Terrorismo e incidenti autostradali

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Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda al » mar mar 22, 2016 21:30 pm

Tempo fa, a proposito dei fatti di Parigi, uno dei maitre a penser del forum teorizzava che essendo i morti morti, era indifferente come morissero, e per questo bisognava abituarci a vedere morti per terrorismo come ci si abitua a vedere morti per incidenti stradali.

C'è da dire che nella sua stupidità anticipava i tempi: insomma, veramente è uno che ha capito come evoleve la psiche dei vili, la psiche di coloro che per il loro piatto quotidiano di lenticchie sono disposti ad accettare tutto.

Sarebbre istruttiva la lettura del "a collina dei conigli", un romanzo molto interessante che mette a confronto la differenza tra la concezione della vita di conigli liberi e conigli in una conigliera.

ritornando al problema.
la cosa inquietante è come i media si sono approcciati al tragico incidente stradale spagnolo dove sono morte studentesse dell'erasmus.

Saviano, ad esempio, mette sotto accusa il sistema dei trasporti.
Insomma, il bisogno di sottrarsi da una idea di responsabilità - e le conseguenze tragiche che discendono dallessere umani - è una cosa talmetne palpabile che crea sgomento.
cioè, crea sgomento a me.
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda otttoz » mar mar 22, 2016 21:50 pm

da notare che nel cordoglio per i tragici eventi risulta immune la garrula pubblicità che invade radio e tv anche in queste occasioni...

:oops:
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Sbob » mer mar 23, 2016 10:58 am

Caro al,

cosa c'e' di piu' stupido di uno che, di fronte ad un Pareto delle cause di morte prematura, investe tutte le risorse (economiche ed emotive) per abbattere una delle voci meno significative, tralasciando le prime?

Il terrorismo fa notizia perche' non ci siamo ancora assuefatti. E' tutto li', la nostra mente funziona in questo modo.
Agli incidenti automobilistici ci abbiamo fatto l'abitudine, nessuno si spaventa quando sentiamo di uno. Alle bombe noi non ci siamo ancora abituati, ma se senti qualcuno che vive ad Ankara ti dira' che ormai non ci fa piu' caso. Come tutto sommato chi fa alpinismo non fa piu' di tanto caso ai morti in montagna (certo, ci spiace, ma nessuno smette di andare per quello).

Detto questo, ben venga un'intelligence che tenga sotto controllo il fenomeno, ma l'isteria causata da questi eventi e' completamente irrazionale.


Cosa c'entri poi la vilta' con tutto questo, lo sai solo tu.
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda ThePuchu! » mer mar 23, 2016 11:26 am

Sbob ha scritto: Alle bombe noi non ci siamo ancora abituati, ma se senti qualcuno che vive ad Ankara ti dira' che ormai non ci fa piu' caso.


Infatti le popolazioni dei paesi dove ora c'è la guerra scappano verso l'europa per fare le vacanze.
Colui che non sente la musica crede che chi danza sia pazzo.
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda coniglio » mer mar 23, 2016 12:06 pm

mi son detto,
gli rispondo a 'sto c******e o lascio perdere?

il punto non è lo sciocco in questione.
il punto è che l'argomento è estremamente serio e pare che noi continuiamo, perseverando nell'errore,
a rifiutarci di comprendere.
e si, da buon vile, questo mi spaventa molto. mi caco sotto.
vedo davanti a noi solo un vicolo cieco.
e vedo dietro di noi solo gente , che nella foga del momento, continua a spingere.con rabbia.con desiderio di vendetta.

le bombe (da entrambi gli schieramenti) non fanno che generare ulteriore violenza:
è un circolo chiuso. lo sdegno, la rabbia e la "sete di vendetta" che monta in noi oggi
non è molto differente da quello che monta nelle popolazioni (parimenti innocenti) di quei territori
in seguito alle nostre di bombe.
il dolore, in tempi di guerra, accomuna i popoli.
per questo l'amore può vincere - davvero - sull'odio (la butto da subito lì.a mettere le cose in chiaro).

alle nostre bombe segue un incremento di terrorismo e sigle terroristiche
ai loro attentati si radica più saldo in noi l'odio razziale la paura e figure tipo Salvini oppure quel fessacchiotto di al.
si chiama guerra. è il prezzo intellettuale da pagare per essa. la prima vittima è la lucidità.
perchè, forse al non lo sa, ma siamo in guerra. per di più da noi combattuta abbastanza meschinamente.
anche se andiamo al ristorante, a scalare o a guardare la tv, noi non lo sappiamo. o meglio
ci hanno rincoglionito con le cazzate sulle missioni di pace ecc. ecc.

lo ripeto anche ora: occorre un ripensamento.
solo la pace (quella vera) può esser occasione di rinascita.
occorre spezzare questo circolo chiuso.
occorre far tacere qui da noi gente come Salvini o al e soprattutto smetterla di bombardare
e lì smettere di sovvenzionare più o meno direttamente le sigle terroristiche.
un primo segnale di apertura potrebbe poi essere il riconoscimento dello stato di Palestina.
ma ci son fior fior di esperti che eventuali vie d'uscita le hanno - da tempo - già ipotizzate.senza un briciolo di ascolto.

la stronzata del non ci fermeremo, non modificheremo le nostre abitutdini
è solo la versione più edulcorata di un non ve ne deve fregare un_cazzo, avanti per la nostra strada.
lasciate che ci pensi mamma stato.

e invece no.
occorre che ci fermiamo.
e seriamente, con lucidità, cerchiamo una via d'uscita.
d'altronde, mi pare financo banale,
se continueremo ad agire come abbiamo sempre agito
otterremo quello che abbiamo sempre ottenuto.

vabè, ma io sono un vile.
ma ti dirò una cosa, razza di troglodita, la viltà o una lucida prudenza
sono segnali di civiltà in molti casi;
perchè infondo cos'è la civiltà
se non il tentativo di gestire la violenza insita in ognuno di noi?

quella che per prodotti intellettuali di scarto del pensiero dominante (tipo al)
si chiama viltà (dal retrogusto vagamente littorio) per alcuni non è altro
che la necesità improcrastinabile di spezzare il circolo della violenza.

mi tocca constatare ancora che
fa più danni la stupidità delle bombe.
anche perchè le macerie del pensare non le recuperi.
si diffondono.come l'amianto.
con gli stessi pericoli per la salute.

ciao.
scusate lo sfogo.
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Luca A. » mer mar 23, 2016 12:26 pm

Caro Sbob,
per mantenere il tuo parallelismo con i morti in montagna, diciamo che è un po' come far poco caso ai numerosi che muoiono ogni anno per colpa di sassi in testa rilasciati da madre natura su vie crollomitiche, e essere presi da "isteria" allorquando si sentisse il frequente ripetersi di casi di alpinisti ammazzati in sosta, a sassate, da altri alpinisti.
Dà un po' più fastidio diciamo, è lievemente irritante.
Che vuoi, c'è gente sensibile.
Basta non farci caso, dirai tu; aspettiamo che gli eventuali omicidi in parete aumentino e vedrete che non farete più caso nemmeno a quelli.
Ah beh.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Sbob » mer mar 23, 2016 13:02 pm

ThePuchu! ha scritto:
Sbob ha scritto: Alle bombe noi non ci siamo ancora abituati, ma se senti qualcuno che vive ad Ankara ti dira' che ormai non ci fa piu' caso.


Infatti le popolazioni dei paesi dove ora c'è la guerra scappano verso l'europa per fare le vacanze.

Tra avere una guerra in casa e avere qualche attentato c'e' una piccola differenza, ti sfugge?

Tra la seconda guerra mondiale e gli anni di piombo riesci a cogliere qualche diverso impatto sulla societa'?
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Sbob » mer mar 23, 2016 13:04 pm

Luca A. ha scritto:Caro Sbob,
per mantenere il tuo parallelismo con i morti in montagna, diciamo che è un po' come far poco caso ai numerosi che muoiono ogni anno per colpa di sassi in testa rilasciati da madre natura su vie crollomitiche, e essere presi da "isteria" allorquando si sentisse il frequente ripetersi di casi di alpinisti ammazzati in sosta, a sassate, da altri alpinisti.
Dà un po' più fastidio diciamo, è lievemente irritante.
Che vuoi, c'è gente sensibile.
Basta non farci caso, dirai tu; aspettiamo che gli eventuali omicidi in parete aumentino e vedrete che non farete più caso nemmeno a quelli.
Ah beh.

Si', fosse isteria sarebbe insensato.

Vanno trattati per quello che sono: atti criminali. Che vanno giustamente perseguiti, ma che non vanno a cambiare pesantemente le nostre abitudini.

Invece mi pare che le soluzioni che si paventano si alternano tra il "non andiamo piu' ad arrampicare" e "lanciamo bombe nucleari su tutte le pareti per prendere quelli che lanciano sassi".


Tornando alla realta': le bombe sono un evento del tutto ininfluente. Sia per la nostra vita quotidiana (mi devo preoccupare quando attraverso la strada, o di quello che respiro, solo per ultimo delle bombe), sia per la gravita' della situazione (non credo che qualche decina di morti in occidente cambi la gravita' di guerre che fanno milioni di profughi).
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda wolf jak » mer mar 23, 2016 13:30 pm

Questo topic mi ha riportato in mente un articolo letto (poco) tempo fa sul blog del Capo

http://www.banff.it/la-filosofia-della-paura/

sembra un saggio interessante, ma purtroppo non l'ho letto e quindi qui mi fermo
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Luca A. » mer mar 23, 2016 14:30 pm

Sbob ha scritto:
Luca A. ha scritto:Caro Sbob,
per mantenere il tuo parallelismo con i morti in montagna, diciamo che è un po' come far poco caso ai numerosi che muoiono ogni anno per colpa di sassi in testa rilasciati da madre natura su vie crollomitiche, e essere presi da "isteria" allorquando si sentisse il frequente ripetersi di casi di alpinisti ammazzati in sosta, a sassate, da altri alpinisti.
Dà un po' più fastidio diciamo, è lievemente irritante.
Che vuoi, c'è gente sensibile.
Basta non farci caso, dirai tu; aspettiamo che gli eventuali omicidi in parete aumentino e vedrete che non farete più caso nemmeno a quelli.
Ah beh.

Si', fosse isteria sarebbe insensato.

Vanno trattati per quello che sono: atti criminali. Che vanno giustamente perseguiti, ma che non vanno a cambiare pesantemente le nostre abitudini.

Invece mi pare che le soluzioni che si paventano si alternano tra il "non andiamo piu' ad arrampicare" e "lanciamo bombe nucleari su tutte le pareti per prendere quelli che lanciano sassi".


Tornando alla realta': le bombe sono un evento del tutto ininfluente. Sia per la nostra vita quotidiana (mi devo preoccupare quando attraverso la strada, o di quello che respiro, solo per ultimo delle bombe), sia per la gravita' della situazione (non credo che qualche decina di morti in occidente cambi la gravita' di guerre che fanno milioni di profughi).


Non capisco se parli di sostanziale irrilevanza numerico-statistica: in questo caso avresti indubbiamente ragione (i numeri sono numeri) perché 40 morti sono nulla rispetto ai milioni di uomini che la (medesima) macchina delle ingiustizie planetaria stritola su grande scala in posti lontani dalla nostra poltrona; ma nondimeno continuerebbe ad essere un ragionamento cinico: come dire, di fronte a una sciagura aerea con 200 morti, che è irrilevante rispetto alle molte migliaia morti sulle strade: numericamente vero ma sempre umanamente cinico proclamarlo davanti alla fusoliera ancora fumante.

Io ritengo che sia salutare invece indignarsi, spaventarsi e commuoversi davanti a un evento simile, e che spero questo porti a spaventarsi indignarsi e commuoversi anche quando i prossimi 40/400/4000 morti saranno in Pakistan o in Siria, e più ancora a prendere coscienza anche dei milioni di uomini sofferenti che il nostro modello di sviluppo e di benessere ha generato come "effetto collaterale" non più contenibile e che adesso arriva a farci toc toc sulla spalla.
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda ThePuchu! » mer mar 23, 2016 14:48 pm

Sbob ha scritto:
ThePuchu! ha scritto:
Sbob ha scritto: Alle bombe noi non ci siamo ancora abituati, ma se senti qualcuno che vive ad Ankara ti dira' che ormai non ci fa piu' caso.


Infatti le popolazioni dei paesi dove ora c'è la guerra scappano verso l'europa per fare le vacanze.

Tra avere una guerra in casa e avere qualche attentato c'e' una piccola differenza, ti sfugge?

Tra la seconda guerra mondiale e gli anni di piombo riesci a cogliere qualche diverso impatto sulla societa'?

Per quanto rigaurda la tua ultima domanda, posso solo risponderti con..
HERP DERP!!!!


Tornando al punto....
Quindi secondo te ci si abitua alle bombe ed agli attentati?
A mio parere non esiste differenza se queste persone siano Francesi, Belga, Turchi, Libici o di qualsiasi altra parte del mondo.
La violenza in tutte le sue forme è da considerarsi una reazione anormale in una società civile, figuriamoci le guerre o gli atti di terrorismo ( e anche qua tra le due cose, a parer mio, c'è un abisso se analizziamo gli intenti, gli obiettivi, etc.. ma non mi prolungo)

Voglio seriamente vedere chi ti verrà a dire una roba del genere:

TIZIO A "Ah sai, ieri è esploso un autobus in pieno centro"
TIZIO B "Ah, sì? Quanti morti stavolta?"
TIZIO A "Mah, sai.. non è che me ne fregasse più di tanto.. tanto uno in più uno in meno"


Perchè da quello che scrivi io capisco questo.
E sinceramente non capisco come si possa solo supporre di abituarsi alla possibilità di poter saltare per aria dall'oggi al domani.
Il tuo punto di partenza è ridicolo.
Se poi vogliamo parlare delle reazioni che dovremmo avere noi per affrontare questa situazione, parliamone, ma non dire che noi semplicemente non siamo abituati ad essere bersagli degli attentai terroristici, quindi le nostre reazioni sono esagerate o irrazionali .
Vorrei vederti dentro una situazione del genere, poi mi dici se è irrazionale.

Chiudo qua, sennò divento scontroso.
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Sbob » mer mar 23, 2016 16:45 pm

ThePuchu! ha scritto:Tornando al punto....
Quindi secondo te ci si abitua alle bombe ed agli attentati?
A mio parere non esiste differenza se queste persone siano Francesi, Belga, Turchi, Libici o di qualsiasi altra parte del mondo.

Sei sicuro?
Hai idea di quante bombe sono esplose in giro per il mondo tra l'attentato al Bataclan e quello in Belgio? Quante di queste sono finite sui giornali?
Wikipedia ha diviso l'elenco degli attentati del 2015 in due pagine, in una sola non ci stavano tutti:
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_terrorist_incidents,_January%E2%80%93June_2015
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_terrorist_incidents,_July%E2%80%93December_2015

Sono piu' di 30 atti terroristici al mese.

Nel solo mese di marzo di quest'anno contiamo, tra i piu' gravi:
62 morti per un camion bomba in Iraq
37 morti per un'autobomba in Turchia
32 a Bruxelles
22 per un'attentato suicida in Nigeria
19 per un gruppo di pazzi che sparava sulla folla in Costa d'Avorio
18 per un'autobomba in Siria

e cosi' via...

Bruxelles non e' manco al primo posto, eppure solo quello e' apparso sui giornali. Degli altri, non fosse per wikipedia, non avrei neanche saputo dell'esistenza.

Voglio seriamente vedere chi ti verrà a dire una roba del genere:

TIZIO A "Ah sai, ieri è esploso un autobus in pieno centro"
TIZIO B "Ah, sì? Quanti morti stavolta?"
TIZIO A "Mah, sai.. non è che me ne fregasse più di tanto.. tanto uno in più uno in meno"


Perchè da quello che scrivi io capisco questo.

Piu' semplicemente lo si prende come la normalita' e non se ne discute.

Pensaci seriamente, ogni giorno vai a leggere quanti morti ci sono stati nelle guerre in giro per il mondo? O per ognuno degli attentati di cui sopra?

E sinceramente non capisco come si possa solo supporre di abituarsi alla possibilità di poter saltare per aria dall'oggi al domani.

E' una possibilita', ma alquanto remota. Ci siamo abituati alla possibilita' di poter essere schiacciati da una macchina dall'oggi al domani, e la cosa e' assai piu' probabile del saltare per aria. Diciamo di un fattore almeno 1 a 100.

Dovessimo stare a preoccuparci per ogni causa di morte che ci puo' cogliere, non usciremmo piu' di casa.

Se poi vogliamo parlare delle reazioni che dovremmo avere noi per affrontare questa situazione, parliamone, ma non dire che noi semplicemente non siamo abituati ad essere bersagli degli attentai terroristici, quindi le nostre reazioni sono esagerate o irrazionali .
Vorrei vederti dentro una situazione del genere, poi mi dici se è irrazionale.

Ma e' esattamente cosi' che funziona la mente umana!

Pensaci, quando ti metti in macchina pensi alla possibilita' di un incidente? Ce ne sono cosi' tanti che per noi e' la normalita', non un evento eccezionale, a meno che non si tratti di un singolo botto grosso tipo un autobus giu' da un ponte.
Fa molta piu' notizia un aereo che precipita - anche se il rischio viaggiando in aereo e' ben piu' basso - perche' quello e' un evento eccezionale.
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Sbob » mer mar 23, 2016 16:51 pm

Luca A. ha scritto:Non capisco se parli di sostanziale irrilevanza numerico-statistica: in questo caso avresti indubbiamente ragione (i numeri sono numeri) perché 40 morti sono nulla rispetto ai milioni di uomini che la (medesima) macchina delle ingiustizie planetaria stritola su grande scala in posti lontani dalla nostra poltrona; ma nondimeno continuerebbe ad essere un ragionamento cinico: come dire, di fronte a una sciagura aerea con 200 morti, che è irrilevante rispetto alle molte migliaia morti sulle strade: numericamente vero ma sempre umanamente cinico proclamarlo davanti alla fusoliera ancora fumante.

Tralasciando il dovuto cordoglio alle vittime (che comunque arriva solo alle vittime di eventi che vanno sui giornali), ho la sensazione che spesso sia spropositata la reazione di fronte ad un evento che e' statisticamente irrilevante.

Io ritengo che sia salutare invece indignarsi, spaventarsi e commuoversi davanti a un evento simile, e che spero questo porti a spaventarsi indignarsi e commuoversi anche quando i prossimi 40/400/4000 morti saranno in Pakistan o in Siria, e più ancora a prendere coscienza anche dei milioni di uomini sofferenti che il nostro modello di sviluppo e di benessere ha generato come "effetto collaterale" non più contenibile e che adesso arriva a farci toc toc sulla spalla. [/color]

Quello che mi preoccupa e' invece l'esatto contrario: dei 30 morti in Europa ci preoccupiamo, degli altri millantamila in giro per il mondo ce ne strabattiamo. Anzi, magari si propone di farne qualche milione qua e la' per evitare di averne altri 30 da noi...
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda PIEDENERO » mer mar 23, 2016 16:58 pm

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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda VECCHIO » mer mar 23, 2016 17:30 pm

Ogni tanto mi viene in mente PAROPAMISO di Fosco Maraini, che consiglio di leggere, anche se il linguaggio è "antico".
Spiega molto bene l'impossibilità di comprensione fra le tre grandi culture del mondo: indiana, cinese e occidentale.
Spiega pure l'impossibilità di comprensione fra le nostre culture monoteiste tutte basate sulla bibbia: ebrea, cristiana e coranica.
Accenna solo un poco alle impossibilità di comprensione all'interno delle correnti di ogni singola cultura.
Un tempo avevamo guerre globali ogni 30-40 anni ed eravamo in pochi miliardi.
Ora siamo tantissimi e non abbiamo più guerre globali con percentuali elevate di morti.
Per me il problema "antico" è la cultura.
Ora tutti i sistemi sembrano combatterla negando la meritocrazia e oscurando l'eccellenza.
Forse se tutti fossimo ignoranti e collegati il sistema funzionerebbe?
Anche la Fallaci aveva dato delle indicazioni pesanti, ma solo fra cristiani e mussulmani e tutti le avevano negate.
Gli ebrei lo sanno benissimo e difatti sono il popolo con il livello culturale più alto, ma gli indiani sono molti di più e i cinesi ancora di più.
Penso che noi europei vivendo nel benessere e puntando all'ignoranza verremo devastati.
Noi pensiamo sempre di sapere e di essere più bravi, quindi falliamo di continuo.
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda ThePuchu! » mer mar 23, 2016 17:43 pm

Sbob ha scritto:
ThePuchu! ha scritto:Tornando al punto....
Quindi secondo te ci si abitua alle bombe ed agli attentati?
A mio parere non esiste differenza se queste persone siano Francesi, Belga, Turchi, Libici o di qualsiasi altra parte del mondo.

Sei sicuro?
Hai idea di quante bombe sono esplose in giro per il mondo tra l'attentato al Bataclan e quello in Belgio? Quante di queste sono finite sui giornali?
Wikipedia ha diviso l'elenco degli attentati del 2015 in due pagine, in una sola non ci stavano tutti:
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_terrorist_incidents,_January%E2%80%93June_2015
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_terrorist_incidents,_July%E2%80%93December_2015

Sono piu' di 30 atti terroristici al mese.

Nel solo mese di marzo di quest'anno contiamo, tra i piu' gravi:
62 morti per un camion bomba in Iraq
37 morti per un'autobomba in Turchia
32 a Bruxelles
22 per un'attentato suicida in Nigeria
19 per un gruppo di pazzi che sparava sulla folla in Costa d'Avorio
18 per un'autobomba in Siria

e cosi' via...

Bruxelles non e' manco al primo posto, eppure solo quello e' apparso sui giornali. Degli altri, non fosse per wikipedia, non avrei neanche saputo dell'esistenza.

Voglio seriamente vedere chi ti verrà a dire una roba del genere:

TIZIO A "Ah sai, ieri è esploso un autobus in pieno centro"
TIZIO B "Ah, sì? Quanti morti stavolta?"
TIZIO A "Mah, sai.. non è che me ne fregasse più di tanto.. tanto uno in più uno in meno"


Perchè da quello che scrivi io capisco questo.

Piu' semplicemente lo si prende come la normalita' e non se ne discute.

Pensaci seriamente, ogni giorno vai a leggere quanti morti ci sono stati nelle guerre in giro per il mondo? O per ognuno degli attentati di cui sopra?

E sinceramente non capisco come si possa solo supporre di abituarsi alla possibilità di poter saltare per aria dall'oggi al domani.

E' una possibilita', ma alquanto remota. Ci siamo abituati alla possibilita' di poter essere schiacciati da una macchina dall'oggi al domani, e la cosa e' assai piu' probabile del saltare per aria. Diciamo di un fattore almeno 1 a 100.

Dovessimo stare a preoccuparci per ogni causa di morte che ci puo' cogliere, non usciremmo piu' di casa.

Se poi vogliamo parlare delle reazioni che dovremmo avere noi per affrontare questa situazione, parliamone, ma non dire che noi semplicemente non siamo abituati ad essere bersagli degli attentai terroristici, quindi le nostre reazioni sono esagerate o irrazionali .
Vorrei vederti dentro una situazione del genere, poi mi dici se è irrazionale.

Ma e' esattamente cosi' che funziona la mente umana!

Pensaci, quando ti metti in macchina pensi alla possibilita' di un incidente? Ce ne sono cosi' tanti che per noi e' la normalita', non un evento eccezionale, a meno che non si tratti di un singolo botto grosso tipo un autobus giu' da un ponte.
Fa molta piu' notizia un aereo che precipita - anche se il rischio viaggiando in aereo e' ben piu' basso - perche' quello e' un evento eccezionale.


Ultima volta che rispondo..

Bruxelles non e' manco al primo posto, eppure solo quello e' apparso sui giornali. Degli altri, non fosse per wikipedia, non avrei neanche saputo dell'esistenza.

Il fatto che la nostra stampa non si focalizzi su tutti gli attentati del mondo non vuol dire che non esistano. Stai pure certo che nessuno ( almeno io ragiono così) non rimane indifferente al fatto che da qualche parte nel mondo succedono atti di terrorismo che fanno vittime sopratutto tra i civili.

ogni giorno vai a leggere quanti morti ci sono stati nelle guerre in giro per il mondo? O per ognuno degli attentati di cui sopra?


No. Io ogni giorno non vado a cercare e a documentarmi su tutto, non posso, non ne ho il tempo. Ciò non vuol dire che non mi importi, vuol dire semplicemente che nella vita quotidiano ognuno ha i suoi piccoli/medi/importanti pensieri e preoccupazioni. Solitamente la gente che lavora non ha 8 ore libere al giorno per informasi su tutto quello che succede a 360° in tutti i campi in tutto il mondo. L'informazione, se fosse informazione seria, dovrebbe darci quotidianamente più notizie su fatti reali importanti e lasciar perdere certe puttanate vedi calcio-gossip-etc. Ma si vede che la gente meglio tenerla disinformata e stupida.

Ci siamo abituati alla possibilità di poter essere schiacciati da una macchina dall'oggi al domani, e la cosa e' assai più probabile del saltare per aria. Diciamo di un fattore almeno 1 a 100.

Dovessimo stare a preoccuparci per ogni causa di morte che ci puo' cogliere, non usciremmo piu' di casa.



Non paragonerei un auto (mezzo di trasporto utilizzato dalle persone per fini utili) ad un kamikazee.
Un auto ha perfettamente un senso nella vita di tutti i giorni. Se utilizzata male può portare a dei rischi, ma è una eventualità non voluta e non programmata. Lo scopo dell'auto è trasportare persone da un posto ad un altro in maniera più efficace delle nostre gambe. Non è quello di uccidere persone.
Non ci si chiude in casa. Si esce, si valutano i rischi delle azioni che intraprendiamo e ce ne assumiamo le responsabilità.
Che rischio vedo valutare nel uscire per strada?
Quello di guardare a destra e sinistra prima di attraversare? Oppure devo considerare quanti secondi ho prima che il tizio di fianco a me decida di farsi esplodere?
Secondo te?


Pensaci, quando ti metti in macchina pensi alla possibilità di un incidente? Ce ne sono cosi' tanti che per noi e' la normalità, non un evento eccezionale, a meno che non si tratti di un singolo botto grosso tipo un autobus giù' da un ponte.

Sì che ci penso. Ci penso sempre. Per questo mentre guido tengo la cintura allacciata, tengo la distanza di sicurezza e cerco di usare la testa mentre sono in giro.
Ti dirò di più. Pensa che sono così premuroso e conscio della possibilità di avere un incidente che faccio il cambio delle gomme, controllo le pressione, il livello dell'olio e anche se c'è il liquido per pulire i vetri prima di ogni viaggio ( e considerando che io passo tutte le settimane in autostrada potrei dire che controllo la mia auto sempre).
Tu non lo fai? Non cerchi di prevenire il rischio che una gomma troppo usurata ti scoppi? Oppure sei così assuefatto dagli incidenti automobilistici che le gomme le cambi solo per evitare una multa della municipale?

Cmq sia, sembra che siamo su due lunghezze diverse.. niente da fare.
Forumisti come prima.
Saluti!
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda Luca A. » mer mar 23, 2016 17:49 pm

Sbob ha scritto:
Io ritengo che sia salutare invece indignarsi, spaventarsi e commuoversi davanti a un evento simile, e che spero questo porti a spaventarsi indignarsi e commuoversi anche quando i prossimi 40/400/4000 morti saranno in Pakistan o in Siria, e più ancora a prendere coscienza anche dei milioni di uomini sofferenti che il nostro modello di sviluppo e di benessere ha generato come "effetto collaterale" non più contenibile e che adesso arriva a farci toc toc sulla spalla. [/color]

Quello che mi preoccupa e' invece l'esatto contrario: dei 30 morti in Europa ci preoccupiamo, degli altri millantamila in giro per il mondo ce ne strabattiamo. Anzi, magari si propone di farne qualche milione qua e la' per evitare di averne altri 30 da noi...



Sbob ha scritto:Anzi, magari si propone di farne qualche milione qua e la' per evitare di averne altri 30 da noi...

Purtroppo è altamente probabile che si cerchi una soluzione in quella direzione, come si è fatto finora.
E' anche possibile però che vedere dei morti in casa propria faccia guardare con occhi diversi anche ai morti in casa d'altri, e che da wikipedia anche i morti "non di casa nostra" passino alle prime pagine dei giornali, o almeno prima della pagina dei gossip diciamo.
Forse per aprire gli occhi sul fallimento di un certo modello di sviluppo basato sullo sfruttamento di noi pochi occidentali postcristiani bianchi sul resto del mondo, serve vedere con i propri occhi certe cose, e non solo sapere che c'è qualche "negretto che muore di fame" chissà dove e chissà come.
Per fare un'analogia, io finché non sono passato di persona attraverso certi problemi di salute con tutta la trafila, gli esami, le visite, il ricovero, l'operazione, la convivenza in stanza con uno ricoverato da tre mesi con la pancia ridotta a un colabrodo, eccetera eccetera, sapevo che gli ospedali esistono e che c'è dentro tanta gente che sta male, ma lo sapevo in modo diverso, non sapevo davvero cosa volesse dire. L'esperienza mi ha cambiato, ora certe cose le so "dal di dentro", so che non è un altro pianeta ma una cosa che riguarda anche me.
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda ThePuchu! » mer mar 23, 2016 17:50 pm

PIEDENERO ha scritto:http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/03/23/bruxelles-fini-a-la-zanzara-fa-sclerare-parenzo-che-litiga-con-cruciani-tutto-in-merda/498250/


Me la sono sentita in diretta ieri. Dovevate sentire Parenzo! :lol:
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mer mar 23, 2016 18:51 pm

quante semplificazioni e quante illusioni...quante certezze...beati voi...

fra l'altro è anche illusorio pensare che la scomparsa dell'uomo bianco risolverebbe una volta per tutte i problemi della terra...sarei disposto a non svegliarmi domattina... :roll:
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Re: Terrorismo e incidenti autostradali

Messaggioda coniglio » mer mar 23, 2016 19:02 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:quante semplificazioni e quante illusioni...quante certezze...beati voi...



quanta spocchia gratuita del c***o
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