Masturbazione.................

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Messaggioda albertograia » gio gen 20, 2011 22:36 pm

Mi preparo, il senso è lo stesso di sempre, una leggera disapprovazione per quello che stò per fare, ma l?esigenza del corpo è troppo forte e non posso evitare questo appuntamento. Utilizzo il classico metodo, cerco ispirazione da una rivista, guardo le figure assetato e ora mi sento pronto, mi scaldo, farlo con le mani fredde è spiacevole, lo guardo dubbioso, lui è lo strumento che mi darà quello che cerco, piacere e relax.
Inizio, afferro e stringo, su e giù, su e giù, su e giù, ansimo e inarco la schiena arriva il momento e il corpo cede.
Cado a terra sfinito.
Rimango fermo, aspetto, passano 5 minuti, dai un?altra volta, lo afferro di nuovo lo palpo e stringo fiducioso e di nuovo su e giù, su e giù, su e giù, su e giù su e giù,su e giù su e giù, con un urlo liberatorio finisco.
Aspetto sfinito, esausto, ma con il sorriso ebete del piacere, un altra volta dai, afferro di nuovo, rabbioso ancora palpo e stringo le prese sul trave e su e giù su e giù, e ............niente non riesco il corpo si rifiuta, non riesco più a fare le ultime tre trazioni sul trave, cado a terra, ora sono veramente esausto.
Un altra sessione di allenamento, di masturbazione arrampicatoria è terminata, aspettando e sperando di fare prima o poi un uscita vera, di andare fuori in montagna o in falesia, e allora sarà sesso vero.



Tratto da:

"Confessioni di un arrampicatore solitario"

8)
Ultima modifica di albertograia il gio gen 20, 2011 23:52 pm, modificato 2 volte in totale.
Il grado non esiste........................................
esiste, esiste :(
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Messaggioda stil novo » gio gen 20, 2011 23:06 pm

io sono sempre stato convinto che l'allenamento sia un ottimo surrogato dell'attività sessuale.
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Messaggioda al » gio gen 20, 2011 23:07 pm

Se sto tale arrampica come scrive è meglio che cambi sport.
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Messaggioda Roberto » ven gen 21, 2011 8:06 am

Bellissimo :D
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L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
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Messaggioda Raven » ven gen 21, 2011 10:25 am

ecco perchè a me le trazioni non vengono: sò femmina!!! :smt061
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda bixio » ven gen 21, 2011 11:02 am

albertograia ha scritto:Mi preparo, il senso è lo stesso di sempre, una leggera disapprovazione per quello che stò per fare, ma l?esigenza del corpo è troppo forte e non posso evitare questo appuntamento. Utilizzo il classico metodo, cerco ispirazione da una rivista, guardo le figure assetato e ora mi sento pronto, mi scaldo, farlo con le mani fredde è spiacevole, lo guardo dubbioso, lui è lo strumento che mi darà quello che cerco, piacere e relax.
Inizio, afferro e stringo, su e giù, su e giù, su e giù, ansimo e inarco la schiena arriva il momento e il corpo cede.
Cado a terra sfinito.
Rimango fermo, aspetto, passano 5 minuti, dai un?altra volta, lo afferro di nuovo lo palpo e stringo fiducioso e di nuovo su e giù, su e giù, su e giù, su e giù su e giù,su e giù su e giù, con un urlo liberatorio finisco.
Aspetto sfinito, esausto, ma con il sorriso ebete del piacere, un altra volta dai, afferro di nuovo, rabbioso ancora palpo e stringo le prese sul trave e su e giù su e giù, e ............niente non riesco il corpo si rifiuta, non riesco più a fare le ultime tre trazioni sul trave, cado a terra, ora sono veramente esausto.
Un altra sessione di allenamento, di masturbazione arrampicatoria è terminata, aspettando e sperando di fare prima o poi un uscita vera, di andare fuori in montagna o in falesia, e allora sarà sesso vero.



Tratto da:

"Confessioni di un arrampicatore solitario"

8)



questa è bellissima.....tratto da livello zero!
La top five degli ammazza-arrampicata
Questo potrebbe essere l?anno-no. Ci hai pensato?

Sto parlando con te. Non fare finta di niente come al tuo solito (eh, l?arrampicatore, questo eterno irresponsabile?)

Speri sempre, come tutti, che l?anno nuovo sia migliore. Che idiozia. Perché sai benissimo che tra ieri e oggi tutto è rimasto uguale, identico. E le cose potrebbero andare peggio, sempre peggio. Potresti ad esempio non riuscire (mai) a fare quella via o quel boulder che volevi tanto fare. Potresti andare male in tutte le gare, sia in quelle più serie che in quelle ?per divertirsi?. Potresti perdere quel mezzo grado, nel giro di 6 mesi, e altro mezzo grado nei 6 successivi.

La forza cala, le tacche scivolano via da sotto le dita. Improvvisamente le trovi unte, oppure dolorose. Oppure semplicemente intenibili. Contrai tutto il corpo, chiudi i gomiti, entri in un?apnea assoluta, regno del silenzio e della tensione suprema, spalmi la pancia contro la parete. Ma quando è il momento di mollare una mano e andare su alla presa dopo, niente, neanche a parlarne.

Insomma una rovina. Roba da aver voglia di smettere (in fondo quante volte ci hai pensato?)

Come salvarsi? Come contrapporsi all?odiosa legge dell?entropia?

Anzitutto devi difenderti dagli ammazza-arrampicata. Ovvero da tutte quelle cose che sono nemiche dell?arrampicata, che la ostacolano, che boicottano il rendimento e rischiano così di uccidere i tuoi (e i nostri) sogni.

Al quinto posto della top five: le amicizie (e in generale la vita sociale e familiare). Quante volte hai dovuto rinunciare a un week-end di arrampicata per colpa di un amico o di un cugino che si sposava o che festeggiava il sabato sera il compleanno. Col risultato che hai perso il tuo bene più prezioso, la libertà, per stare a non far niente per ore: inutili conversazioni, inutili risate che rendono alla lunga infelici, inutili e dannosi flussi di cibo e di alcol. Inutili prospettive di nuovi incontri sociali (?ma certo, dobbiamo vederci più spesso!?, e intanto dentro di te pensi: ?col c***o, il prossimo week-end scalo, e nessuno, dico nessuno, me lo potrà impedire??). Ti hanno fatto fare le tre del mattino. Il giorno dopo ti senti un ectoplasma sotto ipnosi post-alcolica, e anche se provi a scalare hai la testa immersa in una strana nebbia che rende un?impresa già soltanto farsi il nodo e staccare il secondo piede da terra. La roccia è sfuocata.



Al quarto posto: gli interessi. Ma che sei impazzito? Ma come ti viene in mente di dedicarti ad altre cose che non siano la scalata? Eccoti là a scaricare musica d?autore o film da internet. Seduto per ore sulla sedia. Eccoti in viaggio per andare a sentire un concerto. Nemmeno lo zainetto versione leggera (con solo scarpette e imbrago) ti sei portato! Oppure. Eccoti fermo, imbambolato davanti a una mostra di fotografie. Ti appassioni di bicicletta, oppure di surf, o di sci. Si vede che evidentemente sei molto confuso! Chi ti potrà aiutare, adesso? Quando torni in falesia, per un momento ti illudi che ancora te la cavi. Ma è al secondo tiro, al terzo, e ancor di più la domenica dopo, che il conto ti arriva, inesorabile. Per questo ricordati: non cominciare a coltivare nuovi interessi, nemmeno lontanamente, perché quando ti accorgi della catastrofe, ormai è troppo tardi.

Al terzo posto: il cibo. Per molto tempo è stato universalmente riconosciuto come il nemico numero uno dell?arrampicata. Guai a mangiare. ?Mangiare o arrampicare?: era la formula amletica, il dubbio estremo e senza possibili compromessi già nello storico libro del grande Patrick Edlinger. Per cui ci sentiamo di non dover aggiungere molto. Oggi sappiamo che c?è di peggio del cibo, ma questo non può distoglierci dall?indicarlo come una delle minacce più gravi al rendimento arrampicatorio. Attenzione anche qui a non cadere nel circolo vizioso: più si mangia, e più si vorrebbe mangiare. Certo, è possibile compensare (in parte) con un incremento delle masse muscolari. Ma è meglio stare comunque il più possibile alla larga dal cibo.



Al secondo posto: il lavoro. Ormai è assodato: lavorare può fare davvero male. In generale alla salute, ma ancor più all?arrampicata. Per cui, se proprio devi lavorare, fallo il meno possibile. Il lavoro sottrae al moderno free-climber energie preziose. Soprattutto il lavoro intellettuale (rientra nella categoria lo studio svolto con troppo zelo). Primo perché ti costringe a una vita orrendamente sedentaria. Secondo perché ti impedisce materialmente di pensare alla scalata il tempo necessario: ripassare nella mente ? svariate volte ? i movimenti di un blocco o di una via, riflettere su cosa avevi sbagliato nell?ultimo tentativo, pianificare la settimana o il mese nel rapporto allenamenti/uscite su roccia. L?arrampicata non conosce vacanze. Bisogna pensarci sempre, ventiquattr?ore su ventiquattro. Altrimenti diventi una pippa. (Anche se questo non lo troverete scritto in nessuno dei tanti, inutili manuali su arrampicata e allenamento attualmente in commercio).

Infine, in cima alla top five degli ammazza-arrampicata: l?amore. Il discorso sarebbe fin troppo lungo. La lista degli esempi, e dei casi umani, praticamente infinita. E? dimostrato scientificamente che in seguito all? improvvisa interruzione di una storia sentimentale, il soggetto manifesta, nel giro di poche settimane, un incremento sbalorditivo delle prestazioni arrampicatorie. Spesso tale incremento riceve un ulteriore vantaggio dalla perdita di appetito e dal disinvestimento nelle relazioni sociali che accompagnano il periodo di ?lutto?. Per contro, è stato osservato che molti giovani (e meno giovani) talenti arrampicatori, abbiano visto calare considerevolmente la tenenza su pan-gullich, resina e roccia in modo direttamente proporzionale al coinvolgimento in nuovi legami sentimentali. Si possono tollerare legami segnati dalla routine e dal calo libidico. Così come sono stati riscontrati talora effetti benefici derivanti da legami oppressivi e possessivi, ai quali il soggetto oppone un ben motivato bisogno di evadere con tutte le sue forze nella scalata? Un chiaro ?no?, invece, all?amore romantico e coinvolgente, che ammazza l?arrampicata e rende deboli persino i più forti.

Ora, non so se avete consultato il vostro oroscopo del 2011. Il mio, per fortuna, dice che quanto ad amore, lavoro e relazioni sociali sarà davvero
un'anno di merda! :roll:
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda ncianca » ven gen 21, 2011 13:12 pm

bixio ha scritto:[...]


Molto carina. Anche molto vera e pertanto triste...
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda ales » ven gen 21, 2011 13:14 pm

ncianca ha scritto:Molto carina. Anche molto vera e pertanto triste...



secondo me quasi tutti gli sport richiedono questo tipo di approccio. Soprattutto se chi li pratica vuole migliorarsi
Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda ncianca » ven gen 21, 2011 13:17 pm

ales ha scritto:
ncianca ha scritto:Molto carina. Anche molto vera e pertanto triste...


secondo me quasi tutti gli sport richiedono questo tipo di approccio. Soprattutto se chi li pratica vuole migliorarsi


Forse hai ragione. Anche se con l'arrampicata si tocca sempre il discorso "vacanze" e questo mette sempre in crisi tutto quanto riportato da Bixio. Si fanno le vacanze di calcio? O di nuoto? O di pallavolo?
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda ales » ven gen 21, 2011 13:26 pm

ncianca ha scritto:
ales ha scritto:
ncianca ha scritto:Molto carina. Anche molto vera e pertanto triste...


secondo me quasi tutti gli sport richiedono questo tipo di approccio. Soprattutto se chi li pratica vuole migliorarsi


Forse hai ragione. Anche se con l'arrampicata si tocca sempre il discorso "vacanze" e questo mette sempre in crisi tutto quanto riportato da Bixio. Si fanno le vacanze di calcio? O di nuoto? O di pallavolo?



dunque:

quando giocavo a pallone (C2) le mie vacanze erano basate sul ritiro e sull'allenamento, il sabato ci si allenava e le passeggiate con la morosa erano un miraggio, il sabato sera con gli amici non esisteva perché si doveva andare a letto presto (telefonavano a casa). Siccome c'era una squadra, alla domenica SI DOVEVA andare a giocare, e i 6 allenamenti settimanali non potevano essere saltati, la dieta era imposta, e bla bla bla...

Con senno di poi, penso che all'epoca lo volessi fare, ma davo la COLPA di questo super impegno alla squadra, perché mi permetteva di non litigare. Ma di fatto erano tutte rinunce fatte da me.

La scalata ha semplicemente un approccio molto più di responsabilità personale, perché non hai nessuno da incolpare, SEI PROPRIO TU, che al sabato vuoi andare a scalare con gli amici, e sei sempre tu quello che preferisce andare in palestra alla sera piuttosto che a cena dai suoceri, e così via...
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda ncianca » ven gen 21, 2011 14:33 pm

ales ha scritto:La scalata ha semplicemente un approccio molto più di responsabilità personale, perché non hai nessuno da incolpare, SEI PROPRIO TU, che al sabato vuoi andare a scalare con gli amici, e sei sempre tu quello che preferisce andare in palestra alla sera piuttosto che a cena dai suoceri, e così via...


Dici poco...
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda ales » ven gen 21, 2011 14:39 pm

ncianca ha scritto:
ales ha scritto:La scalata ha semplicemente un approccio molto più di responsabilità personale, perché non hai nessuno da incolpare, SEI PROPRIO TU, che al sabato vuoi andare a scalare con gli amici, e sei sempre tu quello che preferisce andare in palestra alla sera piuttosto che a cena dai suoceri, e così via...


Dici poco...



non è poco, però è un modo per far capire a chi ti considera invasato/egoista che non è proprio così
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda bummi » ven gen 21, 2011 15:10 pm

albertograia ha scritto:Mi preparo, il senso è lo stesso di sempre, una leggera disapprovazione per quello che stò per fare, ma l?esigenza del corpo è troppo forte e non posso evitare questo appuntamento. Utilizzo il classico metodo, cerco ispirazione da una rivista, guardo le figure assetato e ora mi sento pronto, mi scaldo, farlo con le mani fredde è spiacevole, lo guardo dubbioso, lui è lo strumento che mi darà quello che cerco, piacere e relax.
Inizio, afferro e stringo, su e giù, su e giù, su e giù, ansimo e inarco la schiena arriva il momento e il corpo cede.
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Rimango fermo, aspetto, passano 5 minuti, dai un?altra volta, lo afferro di nuovo lo palpo e stringo fiducioso e di nuovo su e giù, su e giù, su e giù, su e giù su e giù,su e giù su e giù, con un urlo liberatorio finisco.
Aspetto sfinito, esausto, ma con il sorriso ebete del piacere, un altra volta dai, afferro di nuovo, rabbioso ancora palpo e stringo le prese sul trave e su e giù su e giù, e ............niente non riesco il corpo si rifiuta, non riesco più a fare le ultime tre trazioni sul trave, cado a terra, ora sono veramente esausto.
Un altra sessione di allenamento, di masturbazione arrampicatoria è terminata, aspettando e sperando di fare prima o poi un uscita vera, di andare fuori in montagna o in falesia, e allora sarà sesso vero.



Tratto da:

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Re: Masturbazione.................

Messaggioda North Face » sab gen 22, 2011 19:44 pm

ales ha scritto:
ncianca ha scritto:
ales ha scritto:
ncianca ha scritto:Molto carina. Anche molto vera e pertanto triste...


secondo me quasi tutti gli sport richiedono questo tipo di approccio. Soprattutto se chi li pratica vuole migliorarsi


Forse hai ragione. Anche se con l'arrampicata si tocca sempre il discorso "vacanze" e questo mette sempre in crisi tutto quanto riportato da Bixio. Si fanno le vacanze di calcio? O di nuoto? O di pallavolo?



dunque:

quando giocavo a pallone (C2) le mie vacanze erano basate sul ritiro e sull'allenamento, il sabato ci si allenava e le passeggiate con la morosa erano un miraggio, il sabato sera con gli amici non esisteva perché si doveva andare a letto presto (telefonavano a casa). Siccome c'era una squadra, alla domenica SI DOVEVA andare a giocare, e i 6 allenamenti settimanali non potevano essere saltati, la dieta era imposta, e bla bla bla...

Con senno di poi, penso che all'epoca lo volessi fare, ma davo la COLPA di questo super impegno alla squadra, perché mi permetteva di non litigare. Ma di fatto erano tutte rinunce fatte da me.

La scalata ha semplicemente un approccio molto più di responsabilità personale, perché non hai nessuno da incolpare, SEI PROPRIO TU, che al sabato vuoi andare a scalare con gli amici, e sei sempre tu quello che preferisce andare in palestra alla sera piuttosto che a cena dai suoceri, e così via...



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Re: Masturbazione.................

Messaggioda n!z4th » sab gen 22, 2011 20:29 pm

ales ha scritto:
ncianca ha scritto:
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ncianca ha scritto:Molto carina. Anche molto vera e pertanto triste...


secondo me quasi tutti gli sport richiedono questo tipo di approccio. Soprattutto se chi li pratica vuole migliorarsi


Forse hai ragione. Anche se con l'arrampicata si tocca sempre il discorso "vacanze" e questo mette sempre in crisi tutto quanto riportato da Bixio. Si fanno le vacanze di calcio? O di nuoto? O di pallavolo?



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quando giocavo a pallone (C2) le mie vacanze erano basate sul ritiro e sull'allenamento, il sabato ci si allenava e le passeggiate con la morosa erano un miraggio, il sabato sera con gli amici non esisteva perché si doveva andare a letto presto (telefonavano a casa). Siccome c'era una squadra, alla domenica SI DOVEVA andare a giocare, e i 6 allenamenti settimanali non potevano essere saltati, la dieta era imposta, e bla bla bla...

Con senno di poi, penso che all'epoca lo volessi fare, ma davo la COLPA di questo super impegno alla squadra, perché mi permetteva di non litigare. Ma di fatto erano tutte rinunce fatte da me.

La scalata ha semplicemente un approccio molto più di responsabilità personale, perché non hai nessuno da incolpare, SEI PROPRIO TU, che al sabato vuoi andare a scalare con gli amici, e sei sempre tu quello che preferisce andare in palestra alla sera piuttosto che a cena dai suoceri, e così via...


hai ragione,
quando giocavo a basket, ero a livello agonistico e mi allenavo 5 giorni a settimana, di cui 2 volte tecnica *individuale* per 3 ore ciascuna, 1 volta solo fiato per 2 ore e le altre 2 volte tecniche di gioco, per 2 ore, per un totale a settimana di 10 - 12 ore. Più partita nel we. E non litigavo mai, perchè era la squadra. Ora vado si e no 2 volte a settimana in palestra, per un paio d'ore, fai anche tre. Il we vado una volta ogni morte di papa. E ogni volta c'è polemica. Sigh.

:cry:
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Re: Masturbazione.................

Messaggioda ciocco » sab gen 22, 2011 21:40 pm

albertograia ha scritto:Mi preparo, il senso è lo stesso di sempre, una leggera disapprovazione per quello che stò per fare, ma l?esigenza del corpo è troppo forte e non posso evitare questo appuntamento. Utilizzo il classico metodo, cerco ispirazione da una rivista, guardo le figure assetato e ora mi sento pronto, mi scaldo, farlo con le mani fredde è spiacevole, lo guardo dubbioso, lui è lo strumento che mi darà quello che cerco, piacere e relax.
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Aspetto sfinito, esausto, ma con il sorriso ebete del piacere, un altra volta dai, afferro di nuovo, rabbioso ancora palpo e stringo le prese sul trave e su e giù su e giù, e ............niente non riesco il corpo si rifiuta, non riesco più a fare le ultime tre trazioni sul trave, cado a terra, ora sono veramente esausto.
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