sciopero, diritti e doveri.

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sciopero, diritti e doveri.

Messaggioda Paolo Marchiori » mer ott 12, 2005 11:45 am

ciao a tutti,
mi piacerebbe parlare un po' con voi del diritto allo sciopero.
Lo spunto mi viene dal recente sciopero generale qui in Belgio...allora: qui non ci sono servizi minimi garantiti, la polizia (se il loro sindacato partecipa) NON aiuta i cittadini in difficoltà (interviene solo su fatti gravi) e gli scioperanti BLOCCANO le uscite e le entrate non solo di aziende ma anche di città (uscire o entrare a Bxl, venerdi' era pressochè impossibile) e non c'è preavviso per i trasporti (hanno chiuso un'aeroporto dando 1 giorno di preavviso...).
In Italia va un po' meglio ma ancora, secondo me, ci sono dei lati "oscuri".

Dove finisce il diritto dello scioperante e inizia il diritto di chi lo sciopero lo subisce?

Io posso esser convinto che lo sciopero non debba incidere minimamente sulla vita del cittadino comune, non deve fargli perdere giornate di lavoro, non deve creargli enormi disagi...ma esistono forme di sciopero che non incidano sulla vita dei cittadini non colpevoli?
Alcune compagnie aeree utilizzarono tempo fa una forma simpatica di protesta: o non servivano i "refreshments" nei voli brevi o lavoravano normalmente ma senza vestire la divisa (non nudi, Carlo, so cosa stai pensando...) cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica parlando con i clienti. E' più "redditizio" per lo scioperante attirarsi le simpatie del comune cittadino promuovendo forme di sciopero alternative ( e inducendo cosi a "simpatizzare " con la causa dello scioperante) o bloccare inducendo lo scontro sindacati/azienda?
Che ne dite?
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Paolo Marchiori
 
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Re: sciopero, diritti e doveri.

Messaggioda BBB » mer ott 12, 2005 12:04 pm

La penso banalmente. E cioè che il diritto allo sciopero è come tutti gli altri diritti legittimo e "sacrosanto" nella misura in cui non lede i diritti e la libertà degli altri.
Bloccare una città e impedire agli altri cittadini di svolgere le proprie attività della giornata in fondo è un atto di violenza.

Però come al solito il discorso può essere relativo.

Ah...diemnticvavo.........stavo pensando a questo.
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Re: sciopero, diritti e doveri.

Messaggioda ragnux » mer ott 12, 2005 12:13 pm

Paolo Marchiori ha scritto:ciao a tutti,
mi piacerebbe parlare un po' con voi del diritto allo sciopero.
Lo spunto mi viene dal recente sciopero generale qui in Belgio...allora: qui non ci sono servizi minimi garantiti, la polizia (se il loro sindacato partecipa) NON aiuta i cittadini in difficoltà (interviene solo su fatti gravi) e gli scioperanti BLOCCANO le uscite e le entrate non solo di aziende ma anche di città (uscire o entrare a Bxl, venerdi' era pressochè impossibile) e non c'è preavviso per i trasporti (hanno chiuso un'aeroporto dando 1 giorno di preavviso...).
In Italia va un po' meglio ma ancora, secondo me, ci sono dei lati "oscuri".

Dove finisce il diritto dello scioperante e inizia il diritto di chi lo sciopero lo subisce?

Io posso esser convinto che lo sciopero non debba incidere minimamente sulla vita del cittadino comune, non deve fargli perdere giornate di lavoro, non deve creargli enormi disagi...ma esistono forme di sciopero che non incidano sulla vita dei cittadini non colpevoli?
Alcune compagnie aeree utilizzarono tempo fa una forma simpatica di protesta: o non servivano i "refreshments" nei voli brevi o lavoravano normalmente ma senza vestire la divisa (non nudi, Carlo, so cosa stai pensando...) cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica parlando con i clienti. E' più "redditizio" per lo scioperante attirarsi le simpatie del comune cittadino promuovendo forme di sciopero alternative ( e inducendo cosi a "simpatizzare " con la causa dello scioperante) o bloccare inducendo lo scontro sindacati/azienda?
Che ne dite?


Dico che scioperare è diritto di ogni lavoratore. E questo cosa che gli scioperi non debbano creare disagio è una delle enormi mink... sciocchezze che ci hanno fatto passare i *padroni*

Gli scioperi creano PER DEFINIZIONE disagio.

Nell'italietta le cose vanno peggio perchè stanno distruggendo quel minimo di solidarietà tra lavoratori: ricordate lo sciopero dei camionisti in francia ??? La gente girava in bici, Parigi era bloccata ma a nessuno veniva in mente di dire che non era loro diritto.

Oggi invece ti fanno COCOPRO non ti pagano i contributi e ti dicono anche che se rivendichi un diritto sei un rompiscatole.

Pero' dalla rivoluzione industriale ad oggi ne abbiamo fatta di strada ...
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Messaggioda pasasò » mer ott 12, 2005 12:15 pm

Coi tempi che core (Skardy docet) si pretenderà dai lavoratori lo sciopero nipponico: lavorare con fascia bianca al braccio.

Lo sciopero crea necessarimente disagi, altrimenti non sarebbe un'arma nei confronti di chi deve garantire che i disagi non ci siano, quindi prima di criminalizzare persone che esercitano un loro sdiritto io valuterei bene anche le responsabilità della controparte (padronale).
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Re: sciopero, diritti e doveri.

Messaggioda clod » mer ott 12, 2005 20:25 pm

Paolo Marchiori ha scritto:Dove finisce il diritto dello scioperante e inizia il diritto di chi lo sciopero lo subisce?

Io posso esser convinto che lo sciopero non debba incidere minimamente sulla vita del cittadino comune, non deve fargli perdere giornate di lavoro, non deve creargli enormi disagi...ma esistono forme di sciopero che non incidano sulla vita dei cittadini non colpevoli?



Errore. Lo sciopero ha vari livelli di protesta. Più si sale di livello e più queste ha influenze sulla vita sociale, in quanto è proprio sulla minaccia di alterare lo stato sociale esistente che in passato sono state portate avanti le battaglie più dure.

Per quanto mi riguarda credo che in Italia gli scioperi abbiano ormai un efficacia ridicola, dovuto all'abuso che ne è stato fatto negli ultimi anni.

Il diritto di scioperare è sacrosanto quando necessario. La necessarietà credo possa essere giudicata in maniera molto soggettiva. :roll:
Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.



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Messaggioda stefano michelazzi » mer ott 12, 2005 21:23 pm

Non dico la mia sull'argomento, perchè ne ho già scritto molte volte anche su questo forum perciò credo sia risaputa o cmq rintracciabile...
mi fa piacere invece leggere che la coscienza del diritto e soprattutto della solidarietà, non è andata del tutto persa.
Forse il berlusca e le sue porcate, sono servite anche a questo, a capire che le battaglie non si vincono mai da soli...
chissà che il prossimo sciopero in grande stile tipo trasporti a Milano, di un paio d'anni fà, non scateni stavolta le polemiche e gli attacchi contro chi manifestava per dar da mangiare ai figli e si rivolgano invece a chi sfrutta i lavoratori (80% degli italiani sono dipendenti), e si arricchisce sempre più sfruttando quella che noi viviamo invece come una forte crisi economica, permettendosi anche di dire che "gli italiani vivono aldisopra delle loro possibilità"...
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Messaggioda boletus » gio ott 13, 2005 2:30 am

stefano michelazzi ha scritto:chissà che il prossimo sciopero in grande stile tipo trasporti a Milano, di un paio d'anni fà, non scateni stavolta le polemiche e gli attacchi contro chi manifestava per dar da mangiare ai figli e si rivolgano invece a chi sfrutta i lavoratori (80% degli italiani sono dipendenti), e si arricchisce sempre più sfruttando quella che noi viviamo invece come una forte crisi economica, permettendosi anche di dire che "gli italiani vivono aldisopra delle loro possibilità"...


imho.... se c'è qualcuno che può anche evitare di sentirsi sfruttato sono i lavoratori dell'atm di milano.... che da che sono al mondo hanno sempre fatto scioperi a iosa x ogni tipo di richiesta... ottenendo per giunta sempre o quasi ciò che volevano, anche quello che gli altri lavoratori si sognano.... e qs perchè? perchè erano e sono in una posizione di forza... quello sciopero è stato uno scandalo..... perchè loro che erano una minoranza con un posto di lavoro fisso e retribuito + della media si sono permessi di mettere nei guai gente che x davvero doveva dar da mangiare ai propri figli..... quelle centinaia di migliaia di persone che in quei giorni non sono arrivate al lavoro o che non hanno potuto muoversi... andare ad una visita prenotata 3 mesi prima... ecc ecc.... hai idea di quanti VERI poveri cristi prendono i mezzi a milano??? gente dallo stipendio imcerto..... va bene il pugno alzato... ma qui si rasenta l'ipocrisia.... uno sciopero ogni tanto potrebbe anche essere tollerato.... ma imho... scioperare sempre x ogni cosa è un po troppo x il resto della popolazione che non può farlo........ loro facendolo pure a surprise... l'hanno fatta fuori dal vaso!
poi hai detto bene... l'80% degli italiani sono dipendenti..... il 60% sono dipendenti di piccole aziende che qs cose le subiscono e basta....... e ci credo che sono girati di coglioni.... il loro stipendio è sempre quello.... sciopero non possono farlo e se lo fanno non fotte nulla a nessuno.... e si beccano questi che oltre a mettere in ginocchio una città e creare problemi si beccano pure il premio.... bello....
in molti casi ti avrei risposto che era sacrosanto.... ma quando salta fuori qs sciopero in particolare vado in bestia.... altro che solidarietà... calci in culo e pedalare.... i problemi li abbiamo tutti e non per qs li caghiamo sugli altri ogni volta che ci scappa....
ciao stefano.... e scusami... :?
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Re: sciopero, diritti e doveri.

Messaggioda boletus » gio ott 13, 2005 2:34 am

clod ha scritto:Per quanto mi riguarda credo che in Italia gli scioperi abbiano ormai un efficacia ridicola, dovuto all'abuso che ne è stato fatto negli ultimi anni.

Il diritto di scioperare è sacrosanto quando necessario. La necessarietà credo possa essere giudicata in maniera molto soggettiva. :roll:


quoto tutto...
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Messaggioda pasasò » gio ott 13, 2005 9:15 am

Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.

Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!

...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 10:08 am

boletus ha scritto:
stefano michelazzi ha scritto:chissà che il prossimo sciopero in grande stile tipo trasporti a Milano, di un paio d'anni fà, non scateni stavolta le polemiche e gli attacchi contro chi manifestava per dar da mangiare ai figli e si rivolgano invece a chi sfrutta i lavoratori (80% degli italiani sono dipendenti), e si arricchisce sempre più sfruttando quella che noi viviamo invece come una forte crisi economica, permettendosi anche di dire che "gli italiani vivono aldisopra delle loro possibilità"...


imho.... se c'è qualcuno che può anche evitare di sentirsi sfruttato sono i lavoratori dell'atm di milano.... che da che sono al mondo hanno sempre fatto scioperi a iosa x ogni tipo di richiesta... ottenendo per giunta sempre o quasi ciò che volevano, anche quello che gli altri lavoratori si sognano.... e qs perchè? perchè erano e sono in una posizione di forza... quello sciopero è stato uno scandalo..... perchè loro che erano una minoranza con un posto di lavoro fisso e retribuito + della media si sono permessi di mettere nei guai gente che x davvero doveva dar da mangiare ai propri figli..... quelle centinaia di migliaia di persone che in quei giorni non sono arrivate al lavoro o che non hanno potuto muoversi... andare ad una visita prenotata 3 mesi prima... ecc ecc.... hai idea di quanti VERI poveri cristi prendono i mezzi a milano??? gente dallo stipendio imcerto..... va bene il pugno alzato... ma qui si rasenta l'ipocrisia.... uno sciopero ogni tanto potrebbe anche essere tollerato.... ma imho... scioperare sempre x ogni cosa è un po troppo x il resto della popolazione che non può farlo........ loro facendolo pure a surprise... l'hanno fatta fuori dal vaso!
poi hai detto bene... l'80% degli italiani sono dipendenti..... il 60% sono dipendenti di piccole aziende che qs cose le subiscono e basta....... e ci credo che sono girati di coglioni.... il loro stipendio è sempre quello.... sciopero non possono farlo e se lo fanno non fotte nulla a nessuno.... e si beccano questi che oltre a mettere in ginocchio una città e creare problemi si beccano pure il premio.... bello....
in molti casi ti avrei risposto che era sacrosanto.... ma quando salta fuori qs sciopero in particolare vado in bestia.... altro che solidarietà... calci in culo e pedalare.... i problemi li abbiamo tutti e non per qs li caghiamo sugli altri ogni volta che ci scappa....
ciao stefano.... e scusami... :?


io posso pure capire che gli imprevisti sopportati dalla popolazione, dovuti ad un grosso sciopero, possano dar adito a malcontenti e fastidi, ma come già detto la colpa va imputata a chi ce l'ha e non a chi, con l'unico mezzo a disposizione tenta a far valere i propri diritti...

parli di categoria privilegiata? l'hai visto da te cosa comporti uno sciopero di grandi dimensioni, a come spesso le maestranze vengano obbligate a scendere in trattativa e risolvere,almeno in parte, i problemi.
se in Italia molti lavoratori sono costretti ad accettare situazioni lavorative misere, non è colpevolizzando gli scioperanti dell'ATM che staremo meglio, in una sorta di mal comune mezzo gaudio, ma osservando ed imparando da loro, e dai molti altri che c'hanno provato e ci sono riusciti...
Purtroppo c'è la convinzione da parte di moltissimi che siccome paga una tessera sindacale, ed in molti casi nemmeno quella, siano i sindacati a doverci pensare...ma chi sono i sindacati? L'angelo vendicatore, o l'organizzazione dei lavoratori stessi?
se brontoliamo e c'incazziamo sulle condizioni lavorative e sulle buste paga sempre più povere mentre il costo della vita aumenta a dismisura, non è bestemmiando contro chi sciopera o contro i sindacati che otterremo qualcosa a meno che non si vada a cercare frustrazioni per spirito masochistico...bisogna agire, ed in prima persona, non aspettare che lo facciano gli altri...
Pensaci un po', se parcheggi la macchina in divieto perchè non c'è posto e al ritorno trovi la multa con chi te la prendi? con la macchina parcheggiata in zona regolare, perchè quell'automobilista è partito mezz'ora prima da casa, o col comune che non agevola in alcun modo i parcheggi e anzi ci marcia sopra per poter fare le multe???
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Messaggioda Freespirit » gio ott 13, 2005 10:41 am

una parte del sindacato crede di avere solo diritti e pochi doveri.

molte volte si sciopera solo per motivi di stampo "politico" e non quando realmente la situazione lo richiede.
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 10:44 am

Freespirit ha scritto:una parte del sindacato crede di avere solo diritti e pochi doveri.

molte volte si sciopera solo per motivi di stampo "politico" e non quando realmente la situazione lo richiede.



il dire e non dire in una discussione non porta alcun beneficioi alla stessa...

indica gli episodi che consideri tali
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Messaggioda Freespirit » gio ott 13, 2005 10:52 am

stefano michelazzi ha scritto:
Freespirit ha scritto:una parte del sindacato crede di avere solo diritti e pochi doveri.

molte volte si sciopera solo per motivi di stampo "politico" e non quando realmente la situazione lo richiede.



il dire e non dire in una discussione non porta alcun beneficioi alla stessa...

indica gli episodi che consideri tali


la CGIL, la stessa che ieri ha avuto 2 suoi segretari arrestati per estorsione a imprenditori nell'astigiano.
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Messaggioda pasasò » gio ott 13, 2005 10:57 am

Ma cavolo, avete già provato a scioperare quando lo stipendio evapora alla terza settimana del mese e ti rendi assolutamente ricattabile agli occhi di chi decide?

Usciamo dall'ottica che chi scioera lo fa a cuore leggero tipo studente di prima superiore che non entra il sabato perchè c'è una bella giornata e con la scusa che non ci sono le brioche alla marmellata al bar della scuola (fatto vero).
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 14:08 pm

Freespirit ha scritto:
stefano michelazzi ha scritto:
Freespirit ha scritto:una parte del sindacato crede di avere solo diritti e pochi doveri.

molte volte si sciopera solo per motivi di stampo "politico" e non quando realmente la situazione lo richiede.



il dire e non dire in una discussione non porta alcun beneficioi alla stessa...

indica gli episodi che consideri tali


la CGIL, la stessa che ieri ha avuto 2 suoi segretari arrestati per estorsione a imprenditori nell'astigiano.



questi sarebbero episodi di scioperi politici?

mi sa che o ti sfugge l'italiano o ti diverti a far polemica gratuita...il titolo di questo topic è lo sciopero, non se ci siano dirigenti poco seri all'interno del sindacato...
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Messaggioda Fokozzone » gio ott 13, 2005 19:00 pm

pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.

Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!

...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...

Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.

Il ragionamento fila?

FKZ
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 19:10 pm

Fokozzone ha scritto:
pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.

Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
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...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...

Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.

Il ragionamento fila?

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il datore di lavoro che guadagna meno del dipendente è ormai un classico italiano...
io vi piglierei a calci nel culo coi ramponi banda di ladroni!!!
che alla fine chi paga le tasse in toto è solo il dipendente che non ha possibilità di detrazioni se non le spese mediche elevate (e non c'è da augurarselo), e con il sistema di questo governo vi va ancora meglio.
Vorrei vedere te a scavare fuori la giornata lavorando 8 ore (se va bene) per 900 euro al mese (paga media italiana) o anche meno (e ce ne sono molti).
Chiaro che dirlo a te conta poco non hai coscienza che per andare a messa, ma fkz vaffanculo!
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Messaggioda HappyFra » gio ott 13, 2005 20:53 pm

stefano michelazzi ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.

Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
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Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.

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Vorrei vedere te a scavare fuori la giornata lavorando 8 ore (se va bene) per 900 euro al mese (paga media italiana) o anche meno (e ce ne sono molti).
Chiaro che dirlo a te conta poco non hai coscienza che per andare a messa, ma fkz vaffanculo!


Rincaro la dose. Nel sistema fiscale italiano NON esiste la possiblità che hai descritto. Se paghi più tasse di un lavoratore dipendente, significa che sia il tuo lordo sia il tuo netto sono MOLTO più alti. Prova a dimostrare il contrario, che si ride...
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


Siamo qui per scalare, mica per divertirci!
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Messaggioda Fokozzone » ven ott 14, 2005 8:46 am

HappyFra ha scritto:
stefano michelazzi ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.

Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
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...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...

Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.

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Vorrei vedere te a scavare fuori la giornata lavorando 8 ore (se va bene) per 900 euro al mese (paga media italiana) o anche meno (e ce ne sono molti).
Chiaro che dirlo a te conta poco non hai coscienza che per andare a messa, ma fkz vaffanculo!


Rincaro la dose. Nel sistema fiscale italiano NON esiste la possiblità che hai descritto. Se paghi più tasse di un lavoratore dipendente, significa che sia il tuo lordo sia il tuo netto sono MOLTO più alti. Prova a dimostrare il contrario, che si ride...

Rincaro la dose io: chiaro che non avete capito un c***o!!!
Infatti la stragrande maggioranza di coloro che hanno subito lo sciopero era gente in quella condizione: citadini non abbienti, lavoratori dipendenti che prendono il tram per lavoro e che guadagnano meno dei tranvieri. e che, in quanto cittadini di milano, sono i "datori di lavoro" dei tranvieri.
L' espressione in prima persona purtroppo è uno stile letterario superiore alla vostra comprensione -rincoglioniti-!

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Messaggioda Fokozzone » ven ott 14, 2005 8:52 am

HappyFra ha scritto:
stefano michelazzi ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
pasasò ha scritto:Della lotta degli autoferrotramvieri non abbiamo che da trarre un esempio in termini di motivazione e decisione. Per fare un breve sunto, si sono scatenate proteste selvaggie dopo che i sindacati confederali avevano accettato aumenti salariali al ribasso rispetto a quanto richiesto dalle rappresentanze minori e i lavoratori hanno innescato una reazione che li ha sorpassati, ottenendo alla fine sostanziali miglioramenti. E per inciso le richieste non erano trascendentali, ma in linea con l'aumento del costo della vita e dell'inflazione reale che, a Milano così come in Lombardia, sono a dir poco galoppanti.

Come dicevo prima, la colpa dei blocchi e dei disagi è da addebitare ai lavoratori che rivendicano un salario maggiore o all'azienda che non soddisfa le domande vitali dei suoi soggetti deboli?
Da parte di cittadini che, sotto l'influsso mediatico, attribuiscono la perdita del potere d'acquisto attuale solo al cambio di valuta Lira/Euro e non ad una questione salariale che dagli anni '90 redistribuisce quote di reddito dalle classi lavoratrici ai detentori di capitali e rendite, la risposta non può essere che quella più intuitiva nonchè fallace: e dagli ai lavoratori!

...tutto quello che abbiamo è ciò che ci siamo preso, quello che ci siamo presi è solo una piccola parte di quanto ci è dovuto...

Allora fammi la spiega: a milano il detentore dei capitali e rendite sarebbe il comune, che sovvenziono io con le mie tasse. Quindi se aumentiamo lo stipendio a un dipendente del comune, che magari prende già più di me, si fa giustizia in quanto il datore di lavoro, che sono io, prende di meno (perché pago più tasse) e il dipendente prende di più (ma guadagnava già di più). In più ho subito i disagi e la presa per il culo degli scioperi.

Il ragionamento fila?

FKZ



sei un classico...!

il datore di lavoro che guadagna meno del dipendente è ormai un classico italiano...
io vi piglierei a calci nel culo coi ramponi banda di ladroni!!!
che alla fine chi paga le tasse in toto è solo il dipendente che non ha possibilità di detrazioni se non le spese mediche elevate (e non c'è da augurarselo), e con il sistema di questo governo vi va ancora meglio.
Vorrei vedere te a scavare fuori la giornata lavorando 8 ore (se va bene) per 900 euro al mese (paga media italiana) o anche meno (e ce ne sono molti).
Chiaro che dirlo a te conta poco non hai coscienza che per andare a messa, ma fkz vaffanculo!


Rincaro la dose. Nel sistema fiscale italiano NON esiste la possiblità che hai descritto. Se paghi più tasse di un lavoratore dipendente, significa che sia il tuo lordo sia il tuo netto sono MOLTO più alti. Prova a dimostrare il contrario, che si ride...

Andando OT vorrei capire come mai adesso in italia vige la presunzione di colpevolezza nei confronti del lavoratore autonomo, io credevo che nel nostro sistema esistesse la presunzione di innocenza.
Poi vorrei sapere dal michelazzi se è assunto e ha una posizione di lavoro dipendente o cosa, idem da happyfra. Vediamo se avete il coraggio di dire la verità.

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