelle ore antimeridiane, col risultato che
bambini di 6 anni si beccavano le lezioni di italiano subito dopo
pranzo.
Chi ha richiesto le 27 ore è stato fatto oggetto di pressioni da
parte del personale scolastico, perchè rinunciasse a far valere il
proprio diritto.
Risultato: la maggior parte delle famiglie, per non entrare troppo
in urto con la scuola, ha chinato il capo ed accettato le 30 ore, di
fatto obbligatorie.
Noi non desideriamo chinare il capo e vogliamo farci promotori del
benessere dei nostri bambini, benessere che parte dall'applicazione
di quelle norme legislative che consentono alla famiglia di
esercitare più liberamente che in passato il diritto allo studio dei
propri figli.
La legge consente alle famiglie di scegliere l'età d'ingresso dei
bambini alla scuola primaria, ingresso che può essere anticipato per
i nati nei primi mesi dell'anno, ed il tempo scolastico confacente
al modello educativo più consono alla famiglia.
Vogliamo che tutti i genitori siano innanzitutto informati di queste
possibilità e, se credono, ne usufruiscano liberamente, senza timore
o pressioni negative.
Vogliamo creare un movimento di opinione e, quando è il caso, di
denuncia perchè cessino nel mondo della scuola i piccoli e grandi
soprusi e strumentalizzazioni di cui i bambini fanno
irrimediabilmente le spese.
Per questo abbiamo costituito il comitato "Meno stress ai bambini",
perchè i bambini non meritano di trovarsi ogni giorno su un fronte
di battaglia che non è il loro, ma di adulti politicizzati,
esageratamente sindacalizzati o, semplicemente (ma la cosa non è
meno grave), ignoranti o indifferenti rispetto al grave compito
educativo che hanno assunto.
Per maggiori informazioni o segnalazioni scrivere a
menostressaibambini@hotmail.it