Certezze

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Certezze

Messaggioda Eionedvx » mer giu 15, 2016 17:58 pm

La vita non è altro che quesiti.
La cui risposta non è certa se non in un preciso istante della nostra esistenza.

E se così non fosse?
Se altro non avessimo che certezze?

Varrebbe ancora la pena di viverla?
O diventerebbe una inutile sequenza di eventi dal peso irrilevante?

Avrebbe ancora senso fare qualcosa, avendo tutte le risposte?
Scienza, logica, filosofia sarebbero soppiantate dal dolce far nulla, in attesa del compiersi della certezza?

Se io avessi la certezza di chiudere una via, continuerei ad allenarmi?
O forse abbandonerei tutto, sapendo che conseguirò ugualmente il risultato?



Magari quello che ho scritto non ha senso, ma io c'ho riflettuto.
Magari mi sono espresso male, non lo so.
Capita: non ho certezze.
Grazie al cielo.
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Re: Certezze

Messaggioda EvaK » mer giu 15, 2016 18:20 pm

Dipende da che tipo di certezze.
Sapere che "se ci si allena si chiude una via" è diverso da "sapere che dopo la vita c'è altro", che è ancora diverso dal "sapere che cos'è l'Assoluto".
Anzi, la terza è mal posta (di proposito). Vediamo se ci arrivi.

GIà deciso cosa fare dopo le superiori? :mrgreen:
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Re: Certezze

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 15, 2016 18:22 pm

Io invece alcune certezze le ho.

La morte.

Le tasse.

Che non chiuderò mai un 7a.

Direi che può bastare :wink:

Peraltro, anche se avessi tutte le risposte, penso che dovrei lavorare lo stesso perché a mezzogiorno bisogna mangiare comunque (vegetariano of course :P ).

Granitici (ma anche calcarei) saluti
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Re: Certezze

Messaggioda EvaK » mer giu 15, 2016 18:30 pm

Però è interessante.
Se tu sapessi che chiuderai un 7a
O
Se tu sapessi che non chiuderai mai un 7a
(perchè di fatto ora non lo sai, lo supponi)

cambierebbe? in che modo?

Se sapessi per certo che un giorno non avrai più tasse dal tuo stipendio o al contrario che aumenteranno tanto che i tuoi guadagni non saranno abbastanza per te e la tua famiglia
vivresti ora diversamente?

la morte ok. le andiamo incontro fin dalla nascita... quella succede proprio a tutti.
ma
se sapessi di morire all'età X?

Tempo fa con VYGER abbiamo visto il film "Dio esiste e abita a Bruxelles". Tratta in parte proprio di questo, guardalo.
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Re: Certezze

Messaggioda Eionedvx » mer giu 15, 2016 18:30 pm

Dannazione, la realtà mi frega :mrgreen:
Forse da un punto di vista più "filosofico" si capisce (e si discute) meglio il discorso.

Eva, hai ragione: ci sono certezze e certezze.
Comunque la risposta alla tua ultima domanda è 42 :lol:
Il concetto di Assoluto qual è? Non penso ne esista uno universale, quanto, forse, infiniti di relativi.
Ergo, al quesito posto così, non si può rispondere con un'unica risposta.

Tacchì, le tue prime certezze, forse, lo sono.
E adesso devo pensare a come risponderti... :roll: #-o

Edit: Eva ha dato un ottimo spunto
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Re: Certezze

Messaggioda Eionedvx » mer giu 15, 2016 18:38 pm

Eionedvx ha scritto:Il concetto di Assoluto qual è? Non penso ne esista uno universale, quanto, forse, infiniti di relativi.
Ergo, al quesito posto così, non si può rispondere con un'unica risposta.

Ecco: proprio l'Assoluto, qui, ci fa comodo.
La certezza è assoluta o relativa?
E a noi, cosa cambia?

Tutto E nulla?
Tutto O nulla?
Ultima modifica di Eionedvx il mer giu 15, 2016 18:43 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Certezze

Messaggioda EvaK » mer giu 15, 2016 18:40 pm

Eionedvx ha scritto:Il concetto di Assoluto qual è? Non penso ne esista uno universale, quanto, forse, infiniti di relativi.
Erg


no, risposta sbagliata, è semplicissimo ma non è facile arrivarci.
ma devo andare ora.

a domani, buona serata :D
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Re: Certezze

Messaggioda coniglio » mer giu 15, 2016 18:40 pm

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Re: Certezze

Messaggioda Eionedvx » mer giu 15, 2016 18:41 pm

EvaK ha scritto:
Eionedvx ha scritto:Il concetto di Assoluto qual è? Non penso ne esista uno universale, quanto, forse, infiniti di relativi.


no, risposta sbagliata, è semplicissimo ma non è facile arrivarci.
ma devo andare ora.

a domani, buona serata :D


Tu vuoi proprio che vada a fare filosofia eh? :lol: :wink:
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Re: Certezze

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 15, 2016 18:46 pm

EvaK ha scritto:Però è interessante.
Se tu sapessi che chiuderai un 7a
O
Se tu sapessi che non chiuderai mai un 7a
(perchè di fatto ora non lo sai, lo supponi)

cambierebbe? in che modo?

Se sapessi per certo che un giorno non avrai più tasse dal tuo stipendio o al contrario che aumenteranno tanto che i tuoi guadagni non saranno abbastanza per te e la tua famiglia
vivresti ora diversamente?

la morte ok. le andiamo incontro fin dalla nascita... quella succede proprio a tutti.
ma
se sapessi di morire all'età X?

Tempo fa con VYGER abbiamo visto il film "Dio esiste e abita a Bruxelles". Tratta in parte proprio di questo, guardalo.


I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c’è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole. Và, mangia con gioia il tuo pane, bevi il tuo vino con cuore lieto, perché Dio ha gia gradito le tue opere. In ogni tempo le tue vesti siano bianche e il profumo non manchi sul tuo capo. Godi la vita con la sposa che ami per tutti i giorni della tua vita fugace, che Dio ti concede sotto il sole, perché questa è la tua sorte nella vita e nelle pene che soffri sotto il sole. Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù nel soggiorno dei morti, dove stai per andare (Ecclesiaste 9, 5-10).

Amen
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Re: Certezze

Messaggioda PIEDENERO » mer giu 15, 2016 21:56 pm

la vita va vissuta. il come, per buona parte, dipende da te.
ne sono certo, il resto è incerto ne sono certo. :lol:
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Re: Certezze

Messaggioda scairanner » mer giu 15, 2016 22:47 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Io invece alcune certezze le ho.


Che non chiuderò mai un 7a.

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Mai dire mai :mrgreen:
(se passi per Trieste fai un fischio che lì in zona....)

placcocalcarei saluti :mrgreen:
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-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: Certezze

Messaggioda grizzly » gio giu 16, 2016 10:09 am

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Re: Certezze

Messaggioda EvaK » gio giu 16, 2016 14:11 pm

EvaK ha scritto:
Eionedvx ha scritto:Il concetto di Assoluto qual è? Non penso ne esista uno universale, quanto, forse, infiniti di relativi.
Erg


no, risposta sbagliata, è semplicissimo ma non è facile arrivarci.
ma devo andare ora.

a domani, buona serata :D


Eccomi.
La risposta viene per me dalla Logica.
L'assoluto è assoluto, qualsiasi tentativo di conoscerlo (data la "finitezza" della nostra conoscenza - in quanto esseri "finiti") lo renderebbe non più "assoluto", ma ente finito.
Nella migliore delle ipotesi, all'assoluto ti puoi approcciare come un'iperbole all'asse.

Sugli studi universitari: se ti iscriverai a filosofia, è perchè LEI è venuta a cercarti. Se no, niente.
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Re: Certezze

Messaggioda Eionedvx » gio giu 16, 2016 14:20 pm

EvaK ha scritto:
EvaK ha scritto:
Eionedvx ha scritto:Il concetto di Assoluto qual è? Non penso ne esista uno universale, quanto, forse, infiniti di relativi.
Erg


no, risposta sbagliata, è semplicissimo ma non è facile arrivarci.
ma devo andare ora.

a domani, buona serata :D


Eccomi.
La risposta viene per me dalla Logica.
L'assoluto è assoluto, qualsiasi tentativo di conoscerlo (data la "finitezza" della nostra conoscenza - in quanto esseri "finiti") lo renderebbe non più "assoluto", ma ente finito.
Nella migliore delle ipotesi, all'assoluto ti puoi approcciare come un'iperbole all'asse.

Ma perché assoluto non dovrebbe essere finito?
Cioè, questo non capisco.
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Re: Certezze

Messaggioda VECCHIO » gio giu 16, 2016 14:42 pm

Essendo l'avere certezze l'opposto dell'avere dubbi............. aggiungo per simmetria:
- stupido-intelligente
- incapace-capace
- ottuso-creativo
- distruttivo-costruttivo
- e anche tanti altri
I primi sono quelli che hanno solo certezze, i secondi quelli che hanno tanti dubbi
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
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Re: Certezze

Messaggioda EvaK » gio giu 16, 2016 14:43 pm

Eionedvx ha scritto:
EvaK ha scritto:
EvaK ha scritto:
Eionedvx ha scritto:Il concetto di Assoluto qual è? Non penso ne esista uno universale, quanto, forse, infiniti di relativi.
Erg


no, risposta sbagliata, è semplicissimo ma non è facile arrivarci.
ma devo andare ora.

a domani, buona serata :D


Eccomi.
La risposta viene per me dalla Logica.
L'assoluto è assoluto, qualsiasi tentativo di conoscerlo (data la "finitezza" della nostra conoscenza - in quanto esseri "finiti") lo renderebbe non più "assoluto", ma ente finito.
Nella migliore delle ipotesi, all'assoluto ti puoi approcciare come un'iperbole all'asse.

Ma perché assoluto non dovrebbe essere finito?
Cioè, questo non capisco.


è tutto e oltre tutto, altrimenti non sarebbe assoluto!!!
è "sciolto da", è il principio e la fine, il tutto, causa e conseguenza, è il tutto e oltre il tutto. Nell'assoluto non c'è "oltre", perchè esso stesso è anche quell'oltre.
Il sublime (sub-limes) è quell'apertura che si genera nel soggetto finito quando si apre una breccia e precepisce il suo essere finito nell'assoluto.

Giusto perchè samo in un forum di montagna e ho appena letto il topic,
Nel frattempo attorno a noi gli uccellini cinguettavano come in un bosco primaverile e i rondoni ci sfrecciavano vicini con evoluzioni e velocità da jet supersonici. La loro armonia era in totale contrasto con l’aspetto primordiale delle immani strutture rocciose nelle quali eravamo immersi. In quel paradossale accostamento di ordine e caos fui preso da un lieve mancamento, un giramento di testa che non mi parve di origine fisiologica, quanto piuttosto “metafisica”, forse per l’improvviso apparire, lì, del mistero del mondo.
“Vertigine”: non poteva esservi nome più appropriato per la via.
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Re: Certezze

Messaggioda VECCHIO » gio giu 16, 2016 14:50 pm

Essendo l'avere certezze l'opposto dell'avere dubbi, metto per simmetria:
- stupido-intelligente
- ottuso-creativo
- pecora-ariete
- distruttivo-costruttivo
-..........
Di solito i primi sono persone che hanno molte certezze, i secondi sono persone che hanno molti dubbi.
Poi ci sono le eccezioni e quelle che scelgono "il giusto mezzo"............l'aurea mediocritas come si diceva.
La verità non esiste, è un obiettivo limite.
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Re: Certezze

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio giu 16, 2016 14:51 pm

Zen: La trasmissione del Dharma

(di Maurizio Anshu Ferro)


L'insegnamento dello Zen non passa attraverso la parola, ma attraverso un
incontro personale che tocca il cuore. E' così che, secondo la tradizione
buddhista, si trasmette la conoscenza.

Tutto ha origine quel lontano giorno di venticinque secoli fa quando Buddha
Shakyamuni, di fronte a cinquemila uditori, senza proferire parola, solleva
davanti a sé un fiore.

Solo uno tra i molti comprende il significato di quel semplice gesto e
sorride. E' Mahakashapa, il discepolo a lui più vicino.

Inizia così ciò che nello Zen si chiama il Tramandamento, la Trasmissione e
l'originalità di questo episodio sta proprio nella assenza di ciò che
ordinariamente noi crediamo sia lo strumento fondamentale per la
trasmissione di un insegnamento: la parola. Si dice che il Buddha spesso non
proferisse parola, lasciando che si stabilisse tra lui e chi lo ascoltava
una profonda e sottile corrente di pensiero, un pensiero originale e
originario, non concettuale. Solo uno tra i cinquemila uditori comprese quel
pensiero, Mahakashapa, che divenne così il primo patriarca dello Zen. Nella
tradizione Zen questo tipo di comunicazione è elemento essenziale per la
comprensione dell'insegnamento di un Maestro. Lo Zen è incontro personale
con qualcuno, con una persona che, spesso inspiegabilmente, convince, è
toccare il cuore perché spesso l'incontro è uno sguardo d'intesa, un sorriso
appena accennato, la semplicità di un gesto, una parola appena proferita.

La persona che noi incontriamo la chiamiamo Maestro perché riconosciamo in
lui l'appartenenza a una precisa tradizione che trae la sua origine da
Shakyamuni, il Buddha storico.

Nel momento in cui Mahakashapa sorride vedendo il fiore sollevato dal
Buddha, tra i due si stabilisce una intesa talmente profonda da rendere
superflua ogni altra speculazione verbale. E' ciò che in giapponese si dice
"I Shin Den Shin", da mente a mente, da cuore a cuore. I due cuori e le due
menti per un istante si incontrano ed è molto difficile comprendere la
natura di questo incontro perché tocca le corde più intime e nascoste della
coscienza.

In alcuni sutra questo tipo di relazione è paragonata all' Incontro di due
frecce in volo, un evento speciale, altamente improbabile ma assolutamente
possibile, un evento che, quando si verifica, trasforma la vita di un uomo.
E' in quest'ambito che lo Zen opera, e cioè nella relazione. Ciò che importa
non sono i due soggetti perché, se si considerasse l'uno, inevitabilmente si
finirebbe con l'escludere l'altro. Ciò che è fondamentale è la relazione tra
i due, ciò che li unisce e questo trascende i singoli soggetti.

Per comprendere il Buddhismo, occorre sempre rifarsi alla tradizione,
percorrere a ritroso il cammino intrapreso per arrivare al momento fondante
da cui tutto ha origine. Nel Buddhismo e, in particolare nello Zen, questo
evento fondante è il risveglio di Buddha che, seduto in meditazione sotto
l'albero del Bodhi (dell'illuminazione) è determinato a scoprire l'origine
del dolore umano.

Da quel momento generazioni di Patriarchi e di Maestri hanno trasmesso il
Dharma ovunque fino ai giorni nostri. Rifarsi alla tradizione significa
stabilire un ponte temporale tra l'istante presente e l'evento fondante
ovvero attualizzare in ogni momento quell' unico significativo episodio che
ci fa essere qui e ora. E' un costante salto indietro nel tempo che si
manifesta inconsciamente, naturalmente, è un ritorno alla condizione normale
del corpo e dello spirito, come affermava Taisen Deshimaru Roshi, grande
Maestro Zen che per primo ha portato lo Zen in occidente.

L'origine del Buddhismo viene di consuetudine attribuita al Buddha storico,
Shakyamuni, ma in realtà l'inizio è ben più remoto nel tempo, risale a molte
ere precedenti, ben sette Buddha l'hanno preceduto. Ciò che si rivela a
Shakyamuni è l'origine del dolore, le cause che lo fanno sempre presente
nella nostra vita, ma anche la via per la sua estinzione.

E' il Dharma, l'origine di tutte le cose, la loro vera natura. Non si tratta
di una meta raggiunta ma semplicemente una apertura della mente a ciò che da
sempre è, immoto nel tempo. La vera meta è sempre al di là di ciò che noi
pensiamo e, proprio per questo, non è mai raggiunta. Ogni limite di tempo e
spazio è trasceso, ma quando noi pensiamo di aver compreso, automaticamente
poniamo dei limiti a ciò che è universale. Nello Zen si dice "sali su un
lungo palo e, quando sei in cima, fai un passo in più". Questo passo in più
è importante, ancor più dell'intero percorso.

Non-discriminanti saluti
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Re: Certezze

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio giu 16, 2016 14:57 pm

(A voler essere pedanti, a quanto ne sapevo io "il primo patriarca dello zen" è considerato Bodhidharma. Avrei anche dei dubbi sul fatto che Deshimaru sia stato il primo a portare lo Zen in occidente. Ma queste sono questioni di lana caprina.

Ovini saluti
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