gug ha scritto:Kinobi ha scritto:coniglio ha scritto:siccome ha un "rapporto aperto" con il suo superiore ho detto che il comportamento aziendale è strano...glielo direbbe (al capo) qualunque avv o consulente del lavoro o chenesòio...
ma tanto non glielo daranno il pt
Non dare nulla mi per scontato.
Più capi, più manager, spesso significa più ingnoranti.
Ingnorante = colui che ingnora.
E
Non so se me lo daranno il part time, ho detto che prevedo una bella battaglia. Però, visto che è qualcosa a cui aspiro, che secondo me ci sono vantaggi per entrambe le parti, visto che logisticamente e lavorativamente mi darebbe enormi vantaggi è giusto almeno chiederlo in maniera non polemica e costruttiva.
Qualche pagina fa mi è stato detto cosa stavo aspettando a farlo, e chi lo diceva lo aveva fatto e pensava che fosse semplice ottenerlo. Poi ho capito che lui lavorava in un negozio dove la mentalità è un'altra.
Aggiornamento: dopo diversi mesi dalla mia richiesta, in cui ho aspettato pazientemente semplicemente ricordandola al mio dirigente un paio di volte, la settimana scorsa ho avuto un colloquio con la responsabile del personale.
La tipa mi ha detto che il part time non possono neanche prenderlo in considerazione, perchè lo accettano solo per ruoli molto più bassi.
Essendo io un VII livello e avendo una retribuzione di 45000 euro lordi annui, l'azienda non lo considera perchè secondo lei "mi pagherebbero troppo". Io le ho detto che ovviamente la retribuzione scenderebbe in maniera proporzionale, ma lei mi ha fatto un discorso che non sono riuscito a capire (forse era una supercazzola

) in cui sosteneva che "non mi avrebbero pagato di meno, ma semplicemente mi avrebbero avuto meno tempo".
Io le ho detto che i ruoli che io proponevo, essendo meno legati a processi aziendali e più a contatti e attività esterne, si sarebbero prestati bene anche a un impegno part time e, visto che loro obiettavano che non giustificavano un impegno di un dipendente, la mia proposta di svolgerli part time, di fatto serviva a risolvere questo problema. A quel punto lei mi ha obiettato che sarebbe stato difficile gestire eventuali impegni fuori dai giorni in cui io avrei prestato servizio, ma in realtà questo è un non problema, visto che esiste sicuramente la possibilità di effettuare un orario flessibile (se ho un impegno il Giovedì e magari è un giorno in cui io non dovrei lavorare, basta scambiare i giorni in quella settimana), oppure di effettuare straordinario.
L'unica apertura in questo senso sarebbe verso un lavoro a partita iva, ma che dovrebbe essere definito e strutturato, visto che loro non avevano ancora studiato tale possibilità.
A quel punto non ho più insistito e vedrò se proseguire sulla strada della partita IVA a seconda di come si evolvono altre situazioni logistiche e professionali.
Almeno sono andato fino in fondo, anche se mi è servito soltanto a verificare la posizione fortemente ideologica e pregiudiziale verso soluzioni di questo genere nelle aziende metalmeccaniche.