
io, nel mio sconfinato ottimismo il testo di roth l'ho interpretato diversamente. è un pò inutile nascondere la testa sotto la sabbia e continuare a mettere da parte la consapevolezza che la pulsione di morte o Male o istinto di dominanza che dir si voglia è parte di noi esattamente come la pulsione di vita o Bene o istinto di solidarietà.
siamo in un difficile stato di equilibrio, a rischio di decadenza peggio del neurone stesso. un passo e siamo bestie, un passo e siamo uomini. la ricerca dell'equilibrio capace di guidare l'uso della ragione passa attraverso la conoscenza della nostra parte "ombra" perchè è la conoscenza che ci consente di saperla trasformare o arginare.
la negazione invece la rende libera di agire e di predominare.
non mi sognerei mai di adottare una posizione contraria alla Scienza anche perchè la mia vita è stata ed è legata ai progressi della sperimentazione medico-scientifica ma ogni gesto ogni azione che facciamo è una scelta su dove porci nella scala evolutiva: bestie? uomini? l'evoluzione non è un dato ipse facto. l'evoluzione come dimostra la memoria contenuta nel nostro DNA ce la dobbiamo conquistare. è la nostra scalata esistenziale.