Manoscritto trovato a Voghera

[tacchinosfavillantdgloria]

Scartabellando fra le vecchie carte, sono saltati fuori dei versi di un misterioso autore delle mie parti, che si firma "Messer agnolo, poeta vogherese". Ho pensato di condividerne qualcuno.

Se va qualcosa storto
E ti ritrovi morto
Può esser fastidioso
Se non sei preparato
Ma noi sappiamo bene
Qual è il nostro destino
Perciò ci consoliam col grignolino.

Il tempo nostro è corto
E la taverna il porto
Dove ci riposiamo
Dopo il lavoro gramo
Sappiam che pei mortali
Assai crudele è il fato
Per questo facciam scorrere il moscato.

Dopo giornate intere
Oppressi dal dovere
Passiam le sere
A bere in osteria
Sappiamo che la morte
A coglierci non tarda.
Oste, fa presto! Mesci la bonarda.

Triste la nostra vita
Comincia, ed è finita.
Schiudiamo gli occhi al giorno
Ci guardiamo d'intorno
Sul cuore della terra
Ed è subito sera.
Prendiamoci una ciocca di barbera!

Enologici saluti
TSdG

[funkazzista]

... un misterioso autore delle mie parti, che si firma "Messer agnolo, poeta vogherese"...

Non sarà piuttosto "Messer Tacchino"?!?

[funkazzista]

Ed è subito sera.
Prendiamoci una ciocca di barbera!

Mi permetta il sommo poeta una precisazione: "ciocca" con la 'o' chiusa, ovviamente, eh (non si faccia confusione con ciòcca, es. di capelli).

Filologici saluti
fnkz

[tacchinosfavillantdgloria]

Fra i mediocri componimenti che il fantomatico poeta mi ha lasciato - novello Kavafis - su fogli sciolti, in un afoso giorno d'estate, in un semi deserto bar dell'oltrepò, davanti a una gazzosa, ne ho scelto un altro - a mio soggettivo quanto insindacabile giudizio meno peggiore di altri.

Messer Agnolo rende omaggio a Celestino V

Pier da Morrone, eletto
Al pontificio soglio
Ci pensò su due mesi
Poi disse "non lo voglio"
Andò dai cardinali
Gli disse: "vi saluto"
E fece il gran rifiuto.

Un monaco di Todi
Chiamato Jacopone
Si trovò in disaccordo
Con quest'abdicazione
Dicendo: "troppo facile
Semplificar la vita
Facendo l'eremita".

E pure l'Alighiero
Poeta rinomato
Non vide di buon occhio
L'addio al pontificato
In quanto il risultato
Fu di lasciare spazio
Al tristo Bonifazio.

Io 'nvece, messer Agnolo,
Poeta vogherese
Mostrando in ciò attitudini
D'anarchico borghese
Codesta propensione
A togliersi di mezzo
Confesso che l'apprezzo.

Ignavi saluti
TSdG

[rocciaforever]

...dal primo componimento avrei detto che era quell'alcolizzata della drughetta....

[tacchinosfavillantdgloria]

Fra le polverose carte, ho scovato anche quest'operetta teatrale dalle ardite ambizioni di critica politica.

CANTATA DELL'INEGUALE DISTRIBUZIONE DELLE RICCHEZZE

ta tou dramatos prosopa:

Il povero giullare (G)
Il ricco (R)
La moglie del ricco (M)
Il professore (P)

G: se n va il povero giullare
La limosina a cercare
Trova il ricco per la strada
R: meglio che tu te ne vada!
Niente, sai, di personale
Però qui stai proprio male
E mia moglie è infastidita
Dalla gente denutrita
Ti consiglio dunque tosto
Di trovarti un altro posto!

G: lo sai, questo fenomeno
M'urta sgradevolemte:
Che alcuni son ricchissimi
Ed io sono indigente.
Sarebbe forse meglio
Buttar tutto per aria,
Far la rivoluzione proletaria!

P: se voi come salario
Volete troppe lire
Il costo del lavoro
Finisce per salire
Pertanto noi si perde
Competitività:
Ecco il vostro problema è questo qua.

M: quando voi lavorate
Non è per il padrone
Ma è per apportare
Ricchezza alla nazione
Ossia per aumentare
(Cacchio, non mi ricordo...)
Ah sì, il prodotto nazionale lordo!

R: se io ho molta pecunia
Tu invece ne sei privo
Sei tu il solo colpevole:
Non sei competitivo!
Dio volle i ricchi e i poveri,
Ma poichè è buono, in fondo
Farà star tutti meglio all'altro mondo!

(Risate)

Scenici saluti
TSdG

[tacchinosfavillantdgloria]

Talvolta Messer Agnolo, di carattere arguto e fumantino, si dilettava a cimentarsi in agoni con i più temuti e salaci critici letterari del tempo.

Ci restano poche testimonianze scritte di tali scoppiettanti contese in versi. Ne ho fortuitamente recuperato un raro esempio (che mi sembra, peraltro, cascare a fagiuolo in vista del raduno enogastronomico di Stallavena):

CONTRASTO FRA MESSER AGNOLO E UN CRITICO

CRITICO: Messer agnolo,
Lo dico con dolore:
Nella letteratura
Tu sei solo un minore!

POETA: a mangiar cacio
E bere vino rosso
Sono però un colosso!

Dialogici saluti
TSdG