Ecco perché l' islam piace

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Messaggioda KAZAN1975 » gio feb 09, 2006 13:10 pm

tclimb_2 ha scritto:
Carlo78 ha scritto:Se noi non godessimo della libertà d'espressione e di satira, non avremmo visto questa:

Immagine


sono andato a cercare le stessa vignetta :) da non credere! 8O

ieri stavo facendo vedere a mio figlio il libro rosso de "IL MALE" con le vignette di paziena


pace all anima sua ..( ...di pazienza si intende :wink: )
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Messaggioda dags1972 » gio feb 09, 2006 13:11 pm

Carlo78 ha scritto:Se noi non godessimo della libertà d'espressione e di satira, non avremmo visto questa:

Immagine


già e non è neppure tanto divertente... io preferisco Barabba libero
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Messaggioda BBB » gio feb 09, 2006 13:13 pm

non trovo quella mitica col bimbetto che dice alla bimba:
"Succhia!"
e lei: "Tosì?"


:lol: :lol: :lol:
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Messaggioda tclimb_2 » gio feb 09, 2006 13:14 pm

KAZAN1975 ha scritto:[

pace all anima sua ..( ...di pazienza si intende :wink: )


prima tamburini, poi pazienza, in due anni se ne sono andati due geni dell'illustrazione italiana.
In altre parole, tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi!
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Messaggioda KAZAN1975 » gio feb 09, 2006 13:18 pm

tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:[

pace all anima sua ..( ...di pazienza si intende :wink: )


prima tamburini, poi pazienza, in due anni se ne sono andati due geni dell'illustrazione italiana.

per non parlare di bunker... magnus ...crepax....devo continuare...? :cry:
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Messaggioda tclimb_2 » gio feb 09, 2006 13:20 pm

Carlo78 ha scritto:non trovo quella mitica col bimbetto che dice alla bimba:
"Succhia!"
e lei: "Tosì?"


:lol: :lol: :lol:



:D :D :D

se riesco domani te la posto :)

intanto :
Immagine
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Messaggioda tclimb_2 » gio feb 09, 2006 13:22 pm

KAZAN1975 ha scritto:
tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:[

pace all anima sua ..( ...di pazienza si intende :wink: )


prima tamburini, poi pazienza, in due anni se ne sono andati due geni dell'illustrazione italiana.

per non parlare di bunker... magnus ...crepax....devo continuare...? :cry:


moebius, corben, caza, gimenez trillo e mandafrina.
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Messaggioda KAZAN1975 » gio feb 09, 2006 13:28 pm

tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:[

pace all anima sua ..( ...di pazienza si intende :wink: )


prima tamburini, poi pazienza, in due anni se ne sono andati due geni dell'illustrazione italiana.

per non parlare di bunker... magnus ...crepax....devo continuare...? :cry:


moebius, corben, caza, gimenez trillo e mandafrina.

c***o....se poi uniamo alla lista pure pejo e quino....chi ci rimane ???8O 8O

(forattini non fa parte della categoria plis...)

:roll:
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Messaggioda BBB » gio feb 09, 2006 13:29 pm

tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:[

pace all anima sua ..( ...di pazienza si intende :wink: )


prima tamburini, poi pazienza, in due anni se ne sono andati due geni dell'illustrazione italiana.

per non parlare di bunker... magnus ...crepax....devo continuare...? :cry:


moebius, corben, caza, gimenez trillo e mandafrina.



non finiamo più eh.......


...personalmente ho perso il contatto con la realtà (e mai più riacquistato :lol: ) leggendo Pazienza, Moebius e Hugo Pratt, e poi certi giappo come Masamune Shirow, Katsuhiro Otomo, Hayao Miyazaki.


Ma torniamo in topic.

Però, t-climb, aspetto la mitica vignetta "Succhia!"/"Tosì?" :lol:
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Messaggioda tclimb_2 » gio feb 09, 2006 13:30 pm

KAZAN1975 ha scritto:
tclimb_2 ha scritto:moebius, corben, caza, gimenez trillo e mandafrina.

c***o....se poi uniamo alla lista pure pejo e quino....chi ci rimane ???8O 8O

(forattini non fa parte della categoria plis...)

:roll:


perdonami, gli ultimi che ho detto non ci hanno ancora lasciato :)
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Messaggioda tclimb_2 » gio feb 09, 2006 13:39 pm

Carlo78 ha scritto:

Ma torniamo in topic.

Però, t-climb, aspetto la mitica vignetta "Succhia!"/"Tosì?" :lol:


si, torniamo in topic ... e' che quando si parla di pazienza non riesco a controllarmi, ho quasi tutte le sue pubblicazioni.
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Messaggioda KAZAN1975 » gio feb 09, 2006 13:44 pm

Carlo78 ha scritto:
tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:
tclimb_2 ha scritto:
KAZAN1975 ha scritto:[

pace all anima sua ..( ...di pazienza si intende :wink: )


prima tamburini, poi pazienza, in due anni se ne sono andati due geni dell'illustrazione italiana.

per non parlare di bunker... magnus ...crepax....devo continuare...? :cry:


moebius, corben, caza, gimenez trillo e mandafrina.



non finiamo più eh.......


...personalmente ho perso il contatto con la realtà (e mai più riacquistato :lol: ) leggendo Pazienza, Moebius e Hugo Pratt, e poi certi giappo come Masamune Shirow, Katsuhiro Otomo, Hayao Miyazaki.


Ma torniamo in topic.

Però, t-climb, aspetto la mitica vignetta "Succhia!"/"Tosì?" :lol:


la vignetta di tclimb non la conosco ma questava bene lo stesso? :roll:
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Messaggioda MarcoS » gio feb 09, 2006 15:34 pm

E fumatevi sto articolo di blondet.

06/02/2006

Sostenitori di Hamas bruciano la bandiera danese in risposta alle caricature del profeta Muhammad apparse sui giornali europei
«Vignette e Islam, esplode la violenza», strilla il Corriere.
«Islam: les caricatures de la discordie», dice Le Monde.
«Fury over cartoons», grida il Financial Times.
«Cartoon unify angry Muslims», urla l?Herald Tribune.
Stessi titoli, stessa posizione in prima pagina, stesso rilievo e allarme.
Come ha già indovinato più di un lettore, si tratta di una manovra concertata sul piano internazionale.
Fra qualche mese si saprà forse se dietro questa campagna c?è la mano di Hill & Knowlton o del Rendon Group, le due imprese di pubbliche relazioni di cui ci serve il Pentagono (la prima inventò la storia dei malvagi iracheni che, in Kuwait, avevano aperto le incubatrici negli ospedali per fare morire i bambini); oggi è urgente immaginare il perché di tutto questo.
E la risposta è allarmante.

«Il regime iraniano è oggi lo Stato principale che sostiene il terrorismo», ha appena sancito Donald Rumsfeld, «il mondo non vuole e deve collaborare per scongiurare un Iran nucleare».
Ha anche avvertito che la guerra contro il terrorismo globale sarà lunga, almeno come la guerra fredda.
E? dunque nel quadro della preparazione alla guerra in Iran che probabilmente bisogna inserire la ridicola e ripugnante campagna delle vignette.
Data la densità dell?armamento anti-aereo di cui l?Iran si è recentemente dotato, le installazioni industriali nucleari iraniane sono ormai fuori dalla portata di un attacco convenzionale con missili da crociera e bombardieri; dunque l?attacco dovrà probabilmente essere di tipo nucleare.
Ma un attacco atomico preventivo e non provocato contro un Paese che non è in guerra con gli Stati Uniti, che non dispone se non di armi convenzionali, e che farà centinaia di migliaia di vittime tra la popolazione, è un evento sconvolgente, un?atrocità che deve essere «preparata» nella psicologia di massa.
La preparazione consiste nella disumanizzazione preventiva dell?avversario; contro un avversario adeguatamente disumanizzato, l?opinione pubblica occidentale - si spera - giustificherà le bombe atomiche.

L?accorgimento riuscì alla perfezione contro il Giappone, dove le bombe atomiche furono precedute da una campagna di odio e di disprezzo senza precedenti contro i detestati «japs».
Riesce perfettamente anche in Israele, maestra del nostro tempo nella disumanizzazione del nemico, per poterne distruggere le case e gli uliveti, ammazzarne i bambini, compiere contro di esso atrocità di ogni genere.
La campagna è in un certo senso meno rivolta agli islamici che alla manipolazione dell?opinione pubblica europea, che - nonostante le parole di Rumsfeld - pare poco disposta a «collaborare per scongiurare un Iran nucleare».
Bisogna spingerla ad odiare, a nutrire quel misto di rabbia e di paura che funziona così bene in Israele.
Come sappiamo, Orwell aveva previsto tutto questo.
L?Islam deve oggi prendere il posto del misterioso Goldstein, l?odiato nemico del regime socialista immaginato da Orwell, oggetto dei rituali «minuti dell?odio».
«La semplice vista e addirittura il solo pensiero di Goldstein producevano automaticamente un misto immancabile di paura e di rabbia» delle folle immaginarie di «1984»: precisamente questo automatismo viene oggi creato nelle nostre anime a danno dell?Islam.

Lo scopo è essenzialmente il controllo dei propri cittadini.
Anche nel romanzo di Orwell l?immaginario Stato di Eurasia era mantenuto dalla nomenklatura in uno stato di guerra perenne contro un nemico mal definito, quasi invisibile.
«E la coscienza di essere in guerra, e dunque in pericolo, fa sembrare la cessione di tutto il potere a una piccola casta la condizione naturale, inevitabile, della sopravvivenza. Non importa se la guerra sia effettivamente in corso, e dato che nessuna vittoria è possibile, non importa se la guerra va male. Basta che lo stato di guerra ci sia».
E? precisamente questo che ci fanno, fin nei particolari.
L?intero alone della cosiddetta informazione (propaganda di guerra psicologica) mira a tenerci in questo stato di paura perpetua.
A farci credere che «l?Islam ci attacca» (due Paesi musulmani sono oggi sotto occupazione americana e un terzo è minacciato di bombardamento; ma a noi «sembra» che gli aggrediti siamo noi).
Ci basta vedere un segno, un simbolo islamico, o anche un passante con fattezze arabe, e ciò ci produce «automaticamente un misto di paura e di rabbia».

La macchinazione ha successo.
Un segno fra i più tragicomici di questo successo è come se ne lascino assoggettare anche le società che amano dipingersi come «liberali» e «tolleranti», magari progressiste e di sinistra, come appunto la Danimarca.
Ma anche da noi si sentono già progressisti che non si vergognano di dichiarare la loro paura-rabbia contro i musulmani; si intreccia in questo sentimento ambiguo il dispetto di una società «laicista» che ritiene di difendere «la libertà di espressione» contro l?oscurantismo fondamentalista.
I posteri, se ne avremo, sapranno come giudicare una generazione pronta al conflitto di civiltà per difendere il gusto di sghignazzare su una religione, il diritto di mettere in caricatura Dio; ma per intanto ci sembra di condurre, liberi, una battaglia di libertà.
Proprio nel momento in cui la libertà ci viene tolta.
Il bello, il ridicolo, è che ci cascano tutti coloro che hanno appena celebrato la «giornata della memoria».
Tutto il processo di disumanizzazione degli ebrei, che viene attribuito al Terzo Reich, viene applicato ora davanti agli occhi ciechi di chi «ricorda».

Tutta gente che è pronta e vigile a battere Hitler se si ripresenta (specie ora che non c?è pericolo che riappaia); purchè si presenti esattamente come allora, baffetti e saluto a braccio teso.
Perché se il Quarto Reich si presenta come «democrazia», e la sua aggressione come «espansione della democrazia», già non sappiamo più riconoscerlo.
Anzi, già ci arruoliamo volontari per distruggere un nemico sub-umano, tanto più pauroso perché - al contrario di noi - credente.
E il bello è che oggi non c?è un Goebbels, non c?è una Gestapo; non c?è un KGB che controlla il pensiero con mezzi polizieschi.
Il potere oggi si è perfezionato, non ha bisogno di strumenti repressivi.
Tanto, facciamo tutto da soli, obbediamo senza ordini, odiamo chi ci viene detto di odiare.
La natura umana ha un gran bisogno di odiare; da troppo tempo il «politicamente corretto», l?«antirazzismo» ideologico aveva compresso la vecchia molla abissale; non si potevano più odiare «i negri» e nemmeno «i padroni» e gli sfruttatori.
Inconfessabilmente, il buonismo ci aveva stufato.
Appena abbiamo l?occasione di odiare senza vergogna di noi stessi, senza temere il giudizio sociale, lo facciamo perdutamente, fanaticamente, liberamente, insaziabilmente.

Maurizio Blondet


e se quel che c'è nel link qua sotto è corretto - e prego che sia un coacervo di cazzate, siamo vicini ad un bel tuffo nella merda. in un modo o nell'altro.

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=940&parametro=esteri
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Messaggioda aculnaig » gio feb 09, 2006 18:45 pm

Strepitoso il passaggio "...Ad un certo punto, il dibattito viene egemonizzato dagli americani del «Center for Transatlantic Studies» della John Hopkins University, Daniel Hamilton, Heiko Borchart e Gerd Foehrendbach. Costoro hanno dato voce, furiosamente, a tutto il loro dispetto per la «passività» europea nella lotta al terrorismo globale di Bush e neocon.
Gli abitanti del vecchio continente, hanno detto, vivono nella «devastante convinzione che l'Europa sia in qualche modo immune da grandi attacchi terroristici».
Un atteggiamento, hanno aggiunto, che cambierà di colpo quando gli europei si troveranno di fronte a un «mega-attentato».
Che «non è questione di se, ma di quando».
Per chi sappia chi sono i veri mandanti dell'11 settembre, questa è una chiara minaccia....."

Chi è il nemico?
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Messaggioda Enzolino » gio feb 09, 2006 18:52 pm

Cazzarola ... mi vien da pensare che quelle vignette siano state una bastardissima trovata da strumentalizzare ...

Ma chi sono questi "neocon"? :roll:
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Messaggioda Fokozzone » ven feb 10, 2006 8:55 am

Tutta gente che è pronta e vigile a battere Hitler se si ripresenta (specie ora che non c?è pericolo che riappaia); purchè si presenti esattamente come allora, baffetti e saluto a braccio teso.
Perché se il Quarto Reich si presenta come «democrazia», e la sua aggressione come «espansione della democrazia», già non sappiamo più riconoscerlo

Questa frase di Blondet (che io conosco personalmente) l' avrò ripetuta 100 volte sul forum, a proposito della memoria storica.
Siccome la dicevo io ero razzista... Speriamo che un po' di forumisti si levino dagli occhi le fette di prosciutto.

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Messaggioda Fokozzone » ven feb 10, 2006 9:03 am

Comunque la tesi più semplice e più credibile di un' unica regia strumentalizzante è quella presentata in questo articolo.

Un'unica regia? Difficile, non impossibile

Compattezza mai vista nelle proteste anti-vignette
Chi finanzia Hamas, le guerriglie del Caucaso, le moschee
più estremiste?
La risposta a tanti misteri sembra arenarsi sempre sulle
coste del Golfo Persico


Uno degli aspetti più preoccupanti dell'allucinante e ormai
cruenta "crisi delle vignette" è che per la prima volta
sembra aver senso parlare di "mondo islamico".
È un'espressione di cui si è spesso abusato e che risultava
assai poco plausibile di fronte alla frammentazione
geografica, culturale e politica di quel "mondo": tra un
musulmano dell'Indonesia e uno del Sudan la differenza è
enorme, come lo è quella tra uno sciita dell'Iran e un
sunnita della Tunisia.
Per quanto invece riguarda le vignette danesi, balza agli
occhi la compattezza della protesta, che dall'Africa
all'Asia traccia una striscia dove molti governi (compresi
quelli di Paesi che chiamiamo moderati, come Arabia Saudita
o Giordania) si trovano di fatto schierati accanto alle
frange più estremiste dell'opinione pubblica.

Questo comporta due pericoli.
Il primo è quello di rivalutare l'opinione di chi vuol
vedere nell'islam un tutto unico allineato verso il basso,
intollerante, incapace di confrontarsi con altre culture e
altri stili di vita, nemico della modernità.
Un modo di pensare che ha già fatto molti danni e ha
contribuito a rendere ancora più aspre certe divisioni.
La lucidità di capire che il mullah Omar capo dei taleban e
il re Abdallah di Giordania non sono due esponenti dello
stesso mondo ma esponenti di due mondi diversi, è l'unica
vera leva che abbiamo per spingere i fondamentalisti
islamici ai margini delle nostre società come di quelle
musulmane.
Mentre, al contrario, mettere tutti in un unico calderone
significa fare un favore agli estremisti: vuol dire
considerare la loro visione dell'islam come l'unica reale e
attiva, privilegio che sono lungi dall'ottenere nei loro
stessi Paesi.

Il secondo pericolo è che la nuova e inaspettata compattezza
del "mondo islamico" sia tutt'altro che spontanea ma derivi
da un ben organizzato piano che prevede ideatori,
finanziatori e realizzatori.

È chiaro che il secondo pericolo esclude il primo: se
l'attacco è strumentale e prezzolato non può essere s
pontaneo.
Ciò non toglie, però, che qualcuno ne tragga (o pensi di
trarne) un profitto. Siria e Iran sono i Paesi più pronti a
speculare sugli eventi.
Hanno ragione coloro che, da George W. Bush al nostro
ministro degli Esteri, accusano i due governi di non aver
fatto nulla per fermare l'assalto alle ambasciate: quelli
sono Paesi in cui le manifestazioni "spontanee" fanno poca
strada se il regime non le gradisce. Ed è più che probabile
che ci sia la Siria anche dietro le violenze in Libano
contro i cristiani.
Ma se cerchiamo una "mente", difficilmente la troveremo a
Damasco o a Teheran.
Per ottenere proteste dalla Somalia all'Indonesia, occorrono
servizi segreti potenti e una rete di contatti ben oltre le
possibilità di due "Stati canaglia" che da anni sono nel
mirino di Usa, Gran Bretagna, Israele e altri Stati.
Come avrebbero potuto organizzare tutto questo senza essere
notati?
Né la Siria né l'Iran, infine, sono abbastanza autorevoli
nel "mondo islamico" per farsi seguire in questo modo.

Dovremmo invece guardare altrove e magari esplorare meglio
le connessioni emerse dopo l'11 settembre 2001, quelle che
non portavano in Iraq né in Iran ma altrove e che forse sono
state abbandonate in nome di una superiore convenienza
politica ed economica.
Chi finanzia, da anni, i movimenti come Hamas, le guerriglie
del Caucaso, le moschee più estremiste d'Europa?
Chi finanziava a suo tempo i taleban?
Abbiamo detto che servono ideatori, finanziatori e
realizzatori.
La risposta a tanti misteri di questi anni sembra arenarsi
sempre sulle coste del Golfo Persico.

Fulvio Scaglione
(C) Avvenire, 8-2-2006
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Messaggioda aculnaig » ven feb 10, 2006 9:06 am

Fokozzone ha scritto:Tutta gente che è pronta e vigile a battere Hitler se si ripresenta (specie ora che non c?è pericolo che riappaia); purchè si presenti esattamente come allora, baffetti e saluto a braccio teso.
Perché se il Quarto Reich si presenta come «democrazia», e la sua aggressione come «espansione della democrazia», già non sappiamo più riconoscerlo

Questa frase di Blondet (che io conosco personalmente) l' avrò ripetuta 100 volte sul forum, a proposito della memoria storica.
Siccome la dicevo io ero razzista... Speriamo che un po' di forumisti si levino dagli occhi le fette di prosciutto.

FKZ


Hai ragione.
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Messaggioda Buzz » ven feb 10, 2006 9:31 am

devo dire che è un pò che leggo le cose di blondet

indubbiamente ha un modo di pensare "laterale" che è comunque ammirevole: non dà mai nulla per scontato.

però sento anche delle differenze di fondo notevoli fra il mio modo di pensare e il suo

alcune profondamente inconciliabili.


per cui sto all'occhio a non prendere per oro colato altre "tesi" apparentemente dimostrate

con tutto che la dietrologia non mi spaventi
la tesi che i servizi di disinformazione americani (la conduzione psicologica delle guerre dichiarate e non è un dato di fatto) siano dietro alle vignette danesi, mi pare azzardata.

Gli Usa non hanno alcun interesse verso alcuna azione che possa alla fine ricompattare il mondo isalmico. Il messaggio "divide et impera" resta comunque nella sua essenzialità, alla base di ogni strategia di controllo.

E' vero che in questo modo si ricompatta il mondo cristiano anche,
tuttavia dov'è il vantaggio di ciò di fronte al ricompattamento anche delle fila, divise, del nemico?

Non credo nemmeno all'ipotesi della preparazione dell'humus per un grande attentato in europa, segnatamente alle olimpiadi.

In passato non è mai stato necessario "preparare" l'opinione pubblica a tali eventi.

Non vedo perchè oggi si.
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Messaggioda dags1972 » ven feb 10, 2006 9:48 am

Buzz ha scritto:devo dire che è un pò che leggo le cose di blondet

indubbiamente ha un modo di pensare "laterale" che è comunque ammirevole: non dà mai nulla per scontato.

però sento anche delle differenze di fondo notevoli fra il mio modo di pensare e il suo

alcune profondamente inconciliabili.


per cui sto all'occhio a non prendere per oro colato altre "tesi" apparentemente dimostrate

con tutto che la dietrologia non mi spaventi
la tesi che i servizi di disinformazione americani (la conduzione psicologica delle guerre dichiarate e non è un dato di fatto) siano dietro alle vignette danesi, mi pare azzardata.

Gli Usa non hanno alcun interesse verso alcuna azione che possa alla fine ricompattare il mondo isalmico. Il messaggio "divide et impera" resta comunque nella sua essenzialità, alla base di ogni strategia di controllo.

E' vero che in questo modo si ricompatta il mondo cristiano anche,
tuttavia dov'è il vantaggio di ciò di fronte al ricompattamento anche delle fila, divise, del nemico?

Non credo nemmeno all'ipotesi della preparazione dell'humus per un grande attentato in europa, segnatamente alle olimpiadi.

In passato non è mai stato necessario "preparare" l'opinione pubblica a tali eventi.

Non vedo perchè oggi si.


laterale è laterale.... ma in quello che leggo ci vedo un pò di complotto demoplutomassonicgiudaicoplanetario con una spruzzata di savi di sion e di perfidi giudei
tanti saluti e buone salite a tutti
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