nanneddu meu

[choco]

Scusate se non parlo di montagna, ma io ho questo, e porcaccia quanto lo amo.

Ieri sera esco con un amico. Verso le nove passiamo al poetto. Il poetto è la spiaggia di cagliari, la mia città. Uno spiaggione a dir la verità, otto chilometri abbondanti di sabbia, un bello spiaggione incastonato nel golfo degli angeli. Protetto alla sua destra dalla sella del diavolo, uno promontorio con le falesie calcaree che spiccano bianche anche a quest?ora.
Appena sotto, il porticciolo turistico di marina piccola, già illuminato, meta delle passeggiate serali dei cagliaritani che cercano il fresco.
Dietro la spiaggia uno dei due grandi stagni, molentargius, che separa il mare dalla città, il palcoscenico dei vanitosi fenicotteri rosa che ti passano spesso in formazione a 50 metri dalla punta del tuo naso, se lo tieni all?insù ovviamente. Sembra quasi che ti vogliano far vedere quanto sono belli e grandi e colorati.
Tra la spiaggia e la laguna solo un lembo di terra dove corre la strada che costeggia tutto il poetto e ti porta fuori verso la costa sud-est..
E poi la costa gira, dalla spiaggia lo sguardo può spaziare lontano per tutto il grande golfo di cagliari, fino a distinguere le luci lontane di Torre delle Stelle e di Villasimius che restano sempre sospese sul mare.

Questo è il poetto.
Ma alle nove di sera, è un poetto piuttosto calmo. Non si è ancora mosso nessuno. I cagliaritani hanno ritmi alquanto messicani, traslati di qualche ora rispetto agli orari che si usano + al nord. Si va a mangiare tardi, si esce tardi, si sta fuori fino a tardi, si dorme poco e la mattina si hanno sempre i sassolini dentro gli occhi.
La spiaggia con i suoi tanti baretti sulla sabbia, a 100 metri l?uno dall?altro, dove ogni sera c?è un concerto diverso, sono in pausa, in dormiveglia, dopo il passaggio, tranquillo a dir la verità, dei bagnanti durante il giorno, ora attendono l?arrivo della cagliari notturna.
Intanto noi ci siamo però e ci godiamo questa calma.
Parcheggiamo a caso davanti ad un chioschetto che si chiama ?il fico d?india?, che sta proprio di fronte a una vecchia torre d?avvistamento spagnola, anche essa fatta di tante pietre calcaree, quasi un nuraghe, che prima o poi scalerò, per berci qualcosa e per farci venire la voglia di andare a cena, visto il caldo.
E? un ritrovo estivo del popolo omosessuale. E? un posto tranquillo, mi piace, perché ognuno si fa i cazzi suoi, niente fighetti che vanno a farsi il solito bagno di visibilità.
Sto bevendo una ?bicicletta? e qualche tavolo + avanti ci sono due ragazze che lavorano qua e che si rilassano prima di mettersi a servire ai tavolini. Una è seduta sulla sedia, l?altra sta accovacciata con le ginocchia a terra e ha la guancia appoggiata sulla gamba dell?amica, o fidanzata, non so. Chiacchierano tranquille e sorridenti, e la ragazza sulla sedia accarezza la nuca dell?altra.
Sono dolcissime.

Mi sembra quasi di disturbarle, ci siamo solo noi, così propongo di camminare un po? e ci avviciniamo all?acqua, con i nostri bicchieri in mano ancora mezzi pieni.
Sta scendendo il crepuscolo e l?aria è veramente tiepida, ma non fastidiosa, la brezza dal mare stranamente non è appiccicosa. Superiamo due ragazzi che si baciano sdraiati su un asciugamano, e ci sediamo sulla sabbia, un po? + in là.
Sono attirata da una signora, sui 50 anni direi, un po? grossa, pescatrice, con l?aria di quelle che sa il fatto suo. Ha sei canne da pesca già posizionate, vedo dietro di lei un carrellino con il quale ha portato tutta l?attrezzatura, e poi delle sacche, la seggiolina d?ordinanza, e controlla con sicurezza le canne, ci sono gli starlight sistemati tutti in modo diverso lungo le lenze o nella sommità delle canne, ne immagino anche il senso, ma non ne sono sicura.
E? piacevole da osservare, calma, sicura, sembra proprio che le piaccia. Chissà se pescherà. Speriamo di si.

Sicuramente si divertono in modo + palese un gruppetto di persone che sguazzano in acqua, alla nostra sinistra. Ormai è buio, ma non sembra abbiano proprio intenzione di uscire. In effetti questo pomeriggio l?acqua era talmente calda, che non dava il minimo refrigerio, ed ora che non c?è + il sole bollente invece deve essere piacevole, ma non ho voglia di andare a controllarlo di persona, mi fido delle loro risate.
Intravedo adulti e bambini, più che altro li sento, scherzano e fanno casino.
Poi uno dei piccoli inizia a cantare tutto allegro una antica canzone sarda, un canto di protesta del 1800, intitolata ?nanneddu meu?, ma come esce dalla bocca del ragazzetto torna ad essere la ninna nanna che ho sempre sperato che fosse.
Il sorriso mi esplode prima nel cervello e poi sul viso.
Questo mi basta, mi basta per farmi pensare che
va bene, va bene così.
Anche oggi è proprio tutto a posto.

Aiò, sono le dieci e un quarto, andiamo a mangiare qualcosa, e già che ci siamo, mi porto appresso anche tutta la mia sardità, che senza non ci so stare.

[Pierluigi Vesica]

Grande

[yinyang]

speriamo che lo legga anche Donatello

[BBB]

Ma sei dolciona come una seadas!!!

[Paolo Marchiori]

finalmente, in una mattinata di sonno atroce, delle immagini di splendore.

[quchibu]

Scusate se non parlo di montagna, ma io ho questo, e porcaccia quanto lo amo.
............
Aiò, sono le dieci e un quarto, andiamo a mangiare qualcosa, e già che ci siamo, mi porto appresso anche tutta la mia sardità, che senza non ci so stare.

Bellissimo racconto, mi sembrava di sentire il mare, e i gabbiani.
E' bello il mare, quando non divide.

Ti regalo una poesia, che mi è capitata per caso sotto gli occhi, questa mattina, e mi piace molto.

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
Com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina ,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

[Donatello]

:D

speriamo che lo legga anche Donatello

si, l'ho letto è mi è piaciuto.

[yinyang]

:D

speriamo che lo legga anche Donatello

si, l'ho letto è mi è piaciuto.

e non ha incrinato (almeno per un momento) qualcosina ina ina?

[choco]

:D

speriamo che lo legga anche Donatello

si, l'ho letto è mi è piaciuto.

e non ha incrinato (almeno per un momento) qualcosina ina ina?

perchè?
stai cercando di convincerlo a venire con te in sardegna ad arrampicare e lui non vuole?

[.:eZy:.]

Brava Choco e grazie per 'sto bello Nanneddu meu...
ho così poco da offrire in cambio per poter ricambiare in parte questa immagine di bellezza

... mi annienta, invece, la pochezza dei 'miei' panorami

[Donatello]

:D

speriamo che lo legga anche Donatello

si, l'ho letto è mi è piaciuto.

e non ha incrinato (almeno per un momento) qualcosina ina ina?

Ma che palle.
Io mica ho mai detto che Milano sia il posto più bello del mondo, è ovvio che non mi dispiacerebbe affatto passeggiare con choco su una bella spiaggia ( ) o su un prato Valtellinese...
Ciononostante non sento il bisogno di parlar male del luogo dove abito un post si e uno no.
Chiudo e non riviniamogli il topic.

[brunoz]

Ciao !!

Mitico, attualissimo Peppino Mereu !!!

(ascoltata da me x la prima volta dai Bertas, live una sera d'agosto alla
festa paesana di Barrali - CA... la gente che saltava impazzita... anche i
ragazzini... molto emozionante... ah, poi l'ho sentita al Rolling Stone dai
Tazenda, e anche lì si saltava e pogava non poco...)

... a sicut erat non torrat mai...

Miao.

[yinyang]

:D

speriamo che lo legga anche Donatello

si, l'ho letto è mi è piaciuto.

e non ha incrinato (almeno per un momento) qualcosina ina ina?

perchè?
stai cercando di convincerlo a venire con te in sardegna ad arrampicare e lui non vuole?

non parlavamo precisamente della Sardegna
ma qui
http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?t=22571

parlavamo dei motivi per rimanere dove siamo

[choco]

Ciao !!

Mitico, attualissimo Peppino Mereu !!!

(ascoltata da me x la prima volta dai Bertas, live una sera d'agosto alla
festa paesana di Barrali - CA... la gente che saltava impazzita... anche i
ragazzini... molto emozionante... ah, poi l'ho sentita al Rolling Stone dai
Tazenda, e anche lì si saltava e pogava non poco...)

... a sicut erat non torrat mai...

Miao.

già!



Nanneddu meu. Parole di Peppino Mereu (seconda meta' dell '800)


Nanneddu meu su mundu est gai,
a sicut erat non torrat mai.
Semus in tempos de tirannias,
infamidades e carestias;
commo sos populos cascan che canes
gridende forte "cherimus pane".
Famidos nois semus pappande
pane e castanza, terra cun lande;
terra ch'a fangu, torrat su poveru
senz'alimentu, senza ricoveru.
Cussas banderas numeru trinta
de binu bonu mudana tinta;
appena mortas cussas banderas
non pius s'osservan imbriagheras.
Semus sididos, issa funtana
pretende s'abba parimus ranas.
Abbocaeddos, laureados,
buzzacas boidas e ispiantados.
Adiosu Nanni, tenet'a contu,
fache su surdu, ghettad'a tontu;
e tantu l'ides: su mundu est gai
a sicut erat non torrat mai.


Nanneddu mio il mondo e' cosi',
cosi' com'era non tornera' mai.
Siamo in tempi di tirannie,
infamita' e carestie;
ora i popoli sbadigliano come cani
gridando forte "vogliamo pane".
Affamati noi stiamo mangiando
pane e castagne, terra con ghiande;
terra come fango, si riduce il povero
senza alimento, senza ricovero.
Quelle compagnie numerose
del vino buono mutano il colore;
appena finite quelle compagnie
non si vedranno piu' sbornie.
Siamo assetati alla fontana
cercando l'acqua sembriamo rane.
Avvocatelli, laureati,
tasche vuote e spiantati.
Addio Nanni, tieniti in conto,
fai il sordo, fingi di esser tonto;
tanto lo sai: il mondo e' cosi'
cosi' com'era non tornera' mai.

[BBB]

e l'mp3?

ne faccio la cover

[Cervino]

Grazie choco...
conosco i posti che descrivi (mio marito è sardo per parte di padre),
mi hai fatto venire voglia di tornarci....

[brunoz]

Ciao !!

e l'mp3?

ne faccio la cover

Cerca nel CD "Murales" dei Tazenda... è lì...
Dei Tazenda raccomando il primo, omonimo, CD: contiene un paio di veri
gioielli: "No potho reposare" con l'emozionante voce di Andrea Parodi in
grande evidenza, la coinvolgente "Carrasecare", e poi "A passu lentu"...

Miao.

[Topocane]

ahhh...

il Poetto...
insieme a Mondello, a Palermo,
penso sian i posti , velici, più belli in cui sia mai stato!

il poetto poi... con quei bagliori di bianco,
quel mare trasparentisssssimo, quel blu intenso...

..i baretti, poi... e le nottate...

ehhmm.... vabbè, vabbè...

tonniamo alla (cruda) realtà, vah

ciàp

Topocane

ps. a me viene in mente la *ninna nanna del contrabbandiere* cantata dalle Balentas... altro splendido gruppo di voci sarde

[Francesco A.]

Choco,

la vera magia stà nell' interpretare attraverso i nostri sentimenti ciò che ci circonda....

il poetto in sè è nulla se non si ha la capacità di apprezzare ciò che offre...


in poche parole...eri felice in quel momento...questo ci fa piacere.

ciao

[Silvio]

choco, che bel messaggio che mi ero perso.


mi raccomando, conserva sempre la tua sardità !!!!