il.bruno ha scritto:andreag ha scritto:Certo che sostenere che in Italia le scuole private sono meglio delle pubbliche, o non hai mai avuto a che fare con il mondo della scuola, o hai degli abbondanti paraocchi, probabilmente dipendenti dal fatto che le private italiane sono in gran parte cattoliche, e vista la tua posizione sui referendum non dubito che questo sia il massimo titolo di merito....
Per fortuna non siete ancora riusciti a demolirla completamente la scuola pubblica, anche se siete sulla buona strada....
Andrea
Paraocchi? Vedo che argomenti sempre con molti dettagli le tue convinzioni. Forse sei tu che puoi vedere in una sola direzione?
Io non ho detto che le scuole private sono meglio. Ho risposto a Bummi che diceva, offendendo una categoria, che gli insegnanti delle scuole non statali sono gli scarti, spiegando perchè.
Più sopra ho cercato di spiegare che la maggior spesa dello stato a studente rispetto ad una retta di una scuola non statale è dovuto alle inefficienze del sistema statale. Non mi pare una novità la constatazione generale che i sistemi privati funzionino in modo più efficiente di quelli statali (poi come in tutto ci sono le eccezioni).
Fra l'altro, se alcune scuole non statali si sono "rifugiate" nel "paga e passi", forse è proprio per esservi state costrette dalla discriminazione economica cui sono soggetti i genitori al momento della scelta, e così hanno dovuto optare per questa caratteristica per attrarre studenti e sopravvivere.
Per quanto riguarda la demolizione della scuola in Italia, è un processo che va avanti da un bel po' e che ha responsabilità sparse fra tutti quanti, compresi studenti, insegnanti, genitori, ministri, ecc. ecc.. Certo non mi pare utile chiudere gli occhi e nascondersi dietro a barriere ideologiche, come fai tu (vista anche la tua posizione sul referendum).
Se noterai, io non ho mai parlato di scuole cattoliche, ma di scuole non statali. Mica detto che debbano essere per forza confessionali. Proprio non capisco per quale motivo si debba negare la libertà (sostanziale, quindi anche economica) di scegliere per i figli la proposta educativa che più si ritiene valida. Se è un problema di costituzione, cambiamola.
WOW!!! Un vero festival della distorsione ideologica!!! Piatto ricco mi ci ficco, come direbbe Tex Willer!!!



<<Più sopra ho cercato di spiegare che la maggior spesa dello stato a studente rispetto ad una retta di una scuola non statale è dovuto alle inefficienze del sistema statale. Non mi pare una novità la constatazione generale che i sistemi privati funzionino in modo più efficiente di quelli statali (poi come in tutto ci sono le eccezioni).>>
E' un evidente falso storico. Il privato non è sempre sinonimo di efficienza, ma tende semplicemente a lavorare con obiettivi ben diversi (profitto economico di breve periodo) che persegue (in generale) con determinazione cieca a tutti gli effetti collaterali. Per esempio, dove le grandi infrastrutture, che richiedono investimenti da pianificare in ottica multi-decennale, sono stati passati al privato, i risultati sono stati disastrosi. Allo stesso modo il privato ha dato risultati nei migliori dei casi ambigui in molti settori di servizi alla persona (ad esempio nella sanità, dove funziona molto bene, ma solo su certe patologie...). Inoltre lo stato deve, per missione, farsi carico di dare servizio anche in aree disagiate dove i privati non vanno proprio perché non sarebbe possibile ottenere un profitto stabile.
<<Fra l'altro, se alcune scuole non statali si sono "rifugiate" nel "paga e passi", forse è proprio per esservi state costrette dalla discriminazione economica cui sono soggetti i genitori al momento della scelta, e così hanno dovuto optare per questa caratteristica per attrarre studenti e sopravvivere.>>
Cioé stai dicendo che le scuole non statali fanno soldi truffando lo stato (eludendo i requisiti richiesti per ottenere la parificazione) e in ultima analisi anche i propri utenti per poter attirare gli studenti che non hanno voglia di fare un c***o? Un grande modello di business e anche un grande modello etico!!!
<<Per quanto riguarda la demolizione della scuola in Italia, è un processo che va avanti da un bel po' e che ha responsabilità sparse fra tutti quanti, compresi studenti, insegnanti, genitori, ministri, ecc. ecc.. Certo non mi pare utile chiudere gli occhi e nascondersi dietro a barriere ideologiche, come fai tu (vista anche la tua posizione sul referendum).>>
Come ho già scritto in un post precedente. Semplice quiz: a quale partito sono appartenuti il 100% dei ministri della pubblica istruzione della repubblica fino al 1990? Rispondere per trovare i responsabili.
<<Se noterai, io non ho mai parlato di scuole cattoliche, ma di scuole non statali. Mica detto che debbano essere per forza confessionali. Proprio non capisco per quale motivo si debba negare la libertà (sostanziale, quindi anche economica) di scegliere per i figli la proposta educativa che più si ritiene valida.>>
Perché lo stato ha il dovere di assicurare un'educazione di buon livello, bilanciata, che formi cittadini capaci di integrarsi all'interno del tessuto sociale... Se un genitore vuole indottrinare il povero pargolo con le proprie fisime, religiose o meno che siano, è perfettamente giusto che se le paghi. A me piacerebbe avere un canale della tv pubblica in inglese, magari anche uno in tibetano, uno che trasmette film di Bergman 24 ore al giorno e uno solo South Park. Lo stato me li deve dare gratis? Perché no?