Ucraina

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Messaggioda MarcoS » mer mar 26, 2014 17:14 pm

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Messaggioda Kinobi » mer mar 26, 2014 17:49 pm



Letto.
Bello.

Io leggo pochi siti iTagliani.
Ma di norma la BBC.
La BBC non era così sfacciatamente con gli insorti. Mi pareva neutrale.
I nostri sono mignotte.
Anzi, trojoni.
La differenza è che la baldraca lo fa par skei, la troja manco par queo.
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Messaggioda giudirel » mer mar 26, 2014 17:54 pm

Kinobi ha scritto:Gli USA hanno riserve enormi di petrolio. Ma consumano quello degli altri


Sinceramente così mi pare più chiaro.
Sicuramente perchè è un buon affare.
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Messaggioda giudirel » mer mar 26, 2014 18:08 pm

Kinobi ha scritto:Letto


Per capire che lì il più pulito ha la rogna non ci voleva molto.
Detto questo anche Yanukovich non è un santo.
Non mi viene da parteggiare per l'uno o per l'altro ma solo di avere un'opinione abbastanza precisa su come andra a finire.
L' Ucraina divisa e comunque la Crimea alla Russia.
Ognuno potrà dire di averla spuntata.
Nei fatti almeno una parte di Ucraina sarà sottratta all'area di influenza russa e questo fa parte di un processo di erosione che è destinato a proseguire.
Perchè riflette un nuovo equilibrio di forze e va bene anche ai gialli.
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Messaggioda MarcoS » gio mar 27, 2014 14:37 pm

benvenuti in Occidente :mrgreen:

dal Sole 24 Ore

La chiave degli aiuti internazionali all?Ucraina è sempre stata l?aumento dei prezzi interni del gas, una misura troppo impopolare perché i governi passati trovassero il coraggio di affrontarla. Ma ora, per ridare fiato ai conti pubblici eliminando i sussidi ereditati dall?era sovietica, non sembra più esserci scelta: con il Fondo monetario internazionale pronto ad annunciare il primo programma a sostegno del nuovo governo di Kiev, la compagnia energetica Naftogaz ha annunciato che ? in base a quanto deciso martedì dal consiglio dei ministri ? a partire dal prossimo 1° maggio i prezzi del gas per le utenze domestiche aumenteranno del 50%, per i servizi pubblici del 40% dal 1° luglio. E sarà solo l?inizio: le tariffe continueranno a crescere, secondo uno schema fisso, da qui al 2018.
«Dobbiamo spiegare la situazione alla gente ? aveva detto nei giorni scorsi il nuovo ministro ucraino dell?Economia, Pavlo Sheremeta ? e aprire un dialogo trasparente con la società. Oggi paghiamo una frazione del prezzo del gas. Avremmo avuto la possibilità di pagare meno ma a spese della nostra libertà, e abbiamo fatto la nostra scelta». Sheremeta si riferiva all?accordo di metà dicembre con cui l?ex presidente Viktor Yanukovich aveva ottenuto da Vladimir Putin un forte sconto sul prezzo pagato a Gazprom. Sconto oggi annullato.
Consapevole dell?impopolarità della decisione, il premier Arseniy Yatsenyuk ha già definito il proprio governo «un kamikaze della politica», dicendosi pronto a diventare «il primo ministro più impopolare della storia». La ?ricompensa? sarà un pacchetto di aiuti che, secondo indiscrezioni del Fondo, dovrebbe aggirarsi sui 15 miliardi di dollari, con i primi pagamenti auspicati per la fine di aprile in modo da consentire all?Ucraina di rispettare i rimborsi sul debito?




ASCA) ? Roma, 27 mar 2014 ? Il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato il varo di un piano di aiuti da 14-18 miliardi di dollari per l?Ucraina con l?obiettivo di evitare il rischio d?insolvenza del Paese alle prese con l?escalation della crisi con la Russia. Il capo della missione del Fondo a Kiev, Nikolai Georgiyev, ha spiegato che il piano di emergenza sara? l?emento principale di un pacchetto piu? vasto messo a punto da diversi governi ed agenzie internazionali per un ammontare complessivo di 27 miliardi di dollari nell?arco dei prossimi due anni. Il piano, ha sottolineato Georgiyev, e? condizionato ad un programma di riforme economiche concordato con le autorita? di Kiev mentre l?ammontare dell?aiuto proveniente dal fondo ?si collochera? in una forchetta di 14-18 miliardi di dollari, il totale preciso dovra? essere determinato una volta contabilizzato il totale delle risorse provenienti dal concorso bilaterale e multilaterale al piano?.
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Messaggioda nuvolarossa » gio mar 27, 2014 14:51 pm

MarcoS ha scritto:benvenuti in Occidente :mrgreen:

dal Sole 24 Ore

La chiave degli aiuti internazionali all?Ucraina è sempre stata l?aumento dei prezzi interni del gas, una misura troppo impopolare perché i governi passati trovassero il coraggio di affrontarla. Ma ora, per ridare fiato ai conti pubblici eliminando i sussidi ereditati dall?era sovietica, non sembra più esserci scelta: con il Fondo monetario internazionale pronto ad annunciare il primo programma a sostegno del nuovo governo di Kiev, la compagnia energetica Naftogaz ha annunciato che ? in base a quanto deciso martedì dal consiglio dei ministri ? a partire dal prossimo 1° maggio i prezzi del gas per le utenze domestiche aumenteranno del 50%, per i servizi pubblici del 40% dal 1° luglio. E sarà solo l?inizio: le tariffe continueranno a crescere, secondo uno schema fisso, da qui al 2018.
«Dobbiamo spiegare la situazione alla gente ? aveva detto nei giorni scorsi il nuovo ministro ucraino dell?Economia, Pavlo Sheremeta ? e aprire un dialogo trasparente con la società. Oggi paghiamo una frazione del prezzo del gas. Avremmo avuto la possibilità di pagare meno ma a spese della nostra libertà, e abbiamo fatto la nostra scelta». Sheremeta si riferiva all?accordo di metà dicembre con cui l?ex presidente Viktor Yanukovich aveva ottenuto da Vladimir Putin un forte sconto sul prezzo pagato a Gazprom. Sconto oggi annullato.
Consapevole dell?impopolarità della decisione, il premier Arseniy Yatsenyuk ha già definito il proprio governo «un kamikaze della politica», dicendosi pronto a diventare «il primo ministro più impopolare della storia». La ?ricompensa? sarà un pacchetto di aiuti che, secondo indiscrezioni del Fondo, dovrebbe aggirarsi sui 15 miliardi di dollari, con i primi pagamenti auspicati per la fine di aprile in modo da consentire all?Ucraina di rispettare i rimborsi sul debito?




ASCA) ? Roma, 27 mar 2014 ? Il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato il varo di un piano di aiuti da 14-18 miliardi di dollari per l?Ucraina con l?obiettivo di evitare il rischio d?insolvenza del Paese alle prese con l?escalation della crisi con la Russia. Il capo della missione del Fondo a Kiev, Nikolai Georgiyev, ha spiegato che il piano di emergenza sara? l?emento principale di un pacchetto piu? vasto messo a punto da diversi governi ed agenzie internazionali per un ammontare complessivo di 27 miliardi di dollari nell?arco dei prossimi due anni. Il piano, ha sottolineato Georgiyev, e? condizionato ad un programma di riforme economiche concordato con le autorita? di Kiev mentre l?ammontare dell?aiuto proveniente dal fondo ?si collochera? in una forchetta di 14-18 miliardi di dollari, il totale preciso dovra? essere determinato una volta contabilizzato il totale delle risorse provenienti dal concorso bilaterale e multilaterale al piano?.


Tutto in accordo perfetto con le solite metodiche di asservimento dei Paesi da parte del connubio Usa/Fmi.

Prestano soldi per il pagamento del debito, ovvero di altri soldi prestati, una colossale partita di giro. In cambio - però - impongono riforme non sostenibili dall'economia che significheranno la cessione degli assets strategici del Paese. Fatto questo il paese "beneficiario" non riuscirà più ad uscire da questo pantano. Tutto descritto con dovizia di particolari e esempi pratici in "Confessioni di un sicario dell'economia" di John Perkins.
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Messaggioda Kinobi » gio mar 27, 2014 15:06 pm

OT: Ucraina, Grecia, Italia, Portogallo, o...
Non si devono incazzare troppo che il FMI o la Troika ti imponga certi movimenti. Ci si deve domandare:
a) perchè li impongano.
b) perchè possono imporli.
Fine OT
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Messaggioda Sbob » gio mar 27, 2014 15:09 pm

Kinobi ha scritto:OT: Ucraina, Grecia, Italia, Portogallo, o...
Non si devono incazzare troppo che il FMI o la Troika ti imponga certi movimenti. Ci si deve domandare:
a) perchè li impongano.
b) perchè possono imporli.
Fine OT

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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio mar 27, 2014 16:37 pm

Kinobi ha scritto:OT: Ucraina, Grecia, Italia, Portogallo, o...
Non si devono incazzare troppo che il FMI o la Troika ti imponga certi movimenti. Ci si deve domandare:
a) perchè li impongano.
b) perchè possono imporli.
Fine OT


Ne avevamo già parlato nel topic sulla Grecia.

Io sono completamente d'accordo a metà col mister. Da un lato è senz'altro vero che certi paesi (Italia, ahimè, compresa) si trovano nelle peste a causa di precise responsabilità della classe dirigente - e dunque del popolo che l'ha votata. Dall'altra parte mi viene da dire che quando un paese è in difficoltà, primo si individua chi è soprattutto responsabile del disastro, e lo si manda - come minimo - a casa: poi però si dovrebbe evitare di affossarlo ulteriormente con misure vessatorie che strangolano l'economia e le possibilità di ripresa. Sennò finisce che le colpe dei padri e dei nonni le pagano, a usura, i figli.

Invece mi pare che succeda il contrario di quello che sarebbe auspicabile.

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Messaggioda Kinobi » gio mar 27, 2014 17:33 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:... Da un lato è senz'altro vero che certi paesi (Italia, ahimè, compresa) si trovano nelle peste a causa di precise responsabilità della classe dirigente e di che ne ha approfittato (leccaculo, ruffiani pensioni sociali, baby pensione e pensioni d'oro, forestali della calabria, regioni autonome, ecc) e dunque del popolo che l'ha votata. Dall'altra parte mi viene da dire che quando un paese è in difficoltà, primo si individua chi è soprattutto responsabile del disastro, e lo si manda - come minimo - a casa (o gli si toglie i diritti acquisiti): poi si dovrebbe affossarlo ulteriormente con misure vessatorie per fargli comprendere la gravità delle sue azioni. Sennò finisce che le colpe dei padri e dei nonni le pagano, a usura, i figli.


Come non quotati.
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Messaggioda giudirel » gio mar 27, 2014 19:28 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:è senz'altro vero che certi paesi (Italia, ahimè, compresa) si trovano nelle peste a causa di precise responsabilità della classe dirigente - e dunque del popolo che l'ha votata.


Esattissimo

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Dall'altra parte mi viene da dire che quando un paese è in difficoltà, primo si individua chi è soprattutto responsabile del disastro, e lo si manda - come minimo - a casa


E' a casa da un pezzo, almeno in quanto persone con nome e cognome. Il disavanzo primario, al netto degli interessi, è finito con l'ultimo governo Andreotti. Ma come dice Franfurtwurstel in Rocky Horror: if you remove the cause you don't remove the syntoms. Non che quelli dopo non facessero schifo alla meneghia ma il buco lo hanno ereditato, detto per giustizia. Ed il buco è stato fatto per comprarsi il consenso, non è per dire. Quindi la storia si morde la coda.

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:poi però si dovrebbe evitare di affossarlo ulteriormente con misure vessatorie che strangolano l'economia e le possibilità di ripresa. Sennò finisce che le colpe dei padri e dei nonni le pagano, a usura, i figli


Questo sarebbe vero e giusto ma è per un motivo assolutamente analogo a quello che ha creato il debito non succede. Secondo te un candidato ad esempio a cancelliere tetesco che dicesse Condoniamo il debito ai pigs prenderebbe una valanga di voti dai suoi concittadini teteschi pure? Io penso di no. Quelli preferiscono Spezziamo le reni alla Grecia e pure a quei traditori dei taliani.

El pueblo caro mio, come dimostra il fatto che se magna i tacchini a natale, che sfavillino o meno, è una brutta bestia acefala ed in particolare quando vota vota lo stronzo di turno che gli grida nelle orecchie le robe che vuol sentirsi dire. Non solo l'italico con la sua sequela di Beniti, Bettini, Silvi, Beppi e Matteucci... ma pure quegli altri.

Quindi ovviamente 'so razzi. e non perchè ci sia dietro chissà che storia complicata e/o disegno perverso... ma perchè così è e così sempre sarà.
L'unica chanche è imparare a pararselo e a diffidare del gatto e della volpe.
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Messaggioda nuvolarossa » gio mar 27, 2014 22:13 pm

Qualcosa comincia a venir fuori anche a livello ufficiale.....

Gli euroscettici inglesi accusano la Ue
"Mani insanguinate sulla crisi Ucraina"

Il ledaer del Ukip sfida in tv il liberaldemocartici e il Governo:
il 57 per cento degli inglesi ormai favorevole a lasciare la Ue



"L'Unione Europea ha le mani insanguinate per quanto è accaduto in Ucraina". Mai in Inghilterra erano risuonate parole così dure e accuse esplicite contro la Ue. Le ha pronunciate mercoledì sera Nigel Farage, capo del partito che vuole l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa, in un dibattito televisivo con Nick Clegg, leader di liberaldemocratici, al termine del quale il 57 per cento degli intervistati ha detto di essere "favorevole" all'idea di lasciare l'unione. L'Ukip (United Kingdom Indipendence Party) continua a salire nei sondaggi e Farage, l'altra sera, non ha fatto sconti a nessuno. "Il Governo di Londra - ha detto - ha incoraggiato l'Unione Europea a portare avanti un piano imperialista ed espansionista in Ucraina offrendo false speranze a un gruppo di persone che hanno rovesciato un ledaer (Yanukovich) liberamente eletto".
Nick Clegg, alleato del conservatore David Cameron nel governo inglese, ha ascoltato visibilmente imbarazzato e ha potuto fare poco per arginare Farage. E' la prima volta che in Inghilterra viene apertamente evocata una manovra con cui l'Europa, fulcro della Nato, avrebbe agitato la "piazza" a Kiev con l'obbiettivo di rovesciare il potere. "Questo ha provocato la reazione di Putin - ha aggiunto il leader dell'Ukip - e ritengo che l'Unione Europea, francamente, abbia le mani insanguinate per quanto riguarda l'Ucraina".
La durissima polemica scatenata dalle parole di Farage sta valicando i confini del Regno Unito. Il premier inglese, David Cameron, è stato costretto a reagire affermando che "le responsabilità di quanto accaduto nella crisi sono della Russia e dei sostenitori di Mosca in Crimea". Il liberaldemocratico Clegg, uscito sconfitto (secondo i sondaggi) dal confronto tv si è detto "scioccato" dalle parole del leader dell'Ukip. "Farage - ha aggiunto - sta dalla parte di Putin".
Ma la stampa inglese sta dando grande risalto alla notizia. Le accuse dell'Ukip sono arrivate proprio mentre il presidente degli Stati Uniti Obama iniziava il viaggio in Europa. Oggi nei titoli di molti giornali (anche italiani, a dire il vero), ha fatto capolino a più riprese la parola "shale gas", il metano che gli Stati Uniti estraggono dal sottosuolo con una fratturazione molecolare delle rocce profonde. Diversi commentatori iniziano a far notare che dietro il palcoscenico della crisi ucraina potrebbe esserci una planetaria partita a scacchi per modificare gli equlibri nelle forniture di gas che oggi l'Europa riceve in prevalenza dalla Russia (Mosca copre quasi il 40 per cento del fabbisogno italiano e circa il 30 di quello tedesco).


http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/euroscettici_inglesi_attaccano_ue_mani_insanguinate_per_ucraina_57_per_cento_inglesi_vuole_uscire_da_unione_europea/notizie/596821.shtml
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Messaggioda Kinobi » ven apr 04, 2014 19:29 pm

OT: Gazprom +20%. Grazie Putin!
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Messaggioda MarcoS » dom apr 27, 2014 15:10 pm

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Messaggioda El Rojo » lun apr 28, 2014 11:09 am

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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar mag 13, 2014 8:01 am

Articolo di Daniele Scalea dall'Huffington Post:


La strage di Odessa e la stampa italiana: censura di guerra?
Pubblicato: 05/05/2014 14:05
Il 2 maggio scorso a Odessa, a seguito di violenti scontri tra autonomisti/secessionisti e sostenitori del governo auto-proclamatosi di Kiev, un gruppo di manifestanti filo-russi disarmati si è rifugiato nel Palazzo dei Sindacati. Una folla composta da ultrà calcistici ed estremisti di destra, sostenitori del governo auto-proclamatosi, ha circondato il palazzo e l'ha incendiato con un fitto lancio di bombe molotov.

Trentotto persone, intrappolate all'interno, sono rimaste uccise: arse vive, soffocate dal fumo o schiantate al suolo nel disperato tentativo di sfuggire alle fiamme lanciandosi dalla finestra (secondo testimoni oculari, i sopravvissuti alla caduta sarebbero stati linciati dagli assaltanti filo-occidentali).

Questi i fatti come sono immediatamente emersi, al di là di ogni ragionevole dubbio, grazie a video incontrovertibili che mostrano gli ultrà filo-occidentali assaltare e incendiare il palazzo (vedi ad esempio qui). Eppure, per quasi un giorno intero la stampa italiana è stata incredibilmente vaga nel raccontare l'evento.

Ancora la mattina del giorno seguente, si leggeva nel sito del "Corriere della Sera": "Trentotto persone sono morte in un incendio scoppiato nella città ucraina di Odessa e legato ai disordini tra manifestanti filo russi e sostenitori del governo di Kiev". Una formulazione che sembra costruita ad hoc per non lasciare intendere ai lettori che il rogo fosse doloso, né far capire chi fossero gli aggressori e chi le vittime.

Il sito di "Repubblica" recitava, invece: "È di almeno 38 morti anche il bilancio delle vittime degli scontri tra separatisti e lealisti a Odessa, città portuale ucraina sul Mar Nero. "Uno di loro è stato colpito da un proiettile", ha riferito una fonte all'agenzia Interfax, "mentre per quel che riguarda gli altri non si conosce la causa della loro morte". La sede dei sindacati è stata data alle fiamme. Le persone sono morte nell'incendio. Gli scontri sono violentissimi". Qui la ricostruzione è confusa, perché mischia il resoconto del rogo coi precedenti scontri occorsi in città. Si ammette che il Palazzo dei Sindacati è stato arso volontariamente, ma si omette di specificare da parte di chi, e che le 38 vittime sono tutte di una singola fazione.

Peggio faceva il sito de "L'Unità" che, addirittura, imputava l'incendio alle vittime: "Un numero consistente di persone ha perso la vita nell'incendio della sede dei sindacati, messa a fuoco dai separatisti filorussi". Un grottesco ritratto di un presunto suicidio di massa, corretto dopo diverse ore ma non imputando la strage ai reali colpevoli, bensì lasciando indefinita l'identità di aggressori e vittime: "A Odessa, città portuale sul Mar Nero, separatisti e fedeli al governo di Kiev si sono scontrati armati di bastoni e sassi, ma sono stati sparati anche proiettili. I morti nelle violenze a Odessa sono almeno 38. Lo ha riferito il ministero dell'Interno ucraino. Un numero consistente di persone ha perso la vita nell'incendio della sede dei sindacati. "Si è trattato di un gesto criminale", ha affermato il governo, indicando che una trentina di persone è morta per l'intossicazione da fumo e altre 8 si sono schiantate al suolo dopo che si erano gettate dalle finestre dell'edificio per sfuggire alle fiamme".

Di fronte alle prove schiaccianti dei video e delle testimonianze unanimi, quando ormai tutto il mondo riconosceva la matrice della strage, anche la stampa italiana ha corretto il tiro. Ma qui il fenomeno si fa non meno curioso (e increscioso). Quasi come da manuale, viene messa in atto quella manipolazione delle notizie che gli studiosi hanno riconosciuto nel triplice processo di agenda-setting (definizione delle priorità), priming (relazionamento dei contenuti a specifiche questioni) e framing (suggerimento delle interpretazioni).

Si è già sottolineato come i governi, i media e le società civili occidentali (e specularmente quelli russi) abbiano affrontato in maniera opposta e incoerente i due casi della Libia 2011 e dell'Ucraina 2014. Nel 2011 la stampa italiana (e in genere occidentale) dava ampio risalto alla repressione dell'insorgenza libica, non risparmiandosi le esecrazioni contro il regime. Immaginiamoci se allora una teppaglia pro-Gheddafi avesse bruciato vivi 38 oppositori rifugiati in un palazzo, di fronte alla polizia presente ma passiva. Inutile sottolineare che la stampa occidentale avrebbe pullulato di editoriali indignati e, almeno in parte, interventisti. Oggi invece, anche dopo aver riconosciuto l'orrore di quanto realmente accaduto a Odessa, la stampa italiana è estremamente scevra di giudizi e condanne. Il tutto è trattato in maniera asettica e distaccata. Si veda, a titolo di esempio, come ora il "Corriere" descrive la vicenda: viene detto tutto, ma nel centro dell'articolo e senza commenti o giudizi.

Rispetto ai fatti di Libia, o anche della Siria quando ancora la versione ufficiale voleva i "cattivi" assadiani contro i "buoni" ribelli (oggi la vulgata è che i "cattivi" assadiani combattono i "cattivi" salafiti), la stampa italiana si mostra molto più cauta anche nella selezione delle immagini da mostrare. All'epoca i video amatoriali non verificati erano regolarmente portati all'attenzione del pubblico - ma, curiosamente, solo quelli che accusavano i regimi, e non i video (altrettanto amatoriali e non verificati) che mostravano presunti crimini dei ribelli. Attualmente, nessun media italiano risulta abbia ancora mostrato le foto - anche in questo caso amatoriali e non verificabili - che ritrarrebbero i corpi delle vittime del rogo di Odessa (le persone non impressionabili possono vederne qui e qui).

Nietzsche diceva che non esistono i fatti ma solo le interpretazioni. Talvolta la stampa italiana appare sbadata nel raccogliere e fornire notizia dei fatti; ma è sempre pronta e creativamente incoerente quando si tratta di interpretarli al posto dei lettori.
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar mag 27, 2014 18:09 pm

Da "il messaggero"



Il Messaggero ? Primo Piano ? Esteri ? Ucraina, 100 morti in scontri a...
Ucraina, almeno 100 morti a Donetsk. Putin chiama Renzi: «Basta violenze»
Putin chiama Renzi: basta violenze
PER APPROFONDIRE ucraina, vladimir putin, matteo renzi, donetsk

Almeno 100 morti a ​Donetsk, Putin chiama Renzi: basta violenze




Sono almeno «100 i morti» nella battaglia di ieri a Donetsk: lo annunciano i responsabili dell'autoproclamata Repubblica popolare (Dnr). «Tra le vittime, almeno la metà sono civili - ha annunciato il leader Denis Pushilin - Non riusciamo ancora a recuperare i cadaveri, siamo sotto il tiro dei cecchini».



Scontri violenti In precedenza, le autorità di Kiev avevano stimato «decine di morti» tra le fila dei ribelli. La Dnr precisa che molte vittime sono legate all'attacco a colpi di rpg contro due camion con insegne mediche che trasportavano feriti, ieri poco prima della mezzanotte. «È un crimine contro l'umanità» hanno denunciato le autorità dei separatisti a Donetsk.

Ultimatum di Kiev ai filorussi. Le autorità di Kiev, riferisce Fox News, hanno lanciato un ultimatum ai ribelli di Donetsk: «Lasciate la città o verrete colpiti con precisione».

I soldati di Kiev circondano Donetsk. «Tutte le vie di entrata ed uscita da Donetsk sono state bloccate dai militari ucraini» ha detto l'emittente Russia Today, confermando che i soldati di Kiev hanno circondato la città.

Odine di evacuazione dei civili. Le autorità della Repubblica popolare di Donetsk hanno diramato un ordine di evacuazione per i civili in alcune zone della città, comprese quelle prossime al palazzo dell'amministrazione ribelle.

Scuole e negozi chiusi. Tutte le scuole, i negozi, gli uffici nella zona settentrionale di Donetsk sono stati chiusi. Lo riferiscono testimonianze concordanti dai quartieri considerati più a rischio scontri, nel triangolo compreso tra l'aeroporto, la stazione centrale e il palazzo dell'amministrazione regionale, dove ha sede il governo dell'autoproclamata Repubblica popolare.

Dispersi gli osservatori La missione d'osservazione speciale dell'Osce - si legge in una nota ripresa dai media - attorno alle 18 di lunedì ha perso i contatti con una delle sue unità di base a Donetsk». L'Osce fa sapere che si tratta di quattro membri internazionali della missione speciale d'osservazione senza tuttavia precisare di che nazionalità siano. Le unità dell'Osce di cui si sono persi i contatti da ieri sono stati «trattenuti nei pressi di Donetsk»: lo annuncia il ministro degli Esteri estone Urmas Paet, citato da Interfax. Un osservatore Osce è di nazionalità estone.

Putin chiama Renzi In una telefonata con il premier Matteo Renzi, il leader del Cremlino Vladimir Putin ha sottolineato la «necessità di porre fine immediatamente all' operazione militare punitiva nelle regioni sud-orientali e di stabilire il dialogo pacifico tra Kiev e i rappresentanti delle regioni».

La salma di Rocchelli via da Sloviansk Le salme del reporter italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete Andrei Mironov hanno lasciato l'obitorio di Sloviansk su un camioncino diretto a Kharkiv. Le spoglie di Rocchelli saranno portate a Kiev. A Kharkiv, o poco prima, i due corpi saranno quindi posti su due carri funebri. Le spoglie di Mironov saranno consegnate al consolato russo a Kharkiv, quelle di Rocchelli saranno portate a Kiev, dove domenica sono arrivati i genitori del giovane ucciso. Lo hanno riferito fonti dell'ambasciata italiana in Ucraina.

Lavrov: la Russia vuole il dialogo L'operazione «anti terrorismo» nell'est dell'Ucraina «deve durare e durerà ore, non mesi», ha detto il presidente ucraino eletto Petro Poroshenko. Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha ribadito che Mosca rispetta l'espressione della volontà degli elettori nelle presidenziali ucraine ma ha rinnovato l'appello per porre fine a qualsiasi violenza, come previsto dagli accordi di Ginevra, di fronte all'intensificarsi degli scontri a est. «Ci preoccupa molto non solo che le elezioni si sono svolte sullo sfondo delle azioni militari, ma anche che subito dopo il voto è stato dato l'ordine di intensificare la cosiddetta operazione anti terroristica» nell'est, ha aggiunto. Se Poroshenko vuole riuscire a stabilire un dialogo con l'est dell'Ucraina, troverà un partner serio e affidabile nella Russia, ha aggiunto. «La questione di una visita in Russia di Poroshenko non è prevista, non è discussa, né attraverso canali diplomatici né tramite altri canali», ha poi sottolineato Lavrov.

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Messaggioda PIEDENERO » mar giu 03, 2014 22:12 pm

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