da Max Grivel » mer mar 01, 2006 14:52 pm
Sassuolo, esasperati dalle violenze
Cittadini difendono i due carabinieri
Dopo la diffusione del video che ritrae l'arresto e il pestaggio di un marocchino da parte di due carabinieri, a Sassuolo divampano le polemiche sull'operato delle forze dell'ordine e sulla decisione di trasferire i due militari. Al momento, i due carabinieri non sono indagati e all'Arma non è pervenuto alcun avviso di garanzia. Intanto gli abitanti del quartiere, esasperati dalle violenze, si schierano con i militari.
Di fronte alle accuse dei Giovani musulmani d'Italia, che hanno messo online il video dell'arresto incriminato, la città di Sassuolo si mobilita moltiplicando le iniziative di solidarietà nei confronti delle froze dell'ordine. Anche il ministro dell'Interno Pisanu ha preso una posizione netta sulla vicenda. "La cosa certa è che l'Arma non ha nulla da nascondere", ha detto.
Gli fa eco il sindaco di Sassuolo: "L'episodio dell'altra domenica deve essere contestualizzato in un discorso più ampio. Pur condannando qualsiasi episodio di violenza, non deve venire meno la fiducia alle forze dell'ordine". A chi gli chiede se sottoscriverebbe una raccolta a favore del giovane marocchino arrestato, il primo cittadino di Sassuolo poi replica:"Sarebbe una cosa sbagliata, perché stiamo parlando di un pregiudicato che ha diversi precedenti per episodi di violenza".
Nel mirino dei cittadini del quartiere Braida, esasperati dalle continue violenze e da una crescente criminalità legata soprattutto allo spaccio di cocaina, c'è l'incensibile e ingestibile comunità di extracomunitari che ormai ha preso possesso della zona compresa tra via Adda e via Circonvallazione. Stando al racconto degli abitanti della zona, nel quartiere Braida durante la notte vige una sorta di coprifuoco.
La gente è stanca delle violenze subite, del degrado e degli appelli inascoltati. "Arrivo con mia figlia ogni sera alle 22 - racconta Leonarda Marino, che ha assistito alla colluttazione del marocchino con i carabinieri - Mi minacciano e offendono perché sono donna. A mia figlia fanno il gesto di tagliarle il collo. Vivo nella paura: cosa devo fare? Se non interverrà qualcuno toglierò i miei figli da scuola".
Come lei la pensano moltri altri suoi vicini di casa che non se la sentono di condannare senza riserve l'operato dei due carabinieri (trasferiti non per punizione, ma per evitare eventuali ritorsioni) nei confronti del giovane marocchino arrestato in via Adda. "Sono quindici anni che abito in questo palazzo - prosegue la donna - Io rispetto chi mi rispetta, ma ultimamente non si riesce più a vivere. E' giusto aiutare questi extracomunitari che lavorano, dare loro una casa. Però il rispetto deve essere reciproco". Nel quarteire Braida, ribattezzato "Casbha", da tempo le auto della polizia hanno rinunciato al pattugliamento e in più di un'occasione sono state bersaglio di sassi e bottiglie.
Tasi e tira