Micol ha scritto:Non vogliate fare tutti i multirazziali...
Io non sono razzista, ma viaggio in treno. La percentuale di marocchini e senegalesi che fanno casino è alta, soprattutto perché sono in molti che usano questo mezzo. Urlano, cantano, magari non pensano neanche di dare fastidio, ma così è. Anche gli italiani sono fastidiosi....c'è quello che urla al telefono per farsi sentire, quello che prova le suonerie per il cellulare, quelli che starnazzano, i ragazzini che escono da scuola e devastano tutto. Solo che sono in minor numero rispetto a marocchini e senegalesi e cinesi. Soprattutto sulla tratta ventimiglia - genova, usata molto dai venditori ambulanti, specie nel periodo estivo.
Quindi non vedetela come una presa di posizione razzista, ma come un dato di fatto. Se volete rendervene meglio conto fatevi un giro in treno, più volte allla settimana, e poi potete parlare.
Infatti messa così non è una presa di posizione razzista. Secondo me.
Denunci un disagio dovuto a maleducazione, incoltura, stili di vita diversi.
E' anche quasi inevitabile che il treno, essendo un mezzo di trasporto "povero" porti un'alta percentuale di appartenenti a fasce sociali più disagiate. Fra cui gli extracomunitari.
D'altro canto, il benestante col SUV parcheggiato in doppia fila in totale spregio dei diritti altrui (esempio minimo) ha questo come modo per mostrare la propria inciviltà e disprezzo delle regole di convivenza civile.
Non va certo a cantare e fare casino sui treni.
Ognuno, al suo livello nella società, può essere incivile, maleducato, arrogante, illegale.
Ma questo, con la razza, non c'entra nulla di per se.
Anche se, è ovvio, se vogliamo individuare come esempio d'inciviltà chi dorme in 10 in una baracca non si lava e puzza, sarà più facile che troviamo il nostro esempio fra gli extracomunitari che fra i manager da 10.000 euro al mese.
Sarà invece difficile che potremo imputare al "marocchino" l'arroganza di parcheggiare il suo SUV in doppia fila a bloccare il traffico...
A meno che non sia un delinquente.
Ma di quelli, mi pare, ce ne sono abbastanza anche abbastanza d'italiani... no?
Non mi riferisco a te micol, parlo in generale.
Penso che se la gente leggesse un pò di più...
Se cercasse d'imparare la lezione della Storia, o delle innumerevoli storie che ci hanno preceduto, starebbe bene attenta all'uso delle parole.
Perchè è giusto denunciare un disagio, ma è anche giusto cercare di capire come farlo.
Perchè le parole hanno potere.
Il potere di evocare "concetti", che ricadono su di noi come pietre.
E come pietre che rotolano trascinano con loro quello che incontrano sul loro cammino. Senza distinzione.
E il razzismo... la xenofobia.
Sono talmente vicine al semplice disagio... che passare il confine è, a volte, solo questione di una parola.
Ma le conseguenze possono essere enormi.
Ricordate la jugoslavia? O è anche quella troppo lontana?