E se gli indigeni di queste mete turistiche affermano che, per quanto possa camuffarsi, l?italiano in vacanza si riconosce lontano un miglio, in primis perché è estremamente chiassoso, poi perché non mastica nessuna lingua straniera se non un inglese maccheronico, si può tranquillamente completare questa affermazione aggiungendo che ancora meno inosservato passa il fighetto italiano: è impossibile non riconoscerlo.
Bisogna certo premettere che, come ben noto, il classico fighetto ama trascorrere le sue vacanze in Costa Smeralda, preferibilmente a Porto Rotondo (?perché Porto Cervo, ormai, è diventata troppo commerciale?), ma non per questo disdegna altre località marittime (?in estate la montagna è out!?): potrete, quindi, incontrarlo in giro per il mondo, ovviamente, però, in posti che gli consentano di spendere almeno 1.000 euro a settimana (?perché spendere meno sarebbe da barboni!?).
In ogni caso, ovunque vi troviate, individuerete facilmente il nostro Ambrogino, innanzitutto dall?abbigliamento: indossa sempre una polo, il più delle volte di Ralph Lauren, un paio di mocassini senza lacci e un paio di calzini che, la plebaglia, ad occhio nudo, classificherebbe come scialbi e ridicoli, ma i più attenti modaioli riconoscono prontamente come Gallo.
Il nostro esemplare, poi, è sempre munito di due accessori: un orologio enorme, che abbaglia, meglio se un Rolex, e l?ultimo modello della Nokia, che fa foto, videochiamate, filmini e su richiesta anche una sega!
E il cellulare lo accompagna per tutta la durata della vacanza: il fighetto italiano, infatti, chiama continuamente il suo ?papi? e la sua ?tipa?, il più delle volte solo per far sentire alle (sventurate) persone che gli stanno accanto nel momento in cui telefona i racconti delle sue serate passate in disco (ovviamente nel privèe) , bevendo Champagne (Cristal, of course!) e scambiando due chiacchiere con un amico di vecchia data (?ho rivisto Zio Willy di Montecarlo: sempre in forma il ragazzo!?).
Già, perché ogni fighetto che si rispetti ha almeno un amico vip, o per lo meno dice di averlo?
Ma con che mezzo si sposta da una festa a un?altra?
Se la distanza glielo permette, il fighetto arriva nel luogo di villeggiatura direttamente con la sua Spider, o in ogni caso una macchina decappottabile, Z4 o SLK per citare le più comuni, presa in prestito dal garage del papi, e con questa si sposta da un locale all?altro, naturalmente parcheggiando davanti all?entrata per mostrare a tutti di essere il proprietario di quella vettura.
In alternativa, quando la meta è un?isola, ci arriva a bordo della sua ?barchetta?, contornato da stangone di ogni provenienza, che a mala pena conosce, reclutate giusto per l?occasione, giusto per far rodere d?invidia il resto del popolo dei vacanzieri. In questi casi, il vero fighetto, per gli spostamenti, non prenota un motorino sul posto, ma si serve semplicemente del taxi, anche per andare a comprare il pane.
Infine, il vero fighetto italiano non gira mai con soldi in contanti: per lui, infatti, ogni occasione è buona per sfoggiare la carta di credito, indipendentemente dal fatto che si trovi in un ristorante o al baracchino della spiaggia.
WdM
