menestrello ha scritto:saosin ha scritto:
Ora che hai presente tutto il quadro, riesci a immaginare un qualsivoglia concetto di "impronta molecolare" ?
Riesci a fornire una definizione a parole tue, conoscendo tutto il quadro, di "memoria di un insieme molecolare"?
Ora cosa dovrebbero studiare le cause farmaceutiche? Barzellette da crearci sopra?
Discorsi da bar: e non potrebbe essere che si crei qualche tipo di isotopi? Io sono enologo e qualche grosso esame di chimica l'ho fatto. So che si può riconoscere se metti l'acqua nel vino appunto perché l'acqua prodotta dalla pianta ha isotopi diversi da quelli dell'acqua da fonte. Con la RMN si può vedere. Anche se metti lo zucchero di canna si notano nell'etanolo che si forma dopo la fermentazione alcolica, dei diversi atomi di deuterio nelle molecole di alcol rispetto alla fermentazione di glucosio-fruttosio provenienti dal l'uva.
Ecco non potrebbe essere che queste sostanze creino una sorta di interazione molecolare che alteri gli isotopi dell'acqua?
Ripeto. Solo per discutere, non voglio sostenere la teoria dell'impronta
Premesso che a fisica si fa un esame di chimica, che penso inoltre sia superfluo tanto alla fine riduciamo tutto a particelle e che se dici "che si crei qualche tipo di isotopi?" voce del verbo creare fai piangere un importante fisico dalla tomba.
Come qualcuno ti ha già risposto e ti ribadisco gli isotopi si comportano allo stesso modo perché l'unica cosa che cambia tra essi è il numero di neutroni. Oltretutto non esiste nessuna reazione al mondo che possa modificare un isotopo, a maggior ragione un elemento già legato in un composto chimico, pensa che nelle reazioni nucleari devono eseguire bombardamenti con radiazioni alfa per ottenere l'isotopo desiderato.
Infine le iterazioni che esistono tra molecole sono solo due, di natura elettrostatica... il che vuol dire attrattive e repulsive.