Sbob ha scritto:Attento, serbare rancore aumenta il rischio cardiovascolare.
certo che serbo rancora.
ed è ancora poco.
dal nulla iniziasti (tu e un altro) a darmi del microchippato fascista e io passai
due interi anni ad argomentare e spiegare e illustrare con quello che credevo un interlocutore
rivelatosi poi un semplice rompiscatole il cui principale
obiettivo era cagare la minchia. per cui adesso è così. chi semina vento...
infatti te ne esci per l'ennesima volta con la stessa domanda alla quale ti ho già risposto in lungo e in largo
E fin dove si spinge tale liberta', mio caro e democratico sostenitore del pensiero unico?
... e alla quale ti risponderò ancora (perseverando nell'errore) sempre allo stesso modo.
in uno stato di diritto - che si rispetti - le previsioni normative devono essere il più possibili
generali e astratte, dato che è competenza della magistratura verificare se quella determinata
condotta (concreta) integri la fattispecie (astratta) di cui alla normativa oppure interpreti la norma in esame
valtuando se la stessa sia sovrapponibile e in che misura alla situazione esaminata (concreta)
banalissima attività esegetica dell'organo giudicante.
una tecnica di drafting legislativo casistico che invece tende a predeterminare in astratto ciò che in concreto si può fare
ha solo dei limiti e soprattutto - e questo te lo insegnano il primo giorno di scuola - è espressione dei regimi totalitari
nei casi peggiori, oppure di un'attività di legiferazione portata avanti da perfetti incomopetenti (nel migliore dei casi)
...e ti dirò di più, tale tecnica AUMENTA l'incertezza del diritto, perchè l'attività dei tecnici chiamati ad operare in merito
al caso concreto si ridurrà ad un mero cavillare crecando di orientare l'attività dell'organo giudicante all'interno della
stratificazione normativa applicabile pressochè a ogni situazione e ambito.
per cui la risposta alla tua sciocca e tendenziosa domanda è
puoi fare tutto quello che vuoi finchè non vìoli la legge.
la domanda corretta è:
questa legge è realmente espressione della volontà del popolo,
della sua prerogativa di autodeterminazione, oppure riponde a tutt'altri "interessi" e criteri?ps. non lo dico io, ma fior fiori di giuristi, uno dei quali Calamandrei, padre costituente
(non il tuo Verdini o la tua Boschi, per intenderci): una norma ben scritta deve essere
al massimo di tre quattro righe.
te lo dicono il primo giorno di università.
dà un'occhiata ai nuovi articoli della sola Costituzione riformati negli ultimi 20 anni,
oppure guarda la Fornero. sai da quanti articoli è composta?
e ogni articolo sai quanti commi ha?
questo non è legiferare.
questo è metterla nel culo (a norma di legge).