Il romanzo illustrato futurista del forum

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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Gibolla » ven feb 20, 2015 15:40 pm

Titolo provvisorio:

"Alla ricerca del santo cazz perduto"

Scalavo slegato con una gran voglia di arrivare sulla cima della gnocca della mia fidanzata, a cui avevo aperto la mente con un giro di vasella. Proprio sul più bello un c***o di aquilotto, passando vicino alla mammella, diede un morso all' orecchio della gentil pulzella.
Intanto era arrivato l'elicottero.
Ritornando in corda doppia ?Mmmm ? da sotto, che marmotta?, pensò il pilota arrapato, che tra una manovra e l' altra mise una mano in mezzo alle chiappe della ragazza, che gli diede uno schiaffone.
Gli fece perdere la presa sulla sicura, facendo precipitare la fidanzata su di un ignaro passante che non sapeva come andare a vedere la faccenda da vicino e trovare una soluzione al fattaccio. Così fece finta di nulla e ritornò da sua madre per la cena, mentre la fidanzata rantolava e la facevano scoreggiare.

'Sti uomini......maledetti poliponi, che coi loro bei pantaloni alla zuava credono di essere dei veri duri ed invece si cagano addosso per ogni piatto di pasta e fagioli.....immaginate se fossero alpinisti abbronzati, atletici, affascinanti.... sciupafemmine. E rendersi conto un giorno che è meglio un gelato nel culo dei fagioli nella panza; che un culo gelato o di mangiar paranza, intorno alla tavola rotonda, con ardore e tanto fetore, da far scappare le pollastrelle dai loro coraggiosi mariti senza galanti maniere, posti a sedere.
Ma senza niente da bere viene l' arsura ed è subito notte per fare l'amore, per farlo per godere senza alcun pudore, con altre more senza provare vero piacere, ma solo arsura perché, troppa ingordidia senza goduria.

Tanto valeva andare in Giappone, a vedere sorgere il sole; perché disegnare appigli su un cielo di stelle, stupendi di luce abbagliante, se si possono scavare?

Ci sarebbe da querelare colui che per primo pose mano all'arnese per violentare quella roccia che, compatta e cristallina, si stagliava contro il cielo grigio di Tokio, colmo di astronavi berlusconiane, che incredibilmente invadevano pure la fantastica valle assolata di Yosemite, con il mitico Bridwell che zompettava allegramente tra una canna poderosa, un rutto fragoroso e una scoreggia atomica, che crea una tromba d'aria che spazza tutto.

Risvegliandomi con una gran voglia di fish & chips, ripensai alle notti Himalayane, quando Chankupanga mi aprì una scatola di fish & chips. Non c'era maionese, misi del kècciap: gustoso, ma Jim vomitò subito...: era ora di andarsene.
L 'elicottero non poteva, allora giu' a piedi!

Fu allora che provai un sentimento di liberazione.
Eravamo fuori da troppo, volevo sole, spiagge...un Martini; in Himalaya usa il bikini? Allo ?Scott' s Bar? sicuramente, dove ogni FF è una persona considerata normalmente, nella sua sfrontata demenza, di fronte all'ottusità dell'alpinista: uno che ama le palle gelate, l' ossigeno rarefatto, la fame, la sete, il puzzo, la stanchezza, non che il colore delle pareti, dei boschi e delle mutande di sua moglie; quella gran donna.

Ho deciso: destinazione Kalymnos!
Decisamente meglio le mutande...anche se l' imbrago, con l'aroma di lavanda ha il suo perché. Così si scoprì che in realtà doveva infilarselo proprio li quel cappero di un imbrago.
Purtroppo però il traghetto per quella c***o d' isolaccia non aveva più posti, neppure fuori, in coperta. Lei non fu imbarcata.
Lo osservò allontanarsi, come già altre volte aveva fatto, ma questa volta era diverso, era strano. Si sentiva perduta, tradita.
Quasi non lo salutò, sperando che lui capisse: "Addio.....ricordati goldoni, Picio!".
Ma lui volutamente ignorò il grido di dolore di colei che aveva ancora molta voglia di banane e lamponi. Non permise che lui tornasse da Amsterdam con sta manica di frociacchiotti imbottiti di ganja indoor, chiappe e budelli infiammati.
Fu così che, ragionando, capì quello che voleva: una cartina, un filtro dell' erba, un salame (il salame felino però).
Afferò dunque il salame e lo morsicò avidamente per sentirsi meno sola.... sola!
Tuttavia le ricordò il fidanzato perché sapeva di maiale. Perfino il suo sguardo raggelò davanti a quel salame, tuttavia non poté evitare di non togliere il pepe.
Lacrime amare gli uscirono, zollette dolci trangugiò, impugnò la sua spara-spit e si chiodò la tempia.
Da quel giorno tutto il mondo capì che anche i gatti pakistani soffrono di diabete cronico.
Così la commedia del ?bene?? si concluse con un orribile suicidio.

Ma ecco che subito una "santera" cubana interviene: il rito liturgico comincia.
Poffarbacco, chi è costei? La divinità s'annuncia: Chango' .
"Carissima, vorresti mica del vinello?".
"Teniamolo per 'sta sera, così se mi ubriaco poi non ci penso più'".
Ma 'sta sera è fine anno! Tutti in mano se lo fanno!
Changò, che non sapeva trattenersi a lungo, si allontanò presto dal festino per cercare una smandrappata, tuttavia trovò una pia verginella -sotto l'imbraco niente-: che peli, che poppe!
Lei lo schiaffeggiò sensualmente: erezione immediata - topa bagnata.
Prese il mascarpone e se lo mise sul pisello, sperando in un amplesso complesso. Un po perplesso scoprì che era scaduto da una settimana. Così Changò disse:
"E' proprio destino che non debba rimediare una macchina!".
Mentre faceva questo pensiero, vide Fabbrixio con la sua macchina e gli chiese un passaggio a nord ovest, ma andò a sud-est e quando il gasolio finì i due si divisero.
Lei mangiò del kebap, lui ingoiò lacrime amare e ne apprezzò il sapore grecale, arrampicò senza corda e a Grotti morì!

Era tutto chiaro ormai!
Dopo 9 mesi nacque qualcosa che non assomigliava a niente da mangiare.
Era nato un Gargoyle, ma essendo nudo come un pigmeo disoccupato, in un posto assai isolato, non sapevano come chiamarlo, nome non aveva? nessuno allora!

Chingackuk fumò ?la-lunga-pipa?? e cadendo in trance ebbe in una visione: sua suocera, quella megera.
Assomigliava terribilmente a Caio, ma era meno pignola, infatti attrezzava le vie senza tante pippe, mentre il Caio originale non grada tanto per gradare, ma proprio a casaccio, perchè chioda ma non sa che significa essere nella placca da 4C, che risulta infido come un tiro di 7B.
Hyakutake squarciò il cielo e disse ai climber:
"Ma a Traversella è mai possibile che non ci sia una ferrata?".
Le ferrate sono per chiodare più comodi e ne attrezzò rapidamente 210, solo con l'aiuto del suo grosso e potente assistente.
Ad un tratto però la roccia ebbe come un vomito e si aprì una grotta, all'interno della quale c'era un gran bel cane, che rideva compiaciuto vedendo Caio che si preparava a fare un appiglio scavato con il dito del piede sinistro, ma non per questo la smetteva di blaterare.
Ad un certo punto il cane parlò e ne usci solo un nitrito, a significare tutta la frustrazione del caso.
Questo dimostrava chiaramente che chi arrampica da cani, da cane deve perire!

Proprio nello stesso istante, Julia Roberts intonò Miserere:
"Misireriiiii misiri miiiiii peirooooo...."
Ascoltando quelle note, un un ghiacciatore assatanato, con compagno di nome Scott, andava per valli cercando chi tanti anni prima forgiò la "Signora delle Pikke", creando strumenti adatti per la ricerca dei tartufi.
Scott disse:
"Perchè pianti la 'pikka di guerra' di Roberto? Lo sai che s' incazza e un nano incazzato diventa un gigante selvaggio che, abbattuto con la fionda il cane nella grotta, torna miseramente ad essere un nano con la fionda?"
Ma ecco che Roberto libera un 9C a vista, fiondandosi in catena, scendendo freesolo un 8B e risalendolo in pantofole, in poltrona e con il plaid, insieme al gatto, che lo guarda e lo sbeffeggia mentre dorme e sogna di essere giovane, saper fare un 4c di caio e essere 1,90 m..
All'improvviso il gatto sul naso afferra un nut e sosta sull'orecchio di Roberto, per assicurare l'amico scheggia, che risale il lungo il canale detritico.

Proprio in quel frangente, un nugolo di elefanti volanti sorvolò Scott, che prontamente mise mano all' ombrello, per ripararsi da immensi cumuli di cacche meteoriche, evacuate dagli elefanti in volo.
Purtroppo l' ombrello cedette e Scott dovette nascondersi, ma non in tempo e così tutto il merdume lo investì, costringendolo ad annaspare immerso nel liquame che lo trascinava verso il fondo del della crepacciata, adesso colma.
Per fortuna trovò un salvagente per galleggiare, raggiunse il bordo del crepaccio a denti stretti... e come sennò?
Si scrollò la merda di dosso dicendo:
?Che figata non è merda, è cioccolata?.
Nello stesso momento, a pochi metri, lucy arrivava con una cisterna piena di panna montata a neve, che iniziò a spandere, utilizzando un nuovo sistema, identico ad una spandiconcime.
Purtroppo il cilindro di aspirazione succhio la cioccomerda e le valvole di espulsione fecero una miscela dal colore ormani inequivocabile, un bellissimo "lillacheinvoglia", il lilla di Milka.
Lucy, resasi conto che, quello che pensava cioccolato fondente, era invece "gianduja", ma puzzava di sterco, concluse che era cioccomerda e quindi se la squagliò.
Arrivò scheggia baldanzoso e, cavalcando Roberto come Furia, trasse Scott dalla cioccomerda, mentre Roberto (non il forumista), quatto quatto, se la guardò col binocolo e vide un dietro mai visto da davandi, lungo e periglioso, tuttavia quando si accinse ad attaccarlo scoprì che era pieno di spit. Troppo tardi!
Aveva lasciato il martello a casa e si picchio con una ghiera luccicante, appena comprata e con un friend numero 5, perdendo i sensi ed iniziando uno stranissimo sogno.

Era nel mezzo di di una festa caraibica ed aveva bevuto ettolitri di caipirinha con aspirina: uno sballo. Ballava disinibito e seminudo con evidente disgusto delle presenti, quando vide n!t5kv, ciondolare a causa di una overdose di scuregge fatte dall' ormai vetusto Roberto, sonore, profumate e salutari come l'aria di Cernobyl, ma che lasciano la foresta defoliata simil agentearancio.
n!z4th boccheggiò assieme a una bella bionda, asfisiata pure lei, innamorata del carismatico Roberto.
niz4th non rinunciò a cercarne un altra e infatti trovò un negrone voglioso:
"Io volere arrambicare con te!"
Le terga di Roberto erano ben protette, mentre davanti a lui si calo i pantaloni n!z4th perché voleva cambiarseli.
Il negrone ne approfittò e i pantaloni gli rubò, dopo averlo debitamente s[censored]o.

Così il povero nz!srd in mutande restò, la bionda, che tanto lo considerava, gli diede la preparazioneH, lo baciò con passione e se ne innamorò.
L'amore sbocciò florido ma non durò, perchè lei fu rapita da un piccolo, peloso e bastardo, un nano da giardino, con un neo sulla chiappa ed un hilti nella mano.
Il temibile "Nano Gransassone" iniziò a traforare tutto, senza rendersi conto che la punta era consumata. Allora prese dallo zainetto il suo pianta spit in carburo di tungsteno, forgiato nel fango giallo, con sputo, catarro, bergamotto e rabarbaro e lo butto' via, ormai era inutile.

Iniziò il suo lungo peregrinare a cercare disperatamente in 'santo cazz', simbolo di potere e magia, che era giusto infilato nel fondo del crepaccio, ove giaceva in agguato la cioccomerda di scott inglobata nell'avorio fossile.
Il 'santo cazz' puzzava, meno di Roberto, mai quanto l'insuperabile Gibolla, cui AlpinMan gli "fa-na-pippa".
Fatto sta che nel recuperare il 'santo cazz' (che gran cazz-att)... anche la lingua sul ghiaccio si appiccica, figuriamoci il bel bigolo!
Recuperato il santo calice, che sembrava un bicchiere pieno di letame puzzolente, somigliante a cioccolato fuso, lo consegnò a Cine: era ancora la cioccomerda!
Ci aggiunse la panna e tracannò senza fiatare.
"Buuuuuuurp".
Che bevuta salutare! Dev'essere del '68 (lui o la cioccomerda?) e iniziò la trasformazione del PiGreco in AlfaMezzi.

A n14tyk spuntarono delle badilate di spigolose ipotenuse, con le quali spiccò un volo pindarico verso la vetta dell'Eiger.
Scivolò su una buccia lasciata da Ueli Steck, quello svizzero centrometrista maleducato, fece un capitombolo fino a che piantò le terga sul forcone di un contadino spalaletame della garfagnana, cugino di terzo grado di quel bischero che si fa chiamare Falco5x, vecchio ubriacone dedito alle masturbazioni cerebrali in compagnia di Roberto e Drugo Lebowsky.
I tre improvvisamente adocchiarono il giovine n!r4tyk, questi si sentì perduto e iniziò a implorare Roberto che non era giusto abusare di quella povera vecchietta , che era il travestimento del buon scheggia, quel bravissimo e fortissimo ragazzo, che tuttavia stentava a capire un suo amico, strano come n!zath, ma simpatico, anche se prova a giocare all'ingegnere ed a fare l'alpinista.

In tutto questo trambusto, dallo zaino di scheggia uscì una motoslitta rossa guidata da Tato, con dietro un bel culetto rosa fuxia che era di un gibbone, che si era messo a vedetta per cercare di scoprire quale fosse la via più dura da salire in tradizionale, per spittarla calandosi e sgradarla.
Prontamente scheggia disse che non si può, ci vuole ETICA, e scavò 500 prese con l'aiuto di Roberto.
Venne fuori una "via le mani dal culo", che fece subito scalpore per la sua orizzontalità: un marciapiede coi buchi pieno di cacche di Falco5x, sfuggito all'accalappiapoliponi.

Questi scorrazzava nudo perla Terra-di-mezzo gridando: "Geronimoooooo". Era evidente quanto fosse un uccello padulo.
Ma lucy lo amava, malgrado fosse vecchio, spennacchiato, rincoglionito, carrozzato Siffredi, ma ormai inoffensivo, vetusto; una larva in semiputrefazione, un rottame da ecoballa, pronto per il termovalorizzatore.
Tant' è che lucy pensava: "Perche' sto a perdere tempo col falcaccio termovalorizzato? Portiamolo in discarica e sniffiamone le preziose ceneri, dai poteri magici inusitati?.
Purtroppo con un colpo di vento volarono nella cioccomerda, che subito si cristallizzò, dando origine ad un giacimento di pietre magiche, che in realtà erano cacche di coniglio polare, che pussavano in modo inverecondo, ma donavano poteri magici: tutto ciò che si avvicinava diventava potente e virile.
Purtroppo però poteva irrimediabilmente ridurre come scheggia, o peggio, come Dolmen, o ancora peggio come Falco5x.
Lucy dunque cambiò sesso ma fece lo stesso un figlio con Huber: finalmente poteva sentirsi donna!
Nacque un ibrido semiumano chiamato Bellovista Gigio Huber.

Era alto due metri, aveva mani dotate di dieci dita prensili, arrampicava come un dio, però aveva un gran male alla cervicale, proprio come Buhl quando salì il pesco del suo giardino, per recuperare il pallone che nonna Cervino aveva sul pesco di Buhl.
Insomma, Gigio faceva il verso a Roberto... Roberto?
?Chi, quel vecchio tappo??.
?Noooo. Quel famosissimo alpinista!?.
?Ma ché ? è un fallito senza arte ne parte, un grande alpinista in pigiama, pantofole e plaid sulle spalle.? Che tristezza?
Mentre Gigio era giovane, forte e bello come Scott; autoritario come l' Admin e simpatico come Payns: un superuomo. Un NemboKid col costumino lycrato fucsia, i poteri di Kripton, incrementati dal morso del Geko Murali Tettum Appiccicatus, che gli permetteva di danzare in parete come una delle gemelle Kessler.

Ecco che dal camino sottostante sbuca un orripilante Dolmen, squamoso, bavoso, con il corpo cosparso di peduncoli verdi con ventose.
Espettorando liquame simile alla bava di lumaca, brandendo ferocemente un nerbo, assalì NemboKidGigio, con i superpoteri, derivatigli dalla cioccomerda che aveva sempre voracemente apprezzato fin da bambino.
Come quella volta che al posto di una ragazza, rimorchiò un grossista di ottima cioccomerda, che non essendo sufficientemente equipaggiato del prezioso nettarevenne.
Incenerito dallo "Sguardo-Infuocatoooooooo"di lucy...ehm...Medusa! NemboKidGigio, che spiccozzando saliva veloce una candela, si gettava su Dolmen, intento a sgranocchiare radicchio con una mano, mentre si "sollazzava" con l'altra l' enorme peme bifido, reso minuscolo dal freddo.
Era una forma di vita autonoma e si riproduceva autosodomizzandosi sulle cenge orobiche. Crebbe più grande di un albero e quando arrivò a due metri, decise di smettere di crescere e iniziò a fumare pesante ed illegale!

Usando il pisellone come segnalibro nelle sue letture e per manganellare n!4tuh (il quale, comunque, gradiva essendo un esperto sadomasochista-maschilista e frocio-falesista), grande alpinista e grande caccola (puzzolente e crostosa), grande latin lover, grande coglionazzo, che in quel frangente dimostrò parecchio coraggio.
Prese il pene, senza pensarci troppo lo infilò tutto nel bi-dito calcareo della parete sovrastante.
Se non chè accadde l'irreparabile: una bionda di passaggio su un cammello tutto affaticato, vide il membrone che pendeva giù dal balcone e al volo si appese, incastrandolo di più nel bidito tagliente. Usandolo a mo' di friend gli si incastrò e dovette amputarlo!
Fu così che gli spuntò il ?pisellus triforme?, un qualcosa di orripilante, macabro, gotico, fiabesco estremamente cazzuto.

Allo scendere della sera si ingrandiva fino a diventare un' enorme entità pensante e allora pensò:
?Ora sono cazzi amari per tutti ?sti FF, me li inchiappetto a sangue senza perdono.?
Mentre lo diceva passò bixio, il pene trifido sfoderò il suo condom spaziale. Bixio, con un agile runout, gli recise la cinghia dei pantaloni e si ritrovo in mutande (firmate da Armani, buongustaio).
Il pene trifido approfittò degli ff di Grotti (di cui Robbè era il leader) e si inchiappettò bixio? ma era solo un incubo (comunque era a Ferentillo).
Ne l frattempo la bionda iniziò una strana trasformazione, divenne ancora più tettona, barbuta, baffuta, oltre che lesbo-fobica e ninfo-tronica. Ritornò al suo cammello e si diresse velocemente verso la caserma dei carabinieri, dove la sergente susy l'arrestò per offesa al pubblico pudore alpino orobico e gli sequestrò la carta di circolazione pubica.Ggli tolse 10 punti, ma per il chilometraggio, ottenuto durante milioni di rapporti, non gli revocarono la patente da depravata cronica, anzi, si ripassò l'intera caserma.
Le ridiedero i punti con lode e bacio accademico, e con un bel "manganello" diede spettacolo fino a non reggersi più in piedi... e a cadere rovinosamente!

Intanto erano arrivati romina83 e mauro5622. Romina83, vestita da sposa e pronta a impalmare Cine, sopraggiunto ed emozionato, ma pronto. Infatti, due lunghi corni d'avorio, lustri ed appuntitigli, crebbero sulla fronte, con suo sommo dispetto.

Passava di la scrausa, con la fotocamera e tanta voglia di scalare.
Purtroppo ormai era tardi, la tempesta era vicina e arrivo' furiosa, devastante, distruttrice ed incalzante; portò neve e temperature rigidissime. Un punch era quello che ci voleva, ma il barista Scott aveva finito la bombola del fornelletto. Allora si scolo' una bottiglia di ?knockando?, appena distillato dal Gibolla, e con un' unica vorace sorsata tracannò il whisky.
Rimase tramortita sotto la falesia, Bixio sopraggiunse, subito gli levò l'imbrago, abbasso le candide mutandine di pizzo e, senza attendere che si svegliasse, sguainò il camelot n. 8, che era una protesi in dotazione della spedizione e sempre utile in queste circostanze.
Purtroppo non bastò alla vogliosa scrausa, sempre sensibile agli alpinisti dotati di Camalot di quelle dimensioni e pretese una serie di compagni di forum massicci e caldi come un boiler!
Passo il Cine, tutto arrapato e rapato, perché aveva fatto un sogno erotico con una pettinatrice di bambole nota come Moana, la dea crucco-romana, valchiria e centuriona nel contempo.
Arrivò di colpo Montezuma, incazzato come sempre e che schizzava diarrea a destra e a manca:
"Minchia" disse" chi c***o è Huitzilopochtli ?!?!?!"
E mentre il dubbio lo logorava, fece uno scorreggione talmente delicato che Romina83 gioì.

Un nuovo tuono squarciò l'etere cristallino, sembrava una frana che crollava su Scheggia. Invece, incauti e storditi alpinisti, facevano esplodere un barile di densa cioccomer? ehm, cioccolata, urlando:
"Ma che mondo sarebbe senza nutella?"
La nutella li investì in meno di 1 secondo e, armati di grissini, cominciarono a stuzzicarla e divorarla, spazzolando in breve tempo ciò che ne restava.
Iniziarono i problemi nell? andar di corpo, la cacarella cominciò a diventare incontrollabile e, nonostante pannoloni e bimixin, tutto mixato con dell' imodium, si ritrovarono a nuotare in un fiume impetuoso di flatulente onde maculate.
Ad un tratto una sferzata di Blizzard gelò tutta la merda in ghiaccioli puzzolenti e il povero Am, che spittaiolo incallito, anti chiodo/canapa, fu costretto ad usare lo spazzolino del cesso per scrostarsi di dosso la puzzolente neve marrone.
Vista la scena n!4htz si tuffo e, in stilelibero soccorse l'orobico malgaro, che stava affongando/soffocando.
Roberto il bagnino fischiò, disinvoltamente se la svignò, divincolandosi tra le caprette ed i monti sorridenti, senza recuperare i due sventurati.
Per fortuna arrivò Gibolla, con le pinne, il fucile e gli occhiali, quando il mare è una tavola marrone, sotto un cielo di mille colori..... destreggiandosi stile Spitz ci tuffiamo a testa all? ingiù.
A grandi bracciate raggiungiamo gli anneganti fermandoci però a pensare:
?Li salvo o li lascio a mollo nella brodaglia?? .... li lasciò a mollo.
Inutile salvare alpinisti puzzolenti, quando puoi andare con dolci sbarbine biondo-chiomate.
Infatti Omselvadegh già pregustava una gustosa canna d'erba con sbarbine stra-fatte e vogliose. Purtroppo l'ultimo raccolto è distrutto:
?Nooooooo!......Intaccherò la RISERVA!?.
E si strafecero di canne, finchè videro apparire la figura di Bob vestito da dea Minerva ?Ca mèngia pumatiche e caga cùnsèrva!? Che disse: "Chi c***o mangia pomodori e.... mi ruba il fumo necessario ai riti propiziatori?????
Era Gibolla che voleva infondere i cannoni fra gli umani e Grenoble che li voleva fumare, ma era già impegnato a bere avidamente grappa, ad allenarsi furiosamente e, ormai ubriaco come uno zampognaro, decise di fare un viaggio spirituale.

Era il momento per pettinare più bambole possibili, prima che l' iracondo Scott si sfilasse i calzini e diffondesse nell' etere un fetore pazzesco di formaggio stagionato.
Nel antro umido e caldo non si respirava più e si temeva un? esplosione, il gas aveva saturato l? intera città, ma c? era ancora una bolla di aria disponibile per accendere 'sto benedetto trombone.
Scrausa, ripresasi, era perplessa, il mondo non girava come doveva e lei non era affatto ?soddisfatta?, l'8C era troppo facile con i rinvii piazzati e grenoble immancabilmente farneticava:
"Lo chiuderei a vista!"
Ma tutti sapevano che lei mirava ad altro: al bifido pene di Dolmen.
Lo desiderava ardentemente, ma Dolmen corteggiava, ricambiato, Cine, pregustando mirabolanti prestazioni da trapezisti a cavallo del trombone usato come pene-bifido strombato.
In quel momenteo, Scheggia, sniffando ceneri di Falco5x, ne scatarrò un grumo, prontamente distillato quale rimedio per la diarrea acuta, che aveva colpito alecap, che colava inondando tutto il paese, insieme al grumo scatarrato, rendendo viscida la fessura con ceneri di Falco5x e erba di Omselvadegh.
Dal bifido-pene di Dolmen, nettamente superiore a Falcox5 nel cantare a cappella i ?Cugini di campagna?, sgorgo un canto melodioso inneggiante alle grandi salite:
"La-ssssù per le montaaaaagneeeeee, tra forumisti, tutti cioc, tra le aspre rupi echeggiaaaa un raaantolo d' amooore, le aspre grappe...?
La canzone crebbe e si udì "BOOOOM?. L'intestino colmo di gas di Buzz esplose dilaniandolo. I pezzi del suo corpo concimarono i crisantemi luttuosi che crebbero rigogliosi e accarezzati da una lieve brezza fetente, olezzante di magnesite liquida e vomito.

La risposta a tutto era che Roberto, ormai ritrovandosi suo malgrado sfondato dal trombone che lo aveva stampato (santa erba), aveva sempre approfittato di Vigorone, grosso e frignone. Ma questa volta era la bionda sul muretto a distogliere Roberto dal consueto arrampicamento a Grotti: fialmente aveva trovato altro!
Stava li, coperta solo da una folta peluria irsuta e ricca di auto sportive tutte rosse.
?Donna pelosa sempre piaciosa!? Esclamò Roberto togliendosi l'imbrago e infilandosi le ciabatte.
Cadde tra le cosce di pollo fredde avanzate da Bixio a pranzo e la bionda esclamò:
?c***o ecco il Cine!?
Con 7 preservativi e due litri di genepì: quella notte fecero scintille!
Cine era in forma con il Gibolla's Genepì, l' alcol gli infondeva forza e lo portava verso il cespuglio dietro casa, dove vomitò anche l'anima.
Per fortuna in quel momento passava il Giro d' Italia che, tornando dall'Austria, con la maglia-rosa in testa, al ventesimo tornante trovarò il Cine che vomitava, proprio come ogni Pasquetta.
L' alcool gli dava il coraggio di vedersi vestito da Milano bene, fighetto e frocietto, sambabilino e veramente cazzuto.
Roberto rischiava di fare brutti incontri, girando nudo in ciabatte, con il pugno chiuso, il culo scoperto e con una folta peluria fluorescente, ben visibile nella notte.
Cine vide un negrone voglioso, lo rimorchiò e andarono insieme a castigare Roberto e Alecap.
Nel frattempo Cine stava pregandolo in ginocchio di dargli da bere un bel secchio pieno di grappa alla liquirizia con la cioccomerda, corretta al maraschino e olio topazio, ideale unguento per aiutare a lubrificare al meglio gli stretti passaggi della vulva di n!z4th. Noto ermafrodito varesino, che conosceva queste cose e non disprezzava nemmeno le formose curve di Dolmen, che schifato scappava veloce trascinandosi il grosso posteriore e la possente muscolatura, di cui ultimamente si vergognava così tanto da pensare che fosse ora di darsi all'ippica come cavallo da soma, ovvero somaro da corsa, mediocremente quotato in borsa, per il veneto idioma.

Quel triste pomeriggio Brunoz sognò Dolmen in tanga bianco a pois azzurri, rigettando tosto l'anima sua.
Apparve Roberto, di tanga buon esperto, prese le pantofole magiche e cominciò a volare esibendo sconvenientemente le pudende che sbatacchiava turnicandosi e scompigliando le pulzelle adoranti.
Vista la scena, Scrausa supplicò lo sciupafemmine Roberto di lasciare i trans, con cui si divertiva, ma hiarimanù apparve dicendo:
?Roberto essere saggio potente figlio di Kmer, cugino di Pdor, della della tribù di Star, Arcavolo di Vattelapijandèr-Sekkjor, quindi dovete lui rispetto!"
E scorreggiò sonoramente, segno che era bendisposto a tornare dai transatlantici, navi che amava per l'enorme poppa e la formosa prua, col Dolmen-polena bipenico in viaggio verso i nuovi orizzonti psichedelici lesbo-tronici di scrausa. Regina guerriera bivulva, decapitatrice dei suoi maschi, preventivamente orribilmente mutilati dei loro attributi (poi utilizzati per farne vibratori doppi), ma solo dopo amplessi spropositati.

La mummia vivente Falco5X, ormai destinata ai musei, seminava terrore nelle campagne roteando una falce arrugginita. Mieteva vite senza distinzione per farne orrendi feticci, utilizzati per macunbe necrofile e tartine allo Scott-bar, vomitevoli come il resto, ma graditi alla necrofaga, assidua frequentatrice di ambigui consessi, cioè La Marmotta.
Infatti ella, già rovinata da anni di perdizione, di abusi di freesolo, hardgrit e scopate (quale maniaca della pulizia), era perennemente alla ricerca di un metodo per trovare il ?Santo Cazz?, magico calice dei forumisti, che infondeva tenenza e pompa (quest'ultima soprattutto).
Chi lo possiede può fare a vita l? 8C (tirando gli spit luccicanti), fare freesolo "Divine Providence", eguagliare Falco5x in dislivello (era una battuta inverosimile), (nessuno poteva riuscirci davvero), dislivello pari a 0 nei percorsi ad anello (tipo +5.000 -5.000 giornalieri) ... Si svegliò, era un sogno.
Roberto reclamava la padella, il pannolone già colava imbrattandogli la giarrettiera rosa, il plaid e le pantofole. Era ora di suppostalo. Lo misero a pecorone e il dottore ne approfittò per fargli una foto che Men's Health pubblicò: aveva proprio un bel culo.
Venne chiesto in moglie da un sultano yemenita, ma Roberto amava Davide62.
Il sultano andò sul GS, voleva vendicare l'affronto. Scalò le vie di Roberto in babbucce di raso e con gli occhi bendati (seguito dal fedele cammello), degradò ogni singolo tiro, cacò sugli appigli, pisciò sugli appoggi.
Poi si pentì e, per farsi perdonare, offrì da bere a tutti dell'ottimo sangiovese, acquistato al supermercato di Forlimpopoli: etanolo puro al 100%. "il mago di napoli" ne bevve un sorso, morì e resuscitò, divenne viola metallizzato, leggermente claudicante, con forfora devastante: si tramutò in Fataturchina.
Disse a Pinocchio:
"Facciamoci una canna, fratello" e avvio il burattino sulla strada dell'arrampicata plasticara, anabolizzato, nandrolonato, nel frociodromo di Roma.
Solo allora, precipitato nel vizio abbietto, Pinocchio si rese conto di averlo di legno, si avvicinò a Fataturchina, appesa al pannello strapiombante e tentò un innesto che fallì miseramente. Allora totalmente attapirato, ancorchè allupato, provò col monodito sul superstrapiombo plasticaro; anche col naso fece cilecca.
Fortunatamente Roberto in quel si pose immediatamente a spiegare il passaggio.
Inutilmente la FataTurchina sfodera una mazzatanta, Roberto l' aveva più tanta, ma tinta di blu (un pisellone Grande Puffo modello Viagra king-size, un po scomodo da indossare, arrotolato intorno alla vita).
Improvvisamente cominciò a gonfiarsi lievitando nell'aria (era posticcio) ed esplose come airbag difettoso, rendendo appiccicosi gli appigli.
Pinocchio riuscì a tenere ben strette le chiappe (grazie agli appigli appiccicosi), ma gli sfuggì comunque. Piantò naso nel monodito, provocando immediatamente una notevole perplessità nei guidici di gara, che valutarono con severità e squalificarono Pinocchio per frode, aggravata con la detenzione di colla fuorilegge.

Contemporaneamente, in alta quota, il ?Santo Kazz? (in italiano ?Santo Cazz?), abbagliante nel suo fulgore, mezzo sepolto nella seraccata, vibrava di un "om" melodioso, indirizzato verso il satellite di Giove, Europa, dove aveva visto cose solo Hall9000 sapeva spiegare.
Sulla Discovery1 intanto si consumava la tragedia. Cine, che aveva mangiato fagioli, mandò il tilt Hall9000 con una barzelletta idiota, questi inizio a scongelare Falco5x, semi-putrefatto, che appestò l'aria (la data di scadenza risaliva al paleolitico superiore).
Roberto ne era sorpreso e lo getto furibordo come un cadavere spaziale urlante:
"Voglio una doonnaaaaaa...." Ma ormai erano solo putride ossa.
Hall9000 spinse Cine nello scarico della Discovery1, mentre Roberto prendeva una scialuppa di salvataggio per Falco5x e si avventurava nel vuoto quando Cine schizzava fuori.
Roberto lo raggiunse, non riuscì ad afferralo; non fu una gran trovata, bensì una cazzata.
?Pubblicità!? disse Hal9000.
Il carosello non partì:
?Carne montana, gringo il ramingo.?
?Michele intenditore di whisky?

Intanto, un gigantesco "SantoCazz", splendente di tetragona potenza, s'era allineato con Giove, Terra, Luna e Sole, quadrivio d'ancestrale bellezza, catarsi per il superuomo: Falco5x glorioso e risorto, ancora feto, già cosciente, ovvero, in sintesi, "fetente".
Iniziò il viaggio verso l' ade dei rudi alpinisti. Ivi trovò il buon Vigorone, gran maestro dei frociofalesisti, che lo traghettò verso i piaceri di Sodoma e Camorra ? e mafia locale.
Falco5x si trovava a suo agio, al torneo emorroidale stravinse, grazie alle sue flatulenze vinse anche quello delle puzze superando Gibolla allo spareggio, favorito dalle sue enormii cavità intestinali, risonanti come trombe del giudizio universale.
"Una valanga" urlò proprio in quel momento, Sylvester inciampò contro il manico al cromo-vanadio di Roberto, che gli si piantò tra le chiappe. Roberto giunse di corsa in soccorso, e venne di gusto, rimbombano ancora sui mugolii!
Si fidanzarono all'istante e vissero felici e contenti, tra la gioia dei forumisti!!!

L'invidia però serpeggiava, la bieca cospirazione covava; il possesso del ?santo cazz? avrebbe reso invincibile colui che l? avrebbe custodito.
Salutata Circe, Roberto salpò, lasciando l ? inconsolabile Sylvester piangente.
Fece vela all'occaso, stringendo la sacra coppa dei Campioni, che voleva donare a Mago Zurlì, in cambio della vera invincibilità dei cavalieri FF, da lungo tempo inseguita.
Codesto ordine nobiliare aveva per lunghi anni perseguito la tradizionale festa orgiastica, dove tonnellate di magnesite venivano sacrificate al dio Gaudenzio dal Santo Prepuzio, affinchè i benifici della Santa Passera venissero goduti dai cavalieri, in realtà dediti a sollazzi omofili.
Lo scopo era diventare Cavaliere della Verga Rovente, difensore dell' etica alpinistica e fedele servo di AlpineGod dal Santo Canapone.
Conquistata tale carica, tutto sarebbe sembrato raggiungibile, anche fare "Divine Providence" free-solo scendendo o scalare a Ciampino, contemporaneamente fottere un trans, lato A e B e diventare finalmente il primo a fare fotting arrampicando.
Purtroppo era tutto un sogno, si svegliò abbracciato a Bixio, tentò un fotting velocissimo, ma Bixio era insaziabile, chiamò anche smilla e fecero un? ammucchita animalesca.
Nessuno si salvò, neanche Omselvadegh, di passaggio li intorno, scambiato per comò settecentesco e deflorato a mo di sturalavandino.
Rimase come estasiato dall' esperienza, invano chiese il bis e il tris, erano stremati, ma soddisfatti.
Anche se alla frutta, il ?santo cazz? li rendeva finalmente liberi ma non coscienti dell' enorme potere acquisito.

Purtroppo il "santo cazz" sparì, rubato da Gollum/Falco5x.
Era una tragedia. Roberto fu colto da delirio, senza poteri tornò pippa, nessuno lo cagava più e si mandava post da solo, mentre Gollum/Falco5x aveva i superpoteri e non sentiva differenza tra 4A e 9A.
Ebbe pietà di Roberto e cercò di abbatterlo a palle di neve marcia. Purtroppo non riuscì e Roberto gli sfilò un finto-cazz, credendolo autentico.
Lo straordinario effetto placebo gli risvegliò sopite ?erezioni cutanee?, preannuncianti incredibile forza.
La tenzone iniziò violentissima, i due vecchietti irriducibili si misero le mani addosso e si lacerarono i lifting, sbragandosi le guance come culi di babbuini, il riporto di Roberto si alzò come parapendio, la dentiera di Falco5x fuggì arrampicando in solitaria?
Stremati i vecchietti si guardarono, si piacquero e decisero di non rifarsi i monotiri da secondi.
?A 'mbecilli", je disse bixio, sbucando dal nulla, inguattandosi la sacra coppa e affettandola a dovere, rendendola inutile, senza poteri.
Falco5x rinvenne, su lui la droga non aveva alcun effetto.

Il santo-cazz era sparito, i poteri svaniti e loro se ne andarono tristemente.

Improvvisamente comparve Fata Cervino che, come al solito, piagniucolava: "Sono vecchia ??
Niente rispetto alle vecchiette dei sogni di Roberto!
E già, perché era innamorato di una bella scialpinista-farmacista, che lo sopportava pazientemente e lo accudiva come un vecchio scarpone di cuoio ormai fuori uso.
Obsoleto, ancor? che lercio, ma dal cuore immacolato, siccome desiderava restare giovane, per poter trombare e bere allegramente con i compagni, invero attòniti e sbigòtti, aveva bisogno del "santo calice".
L'unico problema era che lo doveva trovare.
Fortunatamente Roberto era stato adepto dei cavalieri di Biancofiore, ordine secolare estinto, che in falesia scalano in perizoma di pizzo e reggiseno di raso.
Tale appartenenza gli conferiva un certo non so chè da lottatore di sumo, alto un palmo, largo 168 centimetri di puro lardo di Colonnata, ma soprattutto era nelle parti utili all' arrampicata che eccelleva e con grande abilità... però senza "Santo cazz" era perso.
Allora organizzò una spedizione alla ricerca del "magico calice".
Cammina, arrampica per montagne altissime e valli profonde, verso un leggendario monte ricoperto di neri folti boschi, pieni di fantasmi, paludi colme di merda, abitate da mucche ninfomani con calli sotto gli zoccoli? del "santo cazz" nemmeno l'ombra.
Bisognava fare qualcosa per riacquistare i magici poteri?:
?Ecco l'idea!?, pensò, e partì subito per l'Himalaya con bixio il druido.
Questi rimase all' aereoporto con delle bonone vichinghe, ninfomani, barbute, con le tette munite di cliff, con i capezzoli zincati (per poterli martellare nelle fessure dei termoventilatori svizzeri) a urlare forte:
"Iannilli! Iannilli!"

La terra si aprì, la pioggia ardente che continuava, trascinò bixio nel baratro profondissimo, il regno di Avatar. Qui trovò, inglobato in una antichissima Lotus, il "santo cazz" nella versione in carbonio.
Bixio distrusse tutto prima che Roberto se ne accorgesse (stava a petare allegramente) .
Fortuna era falso e lui sapeva dove trovare l? autentico, nel fondo dell? unico baratro putrescente ancora inviolato, talmente periglioso che nemmeno bixio osava, il fondo del crepaccio.
Solo con uno speciale esplosivo era possibile aprire la strada al "Santo Cazz".
Fecero esplodere la volta di ghiaccio che crollò, mostrando un tunnel ricoperto di enormi concrezioni scure, incastonate nella cacca di piccione rinsecchita, risalente al mesozoico superiore, indicanti periodi storici importantissimi, come la scoperta dello spit, la broncopolmonite di Confucio e le emorroidi di berlusconi (che vengono in bocca e che ti trasformano in Gasparri, che mangiava dei ramarri bianchi rossi verdi e gialli).
In questa stratificazione preistorica della bassa mantovana e risalente all'antica Padania, riposava inerme un luccicante"santo cazz", circondato però da enormi falesisti pelosi, armati di magnesia contaminata e imbraghi leopardati (come Malgioglio al ?gay pride?), impedivano a chiunque di avvicinarsi alla stele del Liechtenstein (pena la penetrazione immediata), difendevano il "santo cazz" dagli alpinoidi esaltati, che volevano utilizzarlo per biechi scopi.
Non si riusciva nemmeno ad aprire un varco per poter toccare l? agognato calice magico, che aveva però un difetto, donava tenenza come Sharma (senza mani e senza magnesio), ma obbligava a invecchiare oltre i quaranta e faceva cambiare sesso 15 volte nella vita, passando da trombata in ciulata, a seconda che fosse maschio, femmina o via di mezzo.

L'arrivo di Orzowei modificò notevolmente la situazione. Infatti, munito di Hilti vibrante, iniziò a sparare punte SDS, che puntualmente penetravano nel ghiaccio circostante il "santo cazz", lasciando nell'aria uno spezzetamento di "enormi falesisti pelosi", che entrava nei nasi, provocando starnuti sanguinolenti (con il conseguente imbrattavano delle tutine leopardate), ma liberando l'accesso al "santo cazz".
Brillava di luce propria come la lampada sul comò, ma senza genio, perché era impossibile da lucidare, nemmeno lo sputo acido di quel becero Roberto riusciva a scrostarla completamente per materializzare il "genio della tenenza".
"Vorrei un 9b? ", avrebbe chiesto Roberto se solo fosse riuscito a trovare Viacal "? vorrei pure i muscoli e 20cm in più?", ma niente da fare.
Finché il Cine, scorreggiando acido, riuscì a lucidarla, rendendo possibile alla capocchia di minkia di Omselvadegh di liberare il genio Sciàrmacrì, possente, unico, inimitabile, capace di rinsavire Caio dai suoi deliri gradatorii, donare due talloni nuovi al prode maestro PaoloS4, trasformare Lingerie in serio e responsabile ?addetto pompa? , Gibolla in uno smilzo ed astemio arrampicatore provetto ?
Ora Omselvadegh comandava Sciàrmacrì.

Una tragedia per Roberto: tramutato in clone di Caio... puff.
Iniziò a litigare con il vero Caio, modificando gradi farlocchi (le ?lavagne? date 4C): meglio emigrare come Grizzly.
All? autentico Caio venne un dolorosissimo crampo anale, obbligandolo a cambiare ?mestiere? ? che nostalgia di Ronaldo, suo exfidanzato della tribù "Arrapao".
Di lui si ricorda un ottima mira con le freccette ed una terza gamba che non cammina (un casso lungo cussì ?), usato per premiare Caio guardone, sollazzando perversamente Roberto (Gibolla smaneggiava il pistolino invano, Roberto non reagiva).
Allora intervenne l'orco Bàbilas che trasformò tutti in rapaci segretari di partito.
?Non ci sto!? Disse Roberto ?. e fu subito fulminato dall? invidioso Bixio, servo del partito ?idraulici liberi? (partito del tubo ? rotto), strenuo sostenitore della legalizzazione del tubo filettato e dei video-game porno.
Vennero alle mani e volarono parole grosse: "Incontinente!"; "Prèsbite!"; "Falesista!"; "Alpinista!"; "InconTenente!"; "Noncapisciniente!"; "Falàbrach"; "Pàsa 'nsà"; "Bèjca 'npo"; "Fàtenasvèrcia".
"Comunista!" disse bixio, minacciandolo di rivelare a tutti della sua villa ad Arcore.
Un cazzotto centrò Bixio proprio sopra l' imbraco: mamma che dolore, e svenne

Intanto Gibolla tramava nell' animo al pensiero di mettere le mani sul vero potere di Greyskull. Approfittando della confusione scippò Sciàrmacrì e il "santo cazz", per venderli al mercato dei mercanti di organi.
Fatto sta che, mercanteggiando con Davide62, si accordarono e decisero di rompere l'incantesimo del bieco Bàbilas, sacrificando la criniera di Cine, vendendo, a prezzo di realizzo, la loro sporca anima in cambio di un fegato appartenente ad un noto forumista e di un c******e sinistro, ormai inutilizzato da tempo.
Soddisfatto del baratto, Gibolla iniziò una dieta ipocalorica. Grazie al fegato sudò 20 kg di ?gràsa? e, con il c******e sinistro, divenne nuovamente padre: EVVIVA!!!
I cieli si riaprirono, il sole tornò a brillare, molti spit si sciolsero e Gibolla-figlio fece il primo 7a a vista, come Lingerie, ma senza faticare, con gomiti e ginocchia forati.

Contemporaneamente, il neoproprietario del ?santo cazz? (Davide62: n.d.r.) invocò la ?Cicciolina? dell'arrampicata, ovvero AlbertAgort (la depravazione del sesto grado).
Questi aveva molestato mezzo forum con deliranti decreti bulgari, ma era il possessore del grande ed infallibile strumento: l' attivatore del "santo cazz".
Una sorta di cyborg-vagina automatica, terminetor di piselli forumisti che, tramite Sky-net, innescava il potere del "santo cazz? e coronava finalmente il sogno: arrivare al bivacco Brenva.

Ma a Courmayeur gli imprevisti cominciarono a creare problemi di varia natura, come unghie incarnite, orzaioli, brufolazzi, padre chiuso in autolavaggio...
Era ancora in città a trangugiare analcolico biondo, sarebbe arrivato al bivacco?
Seduto, contemplando il bicchiere, notò una strana creatura che armeggiava con un mock-up del "santo cazz" color, utile attrezzo da abbinare all'attivatore, per ottenere il ?tom-tom? dei bivacchi. Un ?santo cazz? satellitare era l? aggeggio adatto per trovare la via verso il fantomatico bivacco Brenva.
Hall 9000 distrusse i satelliti.
Davide62, senza TomTom, giocò d'astuzia, azzardando un autostop in direzione Courmayeur (era sceso ad Arvier), per ravanare nelle braghe dello sfortunato autista.
Non credendo a ciò che vedeva in lontananza sul Bianco, decise di recarsi al vicino eliporto per scroccare un passaggio fino al bivacco della Brenva. Il caro-petrolio purtroppo impedì il rifornimento del velivolo, così armato di picozzone auto-gradinante, si lanciò dritto all'attacco dell'impervia parete argillosa (nuova frontiera del Bianco).
Le difficoltà erano risibili, il tempo stabile e Davide62 si riempì le mutande per ore nel vedere Bertolaso che aveva messo corde fisse e consumate sulla parete argillosa.
Telefonò quindi a Cine, che aveva con se il ?santo cazz?, regalatogli da Davide62 per sollazzarsi con il genio Sciàrmacrì, trasformato in una ninfo-lesbo-assatanata.
Cine portò il calice e lo unirono all' attivatore. Magicamente apparve la strada per il bivacco illuminata a giorno.
Erano raggi laser sparati dall' Enterprise durante un' assalto Klingoniano e provocarono l' evaporazione istantanea del ghiacciaio.
L'accesso ora era libero, ostacolato solo dal rave "facciamo la festa al Cine", immediatamente disintegrato da una raffica laser con kriptonite scaduta, perchè si era bagnata.
Davide62 rapidamente raggiunse il climax neurobiologico, quantunque visibilmente esterrefatto, dinanzi al bivacco.
Finalmente varcò la porta.
?BBBZZZZ....BBBBBRRRRRRTTTTTT...... ZZZZZZCCCCCCC.......GGGGGGGGGRRRRRRRRRRRR........? Disse Terminator in panne, subito prima di spargere petali di rose ai soccorsi appena sopraggiunti.
Si trattava di un incidente, prevedibile, data la grande affluenza al rave party vaporizzato dall' Enterprise, poco prima che cominciasse a piovere.
"Fermi tutti!" Disse Davide62, imbracciando il cannone-laser. Sparò una raffica in direzione dei soccorsi quindi si barricò nel bivacco.
L'abbondanza di alcolici lo rasserenava, ma Terminator cominciò a sparlare senza senso, sgargarozzandosi tutto il genepì, panacea per gola e spirito.

La rana saltellava imbarazzata, cercando di schivare i phaser, le lumachine, sull'insalatina?. Terminator's vision.... fantasmagoriche.... lisergiche....
Tra guasto e genepì brucavano tranquillamente, ebrie, sazie: erano allucinazioni del cyborg, o almeno lo sperava.

Una cannonata di Davide62 trapassò Terminator facendo tremare "il Dente del Gigante", che cominciò ad oscillare sulle ormai fragili fondamenta: BROOOOOOOOOCRRRRSSSSSSSSHHHHH!!!!
Anche i denti di Terminator, sebbene di titanio, cedettero di schianto provocando una fuga di radiazioni, indebolendo il "santo cazz", che prese a disfunzionare.
Divenne rovente e ustionò la povera ranocchia saltellante e le mani di Davide62 cominciarono ad accarezzarla amorevolmente.
Apparve improvvisamente "il Mago di Napoli", vestito da mago di napoli : cappello, bacchetta, pizza e un pisellino minimo, fuori misura e sotto-costo.
Davide62, incazzato come ?na lumaca sul sale, disse:
"Aridateme il "santo cazz" o faccio ?nà strage di maghi ? già che questo m'impressiona?.
Così si lanciò verso la ranocchia. L'impeto violento gli procurò la rottura di un capello imbianchito e la ranocchia fuggì.
L'Enterprise, nascosta dall'Aguille, con i "raggi trattori" rapì "il mago di napoli", calmando l'ira di Davide62.
Purtroppo il "santo cazz" era danneggiato ed inviava segnali morse, captati dalla nave Cardassiana dello spietato colonnello Gungòr. Questi lanciò un "siluro fotonico", prontamente intercettato da Tekkaman, deviandolo sul pericolante "Dente del gigante". Il Gigante ebbe un ascesso, cui Candy pose rimedio, con un'anestesia locale, ma troppo tardi, iniziò a gonfiarsi la mascella e sbriciolò sul bivacco.
Il bi-vacco si separò e divennero due monovacchi, uno destro e l'altro sinistro. In quello di sinistra Davide62, in quello di destra, Alpineman travestito da Terminator difettoso, ammuffito, puzzolente e finocchio! Finalmente inoffensivo con il cip, ma infoiato con ciop.
Davide62 implorava..... "il quadrangolo noooooo!" e assestava un colpo di "santo cazz".
?UUUUAAAAAATTTTTAAAAA!!!!!!?: Chen risorse folgorante, spezzando in due Terminator "Alpin/ator" ed inumandolo nella terminale.
Eliminato un problema, restava la fase allucinogeno-anfibia.... CKROAACK, provocata dal "santo cazz" scassato che interferiva col digitale-terrestre, creando fratture spazio-temporali nel continuum filologico dominante su Davide62.
Infatti si ritrovò con ricordi di vite passate, quando era ancora un aminoacido precipitato sulla terra da una cometa, finito nel "brodo primordiale" Knorr e condensato in DADO: il dado è tratto!
"Nasce un nuovo mondo!?: esclamò con voce tonante Cip. E Ciop, culo dolente: "Il mondo bi-bivacco è miooo!"

Decisamente la follia imperava e l'imperatore comparve da dietro le latrine intasate ?

L? effetto allucinogeno del ?santo cazz? era una bolla di sapone perduta nell? universo parallelo, fottutamente inutilizzabile in questo sconcertante pasticcio.
Il "tunnel spazile".
Le latrine, da stasare erano terribili voragini insondabili. L'imperatore, maniche rimboccate, comincio' con WCnet a sgrassare, con Viakal a scrostare, un lavoro di merda! "merda, ma d'alta quota!"
Al Brenva l'atmosfera era elettrizzante. L'enel puppava energia dal bivacco, prosciugando le tasche degli alpinisti non tesserati CAI, nonostante il bivacco spaccatochampagne, caviale, ostriche e spogliarelliste!
Una manna e Davide62 s'abboffa, sbevazza, se lo mena ...
Le allucinazioni lo rovinavano, ma ha raggiunto il bivacco o sogna di esserci?
Sogna un pisello molliccio in mano o una lumaca morta?

Intanto Gibolla, geloso marcio s'arrovella il cervello sul perchè fosse molliccio, non aveva il "santo cazz", doveva procurarselo!
Decise di cambiare sesso a Casablanca, dove facevano i saldi; sperava di ammaliare Davide62 presentandosi con l? artemisia e due bocce tante. Sembrava una puttanona sbagasciata e fece perdere la pazienza al quadrupede sfiatato, ovvero Gibolla a quattrozzampe, che comincio' a scivolare sull'artemisia sparsa e ghiacciata.
Una "glissata" inarrestabilmente, spropositata, dritto in un crepaccio!
L'aspettava una sorpresona, la "cioccomerda" di Scott spalmata nel "Santo Cazz", con burro di Marlon Brando. Una miscela unica per inchiappettare l'evanescente Mago di Napoli, che aveva fatto sparire l'attivatore del prezioso trapano intersiderale a manovella, senza il quale non poteva sostituire l'Hilti oramai diventato un frullatore.
Tale attrezzo permetteva di indagare gli interstizi glaciali e le profondità anali di Roberto che aveva le mutande di latta... ma la punta cadmio-rotatorio-sfondante ebbe ragione dell'indumento metallico.
Le urla di piacere echeggiavano nella valle fino ai pascoli della pianura, le genti si radunarono per ammirare la copula e le scintille mutandiche.
Un groviglio sessuale epico!!! Spettatori, dotati di palette-segnapunti inneggiavano ebri, felici, eccitati.
La Brenva mugolante, infoiata, era scossa da spasimi ed il conteggio astronomico dei kilometri di "puparuolo", ricevuti dal fumante Roberto (orifizi irrimediabilmante sfrantecati, waw!), proporzionale al fabbisogno di Preparazione H.
Tutte allucinazioni del"Santo cazz" pensava Roberto sbagliandosi clamorosamente.
E? duro da accettare ma questo duro piace? in fondo fà beneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Davide62, stravolto dagli eventi comincio' a riflettere intensamente sul senso della vita..... sull'utilizzo delle viti raganelle.... fucsia o amaranto?
In ogni caso, abbinare la cravatta coi calzini, la corda coi rinvii, Cine con La Susy, (666) il diavolo con l'acquasanta, Tonino Carotone e Arpioni, tacchi dadi e datteri.

Arrotinooooooo... ulularono nel fondovalle. Ripara il mio manico? rispose al volo Scheggia.

Intanto, quatto-quatto, gatton-gattoni, appare Amanda Lear travestita da Loretta Goggi alla ricerca del cazzosanto, magico amuleto dei Cazzodritt adorato anche dai Culorott e anelato dalle Vulvantix. Amanda comincio' a danzare e Loretta a cantare; questo magico duetto attirò il sacerdote sommo cazzosantista: iloga da Culorotterdam che posizionandosi "more pecorum" anelava delle terga lo squassamento: arrivo' l'elefante "bel pistolino"

(Pompa, pompa come un mulo!
Fagli tremare le chiappe del culo,
Daglielo molle, daglielo duro,
Fagli tremare quel buco oscuro;
Daglielo duro, daglielo molle,
Fagli tremare quel buco folle!)

ricordando il saggio motto "Con molta pazienza e tanta vaselina,anche l'elefante si fa la formichina"Siloga inspiro' profondamente e ruttò fragorosamente in faccia all'elefante arrapato. Esterefatto Davide62 decise di andarsene a trovare pane per tutti i denti, infatti corse dal dentista che, trapano hilti impugnato saldamente, devastò gli ultimi due moncherini: incisivo e canino; finirono nell'elegante teca di plexiglass del rifugio.
La targhetta ottonata recitava: A imperituro ricordo di Darwin, Humboldt e Acerbi, tre amiconi che qui giocano alla morra cinese durante una memorabile nottata finita tra i fumi d'alcool e "gauloises", acidi e sesso caprino.

Le montagne, fuori, aspettavano che Davide62 passasse all'azione attaccando in free-solo il la Nord-Nord-Est del "M" o la Sud-Sud-Ovest del "C". Attesa vana, purtroppo, perchè le allucinazioni continuavano allegramente: vongole giganti, ferocissimi panda, finchè, sbattendo sullo stipite svanirono.
Davide62 si ritrovò nudo, infreddolito e dolorante alla mercè di qualsivoglia ghiribizzo metereologico.
Duramente temprato da oscure frequentazioni suburbane, partì noncurante della bufera. Nel frattempo, altrove, stavano tramando loschi e sinistri figuri. Cip, Ciop, MagillaGorilla, LeoneSvicolone nonchè l'intera Banda Osiris. Questa torma di masnadieri truffaldini ancorchè rapaci, aggredì il povero Davide62. Roberto indossando tutina da Supereroe oltremodo stretta e consunta, si lanciò mascolinamente verso i sopracitati masnadieri truffaldini... Utilizzando la mossa "Facocero Petulante" semino' terrore e sgomento.
Unico maestro della "Sacra_Scuola_Dei_Kutu" si lacero' gli indumenti imprecando alla malasorte. Senonchè, ecco che sbuca chi? Il redivivo Beppe Starnàzza!! Che aiutato dai Vortici urlò assatanato: "Pesto duro!" ingaggiando Svicolone in un corpo-a-corpo intrigante e terrificante contemporaneamente. Ma poco a poco... quatto quatto... Arteriolupin si fece le feci nella gerla di Omselvadegh che cine doveva portare in dono a Roberto che doveva benedirla con spermicida al gusto di zucchina trifolata e finocchio. Come risolvere l'ardua empasse intestinale dell'Arterio? Magnesia Sanpellegrino trifolata era un rimedio taumaturgico potenzialmente dannoso per le emorroidi ma fenomenale contro il mal di denti che lo attanagliava da mesi impedendogli le pratiche usuali. Grazie alla nuova "ForuMaglietta" talmente trendy, che tutti ne volevano comprare 5 ma ne volevano vendere 10… Leggendarie, introvabili, fantomatiche magliette tutte culo e tette collector tipo "steek hutzee" multicolore e multisapore, davvero trandy, fashion, in, e anche molto colorate ! Ma ecco che Roberto con veemenza e ardimento si caga sotto di paura mentre sotto c'è Guido… "Minchia che puzza!" disse e vomitò. Sotto c'era però quel fetentone del Roberto. Siamo infatti nell' iperspazio più recondito e manca la gravità e così Michele cadde dal seggiolone sbattendo violentemente il culone procurandosi un gran lividone e rompendosi completamente il pannolone... Il fetore nauseabondo emanato dall'estremità di Michele, era tale da oscureggiare completamente una big wall, che botta ragazzi ma, perchè no, egli ricominciò ad osservare la parete per vedere dove salire.
Ultima modifica di Gibolla il ven feb 20, 2015 15:45 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Gibolla » ven feb 20, 2015 15:44 pm

796 Giunse il Maestro Grizzly
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Vigorone » lun feb 23, 2015 10:18 am

797 portando un bottiglione di
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Pié » lun feb 23, 2015 10:23 am

798 dai che vi tiro la volata :mrgreen:
evviva la burtleina!
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Vigorone » lun feb 23, 2015 10:44 am

Pié ha scritto:798 dai che vi tiro la volata :mrgreen:


???che e' il "dai che vi tiro la volata"??? si beve??? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Pié » lun feb 23, 2015 11:02 am

:lol:
evviva la burtleina!
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Cine » lun lug 18, 2016 11:30 am

799 "non male" disse Gibo
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Topocane » gio lug 21, 2016 10:54 am

Roberto ha scritto:Allora, do il la ad una storia e.....


ma noooo Roberto....

noooo :|

:cry:

ciao Robè... :cry:
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Gibolla » gio lug 21, 2016 13:21 pm

800 ricordando il sorriso di Roberto

:smt010
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Gibolla » gio lug 21, 2016 13:27 pm

801 "In alto i calici!!!"
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Cine » gio lug 21, 2016 13:32 pm

802 alla tua, amico! Grazie.
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda ciocco » gio lug 21, 2016 14:04 pm

803 buon viaggio Robi :smt006 :smt009
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Re: Il romanzo illustrato futurista del forum

Messaggioda Eionedvx » gio lug 21, 2016 14:34 pm

804, una volta o l'altra ci si vede...
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