Ancora musulmani, scusate la ripetizione

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Messaggioda il.bruno » lun dic 05, 2005 14:28 pm

idem, anche lui non ha votato
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Messaggioda tclimb_2 » lun dic 05, 2005 14:32 pm

il.bruno ha scritto:idem, anche lui non ha votato


ma non mi sembra si sia azzardato a dire di non farlo.
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Messaggioda Spider » lun dic 05, 2005 14:51 pm

il.bruno ha scritto:Astraiamoci dall'argomento referendum, che si presta a strumentalizzazioni un po' fuori tema.

I vescovi dicono che la l'aborto è un male e che la ru486 è un male nel male.


La linea di condotta corretta per il referendm doveva essere:

-non fare nè dire niente, e lasciare che il paese decidesse per i fatti suoi.
-nel caso che il referendum passasse, informare i cattolici di come comportarsi, di cosa poteva essere compatibile con la morale cristiana e cosa invece no.

come il preservativo o la pillola o l'aborto, il fatto che siano legali non obbliga mica nessuno a farne uso, se la mia coscienza me lo permette li uso, altrimenti, se per un qualunque motivo (medico, morale, etico, religioso) decido di non usarli, sono libero di farlo.
Credo, nella mia ingenuità, che questa cosa qui si chiami "democrazia".


Che poi nè Ruini, nè nessun politico si sia comportato così, ma abbiano sollevato un polverone spaventoso e indecente per tirare l'acqua al proprio mulino elettorale, vabbè, si sa che questo è il modo di fare della politica italiana...


Un ultimo appunto a proposito della "coerenza" della Chiesa: a chi lanciava il grido d'allarme, che se gli si lasciava mano libera sul referendum, poi la CEI avrebbe alzato il tiro per attaccare la legge sull'aborto, Ruini ha sempre replicato sdegnosamente, dicendo che le due cose non c'entrvano nulla, e che la 194 non era nemmeno da prendere in considerazione, etc etc etc...

...quanti mesi sono passati? Vabbè che è anziano e avrà la memoria corta, però... :wink:
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Messaggioda gug » lun dic 05, 2005 14:56 pm

Enzolino ha scritto:A mio avviso la lettera del Cardinale Ruini mostra un'enorme ipocrisia da diversi punti di vista.

A. Il maschilismo sciovinista nella chiesa cattolica e' radicato sia dottrinalmente che istituzionalmente. In numerosi passi del Nuovo e Antico Testamento ci sono esplicite affermazioni che enfatizzano la superiorita' dell'uomo rispetto alla donna e la sottomissione di quest'ultima nei confronti del primo. I teologi hanno fatto un certo sforzo (pressocche' assente sul discorso sull'omosessualita') per interpretare questi passi ed evitare imbarazzo. Pero' quei passi sono la', ed hanno anche fatto si' che la donna non avesse alcuna autorita' all'interno della chiesa. Certo, son stati creati numerose giustificazioni dicendo che l'uomo e la donna hanno una diversa vocazione, ma questi son le stesse giustificazioni che usano molti leaders spirituali per giustificare lo sciovinismo mussulmano. Uguali identici.
Quindi, da questo punto di vista Chiesa cattolica = Islam.



Su questo non sono d'accordo.
Sul fatto che nell'Antico Testamento ci siano questi riferimenti, è stato più volte detto che esso era pur sempre un testo dedicato alla popolazione del tempo e in cui confluivano anche prescrizioni igieniche, atteggiamenti culturali e via dicendo.
Nel Nuovo Testamento molte cose cambiano e già la centralità di molte figure femminili (prima fra tutte la Madonna) la dice lunga sul cambiamento.
però è vero che al tempo una donna non poteva avere la liberta di movimento e di azione di un uomo e quindi mi sembra logico che i discepoli di Gesù fossero tutti uomini. Ciò che conta è l'atteggiamento di Gesù verso le donne che era di grande apertura.

ciò che fa poi la Chiesa Cattolica in questo campo è evidentemente maschilista e sciovinista, ma non lo fa per aderire alle Scritture, bensì per le sue logiche interne e le sue tradizioni che sono molto spesso, e non solo in questo campo, quanto di più lontano dalla Scrittura si possa immaginare. Condivido quindi la reazione "da che pulpito" a queste parole di Ruini, anche se non è il Cristianesimo ad essere maschilista, ma le gerarchie cattoliche: altre confessioni cristiane ammettono sacerdoti donne ad esempio.

Ciò che però mi sembra condivisibile in questo tipo di avvertimenti è che, al di là di quello che ci piacerebbe pensare, il matrimonio e la convivenza con reciproco consenso è una questione molto delicata e difficile e per funzionare, nella maggior parte dei casi occorre che ci siano molte similtudini fra i coniugi. Perlomeno occorre quasi sempre che ci siano similitudini e condivisioni su aspetti fondamentali e questo era il succo del vecchio proverbio su mogli e buoi.
Quindi ritengo abbastanza sensato mettere in guardia da unioni miste di donne occidentali con uomini che non condividono aspetti radicali del nostro modo di vivere e di agire. Non voglio dire che ciò deve essere un divieto, ma un grosso avvertimento questo si: è lo stesso che io mi sentirei di fare a mia figlia, dato che penso che in certi casi occorre dare delle indicazioni precise e non basta limitarsi al classico "volemose bene".
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Messaggioda Enzolino » lun dic 05, 2005 15:12 pm

gug ha scritto:Su questo non sono d'accordo.
Gug. A parte il primo riferimento, gli altri penso si commentino da soli. Son tutti del Nuovo Testamento.

1Cor 7, 8-9Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere.

Commento. E cche e'? Il matrimondio deve essere una valvola di sfogo sessuale?

1Cor 14, 34-35. Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.

1Tm 2 11-15. La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.


Se non e' maschilismo questo, dimmelo tu che cos'e' ... :roll: :evil:
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Messaggioda MarcoS » lun dic 05, 2005 15:30 pm

difatti Shaul di Tarso, il probabile VERO inventore del cristianesimo, era un fottuto misogino. E l'attuale chiesa cattolica molto ha preso da questo povero disgraziato con evidenti problemi di personalità.

Discorsi assai differenti nei confronti delle donne si sentono invece in alcuni apocrifi, ovviamente disconosciuti dalla chiesa.

Ugualmente una ben differente considerazione della donna era presente presso i Catari, che si definivano come i più puri seguaci degli insegnamenti cristiani originali. Singolare come recenti studi paiano dare loro ragione: la descrizione di alcuni loro rituali riportati dai verbali dell'inquisizione e bollati come "eretici e blasfemi" erano gli stessi praticati dagli esseni e dalle prime comunità cristiane....
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Messaggioda gug » lun dic 05, 2005 15:33 pm

Enzolino ha scritto:
gug ha scritto:Su questo non sono d'accordo.
Gug. A parte il primo riferimento, gli altri penso si commentino da soli. Son tutti del Nuovo Testamento.

1Cor 7, 8-9Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere.

Commento. E cche e'? Il matrimondio deve essere una valvola di sfogo sessuale?

1Cor 14, 34-35. Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.

1Tm 2 11-15. La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.


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Su tutti i testi di esegesi biblica che ho letto, l'interpretazione su questi passi è che sono delle regole e degli atteggiamenti legati alla cultura del tempo. L'atteggiamento di Gesù era già diverso, ma comunque si inseriva in quel tempo.
Non ho mai letto dei commenti ufficiali cattolici o cristiani che giustifichino una inferiorità della donna oggi, sulla base dei testi biblici e quindi sulla base della "Parola di Dio". Tanto è vero che altre confessioni cristiane hanno regole ed atteggiamenti diversi verso le donne, pur essendo la Bibbia per tutti uguale.
Ciò che invece accade è una disuguaglianza nei fatti e nei riti, soprattutto nella Chiesa Cattolica, ma non giustificata da quei passi che tu citi, ma semplicemente da una tradizione e da regole successive e soprattutto da una mentalità "tarata" e slegata dalla realtà.

A prescindere da tutto questo, però, nel mondo Occidentale, oggi, dopo però un cammino durato secoli, la donna gode di una libertà e di una equiparazione di cui non ha mai usufruito nella storia umana (tutte le società sono nate come maschiliste: probabilmente è una legge naturale per la specie umana). Questo anche se nei fatti in molte circostanze essa non è totale, ne perfetta. Questo è uno degli aspetti, ma non l'unico, che possono rendere molto difficile l'unione in matrimonio di una donna occidentale (religiosa o meno) e di un musulmano e dirlo mi sembra doveroso, anche se scomodo.
Che poi a dirlo sia Ruini, esponente di una gerarchia fortemente misogina, sono d'accordo con te che è un pò sconveniente. però in questo caso mi sento di "turarmi il naso e dare ragione alla Chiesa". :wink:
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Messaggioda nevskij » lun dic 05, 2005 15:34 pm

Ruini fa vomitare. Libero ancora di più. Punto.
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Messaggioda Enzolino » lun dic 05, 2005 15:34 pm

il.bruno ha scritto:Ad Enzolino
Senti, nella mia esperienza di cristiano, la morale è una conseguenza dell'adesione alla proposta del cristianesimo, non un tabulato di output dell'elaborazione personale o teologica delle scritture. [...]
Bruno, anche io ho esperienza di cristiano. Scout da quando avevo 10 anni e capo scout dai 21 ai 26 anni.
Quello che ho imparato e' che la morale deriva dai valori e non il contrario come molti clericali sembra vogliono far credere.
La cosa non e' cosi' semplice come la descrivi tu. Il cristianesimo non e' un blocco monolitico come sembra trasparire dal tuo messaggio, ma pieno di tante sfumature, e le tonalita' sono spesso decise da una regia a monte.
Quando parlavo coi preti in Italia mi illustravano un cristianesimo da Medio Evo, purtroppo ignorando il Concilio Vaticano II, e nei loro argomenti a proposito di diverse tematiche riportavano come dei pappagalli quello che veniva dettato dalla regia. E ho avuto modo di sperimentare come il peggior nemico della chiesa cattolica sia la chiesa stessa, che spinge molte persone attratte dalla bellezza del messaggio evangelico, verso l'ateismo a causa della chiusura mentale dei suoi gerarchi.
La realta' e' che tutti i teologi che si discostano da tale regia, vengono sistematicamente censurati o messi all'indice. Ergo, la chiesa rimane tendenzialmente su una linea conservatrice. Posso capire che il fine di un pontefice sia garantire unita'. E non mi sorprende visto il carattere frammentario di tutte le altre chiese. Ma come cristiano credo che ognuno abbia innanzitutto il dovere di muoversi secondo coscienza ed anche far muovere un po' di piu' il carrozzone della chiesa.
In UK ho frequentato una parrocchia cattolica e mi son meravigliato di conoscere teologi e preti che, lontano dalla mano del Vaticano, esprimono messaggi ben di piu' ampio respiro rispetto quelli ricevuti in Italia. Sia sul dialogo interreligioso, che su altri aspetti come la sessualita', il matrimonio, eccetera.
Se poi il Papa stesso ha ammesso gli errori della chiesa in passato, cosa dovrebbe far credere che la chiesa gli errori non li faccia anche adesso, nel presente?

Ciao :wink:

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Messaggioda Enzolino » lun dic 05, 2005 15:53 pm

gug ha scritto:Su tutti i testi di esegesi biblica che ho letto, l'interpretazione su questi passi è che sono delle regole e degli atteggiamenti legati alla cultura del tempo. L'atteggiamento di Gesù era già diverso, ma comunque si inseriva in quel tempo.
Non ho mai letto dei commenti ufficiali cattolici o cristiani che giustifichino una inferiorità della donna oggi, sulla base dei testi biblici e quindi sulla base della "Parola di Dio". Tanto è vero che altre confessioni cristiane hanno regole ed atteggiamenti diversi verso le donne, pur essendo la Bibbia per tutti uguale.
Ciò che invece accade è una disuguaglianza nei fatti e nei riti, soprattutto nella Chiesa Cattolica, ma non giustificata da quei passi che tu citi, ma semplicemente da una tradizione e da regole successive e soprattutto da una mentalità "tarata" e slegata dalla realtà.
Guarda, purtroppo non ho qua il materiale, ma il Medio Evo e' pieno di Padri della chiesa fortemente misogini che descrivono la donna come intrinsecamente malefica. Ma lo sai che fu fatto anche un concilio per stabilire se la donna avesse un'anima o no?
Sino ad un secolo fa il ruolo della donna per la chiesa era SOLO fare i bambini oppure servire Dio!
Ma capiamoci, certe cose bisogna inserirle nel contesto ed altre no? Perche' il misoginismo paolino e' contestualizzato mentre la sua posizione contro l'omosessualita' no? Siamo sicuri che la chiesa non corregga il tiro per evitare di perdere fedeli e non per un autentica revisione del messaggio?

Al di la' del contenuto del messaggio di Ruini, quello che dico e' che la chiesa deve per prima farsi un'esame di coscienza E POI puo' avere il diritto di suggerire alle donne cattoliche di non sposarsi coi mussulmani perche' sono maschilisti. Da che pulpito!
Se la chiesa e' maschilista perche' lo e' la societa', beh ... ora mi sembra che in quanto a maschilismo sia proprio la chiesa a mantenerlo piu' vivo che mai rispetto a tutte le altre istituzioni.

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Messaggioda il.bruno » lun dic 05, 2005 15:57 pm

Enzolino ha scritto:
il.bruno ha scritto:Ad Enzolino
Senti, nella mia esperienza di cristiano, la morale è una conseguenza dell'adesione alla proposta del cristianesimo, non un tabulato di output dell'elaborazione personale o teologica delle scritture. [...]
Bruno, anche io ho esperienza di cristiano. Scout da quando avevo 10 anni e capo scout dai 21 ai 26 anni.
Quello che ho imparato e' che la morale deriva dai valori e non il contrario come molti clericali sembra vogliono far credere.
La cosa non e' cosi' semplice come la descrivi tu. Il cristianesimo non e' un blocco monolitico come sembra trasparire dal tuo messaggio, ma pieno di tante sfumature, e le tonalita' sono spesso decise da una regia a monte.
Quando parlavo coi preti in Italia mi illustravano un cristianesimo da Medio Evo, purtroppo ignorando il Concilio Vaticano II, e nei loro argomenti a proposito di diverse tematiche riportavano come dei pappagalli quello che veniva dettato dalla regia. E ho avuto modo di sperimentare come il peggior nemico della chiesa cattolica sia la chiesa stessa, che spinge molte persone attratte dalla bellezza del messaggio evangelico, verso l'ateismo a causa della chiusura mentale dei suoi gerarchi.
La realta' e' che tutti i teologi che si discostano da tale regia, vengono sistematicamente censurati o messi all'indice. Ergo, la chiesa rimane tendenzialmente su una linea conservatrice. Posso capire che il fine di un pontefice sia garantire unita'. E non mi sorprende visto il carattere frammentario di tutte le altre chiese. Ma come cristiano credo che ognuno abbia innanzitutto il dovere di muoversi secondo coscienza ed anche far muovere un po' di piu' il carrozzone della chiesa.
In UK ho frequentato una parrocchia cattolica e mi son meravigliato di conoscere teologi e preti che, lontano dalla mano del Vaticano, esprimono messaggi ben di piu' ampio respiro rispetto quelli ricevuti in Italia. Sia sul dialogo interreligioso, che su altri aspetti come la sessualita', il matrimonio, eccetera.
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Appena sento la parola "valori" sento puzza di cristianesimo taroccato, ma può essere una mia diversa sensibilità.
Io sono stato più fortunato di te ed ho incontrato preti e laici per i quali il cristianesimo è una pratica di vita nella quale la morale si inserisce lietamente proprio come ti ho descritto (io non mi sono mica inventato niente), proponendo il quale hanno raccolto l'adesione di migliaia di giovani e meno giovani e, fra l'altro, mostrando la piena corrispondenza al cuore e alla ragione anche dell'uomo di oggi di quella proposta (di cui i precetti sono un aspetto che senza il contenuto non si può capire), senza nessun bisogno di cambiarli, cosa che tu invece sottendi come necessaria. Nessuno mi ha mai chiesto di aderire a nulla senza sollecitarmi a farlo passare al vaglio della mia capacità critica.
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Messaggioda MarcoS » lun dic 05, 2005 16:27 pm

cristianesimo e capacità critica sono due cose incompatibili.
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Messaggioda Enzolino » lun dic 05, 2005 16:30 pm

il.bruno ha scritto:Appena sento la parola "valori" sento puzza di cristianesimo taroccato, ma può essere una mia diversa sensibilità.
Io sono stato più fortunato di te ed ho incontrato preti e laici per i quali il cristianesimo è una pratica di vita nella quale la morale si inserisce lietamente proprio come ti ho descritto (io non mi sono mica inventato niente), proponendo il quale hanno raccolto l'adesione di migliaia di giovani e meno giovani e, fra l'altro, mostrando la piena corrispondenza al cuore e alla ragione anche dell'uomo di oggi di quella proposta (di cui i precetti sono un aspetto che senza il contenuto non si può capire), senza nessun bisogno di cambiarli, cosa che tu invece sottendi come necessaria. Nessuno mi ha mai chiesto di aderire a nulla senza sollecitarmi a farlo passare al vaglio della mia capacità critica.
Beato te che vivi in un'isola felice. Ma ti voglio far presente che fuori da quell'isola il mondo cristiano non e' cosi' logico, coerente ed idilliaco. E i vari interventi su riportati da me e da altri lo dimostrano.
Ti voglio ricordare che la chiesa ha sempre cambiato. E questa non e' una mia invenzione. Si tratta solo di rallentare o accelerare un processo inevitabile. Ma mi sa che tu preferisci il primo caso.
Le parole da cristianesimo "taroccato" non sono mie, ma di un padre gesuita che lottava contro la mafia.
Anche la sottomissione della donna si inseriva, ed in molti posti si inserisce lietamente nella pratica di vita. Sinche' qualcuno non la mette in discussione. E lo stesso discorso vale per tante altre cose.
Mi fai venire in mente una collega con cui discutevo parecchio in UK. La sua parrocchia proponeva una pratica di vita nella quale la morale si inserisce lietamente, mostrando la piena corrispondenza al cuore e alla ragione. Apparentemente usava la logica nella sua religione cosi' come la applicava alla meccanica quantistica (e' un fisico). Ma fuori da certi schemi si trovava in difficolta'. Parlava con Dio, diceva che nessuno, eccetto i born again christian (di cui faceva parte), si sarebbe salvato e che il papa e' l'anticristo. Pero', all'interno dei suoi discorsi era tutto logico e coerente.
Ma lei era contenta di vivere in quell''isola felice senza nessun bisogno di cambiare niente.

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Messaggioda MarcoS » lun dic 05, 2005 16:33 pm

Chiesa e sessualità: lunghetto ma illuminante, per quanto ora molti di questi precetti vengano oviamente disattesi la "base" è questa....

Codice Morale

Perché si possa capire l?oscurantismo e l?ottusità della morale cristiana, ecco alcuni passi del suo codice morale riguardante le relazioni sessuali:

1. Non si commette peccato se i coniugi compiono l?atto sessuale senza provare piacere. (Casistica).

Fu in seguito a questo precetto che le donne per non compiere il peccato di concupiscenza, di cui poi dovevano confessarsi (molto probabilmente ce ne sono ancora di queste), recitavano durante il coito: ?Non lo fò per piacer mio ma per dare un figlio a Dio?.

2. Se durante il coito uno dei due coniugi desidera ardentemente l?altro, costui compie peccato mortale. (S. Geronimo - Teologo).

3. I palpeggiamenti che precedono il coito, da considerarsi peccato veniale se si limitano a semplici carezze, assumono una gravità mortale se sono eseguiti con baci sugli organi genitali e sulla bocca e soprattutto se con l?introduzione della lingua. (Debreyne - Teologo).

4. Il coito tra marito e moglie deve essere praticato non più di quattro volte al mese. (Sanchez- Teologo) 5) Non è peccato se ad un coito compiuto durante il giorno ne segue un altro nella notte successiva. (Sant?Alfonso de Liguori - Teologo).


5. Non è peccato se uno dei coniugi si ritira dal coito prima di emettere semenza. (Ciò perché si credeva che anche la donna producesse liquido seminale). (Sanchez- Teologo).
6. Poiché l?uomo s?indebolisce prima, la donna commette peccato se pretende due prestazioni consecutive. (Zacchia- Teologo).

7. Tra gli atti preliminari del coito sono considerati veniali la penetrazione del membro nella bocca e l?introduzione di un dito nell?ano della donna. (Codice ecclesiastico).

8. Commette grave peccato mortale l?uomo che misura la lunghezza del proprio pene. (Monsabré - Teologo).

9. La masturbazione femminile, considerata veniale se eseguita sulla parte esterna della vagina, diventa peccato mortale se viene praticata con l?introduzione delle dita o di altro qualsiasi strumento. (Debreyne - Teologo).

10. Poiché il distendersi sul dorso è contro natura, per non commettere peccato la donna deve eseguire il coito mostrando all?uomo la sua parte posteriore. (Casistica).


11. Quando una donna dice di essere stata violentata dal demonio, affinché si possano esaminarne gli effetti, si deve eseguire un?approfondita analisi su di essa osservandone minuziosamente la vagina e l?ano. (Per farci un?idea di come venivano operati questi controlli dai padri inquisitori nei conventi quando le suore erano possedute dal demonio, basta riportare ciò che scrissero alcuni testimoni ai fatti: ?Il vizio dei teologi inquisitori si realizzava in cerimonie scandalosamente oscene? (Margaret Murray).

?La curiosità dei giudici era insaziabile, essi volevano conoscere tutto dei rapporti sessuali che le monache avevano avuto con il demonio entrando in ogni più piccolo dettaglio? (Henry Lea). (Una prassi che si pratica ancora oggi nei confessionali), e Jacques Fines, cronista del tempo, scrive di aver visto gli inquisitori stessi violentare le suore durante i loro accertamenti. (Praticamente gli inquisitori sostituivano le dita con il membro).

12. Perché il coito non costituisca peccato, lo sperma deve essere lasciato nell?interno della vagina oltre le labbra dell?utero (Ultra uteri labra). (Zacchia -Teologo).

13. Per combattere la frigidità che si dimostrava attraverso la mancata erezione del pene, se si dovevano far celebrare tre messe secondo Sanchez, per gli altri teologi era invece più efficace ricorrere all?esorcismo o alla pratica della comunione.

14. Il coito anale non costituisce peccato mortale se viene concluso nella vagina. (Sanchez -Teologo).

15. I seminaristi e i giovani preti commettono solo peccato veniale se arrivano all?eiaculazione attraverso semplici carezze. (Diagonali).

16. Contrariamente alla polluzione involontaria che non genera colpa, è da ritenersi peccato gravissimo la masturbazione perché essa, secondo a chi si rivolge il pensiero, corrisponde all?adulterio, all?incesto e allo stupro. La masturbazione diventa poi un orribile sacrilegio se l?oggetto del desiderio è la Beata Vergine Maria. (Sanchez - Teologo).

Basterebbe soltanto questo, cioè considerare che i preti possono ammettere che ci si possa masturbare davanti all?immagine della Madonna, per comprendere a quali livelli di perversione può addurre la morale cristiana!
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Messaggioda il.bruno » lun dic 05, 2005 16:43 pm

MarcoS ha scritto:cristianesimo e capacità critica sono due cose incompatibili.

non è vero
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Messaggioda il.bruno » lun dic 05, 2005 16:47 pm

Enzolino ha scritto:...

Comunque per sapere com'è l'idea cristiana della famiglia e della donna non ho bisogno che me la spieghi tu, con i tuoi esempi, perchè la vedo in atto nelle famiglie di alcuni miei amici e nel modo in cui si trattano, e sono ben diverse da quello che tu descrivi.
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Messaggioda tclimb_2 » lun dic 05, 2005 16:48 pm

credo si stia divagando da quanto postato all'inizio del thread dove si diceva chiaramente e senza fronzoli che : se ti sposi un muslim sono guai. ovvero i mussulmani sono cattivi i cattolici buoni quindi sposa un cattolico che non avrai problemi.

io ritorno a bomba e dico : i cattivi li trovi ovunque, sta a me cercare di stargli lontano e cercare di fare in modo che non nuociano.

si sta poi discorrendo della moralita' e dell'etica dei movimenti cattolici come se solo fosse una caratteristica propria ed univoca : io sono buono perche' sono cattolico.
per me la morale e l'etica, il buon senso in definitiva, sono a prescindere dalla religione, cultura, colore della pelle o dei capelli, cosa che da questo thread non mi sembra essere proprio venuta fuori.

se in italia se si parla male di qualche "diverso" va tutto bene ma se si toccano i valori razza cultura nascita nazione religione c'e' sempre qualcuno che si alza risentito. come se nessuno avezze pagliuzze negli occhi.

articoli come quello di farina o uscite come quelle di ruini, fanno solo male alla coscienza, quella mia logicamente, mentre i borghezio di turno si fregano le mani.

prendersela con dei disgraziati migranti e non incazzarsi con chi li sfrutta e poi li ricatta, e' ipocrita nonche' poco cristiano, perche' queste migliaia di extracomunitari irregoleri sbarcano in italia guidati da italiani mafiosissimi e cattolicissimi, e poi vivono e dormono a casa di italiani sempre cattolicissimi che a fine mese pretendono fior di affitti tutto in nero logicamente, altrimenti fora dai bal, e funziona uguale con i vucumpra sulle spiagge o nei mercati. il muratore italiano costa troppo? il polacco costa un quarto, lavora meglio e due volte piu' veloce, e se e' irregolare chissene frega.

ma dire le cose come stanno non va bene. si passa sopra alla cattolicissima donna cattolica, remissiva che deve partorire con dolore, ma si accusa el negher che la tratta nella stessa maniera, ci si lamenta del maruchin che violenta la donna bianca che le altre 16 violenze di cattolicissimi bianchi ormai non fanno nemmeno notizia, ci si compiace dei profilattici bruciati dal vescovo in africa, ma poi la sera si va a puttane e travestiti sui viali.

e poi si va in chiesa la domenica.

riascoltatevi "quelli che ben pensano" ed "Il sonno della ragione" di Frankie Hi NRG MC poi riparliamo di dove sono i buoni e soprattutto chi sono.
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Messaggioda il.bruno » lun dic 05, 2005 16:53 pm

una bella botta di qualunquismo e avanti così!
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Messaggioda tclimb_2 » lun dic 05, 2005 17:05 pm

il.bruno ha scritto:una bella botta di qualunquismo e avanti così!


qualunquismo 8O solo perche dico quello che vedo :?:

bah! sempre meglio che girare con un righello in tasca
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Messaggioda MarcoS » lun dic 05, 2005 17:08 pm

il.bruno ha scritto:
MarcoS ha scritto:cristianesimo e capacità critica sono due cose incompatibili.

non è vero


come no? se si è dotati di capacità critica non si può credere in nessun modo nè ai vangeli e alle innumerevoli contraddizioni che presentano, e al proprio interno e nei confronti di fatti storici accccertati, nè all'evento cardine della resurrezione nè a tutto quello che per secoli hanno raccontato i preti.

E dato che la religione SI FONDA sulla FEDE e sul CREDERE

va da sè l'incompatibilità con la capacità critica che, non a caso, è stata da sempre avversata dai preti.
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