Hille Werke- Dresden

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Hille Werke- Dresden

Messaggioda gio162 » ven lug 31, 2015 12:22 pm

per chi ha voglia di perdere 5 minuti ecco qua una storia un po'
vera e un po' fantasiosa...


Hille Werke -Dresden

La storia inizia qualche tempo
fa in un mercatino di cose antiche,ad Arona sul lago Maggiore
quando noto un oggettino che mi fa sussultare.
E' una targhettta di
identificazione di una macchina utensile dove
sono incisi i seguenti dati :
Ditta costruttrice : Hille Werke -fabbrica
di macchine utensili di precisione- sede :
Dresden-Germania - tipo macchina Bk 4 -
nr serie 199/42 , data collaudo 26/9/1942.
" Ma io questa macchina la conosco !" dico fra me e me .
La Hille Werke e' esisistita veramente , fu fondata a Dresda nel 1870 ed
era una delle migliori ditte tedesche di macchine utensili . Aveva sede in
Otto Moor Strasse 10 , impiegava personale tedesco
perche' non e' inclusa nel ( lunghissimo ) elenco delle
ditte che impiegarono mano d' opera straniera durante
il periodo bellico. Dresda non subi' particolari danni
fino al 13 febbraio 1945 quando per motivi che ancora oggi
non sono chiari , la citta non aveva particolari obiettivi bellici , subi' ,
da parte dell 'aviazione anglo- americana ,
un bombardamento in tre ondate successive che la
distrussero completamente causando 60.000 vittime.
( piu' o meno lo stesso numero di vittime causate dalla bomba atomica
a Hiroshima )).
Non ci vuole molta fantasia per capire quale sia stata
la sorte della Hille Werke e di chi ci lavorava dentro...
ma torniamo alla ns BK 4 ( per inciso una macchina alesatrice )
che alla fine del 1942 fu spedita in Italia sicuramente
in uno degli ultimi piani di aiuti da parte dell' alleato tedesco al gia'
traballante regime
fascista e precisamente presso l' Isotta Fraschini a Milano
( aveva sede in via Monterosa ) ex costruttrice di
automobili di prestigio ma che era stata ( per una serie di ovvi motivi )
riconvertita all ' impiego bellico ( motori aereonautici , marini ecc ).
Dopo l' 8 settembre 1943 la ditta passo' sotto il controllo germanico
che ovviamente non sottilizzava per avere la produzione prevista.
La Bk 4 ovviamente fu utilizzata all' uopo , nel 1944 fu decentrata
nello stabilimento di Saronno ( Varese ) allo scopo di evitare
incursioni alleate e infatti a differenza di chi l 'aveva progettata ,
costruita e assemblata riusci ad arrivare indenne alla fine delle
ostilita'. Ben altra sorte ebbero le sue numerose sorelle che subirono
la stessa fine della grande Germania ridotta a un cumulo di rovine.
Finito il periodo bellico la ns macchine resto' in attesa degli eventi ma
era una macchina di precisione , di ottima fattura e poteva essere
impiegataper costruire qualsiasi manufatto.
Diede il suo apporto per la costruzione
di alcuni prototipi di motori automobilistici che avrebbero dovuto rilanciare
il marchio Isotta Fraschini ma che per una serie di motivi piu' politici che
economici non furono mai prodotti. La ditta che era diventata di proprieta'
statale , con grande miopia industriale fu chiusa all ' inizio degli anni ' 50
lasciando senza lavoro piu' di 5000 persone. Riapri' qualche anno ,
ridimensionata totalmente e con la precisa volonta' di non
costruire autoveicoli.
Pulita e oliata a nuovo la Hille BK 4 era pronta a fare il suo dovere.
Con umilta' si specializzo' nella lavorazione dei basamenti di motori
diesel destinati sia alla locomozione ferroviaria, che ancora oggi prestano
egregiamente servizio nelle ferrovie locali del ns paese , sia all'uso
marittimo e come gruppi elettrogeni , tutti servizi che fanno parte
della civilta' di un paese. La BK 4 lavoro' ininterrottamente dal 1956
sino alla fine degli anni '80. Chiaramente con il tempo fu affiancata da altre' unita'
ben piu' moderne ma con le quali si trovo a suo agio in quanto
parlavano la stessa lingua...arrivarono infatti alesatrici e fresatrici
Werner , Kollmann , Heller , Oerlikon , torni Heinemann , Boheringer , Heid ,
rettificatrici Karstens , Schaudt....
Ando' perfettamente d' accordo anche con chi lavoro' con lei , cito
a memoria i sigg. Vallini , Gentili , Clerici , Mognoni , Legnani , Guzzetti
e altri. Anche di chi scrive che ha avuto la ventura di lavorare all' Isotta Fraschini
( come fresatore )
di Saronno dal 1980 al 1989, anno in cui la gloriosa ditta varesina e' stata chiusa,
questa volta in forma definitiva .
Lei non parlava , cantavano i suoi ingranaggi rettificati , la madrevite
che faceva scivolare silenziosamente la tavola , il divisore ottico in
dotazione. Negli ultimi anni lavoro' sempre meno ma tutti aveva
per lei un riguardo particolare e la trattavano con il massimo
rispetto. Non so dove sia adesso ma sicuramente nel suo piccolo
e' stata testimone e parte attiva di un pezzo di storia che insieme
a lei ha coinvolto molte altre persone.......
e dietro la sua targhetta , in quei pochi dati quante storie di lavoro,
di macchine , di uomini , tutte storie normali ma cosi' straordinariamente
intrecciate fra di loro...

gio 16-2
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