da Paolo Marchiori » mer ott 12, 2005 11:45 am
da BBB » mer ott 12, 2005 12:04 pm
da ragnux » mer ott 12, 2005 12:13 pm
Paolo Marchiori ha scritto:ciao a tutti,
mi piacerebbe parlare un po' con voi del diritto allo sciopero.
Lo spunto mi viene dal recente sciopero generale qui in Belgio...allora: qui non ci sono servizi minimi garantiti, la polizia (se il loro sindacato partecipa) NON aiuta i cittadini in difficoltà (interviene solo su fatti gravi) e gli scioperanti BLOCCANO le uscite e le entrate non solo di aziende ma anche di città (uscire o entrare a Bxl, venerdi' era pressochè impossibile) e non c'è preavviso per i trasporti (hanno chiuso un'aeroporto dando 1 giorno di preavviso...).
In Italia va un po' meglio ma ancora, secondo me, ci sono dei lati "oscuri".
Dove finisce il diritto dello scioperante e inizia il diritto di chi lo sciopero lo subisce?
Io posso esser convinto che lo sciopero non debba incidere minimamente sulla vita del cittadino comune, non deve fargli perdere giornate di lavoro, non deve creargli enormi disagi...ma esistono forme di sciopero che non incidano sulla vita dei cittadini non colpevoli?
Alcune compagnie aeree utilizzarono tempo fa una forma simpatica di protesta: o non servivano i "refreshments" nei voli brevi o lavoravano normalmente ma senza vestire la divisa (non nudi, Carlo, so cosa stai pensando...) cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica parlando con i clienti. E' più "redditizio" per lo scioperante attirarsi le simpatie del comune cittadino promuovendo forme di sciopero alternative ( e inducendo cosi a "simpatizzare " con la causa dello scioperante) o bloccare inducendo lo scontro sindacati/azienda?
Che ne dite?
da pasasò » mer ott 12, 2005 12:15 pm
da clod » mer ott 12, 2005 20:25 pm
Paolo Marchiori ha scritto:Dove finisce il diritto dello scioperante e inizia il diritto di chi lo sciopero lo subisce?
Io posso esser convinto che lo sciopero non debba incidere minimamente sulla vita del cittadino comune, non deve fargli perdere giornate di lavoro, non deve creargli enormi disagi...ma esistono forme di sciopero che non incidano sulla vita dei cittadini non colpevoli?
da stefano michelazzi » mer ott 12, 2005 21:23 pm
da boletus » gio ott 13, 2005 2:30 am
stefano michelazzi ha scritto:chissà che il prossimo sciopero in grande stile tipo trasporti a Milano, di un paio d'anni fà, non scateni stavolta le polemiche e gli attacchi contro chi manifestava per dar da mangiare ai figli e si rivolgano invece a chi sfrutta i lavoratori (80% degli italiani sono dipendenti), e si arricchisce sempre più sfruttando quella che noi viviamo invece come una forte crisi economica, permettendosi anche di dire che "gli italiani vivono aldisopra delle loro possibilità"...
da boletus » gio ott 13, 2005 2:34 am
clod ha scritto:Per quanto mi riguarda credo che in Italia gli scioperi abbiano ormai un efficacia ridicola, dovuto all'abuso che ne è stato fatto negli ultimi anni.
Il diritto di scioperare è sacrosanto quando necessario. La necessarietà credo possa essere giudicata in maniera molto soggettiva.
da pasasò » gio ott 13, 2005 9:15 am
da stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 10:08 am
boletus ha scritto:stefano michelazzi ha scritto:chissà che il prossimo sciopero in grande stile tipo trasporti a Milano, di un paio d'anni fà, non scateni stavolta le polemiche e gli attacchi contro chi manifestava per dar da mangiare ai figli e si rivolgano invece a chi sfrutta i lavoratori (80% degli italiani sono dipendenti), e si arricchisce sempre più sfruttando quella che noi viviamo invece come una forte crisi economica, permettendosi anche di dire che "gli italiani vivono aldisopra delle loro possibilità"...
imho.... se c'è qualcuno che può anche evitare di sentirsi sfruttato sono i lavoratori dell'atm di milano.... che da che sono al mondo hanno sempre fatto scioperi a iosa x ogni tipo di richiesta... ottenendo per giunta sempre o quasi ciò che volevano, anche quello che gli altri lavoratori si sognano.... e qs perchè? perchè erano e sono in una posizione di forza... quello sciopero è stato uno scandalo..... perchè loro che erano una minoranza con un posto di lavoro fisso e retribuito + della media si sono permessi di mettere nei guai gente che x davvero doveva dar da mangiare ai propri figli..... quelle centinaia di migliaia di persone che in quei giorni non sono arrivate al lavoro o che non hanno potuto muoversi... andare ad una visita prenotata 3 mesi prima... ecc ecc.... hai idea di quanti VERI poveri cristi prendono i mezzi a milano??? gente dallo stipendio imcerto..... va bene il pugno alzato... ma qui si rasenta l'ipocrisia.... uno sciopero ogni tanto potrebbe anche essere tollerato.... ma imho... scioperare sempre x ogni cosa è un po troppo x il resto della popolazione che non può farlo........ loro facendolo pure a surprise... l'hanno fatta fuori dal vaso!
poi hai detto bene... l'80% degli italiani sono dipendenti..... il 60% sono dipendenti di piccole aziende che qs cose le subiscono e basta....... e ci credo che sono girati di coglioni.... il loro stipendio è sempre quello.... sciopero non possono farlo e se lo fanno non fotte nulla a nessuno.... e si beccano questi che oltre a mettere in ginocchio una città e creare problemi si beccano pure il premio.... bello....
in molti casi ti avrei risposto che era sacrosanto.... ma quando salta fuori qs sciopero in particolare vado in bestia.... altro che solidarietà... calci in culo e pedalare.... i problemi li abbiamo tutti e non per qs li caghiamo sugli altri ogni volta che ci scappa....
ciao stefano.... e scusami...
da Freespirit » gio ott 13, 2005 10:41 am
da stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 10:44 am
Freespirit ha scritto:una parte del sindacato crede di avere solo diritti e pochi doveri.
molte volte si sciopera solo per motivi di stampo "politico" e non quando realmente la situazione lo richiede.
da Freespirit » gio ott 13, 2005 10:52 am
stefano michelazzi ha scritto:Freespirit ha scritto:una parte del sindacato crede di avere solo diritti e pochi doveri.
molte volte si sciopera solo per motivi di stampo "politico" e non quando realmente la situazione lo richiede.
il dire e non dire in una discussione non porta alcun beneficioi alla stessa...
indica gli episodi che consideri tali
da pasasò » gio ott 13, 2005 10:57 am
da stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 14:08 pm
Freespirit ha scritto:stefano michelazzi ha scritto:Freespirit ha scritto:una parte del sindacato crede di avere solo diritti e pochi doveri.
molte volte si sciopera solo per motivi di stampo "politico" e non quando realmente la situazione lo richiede.
il dire e non dire in una discussione non porta alcun beneficioi alla stessa...
indica gli episodi che consideri tali
la CGIL, la stessa che ieri ha avuto 2 suoi segretari arrestati per estorsione a imprenditori nell'astigiano.
da Fokozzone » gio ott 13, 2005 19:00 pm
pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.
Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!
...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...
da stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 19:10 pm
Fokozzone ha scritto:pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.
Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!
...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...
Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.
Il ragionamento fila?
FKZ
da HappyFra » gio ott 13, 2005 20:53 pm
stefano michelazzi ha scritto:Fokozzone ha scritto:pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.
Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!
...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...
Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.
Il ragionamento fila?
FKZ
sei un classico...!
il datore di lavoro che guadagna meno del dipendente è ormai un classico italiano...
io vi piglierei a calci nel culo coi ramponi banda di ladroni!!!
che alla fine chi paga le tasse in toto è solo il dipendente che non ha possibilità di detrazioni se non le spese mediche elevate (e non c'è da augurarselo), e con il sistema di questo governo vi va ancora meglio.
Vorrei vedere te a scavare fuori la giornata lavorando 8 ore (se va bene) per 900 euro al mese (paga media italiana) o anche meno (e ce ne sono molti).
Chiaro che dirlo a te conta poco non hai coscienza che per andare a messa, ma fkz vaffanculo!
da Fokozzone » ven ott 14, 2005 8:46 am
HappyFra ha scritto:stefano michelazzi ha scritto:Fokozzone ha scritto:pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.
Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!
...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...
Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.
Il ragionamento fila?
FKZ
sei un classico...!
il datore di lavoro che guadagna meno del dipendente è ormai un classico italiano...
io vi piglierei a calci nel culo coi ramponi banda di ladroni!!!
che alla fine chi paga le tasse in toto è solo il dipendente che non ha possibilità di detrazioni se non le spese mediche elevate (e non c'è da augurarselo), e con il sistema di questo governo vi va ancora meglio.
Vorrei vedere te a scavare fuori la giornata lavorando 8 ore (se va bene) per 900 euro al mese (paga media italiana) o anche meno (e ce ne sono molti).
Chiaro che dirlo a te conta poco non hai coscienza che per andare a messa, ma fkz vaffanculo!
Rincaro la dose. Nel sistema fiscale italiano NON esiste la possiblità che hai descritto. Se paghi più tasse di un lavoratore dipendente, significa che sia il tuo lordo sia il tuo netto sono MOLTO più alti. Prova a dimostrare il contrario, che si ride...
da Fokozzone » ven ott 14, 2005 8:52 am
HappyFra ha scritto:stefano michelazzi ha scritto:Fokozzone ha scritto:pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.
Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!
...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...
Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.
Il ragionamento fila?
FKZ
sei un classico...!
il datore di lavoro che guadagna meno del dipendente è ormai un classico italiano...
io vi piglierei a calci nel culo coi ramponi banda di ladroni!!!
che alla fine chi paga le tasse in toto è solo il dipendente che non ha possibilità di detrazioni se non le spese mediche elevate (e non c'è da augurarselo), e con il sistema di questo governo vi va ancora meglio.
Vorrei vedere te a scavare fuori la giornata lavorando 8 ore (se va bene) per 900 euro al mese (paga media italiana) o anche meno (e ce ne sono molti).
Chiaro che dirlo a te conta poco non hai coscienza che per andare a messa, ma fkz vaffanculo!
Rincaro la dose. Nel sistema fiscale italiano NON esiste la possiblità che hai descritto. Se paghi più tasse di un lavoratore dipendente, significa che sia il tuo lordo sia il tuo netto sono MOLTO più alti. Prova a dimostrare il contrario, che si ride...
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