le radici cristiane dell'Europa

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Messaggioda BBB » gio ott 27, 2005 18:37 pm

Un amico mi ha mandato questo, dove tra i ringraziamenti compare una persona che è stata un nostro compagno di classe al liceo. Un Ciellino DOC.
http://www.fraternita.com/convento.html
Sarò per l'ennesima volta irrispettoso, lo so. Ma ci son delle cose da capogiro.
Cliccate su Frate Lupo, e guardate le terracotte (quella gif animata a sx).
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Messaggioda Micol » gio ott 27, 2005 18:45 pm

il.bruno ha scritto:
Micol ha scritto:Un topic allucinogeno.

Stabilisci tu cosa devono scrivere gli altri?


No. Come non lo stabilisci neanche tu. Giudico ciò che voglio come meglio ritengo. Io esprimo la mia opinione. Tu la tua.
"Se arrampicassi come so de roba che se magna e se beve li gradi mia li dovrebbero inventà"


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Messaggioda brookite » gio ott 27, 2005 19:13 pm

Ah ! la spiritualità, il distacco dalle cose terrene e secolari...
http://it.biz.yahoo.com/051027/2/3ghvw.html
però distaccare si distaccano :lol:
Tutte le vie facili sono uguali. Quelle difficili lo sono a modo loro
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Messaggioda Silvio » gio ott 27, 2005 19:14 pm

brookite ha scritto:Ah ! la spiritualità, il distacco dalle cose terrene e secolari...
http://it.biz.yahoo.com/051027/2/3ghvw.html
però distaccare si distaccano :lol:



ho appena aperto un topic al riguardo.


:wink: :wink: :wink:
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Messaggioda il.bruno » gio ott 27, 2005 19:31 pm

Micol ha scritto:
il.bruno ha scritto:
Micol ha scritto:Un topic allucinogeno.

Stabilisci tu cosa devono scrivere gli altri?


No. Come non lo stabilisci neanche tu. Giudico ciò che voglio come meglio ritengo. Io esprimo la mia opinione. Tu la tua.

mai sognato di stabilirlo per te, mentre il tuo intervento mi è sembrato una censura, ma mi sarò sbagliato...
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Messaggioda Micol » gio ott 27, 2005 19:43 pm

il.bruno ha scritto:
Micol ha scritto:
il.bruno ha scritto:
Micol ha scritto:Un topic allucinogeno.

Stabilisci tu cosa devono scrivere gli altri?


No. Come non lo stabilisci neanche tu. Giudico ciò che voglio come meglio ritengo. Io esprimo la mia opinione. Tu la tua.

mai sognato di stabilirlo per te, mentre il tuo intervento mi è sembrato una censura, ma mi sarò sbagliato...


censùra: censùra
s. f.

presso gli antichi Romani, l'ufficio del censore e la sua durata

intervento di un'autorità istituita dallo Stato, con il quale si cerca di impedire la diffusione di principi o di esempi ritenuti lesivi della pubblica moralità o pericolosi per l'ordine costituito; in passato, tale intervento si esercitò su tutte le manifestazioni del pensiero e dell'arte (stampa, libri, spettacoli); oggi, nei paesi democratici, si limita al controllo della produzione cinematografica

biasimo, grave disapprovazione inflitta a un deputato da parte del presidente della Camera (censura parlamentare) o a un impiegato da parte dei suoi superiori
nella Chiesa cattolica, pena stabilita dai sacri canoni, consistente, secondo i casi, nella scomunica, nella sospensione dai sacri uffici, nell'interdetto

est. disapprovazione, critica

in psicanalisi, resistenza inconscia che nei sogni impedisce la manifestazione di alcuni istinti e ne lascia esplicare altri.


giudìzio: giudìzio

(pl. -ìzi), s. m.

l'atto con cui la mente umana, cogliendo relazioni o operando distinzioni tra più idee o più fatti, determina la formulazione o l'espressione di un apprezzamento, di una valutazione su q.c. o qu.; capacità di giudicare

est. senno, prudenza, discernimento

parere, opinione
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Messaggioda KAZAN1975 » ven ott 28, 2005 9:20 am

KAZAN1975 ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
HappyFra ha scritto:Un ulteriore spunto: se la faccenda del masso non ti appassiona (e fai male, perché è molto, molto interessante), risolvimi questa:
1. tu credi nel libero arbitrio?
2. tu credi in un dio onnipotente?
3. tu credi in un dio onniscente?

Se dio sa tutto e può tutto, ovvero ha piena conoscenza di tutto ciò che hai fatto, fai e farai, come può esistere il libero arbitrio?

Ti sembra un problema esistenziale sufficentemente serio?


Dio sa tutto anche prima che accada (ha il film).
Però ha deciso di non modificare nessuna scena in prima persona, salvo che glielo chiediamo noi stessi. (guarda il film e rispetta il nostro copione).

L' amore non può che essere un atto di libertà e siccome Dio vuole essere amato dall' uomo, corre il rischio di lasciarci liberi, anche se questa libertà la usiamo male (qui sta una radice del mistero del male nel mondo, anche se non l' unica). Aggiungo questo argomento perché è collegato al primo.

Fokozzone


SE GIA' LO SA .......CHE RISCHIO CORRE?

Che il film sia uno schifo e che un attore di nome kazan1975 faccia battute scadenti.... :wink:

FKZ


NO GUARDA...QUESTA NON ERA UNA BATTUTA....ME LO SONO SEMPRE CHIESTO E NESSUNO MI HA SAPUTO RISPONDERE...

SE DIO SA GIA TUTTO ... SA ANCHE CIO CHE FAREMO DELLA NOSTRA LIBERTA' ....O SBAGLIO?


MA SE SBAGLIO...ALLORA DIO NON SA TUTTO.....


NESSUNO RISPONDE AL MIO QUESITO.......????
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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 9:53 am

KAZAN1975 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
HappyFra ha scritto:Un ulteriore spunto: se la faccenda del masso non ti appassiona (e fai male, perché è molto, molto interessante), risolvimi questa:
1. tu credi nel libero arbitrio?
2. tu credi in un dio onnipotente?
3. tu credi in un dio onniscente?

Se dio sa tutto e può tutto, ovvero ha piena conoscenza di tutto ciò che hai fatto, fai e farai, come può esistere il libero arbitrio?

Ti sembra un problema esistenziale sufficentemente serio?


Dio sa tutto anche prima che accada (ha il film).
Però ha deciso di non modificare nessuna scena in prima persona, salvo che glielo chiediamo noi stessi. (guarda il film e rispetta il nostro copione).

L' amore non può che essere un atto di libertà e siccome Dio vuole essere amato dall' uomo, corre il rischio di lasciarci liberi, anche se questa libertà la usiamo male (qui sta una radice del mistero del male nel mondo, anche se non l' unica). Aggiungo questo argomento perché è collegato al primo.

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NESSUNO RISPONDE AL MIO QUESITO.......????

Non ho una risposta esauriente al quesito e non ho mai controllato cosa ne pensano pensatori più competenti di me (non HF, però :wink: ).
Tuttavia la tua domanda nasce nella nostra prospettiva "immersa" nel tempo. Tu dici: "se Dio sa già tutto...". "Già", cioè prima che accada, cioè in un momento precedente del tempo.
Ma anche il tempo (come lo spazio) fa parte della creazioni di Dio, che non ne è soggetto.
Bisognerebbe cercare di capire come diventa la tua domanda al di là del tempo e al di fuori dello spazio, ma è piuttosto difficile immedesimarcisi...
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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 9:55 am

Micol ha scritto:
il.bruno ha scritto:
Micol ha scritto:
il.bruno ha scritto:
Micol ha scritto:Un topic allucinogeno.

Stabilisci tu cosa devono scrivere gli altri?


No. Come non lo stabilisci neanche tu. Giudico ciò che voglio come meglio ritengo. Io esprimo la mia opinione. Tu la tua.

mai sognato di stabilirlo per te, mentre il tuo intervento mi è sembrato una censura, ma mi sarò sbagliato...


censùra: censùra
s. f.

presso gli antichi Romani, l'ufficio del censore e la sua durata

intervento di un'autorità istituita dallo Stato, con il quale si cerca di impedire la diffusione di principi o di esempi ritenuti lesivi della pubblica moralità o pericolosi per l'ordine costituito; in passato, tale intervento si esercitò su tutte le manifestazioni del pensiero e dell'arte (stampa, libri, spettacoli); oggi, nei paesi democratici, si limita al controllo della produzione cinematografica

biasimo, grave disapprovazione inflitta a un deputato da parte del presidente della Camera (censura parlamentare) o a un impiegato da parte dei suoi superiori
nella Chiesa cattolica, pena stabilita dai sacri canoni, consistente, secondo i casi, nella scomunica, nella sospensione dai sacri uffici, nell'interdetto

est. disapprovazione, critica

in psicanalisi, resistenza inconscia che nei sogni impedisce la manifestazione di alcuni istinti e ne lascia esplicare altri.


giudìzio: giudìzio

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l'atto con cui la mente umana, cogliendo relazioni o operando distinzioni tra più idee o più fatti, determina la formulazione o l'espressione di un apprezzamento, di una valutazione su q.c. o qu.; capacità di giudicare


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parere, opinione

Da questo deduco che la censura è un tipo particolare di giudizio.
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Messaggioda HappyFra » ven ott 28, 2005 12:06 pm

il.bruno ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
HappyFra ha scritto:Un ulteriore spunto: se la faccenda del masso non ti appassiona (e fai male, perché è molto, molto interessante), risolvimi questa:
1. tu credi nel libero arbitrio?
2. tu credi in un dio onnipotente?
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L' amore non può che essere un atto di libertà e siccome Dio vuole essere amato dall' uomo, corre il rischio di lasciarci liberi, anche se questa libertà la usiamo male (qui sta una radice del mistero del male nel mondo, anche se non l' unica). Aggiungo questo argomento perché è collegato al primo.

Fokozzone


SE GIA' LO SA .......CHE RISCHIO CORRE?

Che il film sia uno schifo e che un attore di nome kazan1975 faccia battute scadenti.... :wink:

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NO GUARDA...QUESTA NON ERA UNA BATTUTA....ME LO SONO SEMPRE CHIESTO E NESSUNO MI HA SAPUTO RISPONDERE...

SE DIO SA GIA TUTTO ... SA ANCHE CIO CHE FAREMO DELLA NOSTRA LIBERTA' ....O SBAGLIO?


MA SE SBAGLIO...ALLORA DIO NON SA TUTTO.....


NESSUNO RISPONDE AL MIO QUESITO.......????

Non ho una risposta esauriente al quesito e non ho mai controllato cosa ne pensano pensatori più competenti di me (non HF, però :wink: ).
Tuttavia la tua domanda nasce nella nostra prospettiva "immersa" nel tempo. Tu dici: "se Dio sa già tutto...". "Già", cioè prima che accada, cioè in un momento precedente del tempo.
Ma anche il tempo (come lo spazio) fa parte della creazioni di Dio, che non ne è soggetto.
Bisognerebbe cercare di capire come diventa la tua domanda al di là del tempo e al di fuori dello spazio, ma è piuttosto difficile immedesimarcisi...


Senza arrogarmi il titolo di "pensatore competente", ma solo quello di appassionato ricercatore della materia, mi sembra di poter dire che ad oggi non esistono soluzioni soddisfacenti da un punto di vista logico di questo paradosso. Per uscirne, ed mi pare è la strada più seguita dai filosofi cristiani, occorre assumere che dio in quanto onnipotente può violare anche le regole della logica. Se non ricordo male, Agostino dice una cosa tipo: "io non so come si fa, ma dio dice di sì per cui, siccome egli è onnipotente deve essere possibile". Se la citazione è erronea chiedo scusa in anticipo, non ho sottomano il testo.
Un altro modo di vedere il tema è accettare la natura paradossale della conoscenza umana e della realtà, che ci incastra in continuazione in situazioni intrinsecamente irrisolvibili come quelle della frase: "io mento sempre".
A mio modo di vedere però un dio incoerente e paradossale non concorda bene con quello della tradizione cristiana. Il che ci lascia con tre possibili alternative:
1. assumiamo il tema religioso, almeno così come impostato nella tradizione cristiana (le religioni e fiosofie orientali sono molto diverse da questo punto di vista), come estraneo al piano della logica e del pensiero razionale. Non è né razionale né irrazionale, semplicemente "arazionale".
2. dio non esiste, il che sgombra immediatamente il campo dai paradossi riconducibili a temi quali "onnipotenza e onniscenza" e ci lascia semplicemente ad arrovellarci con quelli tipici dell'incompletezza della conoscenza umana
3. accettiamo un dio ironico e paradossale, probabilmente anche bugiardo, che da qualche parte "la fuori" si diverte un sacco alle nostre spalle...

Personalmente voto 2... 8) mi sembra la soluzione più semplice
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Messaggioda HappyFra » ven ott 28, 2005 12:12 pm

il.bruno ha scritto:
HappyFra ha scritto:
il.bruno ha scritto:
HappyFra ha scritto:
il.bruno ha scritto:
HappyFra ha scritto:...
Da un punto di vista emotivo / affettivo, capisco il tuo punto. Da un punto di vista logico / razionale, mi dispiace ma non risolve la contraddizione di cui sopra.

Il mio esempio non sarà rigorosamente esauriente, però non è nemmeno detto che debba essere tutto completamente comprensibile con i nostri schemi, senza che per questo sia irragionevole ciò che ne discende.
Scommetto ad esempio che un bambino di 2 anni non ha un'idea razionale del perchè sua mamma gli voglia bene, ma in qualche modo, oltre che istintivo, è anche del tutto ragionevole che lo prenda come punto su cui appoggiarsi in ogni momento (e non tiriamo fuori adesso i casi patologici delle mamme che accoltellano i figli...).
Trovo la tua idea di ragione, limitata al campo logico/matematico, un po' soffocata, non totalmente espressa, come ti ho già espresso in altra sede.


Sorry, o cambi il significato delle parole (e ti inventi un tuo linguaggio personale dove non si comunica più), oppure la ragione rimane ragione.

Ragione = la capacità del pensiero di stabilire rapporti e connessioni logiche tra le idee, che è a fondamento del conoscere e dell'agire (spesso in contrapposizione a sentimento, istinto):

Che ti piaccia o no.

mi sto avventurando in un campo per me minato, perchè prettamente dialettico, ma...
... anche nella definizione sopra riportata, "logiche" è un aggettivo di "rapporti e connessioni", non di "idee".


Non sono sicuro di aver capito cosa intendi, ma la definizione, soprattutto se la leggi nella sua interezza, inclusa la parte in parentesi, mi sembra molto chiara. "Rapporti e connessioni logiche tra le idee", "in contrapposizione a istinto e sentimento", il che mi sembra piuttosto calzante a fronte del tuo esempio precedente sull'amore materno, che è, appunto, istinto e sentimento.
Per la cronaca, la definizione viene dal dizionario Garzanti.

Esempio (forse un po' sgangherato, ma credo renda l'idea):
idea 1: il bimbo ha visto che da sempre la mamma gli vuol bene, lo aiuta ecc. ecc. (sentimentale, sperimentale, non logico-matematica);
idea 2: il bimbo ha un problema e chide aiuto alla mamma (registrazione di un fatto, sperimentale, non logico-matematica).
connessione logica fra le idee: il bimbo, siccome sa che la mamma gli ha sempre voluto bene, si fida di lei e le chiede aiuto quando ha un problema.


idea 1: il bimbo accetta le caramelle che gli dà il pedofilo, i regali... (sentimentale, sperimentale, non logico-matematica)
idea 2: il bimbo pensa che il pedofilo gli voglia bene (registrazione di un fatto, sperimentale, non logico-matematica)
idea 3: il bimbo accetta l'invito del pedofilo a seguirlo
idea 4: ve la lascio immaginare

esempio di conoscenza "non valida", in contrapposizione al pensiero logico-razionale
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 12:28 pm

HappyFra ha scritto:Personalmente voto 2... 8) mi sembra la soluzione più semplice

Be', allora sono d'accordo con la tua firma :!: :D :wink:
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Messaggioda HappyFra » ven ott 28, 2005 12:29 pm

il.bruno ha scritto:
HappyFra ha scritto:Personalmente voto 2... 8) mi sembra la soluzione più semplice

Be', allora sono d'accordo con la tua firma :!: :D :wink:


Non l'hai letta bene... 8)
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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 12:32 pm

HappyFra ha scritto:idea 1: il bimbo accetta le caramelle che gli dà il pedofilo, i regali... (sentimentale, sperimentale, non logico-matematica)
idea 2: il bimbo pensa che il pedofilo gli voglia bene (registrazione di un fatto, sperimentale, non logico-matematica)
idea 3: il bimbo accetta l'invito del pedofilo a seguirlo
idea 4: ve la lascio immaginare

esempio di conoscenza "non valida", in contrapposizione al pensiero logico-razionale

L'errore nella conoscenza non sta nelle connessioni logiche, ma nel fatto che il bimbo sbaglia nel formulare l'idea 2. Se il bimbo avesse la crapa sviluppata un po' di più o avesse delle basi più solide di esperienza su cui fondarsi, vedrebbe che non ha dei motivi sufficienti per pensarlo e non sbaglierebbe. Ma questo è legato alla sua breve ed incompleta esperienza, non al metodo.

E poi, come se il pensiero strettamente logico/razionale non fosse mai stato soggetto ad errori o a passi contraddittori nel corso della storia umana!
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Messaggioda HappyFra » ven ott 28, 2005 12:46 pm

il.bruno ha scritto:
HappyFra ha scritto:idea 1: il bimbo accetta le caramelle che gli dà il pedofilo, i regali... (sentimentale, sperimentale, non logico-matematica)
idea 2: il bimbo pensa che il pedofilo gli voglia bene (registrazione di un fatto, sperimentale, non logico-matematica)
idea 3: il bimbo accetta l'invito del pedofilo a seguirlo
idea 4: ve la lascio immaginare

esempio di conoscenza "non valida", in contrapposizione al pensiero logico-razionale

L'errore nella conoscenza non sta nelle connessioni logiche, ma nel fatto che il bimbo sbaglia nel formulare l'idea 2. Se il bimbo avesse la crapa sviluppata un po' di più o avesse delle basi più solide di esperienza su cui fondarsi, vedrebbe che non ha dei motivi sufficienti per pensarlo e non sbaglierebbe. Ma questo è legato alla sua breve ed incompleta esperienza, non al metodo.

E poi, come se il pensiero strettamente logico/razionale non fosse mai stato soggetto ad errori o a passi contraddittori nel corso della storia umana!


Il punto non è quello, ovviamente anche il pensiero logico-razionale può portare ad errori, ma si basa su un metodo valido, in quanto controllabile e ripetibile. La conclusione che trae il bimbo nel caso della mamma e in quello del pedofilo invece è, essendo basata su sentimento e intuito, intrinsecamente fallibile. Non so come spiegartelo altrimenti. Su un campione sufficentemente ampio di madri è possibile trovare quella che tratta il proprio bimbo con la stessa crudeltà del pedofilo, il che rende la tua regola "non generale". Invece un ragionamento logico, per esempio un sillogismo, per prenderne uno molto semplice, sarà sempre applicabile all'interno del dominio di validità delle sue premesse.
La distinzione tra il pensiero razionale e quello sentimentale / intuitivo (che non vuole dire che il primo sia sempre da preferire al secondo, ma semplicemente che sono differenti) sta alla base di tutto il pensiero filosofico occidentale e non solo. Se non condividi che le due espressioni

1+1=2
mia madre mi vuole bene

hanno un valore semantico differente, non so cos'altro posso dirti per convincerti.
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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 12:55 pm

Comunque possiamo anche andare avanti 100 anni e tu non convincerai mai me e viceversa. Ed anche chi legge ha probabilmente sufficienti elementi. Tutto sommato, questa discussione sull'uso della ragione applicato alla metafisica cristiana (se è corretto dire così...) non è nemmeno tanto OT, visto che l'idea di ragione fa parte delle radici dell'Europa.
Al di là delle definizioni da dizionario, la ragione per me è la "capacità di conoscenza della realtà nella totalità dei suoi fattori" (non è mia, non sono così forte...). Conoscenza della realtà che procede secondo diversi metodi in funzione degli oggetti da conoscere: sperimentale, scientifico, logico, matematico, conoscenza per fede o per testimoni.
Tu invece restringi l'ambito razionale alla conoscenza che usa il metodo logico-matematico (non ho capito se quella scientifica-sperimentale rientra o no, ma fa niente).
Fin qui è un problema di definizioni.
Il problema nasce laddove si passa alle conseguenze, perchè se non posso avere conoscenza della realtà nella totalità dei fattori in certi ambiti, vuol dire che in quegli ambiti non posso raggiungere delle certezze, per cui per te non si possono raggiungere delle certezze su molti aspetti della vita, molti dei quali sono anche di interesse ed urgenza molto maggiori dei problemi logici e matematici: ad esempio se posso fidarmi del mio vicino di posto in tram, se al ristorante mi avveleneranno, se una persona mi vuol bene o no ecc. ecc.. Però nemmeno chi non ha questa idea di ragione in pratica si comporta realmente così: se ci mettessimo a perquisire la cucina del ristorante e a fare analisi chimiche su tutti gli ingredienti che troviamo ogni volta che ci entriamo, ti parrebbe una cosa ragionevole?
Il fatto che uno possa raggiungere delle certezze che poi si rivelano errate, non scalfisce questo concetto di ragione, tanto è vero che anche la storia della conoscenza scientifica contiene tante "correzioni di rotta" e contraddizioni via via affinate, eppure nessuno mette in dubbio che con la scienza si possano raggiungere delle certezze. Non attaccare con Heisemberg e Popper, ad esempio se un ingegnere calcola un ponte ti assicuro che può raggiungere un'adeguata certezza del fatto che il ponte non crollerà, con buona pace dei suddetti.
Questa idea di debolezza della conoscenza, che ha qualche secolo, oltre ad essere ad esempio diventata la concausa di tanti fallimenti matrimoniali (appena uno ha un dubbio, questo diventa molto più forte di tutti gli elementi positivi, visto che non ho strumenti per essere certo del fatto che quella persona sia la donna della mia vita) e di tante altre incertezze psicologiche di noi moderni, viene usato anche per mettere in dubbio il fatto che uno possa oggi raggiungere la certezza su Gesù Cristo, cioè lo scopo per cui esiste la Chiesa.
Ma, come detto, si basa un'idea di ragione incompleta.
Ultima modifica di il.bruno il ven ott 28, 2005 13:01 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 13:00 pm

HappyFra ha scritto:Su un campione sufficentemente ampio di madri è possibile trovare quella che tratta il proprio bimbo con la stessa crudeltà del pedofilo, il che rende la tua regola "non generale". Invece un ragionamento logico, per esempio un sillogismo, per prenderne uno molto semplice, sarà sempre applicabile all'interno del dominio di validità delle sue premesse.
...
Se non condividi che le due espressioni

1+1=2
mia madre mi vuole bene

hanno un valore semantico differente, non so cos'altro posso dirti per convincerti.


Lo sai che quando determinano la resistenza di un materiale, ad esempio l'acciaio, utilizzano tanti provini, e non ce n'è uno che dia un risultato uguale all'altro? Eppure ne determinano la resistenza caratteristica (in base a determinati parametri statistici). E sono sicuro che chi lo fa è convinto di essere più vicino a "1+1=2" che a "mia madre mi vuole bene".
Cosa c'entra la mamma omicida! Per capire un esempio non si può esaminare il caso patologico sul quale evidentemente l'esempio non funziona e non c'è bisogno che nessuno lo spieghi!
Le due affermazioni certamente hanno un valore semantico differente. Tuttavia il processo di conoscenza che ci sta dietro, pur utilizzando dei metodi diversi, può essere altrettanto razionale. Altrimenti uno non può essere certo dell'amore di sua madre e questo, salvo i casi patologici, cozza con l'esperienza di vita, quindi è un errore.
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Messaggioda HappyFra » ven ott 28, 2005 13:11 pm

il.bruno ha scritto:Comunque possiamo anche andare avanti 100 anni e tu non convincerai mai me e viceversa. Ed anche chi legge ha probabilmente sufficienti elementi. Tutto sommato, questa discussione sull'uso della ragione applicato alla metafisica cristiana (se è corretto dire così...) non è nemmeno tanto OT, visto che l'idea di ragione fa parte delle radici dell'Europa.
Al di là delle definizioni da dizionario, la ragione per me è la "capacità di conoscenza della realtà nella totalità dei suoi fattori" (non è mia, non sono così forte...). Conoscenza della realtà che procede secondo diversi metodi in funzione degli oggetti da conoscere: sperimentale, scientifico, logico, matematico, conoscenza per fede o per testimoni.


Mi dispiace, ma temo che la tua definzione sia sbagliata. Discutere sui significati delle parole è sempre affascinante e nello stesso tempo inutile, ma nella tua definizione può tranquillamente entrare l'esperienza dell'estasi mistica che mi sembra molto difficile omologare alla categoria di "ragione". Consulta qualche buon dizionario, ma temo che quella definizione non riesci a coprirla.

il.bruno ha scritto:Il problema nasce laddove si passa alle conseguenze, perchè se non posso avere conoscenza della realtà nella totalità dei fattori in certi ambiti, vuol dire che in quegli ambiti non posso raggiungere delle certezze, per cui per te non si possono raggiungere delle certezze su molti aspetti della vita, molti dei quali sono anche di interesse ed urgenza molto maggiori dei problemi logici e matematici


Esattamente: non esiste modo di avere certezze fondate, se non all'interno del dominio del ragionamento logico-matematico che pure ha tutte le due brave limitazioni (vedi Godel). Basta un unico controesempio per falsificare miliardi di esempi positivi, e di fronte a questo si può chiudere gli occhi o assumersene la responsabiità e viverlo in modo adulto e consapevole.
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Messaggioda il.bruno » ven ott 28, 2005 13:18 pm

HappyFra ha scritto:Esattamente: non esiste modo di avere certezze fondate, se non all'interno del dominio del ragionamento logico-matematico che pure ha tutte le due brave limitazioni (vedi Godel). Basta un unico controesempio per falsificare miliardi di esempi positivi, e di fronte a questo si può chiudere gli occhi o assumersene la responsabiità e viverlo in modo adulto e consapevole.

Quindi siamo tutti dei pazzi a vivere al chiuso, potrebbe da un momento all'altro caderci in testa il soffitto o autodistruggersi il solaio del piano su cui ci troviamo.
Siamo dei pazzi a mangiare al ristorante senza analizzare tutti gli ingredienti.
Siamo dei pazzi a dire che il dato acciaio ha una data resistenza e addirittura ad usarlo per costruirci delle case. Assolutamente da irresponsabili.
Posso andare avanti.

A me pare tanto che la logica autoreferenziale sia quella della tua ragione, visto che non ha attinenza con la realtà.
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Messaggioda HappyFra » ven ott 28, 2005 14:13 pm

il.bruno ha scritto:
HappyFra ha scritto:Esattamente: non esiste modo di avere certezze fondate, se non all'interno del dominio del ragionamento logico-matematico che pure ha tutte le due brave limitazioni (vedi Godel). Basta un unico controesempio per falsificare miliardi di esempi positivi, e di fronte a questo si può chiudere gli occhi o assumersene la responsabiità e viverlo in modo adulto e consapevole.

Quindi siamo tutti dei pazzi a vivere al chiuso, potrebbe da un momento all'altro caderci in testa il soffitto o autodistruggersi il solaio del piano su cui ci troviamo.
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Siamo dei pazzi a dire che il dato acciaio ha una data resistenza e addirittura ad usarlo per costruirci delle case. Assolutamente da irresponsabili.
Posso andare avanti.

A me pare tanto che la logica autoreferenziale sia quella della tua ragione, visto che non ha attinenza con la realtà.


No, la tua conclusione è totalmente sbagliata, perché mancanza di certezza non implica la certezza del contrario. Ogni giorno io mi metto in macchina e faccio 20 km di autostrada per andare a lavorare. Non ho la certezza di non fare un incidente e lasciarci le penne, ma le probabilità mi dicono che posso accettare questa decisione. Se pensassi di avere la certezza assoluta di non fare mai un incidente sarei un imbecille. Così come sarei un imbecille se pensassi di non poter mai rimanere vittima di un avvelenamento alimentare mangiando al ristorante. Non ne ho la certezza, ma sulla base dell'esperienza e del buon senso mi faccio delle convinzioni e agisco di conseguenza. Questo è quello che intendevo per comportamento adulto e responsabile.
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