uli ha scritto:il problema non e' solo e tanto la protezione che monsanto esercita facendo causa ai proprietari dei campi adiacenti in cui nascono varieta' brevettate (o vengono impollinate ibridate o quel minchia che succede) quanto la possibile diminuzione della variabilita' biologica originale mettendo in disuso le varieta' locali a favore del super mais quel giorno che la monsato non lo desse piu
Le biotecnologie non sono solo la Monsanto ed il capitalismo non è un'invenzione delle biotecnologie. Sarebbe come dire che la polenta è responsabile delle cazzate dei leghisti. Scusa neh...
uli ha scritto:per quanto ci sia analogia non e' esattamente la stessa cosa, il dna batterico lo attaccano al dna vegetale nel nucleo della cellula. i mitocondri e cloroplasti sono cellule procariotiche che sono state inglobate in una "simbiosi" all'interno delle cellule eucariotiche e funzionano (si riproducono) per i gazzi loro, tantevero che il dna mitocondriale si eredita solo per via materna (lo spermino non ha mitocondri)
Questo non è del tutto esatto. Il codice genetico responsabile della sintesi delle proteine di membrana dei mitocondri mi pare sia per il 60% nei cromosomi del nucleo. Quindi vuol dire che in parte ci si è trasferito. Oppure magari anche che mutazioni casuali hanno prodotto proteine di membrana più efficaci di quelle originali di provenienza batterica. E' dato di saperlo... ma ancora non credo si sappia con certezza. Comunqe il DNA è DNA, polimero di desossiribosio e codoni. Quello è. E non è neppure da escludere che durante la mitosi non avvengano rimescoloni.
uli ha scritto:sulle implicazioni che questo taglia e cuci possa portare alla salute di chi mangi cibo geneticamente modificato o, piu' in generale alla biosfera, non mi pare ci siano grosse certezze (nemmeno grossi sospetti di imminente catastrofe)... rimane un po' quella sensazione da apprendisti stregoni... da eventuale vaso di pandora
Mah. Non solo lì e non prevalentemente lì. Ci potrebbero essere dei rischi, sicuramente ci sono dei vantaggi. Credo che la sindrome vaso di Pandora sia più psicologica che reale.
uli ha scritto:per quanto tu possa spremere la terra le risorse sono limitate, se non altro, dalla quantita' di energia solare che il pianeta intercetta (stiamo consumando a velocita' folle fiumane di energia fossile accumulata dalle biomasse del pianeta in milioni di anni)
Mah. Su questo ho dei dubbi se permetti. I meccanismi di intercettazione e accumulo di energia fossile non sono stati particolarmente efficienti. Se noi riuscissimo ad intercettare l'uno per mille dell'energia solare che arriva sulla terra ne avremmo d'avanzo... di qualche ordine di grandezza. E sebbene l'orizzonte cronologico sembri essersi un po' allontanato la fusione nucleare è verosimile in un secolo.
uli ha scritto:l'unica soluzione e' *RIDURRE DRASTICAMENTE* la popolazione
ma, sfortunatamente, non riusciamo nemmeno a ridurre l'aumento annuo di popolazione
=> catastrofe inevitabile, rimane solo da capire quando
Anche questo non è detto che sia vero. Anzi, secondo alcuni demografi la bomba demografica è sostanzialmente disinnescata e la popolazione si dovrebbe assestare attorno alla fine del secolo in 11/12 miliardi di persone. Può darsi che quelli che la pensano così si sbaglino ma può darsi anche di no. Come può darsi che disponendo di certe tecnologie ipotizzabili (fusione nucleare e OGM tra le altre) sia un livello sostenibile. Quindi la catastrofe non è assicurata ma solo possibile. Quanto probabile è certo difficile da dire. Il mio pensiero è che il rischio più consistente per la nostra specie sia quello di perdere la calma e di fare prevalere le spinte irrazionali e distruttive su quelle conservative e razionali... ma qui entriamo ampiamente nelle opinioni personali irrilevanti. Io non sono così pessimista e Leopardi mi deriderebbe con il mio ipotizzare sorti magnifiche e progressive.
