TAV - VERGOGNA!!!!

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Messaggioda cialtrone » ven dic 09, 2005 21:42 pm

A me 'sta robba qua che nel 2005 qualcuno pensi che guadagnare 15 minuti netti su una percorrenza ferroviaria permetta introiti di duemila lire superiori, e se ne fotta di una diecina di migliaia di persone che stanno laddove passa questo prodigio moderno-economico, a me, questa robba qua, che ce se ne fotta ma proprio fotta di un essere umano, a discapito di cinquecentolire, a me, che sono un veteroidiota e certamente ridicolmente sognatore, con accenni sicuramente populistici e demogogici, a me, 'sta robba qua, mi pare, a me, che violi qualsiasi principio di qualsiasi cosa. Una vera e propria deficienza.
E questo adesso, mille anni fa, e fra mille anni.

Punto.

Ogni uomo di qualsiasi fede rifletta su tale semplice considerazione.
Per un guadagno destinato a pochi, si spianano territori antichi di molti, dove la vita scorre comunque e meglio.

Qualcuno, quiddentro, abbia la capacità di spiegare a me, con parole semplici, cosa entrerà nelle mie tasche, di qualsiasi natura, nel mio cuore, nella mia cultura, nel mio futuro, con una tale operazione.
E non nel mio culo.
In poche parole, l'uomo, checciguadagna?
Ascolto attento.
cialtrone
 

Messaggioda Davide1980 » ven dic 09, 2005 21:58 pm

Non sono molto iformato sui fatti so solo che in questi tempi il ceto di societa' medio/medio basso a qui appartengo anch'io viene sempre piu' sfruttato e tartassato dai potenti sempre piu' potenti , l'ho notato anche sul lavoro nel mio piccolo, le cose non possono assolutamente continuare cosi'
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Messaggioda Silvio » ven dic 09, 2005 22:00 pm

Davide1980 ha scritto:Non sono molto iformato sui fatti so solo che in questi tempi il ceto di societa' medio/medio basso a qui appartengo anch'io viene sempre piu' sfruttato e tartassato dai potenti sempre piu' potenti , l'ho notato anche sul lavoro nel mio piccolo, le cose non possono assolutamente continuare cosi'




ti straquoto, ma non avevo dubbi !!!
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Messaggioda il.bruno » sab dic 10, 2005 10:44 am

cialtrone ha scritto:In poche parole, l'uomo, checciguadagna?
Ascolto attento.

Fin dai primi tempi della storia le civiltà si sono sviluppate dove c'erano delle vie di comunicazione. Civiltà vuol dire che lì l'uomo riusciva a costruire delle case, dei templi, ad irrigare i campi, a mangiare meglio, ad avere tempo per iniziare a studiare l'universo, a sviluppare le prime forme d'arte e di letteratura... ad esempio quello che successe svariate migliaia di anni fa lungo il Nilo o in Mesopotamia, o lungo le coste di tutto il mondo dove si svilupparono i primi porti con le prime attività commerciali (ad esempio i Fenici).
Altrove l'uomo continuò a vivere come all'età della pietra, campando 30 anni anzichè 60. Probabilmente gli egizi 3mila ani fa avevano delle conoscenze più evolute di quante ne abbiano oggi alcune tribù sparse per le foreste del mondo, che non hanno avuto dalla natura le opportunità per fare altrettanti passi in avanti.
Nel tempo la cosa si è confermata. Chi farebbe un'industria, che porta innanzitutto lavoro, in un posto non servito dalle vie di comunicazione? Tutti dicono che le difficoltà economiche italiane sono dovute anche alla mancanza di vie di comunicazione adeguate [ho in mente dei posti vicino a Milano dove se ci fosse un cavalcavia probabilmente salirebbe il PIL (se metà delle ore sprecate in coda fossero dedicate al lavoro)!]
Quale attività produttiva si insedierebbe in un posto da dove non riesci a portar via a prezzi decenti ed in tempi decenti i prodotti? O magari riusciresti a farlo, ma comunque a prezzi e tempi superiori a quelli che avresti in altri paesi? E se nessuna attività produttiva investe in un paese, c'è meno lavoro, cioè si produce meno ricchezza e ne rimane di meno alla gente.
Quando si dice che serve a "non perdere il treno dell'Europa" (espressione che di per sè non vuol dire nulla) io intendo questo.
Se oggi si usano poco i treni per il trasporto delle merci, non è perchè gli industriali sono cattivi, ma perchè il servizio è meno efficiente. Questa cosa serve a rendere più efficiente questo passaggio e a rendere più competitiva l'Italia.
Tutti questi calcoli che l'opera non si ripaga... ma tengono conto dell'indotto? L'indotto è l'Italia del futuro. Opporsi a questa cosa è segno della crisi di una mentalità di carità: oggi non ci interessa più investire per una prospettiva di bene che si realizzerà quando non ci saremo più, ma ci saranno i nostri successori.
Come se ai tempi della costruzione del tunnel del Sempione ci si fosse chiesto se l'opera si ripagava in pochi anni. Ci sono decenni e decenni di tempo.
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Messaggioda quilodicoequilonego » sab dic 10, 2005 10:58 am

I vostri amici ( ex? ) dicono

«Salvaguardare le nostre montagne non significa certo isolamento. Non possiamo permetterci di essere tagliati fuori dalle grandi reti europee: dobbiamo usare i progressi delle tecnologie e delle coscienze scientifiche per garantire la tutela dell'ambiente»: il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, coglie l'occasione della terza edizione della Giornata Internazionale della Montagna, per far sapere come la pensa sulle proteste contro i cantieri dell'Alta Velocità in Val di Susa.


TAV: BONINO, OPERA NECESSARIA PER UN'ECOLOGIA SOSTENIBILE E PER L'ECONOMIA DEL NOSTRO PAESE
Roma, 7 dicembre 2005 - La costruzione del corridoio ferroviario ad alta velocità che collegherebbe Torino e Lione rappresenta per il nostro paese un primo passo avanti nella direzione giusta.



Trovato in rete
spero di non offendere nessuno se affermo qui che purtroppo
della Valsusa (in quanto TAV e non Olimpiadi invernali 2006) ormai sembra
che tutti abbiano qualcosa da dire pur sapendone in concreto abbastanza
poco. Chi invece si limita, come Ciampi, a dire poco ma concreto (cioè che
l'Italia non può isolarsi a occidente per quanto riguarda i trasporti
terrestri) si becca subito del "traditore". Ora se il "cul de sac" di
momtagne che racchiude il Piemonte dal Monviso al Monte Rosa è davvero uno
spettacolo straordinario se ammirato da Superga in una limpida giornata di
sole, per quanto riguarda il trasporto di merci da e verso ovest sino a
qualche decennio fa aveva solo la ferrovia "storica" del Frejus che in poco
più di un secolo ha trasformato la Valsusa da isolata valle montana con
10-20 mila residenti impegnati prevalentemente in attività agricole in un
comprensorio turistico estivo ed invernale che tra villeggianti stagionali e
turismo dei fine settimana conta un totale di presenze dell'ordine delle
centinaia di migliaia. Nel 1980 fu inaugurato il Traforo stradale del Frejus
e così i residenti permanenti, prima della successiva realizzazione
dell'autostrada, dovettero subirsi per quasi 10 anni il passaggio dei TIR
giorno e notte nei paesi attrversati dalla strada statale. Fu così che negli
anni 80 cominciarono a comparire le scritte NO TIR trasformatesi poi in NO
TAV (con relativi attentati dinamitardi ai tralicci dell'ENEL) quando si
cominciò a parlare di far arrivare a Torino e Milano non solo i treni ma
anche le linee ferroviarie dei TGV francesi. Nel frattempo l'inquinamento da
TIR (reso poi più drammatico dopo la chiusura del traforo del Monte Bianco)
aveva cominciato prima in Svizzera e poi in Val d'Aosta a prospettare la
possibilit/necessità di un contingentamento dei TIR nelle zone alpine.
All'inizio degli anni 90 quindi ai responsabili delle politiche e strategie
comunitarie nel settore dei trasporti si prospettò in termini sempre più
pressanti la necessità di creare le premesse per una radicale
ristrutturazione delle infrastrutture e delle gestione del trasporto merci
su rotaia in modo da rendere da un lato economicamente competitiva in tempi
e costi del trasporta l'offerta di tale servizio e ridurre dall'altro il
"costo ambientale" del trasporto merci su strada.
Tutto questo richiede in prospettiva non solo di aumentare la capacità di
trasporto su rotaia in tonnellaggio totale ma anche di adeguare la
compatibilità di sagoma dell'intera rete ferroviaria europea ai nuovi
standard dei container dei cargo marittimi oltrechè di arrivare a disporre
di una rete dedicata prevalentemente al trasporto merci (connessa quindi ai
vari interporti intermodali) ed al trasporto locale passeggeri e ad un rete
veloce passeggeri compatibile con un trasporto merci "combinato" nelle ore
notturne di minor traffico passeggeri.
Ora la linea storica Torino-Frejus, pur raddoppiata negli anni 80, ha il
difetto di dover salire da Bussoleno a Bardonecchia di circa mille metri, di
utilizzare un'alimentazione elettrica a bassa tensione (3,5 kV) e di avere
comunque il vecchio binario fuori sagoma e quindi incompatibile con il nuovo
standard di container. Parlare quindi convogli merci di 7000 tonnellate da
Torino a Bardonecchia è perciò (scusami!) solo un esercizio di "wishful
thinking" anche perchè, pur se riuscissimo a portare a Modane un merci da
7000 tonnellate i francesi ce lo farebbero portare indietro visto che loro
molto più comodamente lo farebbero passare da Strasburgo!
In conclusione la TAV Torino-Lione risponde solo all'esigenza di offrire al
sistema combinato transeuropeo merci/passeggeri su rotaia degli anni 2020
una doppia infrastruttura (una tradizionale ristrutturata ed una nuova ad
alta tensione7velocità/capacità) che risponda alle necessità di collegamento
con Francia, Spagna e Portogallo previste per quell'epoca.
I confronti con il nucleare (e meno ancora con il Vajont) sono quindi solo
pretestuosi e, a mio giudizio, rispecchiano solo la scelta di essere
comunque contrari per principio o quella di cavalcare comunque qualsiasi
forma di malcontento nell'illusione di guadagnare (o rubare ad altri) un po'
di peso politico.
Tav e Valsusa a parte, l'aspetto "tragico" (che appare sempre più
incombente) è che queste frange politiche rischiano di offrire in un piatto
d'argento una scialuppa di salvataggio insperata al signor Berlusconi che,
superate le baruffe autunnali, riuscirà persino a dire che i suoi monelli, a
differenza di Prodi, alla fine lui riesce sempre a metterli in riga. E,
siccome alla fin fine gli italiani sono in prevalenza un popolo di
calabraghe che, di fronte a prospettive incerte e tormentate, preferiscono
un bel "contratto" anestetizzante (anche se fasullo), siamo di nuovo di
fronte alla traumatizzante prospettiva di pagare lo sfruttamento della
cocciutaggine Valsusina con un altro qinquennio di legislazione "ad usum
regis"!
Se così sarà, prepariamoci pure a ringraziare la solita "sinistra" triade di
sinistra del centrosinistra italiano!


...ma tanto i soliti diranno che sono cazzate inventate :roll:
enzo
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Messaggioda berni » sab dic 10, 2005 13:58 pm

cialtrone ha scritto:....

Qualcuno, quiddentro, abbia la capacità di spiegare a me, con parole semplici, cosa entrerà nelle mie tasche, di qualsiasi natura, nel mio cuore, nella mia cultura, nel mio futuro, con una tale operazione.
E non nel mio culo.
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Scusami cialtrone, ma hai gudagnato forse qualcosa, o ci guadagnerai, dallo scempio dei nuovi impianti sportivi per le olimpiadi, e li non ho visto grandi battaglie, e guadagnerai qualcosa dalla costruzione del Tenda bis?...ecc,ecc...
Non è detto che una cosa si possa, o non possa, realizzare unicamente se tutti ci guadagnano, ma che discorsi ci propini.
L'unica ideologia che regge, pro o contro, credo sia quella ambientale...
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Messaggioda troll » sab dic 10, 2005 20:58 pm

era meglio se passavano più camion e auto e la ferrovia bleah che schifo
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Messaggioda Bender » sab dic 10, 2005 21:04 pm

vi riporto dal blog di Beppe Grillo www.beppegrillo.it

Elenco una serie di luoghi comuni sulla Val di Susa con i commenti del comitato No TAV e due foto degli scontri dell?8 dicembre in cui si possono notare i famosi 1000 black block e anarchici citati dal dipendente Pisanu. Lo stesso che ha detto che non c?è stata alcuna carica al bivacco di Venaus.

Se esiste un comitato Pro TAV e vuole confutare questi punti, mi invii una mail e la pubblicherò, se non è possibile confutare questi punti si apra allora una commissione di inchiesta europea.

" I nove luoghi comuni

1. SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA
In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato all?Europa e soprattutto attraverso la Valle di Susa. In questa valle esistono già due strade statali, un?autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta). Sono tutte linee di collegamento con la Francia attraverso due valichi naturali (Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Il tutto in un fondo-valle largo in media 1,5 km ! A fatica ci sta anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto va in piena

2. LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE
In realtà l?attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote. (Ma sono state riscoperte e prese d?assalto nel periodo di chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci -previsto da chi vuole l?opera in crescita esponenziale -è invece sceso del 9% nell?ultimo anno!

3. LA TORINO-LYON E? INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE.
In realtà è? vero il contrario. Togliendo risorse (è tutto denaro pubblico) alla ricerca, all?innovazione e al risanamento dell?industria in crisi profonda (Fiat e non solo), il TAV sarà la mazzata finale all?economia piemontese

4. Il TAV TOGLIERA? I TIR DALLA VALLE
In realtà tanto per cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari a costruire la Torino-Lyon porteranno sulle strade della Valle e della cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla notte) per il trasporto del materiale di scavo dai tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di cantiere e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che le merci passeranno dall?autostrada alla nuova ferrovia? Anzi. I promotori dell'opera e recenti studi di ingegneria dei trasporti ci dicono che solo l' 1% dell'attuale traffico su gomma si trasferirà sulla ferrovia. Bel vantaggio

5.I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI DELL?ITALIA.
In realtà attraverso la Valle di Susa, attualmente, passa già il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi! Lungo l?Autostrada del Frejus passano circa 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco, in val d?Aosta, dove il numero dei TIR è stato limitato per legge.

6.LA TORINO-LYON PORTA LAVORO AI PIEMONTESI
In realtà come già sta succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro precario, per mano d?opera in gran parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione (ditte e buoi dei paesi suoi). Per i comuni della Valle di Susa e della cintura di Torino arriverebbe invece un bel problema: la mafia. Turbative d'asta sono già state individuate per la fase di sondaggio geologico a carico di uomini politici piemontesi e non... figurarsi per la realizzazione dell'opera!

7.LA LINEA E? QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA?
In realtà fa malissimo. Il tracciato prevede una galleria di 23 km all?interno del Musinè, montagna molto amiantifera. La talpa che perforerà la roccia immetterà nell?aria un bel po? di fibre di amianto. Invisibili e letali. Il vento le porterà dappertutto. Il foehn le porterà fin nel centro di Torino. Respirare fibre di amianto provoca un tumore dei polmoni (mesotelioma pleurico) che non lascia scampo. L?amianto è un materiale fuori legge dal 1977. Scavare gallerie in un posto così è illegale e criminale. E ancora: il tunnel Italia-Francia di 53 km scavato dentro al Massiccio dell?Ambin incontrerà (oltre a falde e sorgenti che andranno distrutte) anche roccia contenente uranio. E ancora: una linea in galleria si porta appresso tante gallerie minori, trasversali a quella principale. Si chiamano gallerie di servizio, o più simpaticamente, ?finestre?. Ce ne saranno 12! Con altrettanti cantieri, tutti a ridosso di centri abitati. Sarà un inferno di rumore, polvere, camion avanti e indietro per le strette vie dei paesi, di giorno e di notte, per 15 anni almeno. E ancora: la perforazione di tratti montani così lunghi vicino a centri densamente abitati potrà prosciugare le falde idriche e gli acquedotti, come accaduto per le gallerie TAV del Mugello, oggetto di processi per disastro ambientale. E ancora: la viabilità sarà stravolta. Verranno costruiti sovrappassi in corrispondenza di ogni cantiere. Forse queste nuove strade saranno calcolate come compensazioni all?impatto ambientale dell?opera? (per averne una vaga idea, farsi un giro sull?autostrada Torino-Milano osservando i guasti della tratta TAV Torino-Novara).

8. QUEST?OPERA FA BENE ALL?ECONOMIA, PERCHE? METTE IN MOTO CAPITALI PRIVATI
In realtà il costo stimato di 20 miliardi di euro è tutto a carico della collettività. Tutto denaro pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica invenzione del general contractor. Garantisce lo Stato Italiano. Nessun privato ci metterà un euro, soprattutto dopo l?esperienza del tunnel sotto la Manica che ha mandato in fallimento chi ne aveva acquistato i bond. I tantissimi soldi che servono a quest?opera verranno tolti alle linee ferroviarie esistenti (già disastrate), a ospedali, scuole, e a tutti i servizi di pubblica utilità, e allo sviluppo delle energie rinnovabili destinate a sostituire il petrolio. E ancora: è già previsto che la nuova linea ferroviaria Torino-Lyon avrà altissimi costi di gestione e che sarà in perdita per decine e decine di anni. E ancora: nonostante la maggior parte del tracciato sia in territorio francese, il governo italiano si è impegnato a sobbarcarsi il costo dei due terzi della tratta internazionale (Borgone ? St.-Jean-de-Maurienne). Tanto paghiamo noi.

9. CHI E' CONTRO LA TORINO-LYON E' CONTRO IL PROGRESSO
In realtà è vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la crescita infinita. Il territorio italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali) sono limitate, l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è in esaurimento. Progresso vuol dire comprendere che esistono limiti fisici alla nostra smania di costruire e di trasformare la faccia del pianeta. Progresso vuol dire ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che già esiste, tagliare il superfluo e investire in crescita intellettuale e culturale più che materiale, utilizzare più il cervello dei muscoli. Il TAV rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione, è un progetto vecchio e ormai anacronistico, che prevede una crescita infinita nel volume del trasporto merci (che poi saranno i rifiuti di domani), privilegia come valore solo la velocità e la quantità, ignora la qualità, ovvero se e perché bisogna trasportare qualcosa."

IL MOVIMENTO NO TAV
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Messaggioda Herman » dom dic 11, 2005 0:11 am

il.bruno ha scritto:Oggi non ci interessa più investire per una prospettiva di bene che si realizzerà quando non ci saremo più, ma ci saranno i nostri successori.


Forse.... forse invece si potrebbe, visto lo sviluppo ed il progresso "economico" che abbiamo raggiunto porsi alcune domande e cercare qualcosa di diverso ed alternativo a questo sviluppo che ben sappiamo essere "a termine".

Siamo sommersi di immondizia, produciamo più di quello che consumiamo, inquiniamo più di quello che dovremmo.

Non sarebbe il caso di rallentare e di cercare di lasciare ai nostri successori una proposta diversa di sviluppo? Poi vedranno loro, valutando il perchè e il per come noi gli porgiamo questo proposta se sarà il caso di proseguire su questa alternativa o proseguire sulla strada a noi precedente....

Tornando alla tav...quante zone di carico ci saranno nella regione piemonte?

Non è domanda retorica, non ho trovato nulla in merito...
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Messaggioda MICKA » dom dic 11, 2005 10:36 am

superpjimmy ha scritto:... avevano deciso di costruire un mega centro commerciale.
..
Purtroppo gli interessi erano alti, in ballo c'erano molti soldi e alla fine il centro commerciale si è fatto....
Jimmy :)



mi hai fatto ricordare una canzone dei pancreas...diceva piu' o meno cosi':


.....forza con quel centro commerciale...prima di stasera lo dovete finire...mentre quelle case popolari continueranno a marcire...


e qui straquoto cio ke ha detto carlo78


"Perchè secondo voi è necessaria un'opera che sarà pronta nel 2020 e rimarrà inutilizzata al 60%, quando altre, realizzabili in meno tempo, sono al momento più urgenti unpo' in tutt'Italia?...



...Siamo economicamente nella merda, abbiamo veramente bisogno di manovre urgenti per "rimetterci in carreggiata", e dopo l'inutile ponte dello stretto, anche l'inutile deturpazione della ValSusa?...

..OH! Al di là dei campanilismi partitici e dei radical pensieri, vi sembra urgente per l'economia italiana una cosa che non si sa se servirà molto tra 15 anni?...

Intanto il Brennero è una strada statale che si fa ai 180 all'ora"...
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Messaggioda berni » dom dic 11, 2005 12:38 pm

[quote="Bender"]vi riporto dal blog di Beppe Grillo www.beppegrillo.it

Il buon Grillo anzichè speculare sulla questione TAV, e fare il FINTO ecologista, farebbe meglio a ricordarsi le sue scorrazzate in fuoristrada per le sterrate alpine...ad esempio a Limone...! Dunque non tiriamolo in ballo, per favore.
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Messaggioda Bender » dom dic 11, 2005 13:17 pm

Davvero?!?! questa non la sapevo proprio... :(
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Messaggioda superpjimmy » dom dic 11, 2005 17:36 pm

E alla fine il cantiere è stato congelato, il dialogo è ripreso e l'opera, a quanto pare si farà...
Ci voleva tanto????
Gli episodi di Venaus dimostrano inconfutabilmente l'incapacità di questo Governo a governare...
Prima manda i manganelli e poi si ricorda che la politica è dialogo e forse la soluzione migliore era proprio quella di parlare con le istituzioni locali, i veri portavoce dei cittadini...
MAH!!!!
Jimmy :)
Però ti consiglio una sciarpa di seta ed un cielo rosso con le nuvole verdi ed i pesci blu.
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun dic 12, 2005 9:53 am

MICKA ha scritto:
superpjimmy ha scritto:... avevano deciso di costruire un mega centro commerciale.
..
Purtroppo gli interessi erano alti, in ballo c'erano molti soldi e alla fine il centro commerciale si è fatto....
Jimmy :)



mi hai fatto ricordare una canzone dei pancreas...diceva piu' o meno cosi':


.....forza con quel centro commerciale...prima di stasera lo dovete finire...mentre quelle case popolari continueranno a marcire...


e qui straquoto cio ke ha detto carlo78



Intanto il Brennero è una strada statale che si fa ai 180 all'ora"...


...le sue belle cazzate le spara anche Grillo, forse ci vai tu alle 3 di notte così, quando torni da Seefeld :evil:
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Messaggioda ragnux » lun dic 12, 2005 10:44 am

Silvio ha scritto:Immagine



Il tipo me lo ricordo a Genova vestito di nero ....
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun dic 12, 2005 11:44 am

ragnux ha scritto:
Silvio ha scritto:Immagine



Il tipo me lo ricordo a Genova vestito di nero ....


...a Bologna ha assistito all'uccisione di Biagi, vestiva di rosso :roll:
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Messaggioda Silvio » lun dic 12, 2005 12:26 pm

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Messaggioda ragnux » lun dic 12, 2005 12:33 pm

quilodicoequilonego ha scritto:
ragnux ha scritto:
Silvio ha scritto:Immagine



Il tipo me lo ricordo a Genova vestito di nero ....


...a Bologna ha assistito all'uccisione di Biagi, vestiva di rosso :roll:



L'eversione come fatto dello stato - è una lunga tradizione italica. Passa il tempo ma non le mode.

Ti chiederei di riposarti, ma so che ti è impossibile.
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun dic 12, 2005 14:58 pm

ragnux ha scritto:
quilodicoequilonego ha scritto:
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Silvio ha scritto:Immagine



Il tipo me lo ricordo a Genova vestito di nero ....


...a Bologna ha assistito all'uccisione di Biagi, vestiva di rosso :roll:



L'eversione come fatto dello stato - è una lunga tradizione italica. Passa il tempo ma non le mode.

Ti chiederei di riposarti, ma so che ti è impossibile.


...non preoccuparti, sono rilassatissimo, e quando ti leggo rido :lol:

Per l'eversione come fatto di stato, chiedi ai giudici, possono chiarirti le idee
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Messaggioda ragnux » lun dic 12, 2005 16:08 pm

quilodicoequilonego ha scritto:
ragnux ha scritto:
quilodicoequilonego ha scritto:
ragnux ha scritto:
Silvio ha scritto:Immagine



Il tipo me lo ricordo a Genova vestito di nero ....


...a Bologna ha assistito all'uccisione di Biagi, vestiva di rosso :roll:



L'eversione come fatto dello stato - è una lunga tradizione italica. Passa il tempo ma non le mode.

Ti chiederei di riposarti, ma so che ti è impossibile.


...non preoccuparti, sono rilassatissimo, e quando ti leggo rido :lol:

Per l'eversione come fatto di stato, chiedi ai giudici, possono chiarirti le idee


Ridere per poco fa parte del tuo profilo

...riposare non rilassare.
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ragnux
 
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