Il tipo mi è parso del tutto potabile, più che decentemente alfabetizzato e ragionevole nelle argomentazioni - al netto di quel minimo di demagogia inevitabile in una campagna elettorale. Così com'è un'ottima persona il dirigente locale del PD che lo ha presentato.
Peccato solo che, come ho cercato di spiegare alla consorte, mettere una croce sul simbolo del PD per me è del tutto impossibile. Come diceva la mia mamma buonanima, "mi si seccherebbe la mano". Vorrebbe dire, per me, avallare le politiche del bulletto fiorentino, e proprio gna'a posso fa'.
Voterò alla fine "l'altro Veneto, ora possiamo", nella consapevolezza che è un voto di pura testimonianza. Ma piuttosto che stare a casa...
(Stendendo un pietoso velo sulle ennesime baruffe intestine nell'ambito della sinistra "radicale". Ormai ci siamo abituati

Marginali saluti
TSdG