sbob ha scritto:Li ho letti tempo fa, la prima volta che li avevi postati, e li ho trovati molto divertenti. Vorrebbero scardinare la scienza attuale con un esperimento millantato da una persona e mai ripetuto da pari. Esticazzi!
Sono andato oltre.
Questa affermazione mi fa vincere l'euro.
1°- I link sono due, il primo presenta chi è lo scrivente, il Prof. Umberto Bartocci, e da qualche "avvertenza" per chi si accinge a leggere e consultare il sito. In quelle righe ci sono molte e utili considerazioni metodologiche sulle quali, ovviamente, non ho letto nessuna tua considerazione.
2°- Il secondo descrive la corrispondenza fra il Professore e il Cicap, nella persona del Prof. Broch che aveva pubblicamente lanciato la "sfida".
Riporto solo l'Antefatto, ol resto lo potete leggere qui:
http://www.cartesio-episteme.net/broch.html1 - Antefatto
Come ben noto il C.I.C.A.P., ovvero Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, e' un'associazione "scientifica e pedagogica" che, sul tipo di altri analoghi gruppi stranieri (che si auto-definiscono "scettici"), si propone le finalita' indicate nella sua esplicita denominazione, "per il futuro della scienza e della ragione" [vedi pagina Links nel presente sito, N. 11].
Nell'ambito della propria interessante e meritoria indagine "statutaria" nel campo dei cosiddetti fenomeni paranormali, il CICAP (d'ora in poi piu' semplicemente) estende qualche volta la sua "indagine critica" anche al dominio di quelle che vengono chiamate le "pseudo-scienze", adottando di solito, nel corso del dibattito, la posizione della "scienza ufficiale" [vedi per esempio la "spiegazione" del paradosso di Olbers, al punto N. 11 della pagina sui Fondamenti della Fisica].
Un caso paradigmatico di queste "escursioni" dalla fenomenologia paranormale propriamente detta a quella che non sembrerebbe obiettivamente potersi definire tale, e' dato per esempio dalla discussione sull'eventuale validita' delle "medicine alternative", tra le quali spicca in particolare, come tutti sanno, la questione OMEOPATIA.
Lo scrivente non e' in alcun modo un "esperto" di siffatti problemi, ne' ha alcuna fondata opinione personale in proposito, ma considera l'analisi delle modalita' con cui si svolge tale "confronto" assai interessante dal punto di vista epistemologico, in ordine per esempio alla valutazione se esso venga condotto o meno secondo i dettami di una accettabile "metodologia scientifica", alla quale tutti, almeno a parole, dichiarano di volersi attenere.
Il punto di vista del CICAP, ufficialmente esposto per esempio nel numero 28 (novembre-dicembre 1999) della sua rivista "Scienza e Paranormale", e' che le medicine alternative siano da inquadrarsi tutte assai semplicemente sotto il profilo delle "ciarlatanerie", e che ogni loro eventuale "successo" sia da ascriversi unicamente a effetti di auto-suggestione (placebo), dovuti all'instaurarsi di un particolare rapporto di dipendenza psicologica tra medico (curatore, stregone) e malato (spesso "immaginario"). Quello che segue e' il commento inviato dallo scrivente a diversi sostenitori dell'omeopatia, invitandoli a "difendersi"*.
"Cari amici,
avevo per diversi motivi recentemente scritto a ciascuno di voi, ma proprio oggi mi capita di ricevere l'ultimo numero di "Scienza e Paranormale", la nota rivista del CICAP, nella quale trovo tra l'altro le seguenti affermazioni relative all'omeopatia, che giro alla vostra attenzione a conferma di quanto avevo gia' avuto modo casualmente di dirvi. Se io fossi uno studioso o un praticante di tale disciplina ne resterei veramente offeso, e ritengo che un vostro competente intervento sia oltremodo doveroso. La ricerca della verita', in questo come in altri settori, deve essere sempre al primo posto negli obiettivi di ogni persona che si mette al servizio della conoscenza...
Sempre un cordialissimo saluto dal vostro UB
Citazioni:
Tullio Regge, a pag. 8
L'omeopatia sembra innocua e al piu' un invito a bere acqua fresca o ingerire pillole senza arte ne' parte. In realta' molte persone che soffrono di malattie gravi ma guaribili si curano con dei placebo e perdono tempo prezioso ... In parte il fenomeno e' dovuto alla spregiudicata condotta di gara di ciarlatani senza scrupoli e di mistici fondamentalisti...
Dall'articolo di Giancarlo Lancini, a pag. 34 e segg., che va letto tutto, cito la conclusione:
Riconoscendo la mancanza di efficacia di tutti i trattamenti omeopatici esaminati, viene fornita una chiarissima indicazione ai medici sia omeopati che tradizionali: questi trattamenti non devono essere prescritti se non si vuole ingannare, invece che curare, il paziente.
Dall'articolo di Sandro Masoni, a pag. 48 e segg., che pure va letto tutto, cito alcune parole dal paragrafo "Perseguibilita' della truffa e della frode omeopatiche":
Quando un fatto di "spaccio omeopatico" manca di uno o piu' elementi essenziali - oggettivi o soggettivi - necessari per la configurabilita' del delitto di truffa, possono ravvisarsi eventualmente gli estremi della figura residuale del delitto di frode nell'esercizio del commercio...
A pag. 59, di omeopatia etc. si riparla a proposito del libro "I ciarlatani della salute", "ciarlatani dai quali siamo sempre piu' invasi"...
Direi che basta, per cominciare."
Il caso omeopatia, si diceva, e' particolarmente interessante, perche' si sarebbe di fronte, secondo le affermazioni dei sostenitori di tale approccio terapeutico, ad obiettivi "risultati sperimentali", che non riescono viceversa ad avere, almeno per il momento, alcuna adeguata "spiegazione" teorica.
Non si puo' qui entrare in dettaglio su tale assai vexata quaestio, che ha compreso recentemente l'aspra polemica relativa alle dichiarazioni del noto ricercatore Jacques Benveniste su quella che e' stata definita la "memoria dell'acqua" (un "caso" che e' stato persino oggetto di un libro: Michel Schiff, "Un cas de censure dans la science", Albin Michel, Parigi, 1994). Dopo aver dato, nel prossimo paragrafo, una sintetica presentazione di cosa sia l'omeopatia - secondo le parole dell'attuale Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopatici, Dott. Pindaro Mattoli, e una breve "nota" del Prof. Bellavite (vedi alla fine del presente testo) - ci sembra pero' assai istruttivo far vedere come si sia sviluppato in passato, o meglio non sviluppato, un confronto tra le due parti in causa.
E' capitato in effetti che, nel corso del convegno annuale del CICAP relativo all'anno 1992, tenutosi a Saint-Vincent, siano state ripetute dal palco le solite contestazioni all'omeopatia, una pratica "truffaldina" che pretenderebbe di "guarire" malati con della semplice "acqua fresca", raggiungendo come si e' detto qualche risultato solo per remissione spontanea della "patologia" lamentata, e per effetto di auto-suggestione. E' ovvio che una tale "interpretazione" verrebbe a cadere di fronte all'eventuale "successo" di una terapia omeopatica nei confronti di ANIMALI, e poiche' lo scrivente era al tempo informato dei sorprendenti risultati di un inconsueto esperimento omeopatico condotto su topi (vedi sezione N. 3), non esito' in quell'occasione a darne notizia in sede di dibattito con il pubblico. Tanto piu' che, come e' spesso abitudine in tale genere di "manifestazioni", era stato appena dichiarato ufficialmente da parte degli organizzatori del convegno che era previsto un cospicuo premio in denaro per chi avesse offerto dimostrazioni a sostegno della tesi contraria. Chiesi allora esplicitamente se il premio sarebbe stato concesso anche a chi avesse presentato un'eventuale prova a favore delle tesi degli omeopati, e mi fu risposto di si' davanti a tutti i presenti.
Quelle che seguono sono le testimonianze dei miei tentativi di innescare successivamente la procedura di controllo che era stata pubblicamente reclamizzata, e di mettere o le mani sul "premio", naturalmente insieme ai veri sperimentatori!, o di stabilire in modo scientificamente oggettivo come e dove essi si fossero ingannati: in ogni caso, il risultato sarebbe stato positivo per la "scienza".
Giudichi il lettore se quanto avvenne in seguito e' metodologicamente soddisfacente, e da quale parte siano riscontrabili trasparenza e correttezza.
L'esperimento dunque, ben lungi dall'essere "millantato" chiedeva al contrario di essere verificato, e non, si badi, da ricercatori compiacenti, ma al contrario proprio dai più feroci oppositori.
I quali, come si può ben leggere nel seguito della storia, si sono squagliati come neve al sole d'estate, forse temendo di dover riconoscere la possibilità di dover ammettere di essersi sbagliati....e scucire dantescamente il cospicuo premio in denaro.
Quindi, o non hai letto il link, o lo hai letto e come tua pratica consolidata (vedi mio post precedente) hai letto ciò che ti faceva comodo leggere (cartesianamente s'intende!).
Au revoir.
P.S. Taccio per carità su questo, sulla croce rossa non si spara.
Tra l'altro, una sana scopata e' evidenza solo dell'esistenza di terminazioni nervose e meccanismi ormonali il cui effetto finale e' alquanto piacevole.